Un Mondo Accanto

Posts written by Sfregio

view post Posted: 31/8/2020, 14:07     Il Lago dei Diavoli - Leggende
Un lago misterioso, che da sempre ha affascinato per la sua storia, si trova a 1940 metri di altezza, proprio in Italia e non a caso sui Monti Sibillini. È l’unico lago naturale nelle Marche, meglio conosciuto come il Lago di Pilato e qui… ha inizio la leggenda.
La zona dei Monti Sibillini è davvero ricca di miti e leggende, e tra queste senza dubbio quella del Lago dei Diavoli, può sembrare una delle più fantasiose. Il suo secondo nome è il Lago di Ponzio Pilato: parliamo proprio di Quel Ponzio Pilato, governatore della Giudea, che venne tacciato d’infamia per essersi “lavato le mani” della condanna di Gesù Cristo.
Una volta portato a Roma, leggenda vuole, che egli chiese una grazia all'imperatore Tiberio , ovvero che il proprio cadavere venisse lasciato in balìa della sorte. Posto su un carro trainato dai bufali, ecco quindi che il fato volle portare il corpo ormai esanime proprio sul Monte Vettore.
La leggenda inizia a spargersi nel 1300 quando nella zona si vengono a verificare fenomeni davvero strani. Considerato lago maledetto, abitato da demoni e streghe, anche a causa delle sue acque dal moto perpetuo e una delle vette che si affacciano sulla conca che è per l’appunto la cosiddetta “Cima del Diavolo”.
Ma c’è di più. Gli abitanti della vicina Norcia, ogni anno per tenere buoni i demoni offrivano in sacrificio un uomo vivo e di solito di trattava di un delinquente o di un malfattore. Veri e propri sacrifici umani si sono consumati in questo lago. Potrebbero apparire tutte leggende, ma la domanda diviene meno retorica nel momento in cui, nella seconda metà del XVI secolo, il benedettino Pierre Bersuire attesta nel suo Reductiorum morale, l’esistenza di questo lago consacrato ai demoni, ma soprattutto la presenza di mura con apposite guardie – costruite attorno al lago- per impedire che i negromanti potessero colloquiare con i demoni.
Ed è anche Bernardino da Foligno a scrivere nel XV secolo di questi colloqui che avvenivano sulle rive del lago da parte dei negromanti con una precisa omelia in cambio della propria anima. A concludere il tutto c’è chi assicura che le acque divengano rosse almeno una volta l’anno e che di Venerdì Santo si propongano strani e inquietanti fenomeni proprio attorno a questo lago del mistero.

Fonte: https://siviaggia.it/posti-incredibili/lag...teriose/158665/
view post Posted: 31/8/2020, 14:05     Mare - Leggende
Intorno al 1632 un'erborista di Sanvincenti fu accusata di stregoneria dai suoi concittadini che tanto aveva aiutato con le sue erbe e le sue pozioni, si chiamava MARE RADOLOVICH.
I suoi concittadini erano certi che avesse stretto un patto col Diavolo e che egli stesso le avesse insegnato a creare medicamenti quasi miracolosi.
A nulla valsero le sue suppliche, ella morì sul rogo nel cortile del castello Grimani-Morosini.
Qualcun'altro asserisce che MARE era l'amante segreta di un nobile, che fu giustiziata perché rimase incinta ed avrebbe rovinato tutti i piani di successione del reggente.
la verità non la scopriremo mai... ma ad oggi il castello Grimani - Morosini è visitabile e si racconta ancora la storia di Mare...
view post Posted: 25/8/2020, 11:01     "Vai a quel Paese!" - Leggende
Eh si, la famigerata frase "Vai a quel paese" ha un fondamento storico, è una leggenda nata dopo la Prima Guerra Mondiale e si usa, ora come all'ora, nei confronti di qualcuno con cui si è in collera e si usa per maledire tale persona.
"Quel Paese" esiste veramente ed è in Italia, più precisamente in Basilicata e si chiama COLOBRARO ed è considerato il Paese più sfortunato d'Italia.
Anticamente a Colobraro esisteva un gruppo di streghe molto potenti e si dice che tutte le persone che passavano da "quel paese" venivano maledetti e perivano a breve oppure erano vittime di disgrazie o malattie.
In questo paese viveva la famosa strega CATTRE ovvero Maddalena Larocca immortalata anche in diverse foto dell'epoca.
view post Posted: 20/7/2020, 13:38     Der Ronker - Licantropi
Un uomo, detto «der Ronker», viveva in una casa ai piedi della Ranzola vicino al bosco.
D’estate, andava con sua figlia ad occupare la baita di Skerpie nel vallone di Valdobbia, conducendo la vita del montanaro in mezzo ad una piccola mandria di mucche. Il soggiorno in montagna sarebbe stato piacevole, se non fosse stato turbato dalla vicinanza di un lupo di taglia straordinariamente grande, che veniva frequentemente a gironzolare intorno alla baita e di notte faceva risuonare l’eco delle sue urla lugubri. Der Ronker era accompagnato da un grosso cane da guardia, che dava battaglia al lupo, riportandone ferite sanguinanti. Più volte l’uomo si era messo in agguato per abbattere la bestia con un colpo di moschetto, ma malgrado la sua abilità, il lupo sembrava invulnerabile.
Un giorno, la figlia del montanaro si trovava sola alla baita, occupata a preparare il formaggio, quando ad un tratto il lupo arrivò, si gettò su di lei e le divorò i seni. Verso sera, quando il padre tornò col cane, la trovò stesa a terra in una pozza di sangue, orribilmente mutilata. La poveretta morì qualche giorno dopo, tra atroci sofferenze, ma il lupo non ricomparve più alla baita. Passarono due anni. Una sera, der Ronker, che durante la fredda stagione girava la Germania come mercante ambulante, entrò in una locanda per trascorrervi la notte. Il suo cane, che lo accompagnava sempre, si mise improvvisamente a ringhiare furiosamente e fu con molta fatica che il mercante poté dominarlo per impedirgli di saltare addosso al locandiere, il quale disse all’animale: «Io e te ci siamo già battuti molte volte, e poi, dopo tutto, colui che è stato il più maltrattato sei proprio tu! Tre volte bestia!»
Allora l’albergatore raccontò al Ronker sbalordito che, per vendetta e con
l’aiuto del diavolo, due streghe lo avevano una volta trasformato in lupo, e
che sotto quelle forme, poteva nutrirsi solo di carne viva. Per molti anni, egli come lupo aveva errato a lungo attraverso le montagne torturato dalla fame, dalla sete, dal freddo e da ogni specie di sofferenze. Le streghe lo avevano condannato ad essere così infelice fino al giorno in cui sarebbe riuscito a divorare i seni di una ragazza. Dopo una lunga attesa, aveva potuto cogliere l’occasione di riprendere la sua dignità di uomo.

Fonte: https://immersivita.it/lupi-mannari-in-ita...d%E2%80%99Aosta
view post Posted: 14/7/2020, 12:08     +1Museo di San Sèrvolo - Musei strani e horror
Si, qualche foto su internet si trova...
allego un Link nel quale poter trovare una Foto ed una storia del sopramenzionato Museo

https://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e...di-san-servolo/

Addirittura ho trovato il sito del Museo, con la storia e molte altre foto
allego il link

https://museomanicomio.servizimetropolitani.ve.it/il-museo/
view post Posted: 14/7/2020, 08:20     Museo di San Sèrvolo - Musei strani e horror

Il Museo si trova sull'isola di San Sèrvolo, nella laguna di Venezia.
Questo museo nacque come manicomio nella fine del 1790, il manicomio è stato definito Il Manicomio del Terrore a causa dei metodi poco ortodossi dei medici nei confronti dei pazienti e degli internati, a dir poco medioevali.
Nel Museo infatti ad oggi sono custodite manette, camice di forza, catene e tanti altri attrezzi "di cura" che di medico non hanno assolutamente niente.
La struttura anticamente era gestita dall'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio

view post Posted: 6/7/2020, 09:01     L'esperimento Abigail - Ufo e altri misteri ufologici
L'esperimento Abigail è il primo esperimento disumano e macabro subito da parte di Abigail figlia di Albert Western scienziato della NASA... ma vediamo di cosa si tratta:
Intorno al 1942 lo scienziato Albert Western diede il natale ad uno degli esperimenti più rivoluzionari di quegli anni, ovvero trasformare i soldati in Super - Uomini rendendo l'esercito americano indistruttibile, una sorta di esercito formato da migliaia di Capitan America...
Ricordiamo che, seppur il governo degli Stati Uniti ha rivelato l'esistenza dell'Area 51 solo nel 2013, questa Area nel deserto del Nevada è attiva da almeno fine 1800 ed è sempre stata usata, a detta loro, come deposito di armi e solo successivamente come base per esperimenti scientifici...
Torniamo a noi...
Gli esperimenti per creare i Capitan America erano invasivi e parecchio pericolosi e nessuno osò farsi avanti per sottoporsi a tali pratiche, l'esperimento di Western era destinato a finire, fino a che lo scienziato, pur di vedere realizzato il suo sogno, non decise di coinvolgere la figlia Abigail, che diede il nome al progetto stesso...Progetto Abigail...
In quegli anni Abigail era molto attiva nella base ed appena gli venne offerta questa possibilità accettò subito con entusiasmo ma purtroppo fu l'inizio del suo incubo...
Dopo i primi esperimenti sulla giovane il suo aspetto iniziò a degenerare, comparvero delle rughe molto profonde, i denti crescevano in maniera smisurata ed il suo viso mutò drasticamente e la sua sanità mentale andava scomparendo, diventò sempre più confusa e sempre più strana...
Nella base le persone iniziarono ad accorgersi che qualcosa non andava
e venne proposto a Western di archiviare il caso per salvaguardare la salute di Abigail sua figlia... ma l'uomo non sentiva ragioni avrebbe sacrificato tutto per quell'esperimento ... tutto...
Dopo il primo anno di esperimenti Abigail ormai non c'era più, al suo posto vi era un mostro, rinchiuso in una gabbia in lotta per la sopravvivenza, Western capì che aveva fallito...
Dopo 2 anni dall'inizio dell'esperimento si suicidò lasciando un messaggio, non toccare la figlia, sarebbe guarita col tempo...
Nessuno fece niente per la povera giovane ormai trasformata in mostro... Non aveva più un segno della sua umanità... si lascio essa stessa morire di stenti... finì così uno degli esperimenti più crudeli e disumani della storia...
Alcune immagini e video dell'epoca sono reperibili nel Dark Web insieme ad alcuni documenti sull'esperimento...
Le mura dell'Area 51 nascondono ben più di quanto immaginiamo...



view post Posted: 4/7/2020, 12:32     La Casa Kaimuki - Leggende horror
Il mistero del demone senza arti è una leggenda molto macabra quanto triste...
Si narra che nella casa Kaimuki durante la seconda guerra mondiale vi abitasse una famiglia all'apparenza felice, un giorno però l'uomo uccise la moglie ed i suoi due figli prima di suicidarsi...
Il cadavere della moglie e del figlio maschio vennero trovati nel giardino della casa. Il corpo della figlia non fu mai trovato.
Una giovane coppia che acquistò la casa disse che una notte la temperatura della camera da letto si era abbassata a tal punto che i due, svegliandosi, cercarono se vi fosse qualche finestra aperta ma tutto era sigillato, prima di mettersi ancora a letto, però, videro una strana presenza sul soffitto che penzolava.... era il fantasma di una ragazza senza braccia e senza gambe....
La coppia andò subito a parlare con un reverendo della zona che gli consigliò di offrire del cibo all'entità... così fecero e l'entità, felice del gesto di carità ricevuto, andò via e non fece più ritorno...
Ma la storia della casa racconta altri avvenimenti macabri...
Nel secondo dopoguerra la casa venne acquistata da una donna con i suoi 2 figli... la donna in preda al panico una sera chiamò la polizia asserendo che una presenza maligna
ed invisibile stava attaccando i suoi figli... la polizia giunse sul luogo e vide tutta la scena...
Un'altra storia racconta come 3 donne che vissero in quella casa chiamarono la polizia perché una forza invisibile stava strattonando una di loro, la polizia giunta sul posto vide tutto, prelevando le 3 donne con non poca fatica e portandole in un posto più sicuro.
Una volta in macchina le 3 donne combatterono ancora contro una forza invisibile, addirittura una donna veniva strangolata, il poliziotto per quel fatto disse "cercavo con molta fatica di liberare la donna da una stretta morsa al collo.... ma una mano grande, fredda, callosa ed invisibile cercava di allontanarmi dalla scena...." Vedendo questa scena anche altri poliziotti andarono per aiutare il collega ma non riuscirono a fare niente, la donna morì soffocata ed un poliziotto rimase sotto shock per anni...
Ah... se vi interessa... la Casa ora è in vendita...
view post Posted: 4/7/2020, 11:06     Menehune - Leggende

I Menehune o Nawao sono elfi, gnomi e fate che abitano le Isole Hawaii.
Di statura molto corta abitano nelle foreste e si tengono ben lontani dalla civiltà... hanno i volti ed il corpo dipinti con dell colore bianco o grigio, a seconda del "rango" e possiedono una dote innaturale: riescono a costruire qualsiasi cosa in una sola notte...
Sono degli abili costruttori difatti i nativi sceglievano questi personaggi, tramite dei canti in lingua antica, per poter costruire qualsiasi cosa come templi o case o altri luoghi di culto...
Ovviamente tutto ha un presso da pagare...
Stando lontano dalla civiltà essi lavorano solo di notte e sono molto timidi, chiunque li veda durante la costruzione viene trasformato in pietra ed il lavoro resterà incompiuto per sempre...

view post Posted: 4/7/2020, 10:59     Huaka’ipo - Leggende
Gli Huaka’ipo sono Spiriti di antichi guerrieri che sono stati maledetti quando erano in vita e sono destinati per l'eternità a vagare nella notte nelle Isole delle Hawaii.
Durante la notte essi marciano tutti in riga portando con loro armi e torce, contando antiche canzoni da guerra accompagnato dal suono dei tamburi. Di giorno è molto raro vederli, ma se venissero visti è perché stanno portando un loro discendente nell'aldilà.
NON bisogna assolutamente guardarli, anzi se si ha la "S"fortuna di vederli bisogna abbassare subito il capo e guardare a terra, pena la morte ed il trasmigrare dell'anima verso l'oblio.
Molti anziani del luogo parlano di questi guerrieri e ne tramandano le gesta... ma attenzione a non guardarli mai...
view post Posted: 30/6/2020, 08:50     Urbain Grandier - Personaggi misteriosi e curiosi

Nato in un piccolo centro nella regione francese dei Paesi della Loira è figlio di un notaio e, subito dopo il noviziato, a 27 anni viene nominato canonico della chiesa di Sainte-Croix, nella città di Loudun, diocesi di Poitiers. Colto e preparato, Grandier diventa presto famoso per i suoi sermoni che commuovono le folle all’insegna della libertà di pensiero. Negli anni acquista fama di seduttore e ha numerosi rapporti sessuali con donne della sua parrocchia. Addirittura ha un figlio da una quindicenne a cui insegna latino, il cui padre è un procuratore del re. Ma la abbandona per Madeleine de Brou, donna dell’alta nobiltà per la quale sembra abbia preso una cotta, visto che scrive un opuscolo (il “Traité contre le célibat des prêtres”) solo per giustificare il motivo per cui la sposa. Dopo aver ricoperto il ruolo di sacerdote officiante, testimone di nozze e neo sposo, Grandier è arrestato per depravazione ma vince il processo che gli viene intentato e torna a Loudun con la moglie.
È allora che incontra Jeanne des Anges, madre superiora del locale convento delle Orsoline, che gli propone di diventare confessore della sua comunità. Ottenuto un rifiuto, la suora sceglie il canonico Mignon, nemico giurato di Grandier. Per una decina d’anni Mignon guida una campagna denigratoria contro il sacerdote, alla fine nuovamente processato, questa volta per empietà: e lo strano prete si salva nuovamente. Oggi gli storici sono convinti che dietro questa accusa si celasse la lunga mano del cardinale Richelieu che voleva smantellare il castello di Loudun – per dimostrare il suo potere – ottenendo la dura opposizione di Grandier e con lui di quasi tutta la cittadinanza.
All'inizio del 1632 un’epidemia di peste colpisce Loudun e a ottobre numerose suore del convento accusano Grandier di averle stregate, facendole possedere dal demone Asmodeo, che le avrebbe indotte a commettere atti impuri con il sacerdote. Sono in tre ad affermare sotto giuramento che la notte del 21 settembre hanno visto l’ombra di un loro confessore morto qualche mese prima, mentre un paio di giorni dopo, colte dalle convulsioni, le tre donne avrebbero iniziato a insultare Dio, bestemmiare e a sputare sull'ostia.
La follia si estende ad altre 14 suore che affermano di vedere lo stesso fantasma, smettono di nutrirsi e iniziano a correre seminude sui tetti del convento o a salire sugli alberi. L’11 ottobre l’accusa si concretizza contro Grandier, riconosciuto nel fantasma: il sacerdote viene incolpato dalle suore di oscenità, atteggiamenti lascivi, tentativi di avere rapporti sessuali con loro e stregoneria. La madre superiora rivela di avere avuto sogni in cui ha rapporti con il sacerdote mentre le altre suore sono convinte di essersi innamorate dell’uomo annusando il profumo di alcune rose incantate da lui ricevute in regalo.
Secondo gli studiosi di quel periodo che hanno analizzato le carte dell’epoca, il rifiuto di Grandier nell'accettare l’offerta della madre superiora avrebbe fatto scattare nella donna un sentimento di rivalsa (per cui sceglie il nemico Mignon) e un desiderio di vendetta covata per anni. E che, alla fine, abbia confessato alle consorelle che Grandier aveva abusato di lei con l’aiuto del diavolo, convincendole di aver subito la stessa sorte. In questo modo sono numerose le altre suore che accusano l’uomo di averle violate sessualmente anche contro natura, in un caso abbastanza evidente di isteria collettiva.
Con la strenua difesa della città contro le mire di Richelieu, Grandier si è attirato l’odio del potente cardinale che ordina un processo affidato a un suo uomo di fiducia, il commissario del re Jean Martin de Laubardemont, parente della madre superiora. La procedura straordinaria e d’urgenza imposta da Richelieu non permette a Grandier di difendersi come vorrebbe e anche se le suore, nuovamente interrogate, non confermano le accuse, il prete viene considerato colpevole a priori.
Dagli atti che sono arrivati fino a oggi, tre giudici (di loro si conoscono anche i nomi: oltre a Jean-Martin de Laubardemont, padre Lactance e padre Tranquille) torturano Grandier con il supplizio dello stivaletto, allora molto usato per estorcere alle vittime confessioni il più delle volte false. Al sacerdote vengono infilati entrambi i piedi in un parallelepipedo di legno contenente cunei dello stesso materiale che stretto intorno alle gambe del malcapitato provoca la frantumazione di tutte le ossa e la fuoriuscita del midollo. La tortura è eseguita nella piazza del mercato alla presenza di oltre 6 mila tra persone, accorda da Loudun e dintorni. È il chirurgo Maunourry che piazza lo stivaletto nel modo corretto e il giudice padre Lactance a eseguire la tortura: la leggenda narra che in seguito, presi entrambi dai rimorsi, diventeranno pazzi. Al termine del supplizio, nonostante Grandier non abbia confessato, i giudici mostrano alcuni documenti che assicurano essere stati firmati dal sacerdote e da alcuni demoni con cui l’uomo aveva siglato un patto diabolico. Uno di quei documenti è in latino e porterebbe in calce la firma di Grandier. Un altro, quasi illeggibile, contiene una serie di strani simboli ed è firmato da alcuni diavoli oltre che da Satana in persona. È evidente che il sacerdote accusato non ha firmato nessun documento.
Il difensore di Grandier è un suo amico, Claude Quillet, che tuttavia non può nulla per contrastare il processo farsa messo in piedi da Richelieu e così il prete è giudicato colpevole e condannato a morte. Lo stesso giorno della condanna, il 18 agosto 1634, viene giustiziato sul rogo. Il giorno successivo all'esecuzione, la moglie Madeleine de Brou si rifugia in casa di un cognato ma alcuni giorni dopo viene ritrovata e arrestata. Finisce anche lei sotto processo ma il giudice Laubardemont il 28 novembre riceve l’ordine di Richelieu – messo sotto pressione dalla nobile famiglia della donna – di interrompere il procedimento contro la vedova, che viene rilasciata. Nonostante la morte di Grandier, la madre superiora Des Anges continua ad affermare di essere posseduta e un esorcista gesuita qualche tempo dopo la prende in cura convincendola che la possessione è dentro di lei e non è causata da nessun diavolo.



Fonte:https://it.qwe.wiki/wiki/Urbain_Grandier

Edited by Sfregio - 30/6/2020, 11:35
view post Posted: 29/6/2020, 13:46     Donald Decker - Personaggi misteriosi e curiosi
Il suo nome è Donald Decker e il 24 febbraio 1983 non si trova di certo in un posto piacevole: il giudice lo ha condannato da 4 a 12 mesi di carcere per ricettazione, ancora in parte da scontare.
Don ha ormai 21 anni ed è allora che riceve un permesso speciale per partecipare ai funerali del nonno, un nonno che ha abusato di lui da piccolo, un nonno per la quale non nutre alcun sentimento...
Quella stessa sera, Decker approfitta del permesso per occupare la notte con gli amici Bob e Jeannie Keiffer. E’ a casa loro che inizia il mistero.
Don inizia improvvisamente a sentire freddo. Poco dopo, il ragazzo cade in uno stato profondo di trance e, contemporaneamente, le pareti della stanza cominciano a grondare acqua.
I Keiffers avvertono il proprietario dello stabile, Ron Van Why, che all'arrivo si trova davanti uno scenario inspiegabile. Cercando una spiegazione razionale, diede la colpa a un tubo rotto, pur sapendo che in quel lato del muro non se ne trovavano.
Come affermò Ron "l'acqua non aveva una direzione unica, scendeva dall'alto e saliva dal basso, usciva da ogni parte"
La Polizia che intervenne disse "l'acqua si muoveva in senso orizzontale, mai visto una cosa simile!".
Don si riprende ed esce dalla stanza con i suoi due amici. La pioggia smette immediatamente. Ron non ha idea di chi sia il responsabile tra i tre ragazzi, ma ha la certezza che ci sia qualcosa di soprannaturale in gioco.
Egli provò volontariamente a ricreare l'evento nell'ufficio dello sceriffo, successe la stessa cosa...
La pioggia cessò solo dopo la lettura della bibbia da parte del sacerdote intervenuto per vedere lo strano evento...
Dopo di ciò non accadde più niente di misterioso...
Donald Decker durante la lettura della Bibbia disse che sentiva una bella sensazione di liberazione di sollievo...
Che fine ha fatto Don Decker?
Sembra che, dopo essere uscito di prigione, abbia lavorato come cuoco in un ristorante locale. Dopodiché, di lui non si sa più nulla... cosa sarà successo... dove sarà finito... sono domande che resteranno senza risposta... qualcuno asserisce sia stato rapito e studiato dai servizi segreti americani per scoprire il suo potere...
view post Posted: 29/6/2020, 10:03     Edward Mordake - Personaggi misteriosi e curiosi
Edward Mordake, nacque in Brittannia nella seconda metà del XIX secolo ed apparteneva ad una nobile famiglia della Parìa Brittannia ed era un grande appassionato di musica.
Divenne purtroppo famoso per una sua malformazione fisica, aveva il volto del fratello sulla nuca.
Il volto del gemello era incapace di bere o mangiare o parlare ad alta voce, però poteva sussurrare, ridere e piangere.
La cosa macabra è che ogni volta che Edward piangeva per il fastidio dato dal gemello, egli rideva, egli traeva piacere dalla sofferenza di Edward.
Col passare degli anni, Mordake arrivò a convenire che la presenza di questo suo secondo volto ne faceva una figura "demoniaca" presente in lui, anche per il fatto che spesso di notte il volto posteriore lo teneva sveglio; per questo Mordake pregò diversi medici che gli si venisse asportata la faccia posteriore, ma nessun medico dei tempi se la sentì di effettuare un'operazione chirurgica del genere.
Ormai rassegnato all'impossibilità di un aiuto medico, Edward Mordake si suicidò all'età di 23 anni.
Prima del suicidio, Mordake lasciò una lettera nella quale richiese che la sua seconda faccia venisse definitivamente rimossa prima di essere sepolto, per paura che essa continuasse a sussurrargli malignità anche nella tomba.
view post Posted: 23/6/2020, 15:10     Gargantua - Leggende
Gargantua , narrano le storie scritte da François Rabelais, era un gigante buono, talvolta anche raccontato come malvagio orco nella tradizione valdostana.
La leggenda narra che per bere si chinasse sulla Dora Baltea poggiando un piede sulla Becca di Nona e l’altro sul Mont Fallère. La testimonianza vuole che il suo corpo giaccia sepolto nella vallata. A favore di questa tesi, vi sono alcuni indizi lasciati, quali il Dente del Gigante. Dai racconti Gargantua era un gigante dall'eccezionale mole e fame insaziabile.
Il gigante curioso, Gargantua, giunto dalla Savoia portò le sue abbuffate e burle in Valle D’Aosta. Il gigante si diede da fare, forando montagne, spaccandone una a metà oltre ad aprire una nuova valle riempendola di colline qua e là. Stanco, si trovò cosi bene che decise di fermarsi in Valle, poggiandosi su di una rupe e osservando pigramente le nuvole muoversi sopra di lui al suono dei campanelli degli animali al pascolo. Il gigante, durante il suo soggiorno, portò aiuto ai valligiani aiutandoli con il suo grande dito a pigiare l’uva o con due a recuperare un bue caduto nel burrone.
La gente della valle ricompensava il gigante con forme di Fontina che lui ingurgitava in un sol boccone e un barile di vino che beveva come un sol bicchiere.
Gargantua amava la quiete e questo fu capito ben presto dai montanari che evitavano lui qualsiasi fastidio, come risse e baldoria, i bambini non lo importunavano, se non per chiedergli di raccontare una delle sue tante avventure in terre lontane.
Un giorno uno dei bambini chiese a Gargantua se non avesse di nuovo voglia di viaggiare, ma il gigante rispose, per quale motivo dovesse abbandonare un posto cosi pacifico. per poi rimanersene a contemplare un tramonto infuocato fra le vette.
Eh si, il desiderio di conoscere cose nuove è un pensiero sottile che si annida fra le vene, per poi tornare alla testa, facendo sentire il bisogno, al gigante, di riprendere i suoi viaggi. Oramai il confine di quelle creste doveva essere superato per guardare al di là della valle che l’aveva ospitato finora.
Irrequieto, preso da questa sensazione di curiosità che lo tormentava, Gargantua iniziò a muoversi, dicendo ai suoi amici che sarebbe poi tornato una volta appagato dalla vista oltre le montagne.
Partì la mattina prima del sorgere del sole, badando a non danneggiare i campi coltivati, verso il grande massiccio che sovrastava la valle. Arrivò presto a ridosso delle rupi che bloccavano l’orizzonte, e con fare deciso mise il primo piede sulla coltre gelata di un ghiacciaio. Iniziò così la salita, posò un piede dopo l’altro, ma il suo peso immane fece scricchiolare la roccia e la spessa coltre nevosa. Le rocce iniziarono a franare verso valle, un fragore immenso che restituì dopo lo schianto una montagna rovinata. Gargantua cadendo si trovò a gambe divaricate poggiato su quello che rimaneva del muro di montagne, una vetta a forma piramidale. Era nato il Monte Cervino.
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