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Quarto cerchio, Avari e prodighi

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demongod
view post Posted on 8/4/2010, 17:16 by: demongod     +1   -1
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Il diavolo è sicuramente donna.

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4. Quarto cerchio

I peccatori di incontinenza del quarto cerchio sono gli avari e i prodighi, condannati a spingere enormi massi, divisi in due schiere che quando si incontrano si ingiuriano rinfacciandosi la colpa contraria: la grandezza del peso che li opprime simboleggia la quantità dei beni terreni che accumularono o sperperarono, dedicandosi interamente a questo durante la vita.

Il guardiano del cerchio è Pluto, dio della ricchezza, che Dante confonde forse anche con Plutone, re dell'Averno.

Pluto, spesso confuso e identificato con il fratello di Zeus Plutone (divinità degli inferi corrispondente ad Ade), è una figura della mitologia greco-romana, dio della ricchezza. Da esso deriva anche la parola plutomania ovvero la bramosia della ricchezza o dell'oro. Era figlio di Demetra e Iasione, nipote di Dardano fondatore di Troia. Gli antichi lo rappresentavano: obeso per l'intrinseca abbondanza; bendato per l'imparzialità e la casualità nel distribuire le ricchezze; zoppicante per la lentezza dell'accumulo; alato per la rapidità del dispendio.

Nella Divina Commedia, Dante lo pone come guardiano del IV cerchio dell'Inferno (Canto VI), in cui vengono puniti avari e prodighi. La sua descrizione è molto vaga (non si sa nemmeno se il poeta si confondesse con Plutone), ma gli fa recitare uno dei versi più famosi dell'intero poema: "Pape Satàn, pape Satàn aleppe".

Edited by demon quaid - 25/3/2016, 16:03
 
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