Un Mondo Accanto

Mitologia Nordica

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view post Posted on 12/5/2010, 19:01     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Dizionario della Mitologia Nordica



ADHUMULA



La "nutrice", vacca nata dal ghiaccio primordiale; nutre Ymir e modella nel ghiaccio salato la prima forma umana, generando Buri.

ALF



Personaggio centrale nella leggenda del figlio di Hiorvardh; è figlio di Hrodhmar ed uccide in un duello il primo Helgi.

ALFHEIM



"Casa degli Elfi"; è la dimora degli Elfi chiari; Freyr la ricevette in dono quando mise il primo dente.

ALFHILD



Prima moglie di Híorvardh; madre di Hedhin.

ALOF



Figlia di Franmar; è amata da Attila.

ALSVIDHR



"Supremo nella forza" o "molto saggio"; è uno dei cavalli che trainano il carro del sole.


ALVIT


La "molto saggia"; appellativo della valchiria amata da Volund.

AMSVARTNIT


Lago infernale; al suo centro si trova l'isolotto di Lyngi, luogo di prigionia di Loki e Fenrir.


ANDHRIMNIR



"Faccia di fuliggine"; cuoco impiegato nella Valhalla; cucina quotidianamente il cinghiale Sohrminir per gli einheriar.


ANDVARI



Nano possessore dell'eccezionale tesoro trafugato da Loki; nella massa aurea c'è l'anello sul quale egli lancerà la maledizione che colpirà tutti gli illegittimi detentori del suo tesoro.


ANGRBODHRA



"Apportatrice di male"; orchessa bruciata al centro di Asgardh; con lei Loki genera una progenie di esseri mostruosi.

ARVARKR



"Prima veglia"; uno dei destrieri che trainano il carro del sole.

ASGARDH



"Recinto degli Asi"; cittadella divina, dimora degli Asi, sorge su una rocca inaccessibile, collegata alla terra dal ponte Bifróst.

ASI



Termine derivante, secondo un'ipotesi, da ass (trave); principale famiglia di dei nordici associati ai fenomeni atmosferici; agli inizi dei tempi sono impegnati in una guerra con i Vani, divinità della fertilità e della fecondità.


ASIKR



"Frassino"-, primo essere umano creato, secondo una tradizione, da Odino, Hoenir e Lodhurr (un'altra versione vede come protagonisti Odino, Vili e Vé) da un tronco di frassino trovato su una spiaggia.

ATLI


Nel ciclo di Sigfrido e dei Nibelunghi è il secondo sposo di Gudhrun; ucciderà, per avere il loro tesoro, i due cognati; la moglie si vendicherà decapitando i suoi due fìglioletti e facendolo bere nelle coppe ricavate dai loro crani.

ATTILA



Nella leggenda del figlio di Hiorvardh è il messaggero inviato dal re per chiedere la mano di Sigrlinn; si innamora di Alof, ancella della principessa.

AURGELMIR



"Colui che fa bollire il fango"; appellativo del gigante Ymir; si riferisce alla sua eccezionale temperatura corporea, che gli permetterà di sciogliere i ghiacci primordiali.


AURVANDILL



Marito di Groa; Thor lanciò, in cielo, il suo pollice ormai congelato, creando una nuova stella.


AUSTRI



"Oriente"; uno dei quattro nani che reggono la volta celeste; il suo nome si riferisce alla posizione da lui occupata sotto la cupola lirica.


BALDER



Figlio prediletto di Odino; marito di Nanna e padre di Forseti; dio dell'innocenza; di luminosa bellezza, è destinato a morire per mano del cieco Hódhr, istigato da Loki.


BAUGI



Gigante, fratello di Suttungr; aiuterà inconsapevolmente Odino a conquistare l'idromele della saggezza.


BELGERMIR



Uno dei primi giganti; scampò al diluvio di sangue che sommerse l'universo quando Ymir fu ucciso; è il progenitore di tutti i giganti.

BERSERKIR



Leggendari guerrieri; durante le battaglie cadevano in uno stato di trance violenta, combattendo con un impeto bestiale; loro patrono è Odino; vestono pelli d'orso.


BESTLA



Gigantessa, figlia di Bólthorn, sposa di Bor; generò Odino, Vili e Vé.


BIFROST



"Tremula via"; è l'arcobaleno, immaginato come un ponte che collega la terra alla cittadella degli Asi; costantemente sorvegliato da Heimdallr; crollerà sotto il peso delle schiere dei male quando, alla fine dei tempi, si recheranno allo scontro finale contro quelle del bene.

BIL



Bambino rapito da Mani mentre guardava la luna nel pozzo; da allora è legato al carro lunare e, rallentandone la corsa, provoca le fasi lunari.


BILSKIRNIR



"Splendente"; palazzo di Thor; con le sue 540 sale è uno dei più grandi di Asgardh.


BODHN



Uno dei tre recipienti in cui Fialarr e Galarr versarono il sangue di Kvasir.

BODHVILD



"Bellicosa guerriera"; figlia di Nidhudh; sarà sedotta nel sonno da Volund.

BOLTHORN



"Spina del male"; gigante, padre di Bestla; nonno di Odino, Vili e Ve.

BOLVERKR



"Malfattore"; nome usato da Odino in molte sue avventure mondane; sotto tale nome il dio riesce a conquistare l'idromele della saggezza.

BOR



Il "generato"; figlio di Buri; sposo di Bestla; padre di Odino, Vili e Ve

BORGHILD



Moglie del leggendario re dei Volsunghi, Sigmund; madre del secondo Helgi e di Sigfrido


BRAGI



Dio dell'eloquenza poetica; porta una barba fluente; marito di Idhunn.


BREIDHABLIK



"Vasto splendore"; dimora di Balder; è la più luminosa di Asgardh.

BRISINGAMFN



"Collana dei Brisinghi"; bellissimo gioiello che adorna il collo di Freya; forgiato dai nani della stirpe dei Brisinghi; si dice che la dea, per averla, abbia concesso le sue grazie femminili ai nani.

BROKK



Uno dei nani, abilissimi fabbri, che forgiarono portentosi oggetti per gli Asi.


BRUNILDE



Valchiria, liberata da Sigfrido; sposa di Gunnar; vittima di un passionale amore-odio per Sigfrido: lo fa uccidere e poi si suicida.


BURI



Il "generante"; primordiale essere vivente creato dalla vacca Adhumula; androgino, genera Bori.

BYLISTR



Enigmatico fratello di Loki.

DAG



Fratello di Sigrunn; uccide il secondo Helgi, tradendo i patti di alleanza tra cognati.

DAGR



"Giorno"; personificazione del giomo; figlio di Nott e di Dellingr.

DAIN



Uno dei quattro cervi che brucano senza sosta il ricco fogliame di Yggrdrasil.


"Giorno di primavera"; sposo di Nott; padre di Dagr.

DRAUPNIR



"Che gocciola"; anello d'oro forgiato da due nani per Odino; è capace di riprodursi all'infinito; verrà posto sulla pira funebre di Balder.

DROMI



Seconda catena con la quale gli Asi tentarono di immobilizzare Fenrir; "liberarsi da Dromi" è, perciò, sinonimo di "trarsi d'impaccio".


DAINN, DUNEYRR, DURATHROR, DVALINN



I quattro cervi che brucano incessantemente il fogliame di Yggrdrasil.

EGIL



Fratello di Volund, innamorato della valchiria Olrun.

EINHERIAR



"Campioni"; valorosi guerrieri caduti in battaglia; le valchirie li scelgono e li portano da Odino, che li accoglie nella Valhalla; anche dopo morti si esercitano nelle arti marziali, preparandosi ad affiancare il dio nella battaglia finale contro le forze del male.

EIR



Enigmatica divinità femminile; di lei si sa solo che è il "migliore dei medici".


EITRI



Uno dei nani rinomati per la sua abilità di fabbro.


ELDHRMNIR



La "fumosa"; enorme pentolone in cui Andhrinmir cucina il cinghiale Sóhrrninir per gli eroi della Valhalla.


ELIUDHNIR



"Freddo di nevischio"; tetro palazzo della regina di Hel.


ELIVAGAR



"Flutti tempestosi"; sorgente d'acqua gelida che inonda con la sua spuma ghiacciata tutto il Ginnungagap.


ELLI



"Vecchiaia", personificazione dell'inesorabile trascorrere dei giorni; Thor, in una sfida, tentò di fermarla, ma inutilmente.

EMBLA



"Olmo" o "vite"; uno dei primi esseri umani creati dagli dèi da tronchi trovati su una spiaggia.

ERIR



Uno dei figli avuti da Gudhrun nel suo terzo matrimonio con il re Ionakr; viene ucciso dai suoi fratelli Sórli e Hamdhir.


FAFNIR



Trasformatosi in drago custodisce il tesoro che fu di Andvari e sul quale incombe una tremenda maledizione; verrà ucciso da Sigfrido; il suo sangue bagnerà il corpo dell'eroe, rendendolo invulnerabile.


FARBAUTI



"Colpi di pericolo"; gigante, sposo di Laufey; padre di Loki.

FESTA DI IUL



Celebrata al solstizio d'inverno; veniva sacrificato un cinghiale; si beveva nella "coppa del voto", esprimendo desideri per il futuro; durante questa festa Hedhin, istigato da una strega, si augurerà di possedere Svava, predicendo la morte del figlio di Hiorvardh.

FIALARR



Uno dei due nani malvagi che uccisero Kvasir e versarono il suo sangue in tre recipienti.


FIMBULVETR



E' il "grande inverno" - durerà tre anni - che annunzierà la fine dei tempi.

FINNGALK



Misterioso essere mostruoso; metà uomo, metà bestia; sarà ucciso da Hadding.


Madre di Thor.

FOLKVANG



"Campo dell'esercito"; territori divini riservati a Freya; qui la dea accoglie metà dei guerrieri morti valorosamente in battaglia.
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Sorgente presso la quale è sepolta la testa del dio Mimir; Odino, per poterne bere l'acqua, vi lascia in pegno l'occhio, divenendo orbo.


FONTE DI UDHR



Situata nei pressi di Yggrdrasil; qui le Norne tessono le loro tele di lino, determinando il destino degli uomini e degli dèi; ogni giorno la sua acqua - portentoso liquido rivitalizzante - viene spruzzata dalle Norne sulle radici di Yggrdrasil.

FORSETI



Figlio di Balder e di Nanna; dio delle controversie, riesce a risolvere ogni contesa.

FRANMAR



Tutore di Sigrlinn; padre di Alof; si trasforma in aquila per salvare la figlia e la figlioccia, ma Attila, ignaro, lo uccide.


FREKI



"Vorace"; uno dei lupi che seguono fedelmente Odino.


FRENSALIR



"Dimore del mare"; territorio divino di Frigg.

FREYA



Figlia di Njórdhr; bellissima, è la dea dell'amore inteso come unione feconda dei sessi; ama Odhr; appartiene alla famiglia degli dèi Vani.

FREYR



Figlio di Njórdhr; dio dispensatore di abbondanza; associato al vigore sessuale maschile; con il nome di Fricco era venerato, sotto fortuna di fallo, nel tempio di Uppsala.

FRIGG



Moglie di Odino; dea della fertilità e della fecondità; sancisce la validità dei matrimoni; madre di Balder.

GALARR



Uno dei due nani malvagi che uccisero Kvasir e versarono il suo sangue in tre recipienti.

GANCLATI



"Ozioso"; allegorico nome del servo della regina di Hel.


GANGLOT



"Sciatta"; nome, fortemente allusivo, della serva della regina di Hel.

GARMR



Cane mostruoso; fa la guardia all'ingresso dì Hel.

GEFIUN



Divinità femminile alla quale sono consacrate le fanciulle morte vergini.


GEIRRODHR



Uno dei giganti sconfitto da Thor; padre di Gjalp e di Greip.


GERDH



Figlia del gigante Gymir; di luminosa bellezza, è l'amata di Freyr.

GERI



"Ghiottone"; uno dei lupi che seguono docilmente Odino.


GERSEMI



"Gioiello"; una delle bellissime figlie di Freya


GIALLARHORN



"Corno risuonante"; corno suonato da Heimdallr alla fine dei tempi per chiamare a raccolta le forze del bene.


GIGANTI DEL GELO



Esseri soprannaturali di dimensioni gigantesche; vivono uno strano rapporto con gli dèi, essendo, di volta in volta, loro nemici oppure loro genitori o spose; vivono a Jotunheim.


GILLINGR



Gigante, padre di Suttungr; vittima dei due malvagi nani Galarr e Fialarr.

GIMLE'



Costruzione divina, situata sul punto più alto di Asgardh; è la più bella e luminosa; sarà l'unica ad essere preservata dalle fiamme appiccate da Sutr.


GINNUNGAGAP



Abisso primordiale; pregno di energie magiche, è il caos da cui nascerà l'universo.

GIUKI



Re leggendario; progenitore dei Nibelunghi; padre di Gudhrun, Hogni e Gunnar.

GJALP



Gigantessa; figlia di Geirródhr; insieme alla sorella Greip tenta di uccidere Thor.

GLADSHEIM



"Casa della gioia"; enorme costruzione di Asgardh, ospita gli Asi durante i concili.


GLEIPNIR


Laccio fatato con il quale gli Asi riescono a legare Fenrir.

GLENR



"Splendore"; sposo di Sol; personificazione della luminosità solare.

GLITNIR



"Lucente"; residenza divina di Forseti; qui il dio risolve ogni controversia.


GNA



Enigmatica divinità femminile: di lei si sa solo che è perennemente in giro per il mondo in groppa al suo velocissimo cavallo.


GNIPAHELLIR



"Grotta della rupe"; fessura della crosta terrestre; è uno degli ingressi di Hel.


GNITA



Desolata località dove Fafnir custodisce il tesoro maledetto di Andvari.


GOTHORM



Figliastro del re Giuki; istigato da Hógni e Gunnar, uccide Sigfrido, ma muore subito dopo.


GRAM



Leggendario re della Danimarca; padre dell'eroe odinico Hadding; viene ucciso da Svipdag.

GRAMR



Micidiale spada di Sigfrido; forgiata dal nano Reginn; affilatissima, riesce a tagliare a metà un filo di lana.


GRANI



Portentoso destriero di Sigfrido; nelle tasche laterali della sua sella l'eroe riesce a stipare l'enorme massa aurea del tesoro di Andvari.


GREIP


Gigantessa; figlia di Geirródhr; insieme a sua sorella Gjalp tenta di uccidere Thor.


GRIDHAVOLR



"Bastone di Gridhr"; bastone robustissimo con cui Thor riesce a mettersi in salvo, scampando ad un'imboscata tesagli da Gjalp; al dio viene regalato da Gridhr.


GRIDHR



Gigantessa amica di Thor; aiuta il dio nella sua lotta contro Geirródhr regalandogli oggetti di eccezionale valore.

GRIMILDE



Sposa del leggendario re dei Nibelunghi, Giuki; madre di Gudhrun, Hógni e Gunnar.

GROA



Vecchia fattucchiera; moglie di Aurvandill; con le sue arti magiche tenta di estrarre una scheggia di pietra dalla testa di Thor.


GUDHRUN



Figlia di Giuki e di Grirriilde; sposa di Sigfrido e madre di Sigmund e di Svanhild; i fratelli, Gunnar e Hógni, le uccidono il marito ed il figlio; sposa in seconde nozze Atli che, per impossessarsi del loro tesoro, uccide i suoi fratelli; Gudhrun si vendicherà ammazzandolo, dopo aver ucciso i figli avuti da lui; sposerà infine il re lonakr dal quale avrà Sórli, Hamdhir e Erpr.


GULLFAXI



Velocissimo cavallo del gigante Hrungnir; sfida il destriero ottipede di Odino, ma è sconfitto.

GULLINBURSTI



Porco selvatico con setole d'oro creato da due abilissimi nani; appartiene a Freyr: il dio lo cavalca, soleando il cielo di notte e lasciandosi dietro una scia luminosa.

GULLINTANNI



"Denti d oro"; appellativo di Heimdallr.

GULLTOPPR



Cavallo con una rilucente criniera di esili filamenti aurei; appartiene a Heimdalir.

GULLVEIG



"Ebbrezza dell'oro"; strega primordiale; interrompe il periodo di pace - l' "età dell'oro" - disseminando la discordia tra gli Asi; è la creatrice della magia nefasta chiamata seidhr.

GUNNAR



Figlio di Giuki e di Grimilde; fratello di Gudhrun; insieme al fratello Hógni induce Gothorm ad uccidere Sigfrido per impadronirsi del suo tesoro; muore in un'imboscata tesagli da Atli.


GUNGNIR



Arma micidiale di Odino, forgiata dai nani; può combattere da sola. Figlia del gigante Gillingr; sorella di Suttungr; custodisce i tre recipienti dell'idromele della saggezza; viene sedotta da Odino che si impossessa, così, del liquido.

GYMIR



Gigante, padre di Gerdh.

GYOLL



"Urlante" o "echeggiante"; fiume infemale; segna il confine con il regno di Hel.


HADDING



Figlio di Gram; eroe odinico; visita l'oltretomba; sposa Ragnhild; si suicida, impiccandosi in pubblico.


HAMDHIR



Figlio di Ionakr e di Gudhrun; insieme ai fratelli Sorli ed Erpr tenta di uccidere Iórmunrekkr, ma viene abbattuto con delle pietre dalle guardie reali.


HARGREIP



Gigantessa; nutrice di Hadding, costringe il giovane eroe a concederle i suoi favori amorosi; viene uccisa dai giganti.


HATI



"Odio" o "nemico"; lupo che insegue la luna: prima della consumazione finale dell'universo l'inghiottirà.


HEDHIN



Figlio di Hiorvardh e della prima moglie Alfhild; prima della festa di lui incontra una strega che gli predice la morte di Helgi.


HEIDRUNN



Capra gigantesca che bruca il fogliame del pino della Valhalla; dalle sue poppe sgorgano fiumi di birra che dissetano gli einheriar.


HEIMDALLR



Custode del ponte Bifrost; è chiamato il "dio bianco"; con il suo corno chiamerà a raccolta le forze del bene per fronteggiare quelle del male nell'ultima battaglia.

HEL



Figlia di Loki e dell'orchessa Angrbodhra ; orrenda d'aspetto, è preposta da Odino a governare i territori inferi destinati ad accogliere gli spergiuri, gli adulteri e gli assassini; il suo regno ha lo stesso suo nome.


HELBLINDI



Enigmatico fratello di Loki.


HELGI



Eroe leggendario; figlio di Hiorvardh e di Sigrlinn; ama la valchiria Svava, che lo aiuta a vendicare il nonno materno; viene ucciso in duello da Alf; si reincarna, molte volte, insieme a Svava, rinnovando con lo stesso nome, ma in circostanze diverse, il suo tragico destino; in particolare, si reincarna nel figlio di Sigmund e di Borghild, uccidendo a soli quindici anni Hunding; ama allora la valchiria Sigrunne muore per mano del cognato Dag.


HERBLINDI



"Accecatore dei guerrieri"; appellativo di Odino; sotto questo nome il dio aiuta i suoi protetti nelle battaglie.

HERMODHR



Detto l'"ardito"; figlio di Odino; viene inviato nel regno di Hel per tentare di salvare Balder.

HERTIER



"Rallegratore dell'esercito"; uno degli appellativi di Odino; con questo nome il dio viene invocato dai guerrieri.


HIALPREKR



Re leggendario alla cui corte cresce Sigfrido.

HILDSVIN



"Cinghiale da battaglia"; fabbricato da nani e regalato a Freya; è dotato di setole d'oro.


HIMINIBORG



Residenza di Heimdallr; è posta al culmine di Bifrost, al vertice estremo dell'arcobaleno.

HIMINHRJODHR



Gigantesco bue della mandria di Hymir; Thor lo uccide e ne utilizza la testa come esca.

HINDARALL



Rocca circondata da fiamme altissime; qui vive Brunilde attendendo il suo sposo-salvatore.

HINKI



Insieme a Bil è uno dei due bambini rapiti da Mani mentre guardavano la luna nel pozzo; da allora è legato al carro lunare e, rallentandone la corsa, detemiina le fasi lunari.

HIORVARDH



Leggendario re della Norvegia; padre di Helgi.

HLIN



Una delle ancelle di Frigg; è l'emissaria divina della dea sulla terra e difende i suoi protetti.


HLINDHSKYALF



Trono di Odino; assiso su questo seggio il dio può vedere tutto cio che accade nell'universo.


HNITBJORG



"Roccia del catenaccio"; inespugnabile caverna dove Suttungr affidò i tre recipienti dell'idromele della saggezza alla sorella Gunnlodh.

HNOSS



"Gioiello"; una delle bellissime figlie di Freya.


HODDMIMIR



Foresta lasciata intatta dalle fiamme che, alla fine dei tempi, avvolgeranno l'universo interno; qui Lif e Leifthrasir sopravviveranno cibandosi di rugiada.


HODHBRODD



Figlio di Granmar; rivale in amore del secondo Helgi; verrà ucciso dall'eroe.

HODHR



Figlio cieco di Odino; istigato da Loki ucciderà con un ramo di vischio Balder.

HOENIR



Enigmatica figura divina; compare nel mito della creazione dei primi uomini a fianco di Odino e Lodhurr.

HOFVARPNIR



"Che muove in fretta gli zoccoli"; destriero alato della misteriosa divinità femminile Gna.

HOGNI



Figlio di Giuki e di Grimilde; fratello di Gudhrun; insieme al fratello Gunnar, induce Gothorm ad uccidere Sigfrido per impossessarsi del suo tesoro; muore in un'imboscata tesagli da Atli.

HREIDHMARR



Padre di Fafnir, Reginne e Otr; cattura Odino, Hoenir e Loki costringendoli a pagargli un ingente riscatto.


HRIFMFAXI



"Gelida criniera"; cavallo di Nott; il sudore delle sue sgroppate nottume produce la rugiada mattutina.


HRINGHORNI



Maestosa imbarcazione destinata ad ospitare la pira funebre di Balder.


HRIMGRIMNIR



"Dal cappuccio di gelo"; mostruoso gigante dispensatore di atroci tormenti nel regno di Hel.

HRODHMAR



Pretendente di Sigrlinn; mette a ferro e fuoco il regno di Svafnir; Helgi, figlio di Hiorvardh, lo ucciderà.

HROTRI



Spada di Hreidhmarr; Fafnir se ne impossessa e diviene una delle sue armi magiche quando, trasformatosi in un drago, sorveglierà il tesoro maledetto di Andvari.


HRUNGNIR



Gigante dal cuore di pietra con tre punte; sfida a "singolar tenzone" il possente Thor e viene ucciso.

HUGI



Personificazione del pensiero e della sua velocità; Thialfi lo sfida in una corsa, ma non può assolutamente tenergli dietro.

HUGIN



"Pensiero"; uno dei due corvi appollaiati sulle spalle di Odino; ogni mattina parte e sorvola tutto l'universo riferendo a sera tutto ciò che ha visto al dio.


HUMLUNG



Figlio di Hiorvardh e della sua seconda moglie Sareidh.


HUNDING



Leggendario re nemico di Sigmund dei Volsunghi; sarà ucciso dal giovanissimo Helgi.

HUNDLA



Vecchia megera che vive con gli Asi; insulta pesantemente Freya, rivelando particolari scabrosi sulle abitudini sessuali della dea.

HUNGR



"Fame"; nome fortemente allusivo del piatto della regina di Hel.


HVERGELMIR



"Caldaia tonante"; possente sorgente d'acqua ribollente posta al centro del Niflheim.

HYMIR



Gigante impegnato in una battuta di pesca con Thor: impedisce al dio di tirare in barca il serpe del mondo.

HYMLING



Figlio di Hiorvardh e della sua terza moglie Sinriodh.

HYRROKKIN



Strega chiamata dagli Asi per smuovere la maestosa Hringhorni; giunge a cavallo di un lupo mostruoso, usando dei serpenti come redini.

IDHAVOLLR



Spiazzo al centro di Asgardh; luogo di riunione degli Asi; qui i nuovi dèi erigeranno le loro dimore.


IDHUNN



Moglie di Bragi; custodisce le mele dell'eterna giovinezza.

IONAKR



Leggendario re; trova sulla spiaggia Gudhurn stremata e la sposa; padre di Erpr, Sòrli e Hamdhir.


IORMUNREKKR



Leggendario re; pretendente di Svanhild; padre di Randver.

JARNSAXA



Gigantessa; ha una relazione con Thor; madre di Modhi, Magni e Thrudhr.


JOTUNHEIM



Territorio dei giganti; è perennemente innevato; si trova alle estremità del globo terrestre.

KVASIR



Il più saggio tra gli dèi; nacque dagli sputi degli Asi e dei Vani, testimoniando con la sua esistenza la pace raggiunta tra le due famiglie divine; viene ucciso da Fialarr e Gallar che dal suo sangue ricaveranno il prezioso idromele della saggezza.


LAUFE



"Isola frondosa". Gigantessa, sposa di Farbauti; madre di Loki, Bylstir e Helblindi.


LEIFTHRASIR



"Vita piena di desiderio"; insieme a Lif sopravvive alla fine del mondo nella foresta di Hoddmimir cibandosi di rugiada.

LIF



"Vita"; sopravvive con Leifthrasir alle fiamme che distruggono l'universo nutrendosi della rugiada della foresta di Hoddmimir.

LITR



Nano; inciampa tra i piedi di Thor mentre il dio sta consacrando con il suo martello la pira funebre di Balder; viene spinto con un calcio da Thor nelle fiamme del rogo di Balder.

LODHURR



Insieme a Odino e Hoenir compare nel núto della creazione dei prinú esseri umani da tronchi trovati su una spiaggia; in particolare egli infonde loro il calore vitale; il nome del dio sembra sottolineare questa sua valenza simbolica (da lodern, ardere).


La prima catena con la quale gli Asi tentano di legare Fenrir; il lupo la spezza subito; "sciogliersi da Loedhingr" equivale a "trarsi d'impaccio senza difficoltà".


LOFN



"Permesso"; divinità femminile preposta alla legalizzazione - il permesso, per l'appunto - delle unioni non sancite dal matrimonio.

LOGI



Personificazione del fuoco incontrollato; Loki lo sfida a mangiare più di lui, ma viene sconfitto.

LOKI



Enigmatica figura divina; figlio di una coppia di giganti, Laufey e Farbauti; dagli incerti confini sessuali, si accoppia con lo stallone Svadhilfari, trasformandosi in giumenta, e partorisce Sleipnir; viene fecondato dal cuore dell'orchessa Angrbodhra e genera il lupo Fenrir, il serpe del mondo e Hel; signore dell'inganno e campione di malvagità; i suoi rapporti con gli Asi sono ambigui: da un lato è la "vergogna degli dei", dall'altro riesce a risolvere parecchie situazioni critiche; spinge Hödhr ad uccidere Balder e per questo viene imprigionato sull'isolotto infernale di Lyngi, dove è incatenato con le viscere di suo figlio Narni o Narfi, sbranato dal fratello Vali; suo moglie Sygin lo segue nella prigionia.

MAGNI



"Potenza colossale"; figlio di Thor e della gigantessa Jarnsaxa; eredita con il fratello Modhi il martello paterno.

MANI



"Luna"; figlio di Mundilfari; postiglione del carro lunare.


MAUSONGR



Genere di poesia amorosa caratterizzato da una certa lascivia; è vietata dalla legge nordica; la sua musa è Freya.


"Recinto di mezzo"; territorio destinato dagli dèi agli uomini.

MIMIR



Dio della memoria; mandato dagli Asi a vivere tra i Vani, viene da questi decapitato; Odino, con incantesimi, riesce a far parlare il capo reciso, facendosi dare preziosi consigli.

MJOLNIR



"Maciullatore"; fabbricato da alcuni nani e regalato a Thor; manda in frantumi ogni cosa e, colpito il bersaglio, ritorna come un boomerang nelle mani del dio; simbolizza il tuono; in miniatura veniva appeso al collo dei bambini come amuleto.

MODHGUDHR



Vergine posta a guardia del ponte che conduce al regno di Hel.


MODHI



"Coraggio selvaggio"; figlio di Thor e di Jarnsaxa; eredita con il fratello Magni il martello paterno.

MUNDILFARI



Padre di Sol e di Mani.

MUNIN



"Memoria"; uno dei due corvi appollaiati sulle spalle di Odino; alle prime luci dell'alba parte e sorvola tutto l'universo e, al suo ritorno a sera, riferisce tutto ciò che ha visto al dio.


MUSPELLHEIM



E' la dimora dei distruttori dell'universo; territorio lambito da fiamme, è governato dall'enigmatico Sutr.

NABBI



Uno degli abilissimi nani che forgiarono oggetti preziosi per gli dèi.

NAGLFAR



Sinistra imbarcazione infernale costruita con le unghie strappate ai cadaveri.

NAIGRINDR



"Porta dei morti"; una delle porte del regno di Hel; nei suoi pressi vengono dispensati atroci tormenti agli assassini, agli adulteri e agli spergiuri.

NARI O NARFI



Figlio di Loki e di Sygin; con le sue viscere gli dèi legano il padre.


NASTROND



"Spiaggia dei morti"; dimensione marina degli inferi; qui viene costruita la nave Naglfar.


NANNA



Moglie di Balder e madre di Forseti; muor4ì subito dopo il marito, bruciando nella medesima pira.

NIARI



Leggendaria popolazione su cui regna Nidhudh.


NIBELUNGHI



Leggendaria popolazione di uomini dai capelli "neri come corvi".

NIDHAFIOLL



"Monti dell'oscurità"; catena montuosa inunersa in nebbie impenetrabili; circonda il regno di Hel.

NIDHHOGGR



Dragone infernale; rosicchia la corteccia di Yggrdrasil; tormenta i cadaveri dei morti ospitati nel regno di Hel.

NIDHUDH



Leggendario re dei Niari; si impossessa dei tesori di Volund facendolo imprigionare.

NIFLHEIM



"Casa della nebbia"; territorio glaciale confinante con il Ginnungagap.

NJORDHR



Padre di Freyr e di Freya; massima divinità dei Vani, andò a vivere con gli Asi quando le due famiglie divine fecero pace; marito di Skadhi; è il "Signore delle navi", il dio invocato da marinai.


NOATUN



"Dimora delle navi"; residenza divina di Njordhr.


NORDHI



Uno dei quattro nani che reggono la volta celeste ricavata dal cranio di Ymir; il suo nome, che significa "nord", si riferisce al punto cardinale dove è collocato sotto l'immensa cupola.


NORFI



Gigante, padre di Nott.


NORNE



Esseri soprannaturali che presso la Fonte di Udhr tessono tele di lino, determinando il destino degli uomini e degli dei; sono tre: Urdhr, Verdhandl e Skuld; i loro nomi simbolizzano le tre ipostasi del tempo: passato, presente e futuro.


NOTT



Figlia di Norfi; è la personificazione della notte; sposa Naglfari.

ODHR



Misterioso sposo di Freya; sempre in giro per il mondo, causa di profondi dispiaceri per la dea.

ODHERIR



"Ciò che eccita"; nome di uno dei tre recipienti nei quali è contenuto l'idromele della saggezza.


Padre degli Asi; sposo di Frigg; è il capo degli dèi; sue sfere di compe~ tenza sono la guerra, la poesia e la magia delle rune; si impicca, ma poi resuscita; rinuncia ad un occhio per poter acquisire una speciale "vista mistica"; protagonista di mille avventure, assume di volta in volta appellativi diversi; alla fine dei tempi sarà inghiottito dal lupo Fenrir, ma sarà vendicato dal figlio Vidharr.


OKOLNIR



Terra dove "non fa mai freddo"; è il territorio dove i nuovi dèi erigeranno la nuova cittadella divina.


OLRUN



Valchiria amata da Egil.


OTR



"Lontra"; uno dei figli di Hreidhmarr; si trasforma in lontra per poter pescare in una cascata; Loki l'uccide ed è costretto a pagare un ingente riscatto al padre.


RAGNHILD



Figlia di un leggendario re di Norvegia; sposa Hadding che la libera dalle grinfie di un gigante.

RANDVER



Figlio del re Iormunnrekkr; si innamora di Svanhild già chiesta in sposa dal padre; Iórmunrekkr, per questo motivo, lo fa imprigionare e poi uccidere.


RATATOSKR



Scoiattolo che corre senza sosta lungo il tronco di Yggrdrasil.


REGINN



Figlio di Hreidhmarr e fratello di Fafnir; diviene fabbro alla corte di Sigmund dove alleverà Sigfrido.


RIG



Con questo appellativo Heimdallr gira il mondo.


ROSKVA



Servitrice di Thor; insieme al fratello Thialfi accompagna il dio nelle sue avventure.

RUNE



Lettere di un alfabeto epigrafico usate per brevi iscrizioni su spade, armi ed oggetti con funzione apotropaiche.



Divinità femminile dagli incerti contorni; beve ogni mattina insieme a Odino coppe ricolme di idromele.


SAREIDH



Seconda moglie di Hiorvardh e madre di Humlung.

SCHWERTDING



"Il thing delle spade"; duello in cui si affrontano due rappresentanti di fazioni rivali per dirimere delle controversie.


SEIDHR


Forma di magia nefasta; può nuocere a distanza.


SERPE DEL MONDO



Figlio di Loki e di Angrbodhra; è il gigantesco rettile che cinge tra le sue spire il globo terrestre; nemico giurato di Thor: alla fine dei tempi verrà ucciso dal dio che, però, sarà travolto dalle esalazioni velenose.

SESSRUMNIR



"Ricco di seggi"; palazzo di Freya; qui la dea riceve la metà dei morti in battaglia.

SEYDIR



Rudimentale tecnica di cottura: si tratta di una buca scavata nel terreno e ricoperta di foglie; funziona come un forno.

SIF



Bellissima dea dalle chiome dorate; sposa di Thor; è la dea delle messi.

SIGARSHOLM



Località leggendaria; qui Helgi troverà la sua spada fatata.

SIGFODHR



"Padre della vittoria"; uno degli appellativi di Odino.

SIGFRIDO



Protagonista del ciclo dei Nibelunghi; conquista un enorme tesoro; libera da un sortilegio la valchiria Brunilde e la dà in sposa a Gunnar; sposa Gudhrun e ne ha una figlia, Svanhild; perisce per mano di Gunnar e Hogni, suoi cognati, che trafugano il suo tesoro.


SIGMUND



Leggendario re dei Volsunghi; marito di Grimilde; padre del secondo Helgi e di Sigfrido.


SIGRLINN



Figlia del re leggendario Svafnir; sposa Hiorvardh ; madre di Helgi.


SIGRUN



Valchiria amata dal secondo Helgi.

SINDRI



Uno dei nani che forgiano preziosi oggetti per gli dèi.


SINRIODH



Terza moglie di Hiorvardh e madre di Hymling.


SIOFN



Divinità femminile dell'amore; distoglie gli amanti dagli affanni quotidiani e volge i loro pensieri all'amore.

SYGIN



Moglie di Loki; raccoglie in un bacile le gocce di veleno che cadono sul viso del marito condannato dagli Asi per l'uccisione di Balder.


SYN



Divinità femminile; protegge gli innocenti nei tribunali; garantisce l'inviolabilità delle porte chiuse.

SKADHI



Gigantessa; figlia di Thiazi; sposa, dopo alterne vicende, il dio Njordhr; vive a Thrymheim, cacciando e sciando.

SKIDHABLADHNIR



Portentosa nave costruita da alcuni nani e regalata a Freyr; ha sempre il vento favorevole e può rimpicciolirsi fino a stare in una tasca.


SKINFAXI



"Luminosa criniera"; cavallo di Dagr.

SKIRMR



Servitore ed antico di Freyr; svolge un ruolo importantissimo nella complicata relazione del dio con Gerdh.


SKOLL



"Traditore"; lupo che insegue il carro solare: alla fine dei tempi inghiottirà il sole.


SKRIMIR



"Vasto"; gigante esperto di magia; riesce con i suoi sortilegi a gabbare Thor.


SKULD



"Futuro"; una delle tre Norne.


SLAGFIDH



Fratello di Volund; ama la valchiria Svanhit.

SLEIPNIR



"Che sdrucciola"; destriero grigio ottipede di Odino; nacque dall'unione di Loki con lo stallone Svadhilfari; può galoppare in cielo e sul mare ad una velocità eccezionale.


SLIDHR



"Terribile"; fiume infernale; gli ospiti di Hel devono guadarlo a nuoto, riportando orribili ferite.

SNOTRA



Divinità femmininile della saggezza.


SOHRMINIR



Porco selvatico mangiato nella Valhalla; resuscita quotidianamente, pronto ad essere ucciso e cucinato all'infinito.


SOKKVABEKKR



"Torrente discendente"; dimora celeste di Saga.


SOL



"Sole"; figlia di Mundilfari; è il postiglione del carro solare.

SON



Uno dei tre recipienti dove è stato versato l'idromele della saggezza.


SORLI



Figlio di Gudhrun e del suo terzo marito Ionakr; muore insieme al fratello Hamdhir sotto i colpi delle guardie di Iormunnrekkr.


STARKADH



Leggendario eroe protetto da Odino: il dio lo salva in più di un'occasione; è il sommo sacerdote nell'impiccagione-sacrificio del re Vikar.


SUDHRI



"Sud"; uno dei quattro nani che reggono la volta celeste ricavata dal cranio di Ymir; il suo nome si riferisce alla posizione da lui occupata sotto l'immensa cupola.

SULLTR



"Carestia"; nome, fortemente allusivo, del coltello adoperato dalla regina di Hel.


SUTTUNGR



Gigante, figlio di Gillingr; riesce ad impadronirsi dell'idromele della saggezza e lo affida alla sorella Gunnlodh, ma Odino riuscirà a sottrarglielo.


SVADHILFARI



Stallone di un gigante; è il padre di Sleipnir..

SVAFIR



Leggendario re di Svevia; padre di Sigrlinn; viene ucciso da Hrodhmar.

SVANHILD



Figlia di Sigrfrido e di Gudhrun; ama Randver, ma viene fatta uccidere da Iormunnrekkr, padre del suo amato, che la vorrebbe per sé.


SVARTALFHEIM



Regno degli Elfi scuri; è situato nelle viscere della terra.


SVAVA


Valchiria amata da Helgi; muore insieme al suo amore, ma si reincarna più volte.



Leggendario re di Norvegia; uccide il re di Danimarca, Grain, padre di Hadding; verrà ucciso dall'eroe.


TANNGNJOSTR



"Che fa scricchiolare i denti"; uno dei due capri che trainano il carro di Thor; il suo nome allude al rumore delle tempeste provocate dal passaggio del carro divino.

TANNGRISNIR



"Che fa stridere i denti"; uno dei due capri che trainano il carro di Thor; il suo nome si riferisce al fragore delle tempeste provocate dal passaggio del carro divino.

THIALFI



Detto il "veloce"; insieme alla sorella Roska accompagna Thor nelle sue peregrinazioni.

THIAZI



Gigante, padre di Skadhi; riesce ad impossessarsi delle mele di Idhunn, ma gli dèi lo uccidono.


THING



"Assemblea"; istituzione giuridica e legislativa dell'arcaica società nordica; formata da tutti gli uomini liberi, si riuniva periodicamente in luoghi fissi per emanare leggi ed esprimere pareri sulle controversie pubbliche e private.


THOKK



Vecchia megera che, rifiutandosi di piangere, condanna Balder a restare negli inferi.


THOR



Nella gerarchia degli Asi è il secondo dopo Odino; il suo nome significa "tuono"; dio delle tempeste, garantisce però il necessario apporto d'acqua piovana alle colture ed è, perciò, venerato dai contadini; dotato di una potenza muscolare eccezionale, svolge il ruolo di strenuo difensore degli Asi contro gli attacchi dei giganti e dei mostri; figlio di Odino e di Jordh; sposo di Sif; ha una relazione con la gigantessa Jarnsaxa e dalla loro unione nascono Magni, Modhi e Thrudh; perirà, alla fine dei tempi, colpito dalle esalazioni malefiche del "serre del mondo" e a nulla gli varrà Mjolnir, il suo micidiale martello che stritola ogni cosa

THRUDHGELMIR



"Il gigante che rumoreggia con forza"; mostruoso gigante con sei teste; padre di Belgemir.


THRUDHR



"Forza"; figlia di Thor e di Jarnsaxa.


THRUDVANGAR


"Sentieri della forza"; territori divini di Thor.

THRYM



Re dei giganti; ruba il martello di Thor, ma il dio riesce a recuperarlo e a fracassargli la testa.


THRYMHEIM



"Dimora del frastuono"; residenza di Skadhi.


THUND



Fiume dalle insidiose correnti; segna il confine con la Valhalla.


TYR



In origine dio uranico, diviene posteriormente una divinità della guerra e del diritto; è chiamato il "dio monco" perché la sua mano fu divorata dal lupo Fenrir quando gli Asi lo incatenarono.


ULFHEDNIR



Leggendari guerrieri; cadevano in uno stato di trance violenta combattendo con un impeto bestiale; loro patrono è Odino, vestono solo pelli di lupo.

ULLR



Figlioccio di Thor; è l'arciere degli dèi; è sempre a caccia per procurare selvaggina per le mense divine.


URDHR



"Passato"; una delle tre Norne.


UTGARDH-LOKI



"Loki del recinto estremo"; re dei giganti; grazie alle sue arti magiche riesce a gabbare Thor ed i suoi compagni.


VAFUDHR



"Vagabondo"; uno degli appellativi di Odino; si riferisce alle frequenti peregrinazioni terrestri del dio.


VALASKJALF



"Scoglio degli uccisi"; residenza celeste di Odino; il suo nome allude al patronato odinico sugli "uccisi", ovvero gli eroi morti in battaglia.

VALCHIRIE



"Quelle che scelgono i caduti in battaglia"; emissarie femminili di Odino; cavalcano nell'aria a fianco del dio; loro compito è, come dice il nome, scegliere gli eroi degni di andare nella Valhalla; sovente vivono tormentati amori con eroi leggendari; i loro nomi propri simbolizzano, nella maggior parte dei casi, le varie fasi di una battaglia o determinate qualità guerresche.


VALFODHR



"Padre degli uccisi"; appellativo di Odino; si riferisce al patronato del dio sugli eroi morti in battaglia.

VALGRIND



"Cancello degli uccisi"; cancello della Valhalla.


VALHALLA


"Dimora degli uccisi"; paradiso nordico destinato ai guerrieri caduti valorosamente sul campo di battaglia; immensa costruzione, è in grado di accogliere migliaia di trapassati; suo signore è Odino.


VALI



Figlio di Loki e di Sygin.

VANAHEIM



"Casa dei Vani"; è il regno degli dèi Vani.


VAR



Divinità femminile dei giuramenti e dei patti.


VE



Figlio di Bestla e di Bor; fratello di Odino; partecipa alla creazione dei primi uomini; verrà ucciso dal fratello.


VEDHROFOLNIR



Maestoso falco dallo sguardo terrificante; è appollaiato tra i rami di Yggrdrasil.


VERDHANDI



"Presente"; una delle tre Norne.


VESTRI



"Occidente"; uno dei quattro nani che reggono la volta celeste ricavata dal cranio di Ymir; il suo nome si riferisce al punto cardinale da lui retto sotto l'enorme cupola.


VIDHARR



Figlio di Odino; riesce ad uccidere Fenrircon una scarpa robustissima.


VIGRIDHR



Vastissima pianura, sarà il teatro dello scontro finale tra le forze del bene e quelle del male.

VIKAR



Leggendario re alleato di Starkadh; morirà impiccato in un sacrificio odinico.

VILI



Figlio di Bestla e di Bor; fratello di Odino; partecipa alla creazione dei primi uomini; verrà ucciso dal fratello.

VILMEGIR



Ancelle della regina di Hel; dispensano urina di capra agli ospiti di Hel.

VINGOLF



"Pavimento amico"; enorme costruzione di Asgardh; ospita le riunioni delle dee.


VOLUND



Leggendario eroe innamorato della valchiria Alvit; diviene un abilissimo cesellatore di gioielli; il suo tesoro viene rubato dal re Nidhudh che lo fa imprigionare; l'eroe si vendicherà uccidendogli i due figli maschi e seducendo la figlia.


VOLVA



"Veggente"; maga esperta nella divinazione; viene consultata anche dagli dèi, ai quali predice la morte di Balder e la fine dell'universo.

VON



Fiume infernale; è alimentato dalla bava e dal sangue che sgorgano a flotti dalle fauci di Fenrir.

VOR



Divinità femminile della sapienza.


YDALIR



"Valli dei tassi"; territori di Asgardh dove Ullr caccia la selvaggina destinata alla mensa divina.

YGGR



Il "terribile"; appellativo di Odino.

YGGRDRASIL



"Destriero di Yggr"; è l'albero cosmico; frassino maestoso che attraversa i nove mondi dell'universo nordico; il nome si riferisce all'"autoimpiccagione" di Odino a uno dei suoi rami.


YMIR



Gigante primordiale ermafrodito; nato dal fango, sarà ucciso da Odino, Vili e Ve; parti del suo cadavere saranno utilizzate dagli dèi per creare l'universo; il suo cranio, sorretto da quattro nani, diverrà la volta celeste.

Edited by demon quaid - 24/6/2016, 16:13
 
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view post Posted on 13/5/2010, 00:27     +1   -1
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Dèi minori




Talvolta semplici nomen, presenze divine scarsamente documentate, inserite in contesti mitico-rituali di cui ci sono ignote le caratteristiche, gli dèi cosiddetti «minori» emergono numerosi nel pantheon nordico. Oggetto di copiosi studi, frutto delle dotte speculazioni di archeologi, storici delle religioni e specialisti delle culture nordiche, essi hanno conservato, a tutt'oggi, il mistero che li circondava nei miti in cui appaiono.

Figure evanescenti che popolavano i racconti tradizionali, l'impalcatura orale della religione dei nordici, gli «dèi senza storie», le divinità delle quali si mormoravano solo il nome e qualche attributo, avevano certamente una loro precisa funzione nell'architettura polivalente di Asgardh. Di alcuni di loro, a dire il vero, si conosceva il motivo della scarsa popolarità, dell'oscuro silenzio in cui erano immersi. Come esempio tipico di tale congiura del silenzio, gli antichi nordici citavano Hödhr, il figlio cieco di Odino, inconsapevole fratricida, assassino del luminoso Balder. Infatti erano stati gli dèi stessi a decretare che non si parlasse di lui, tanto grave era stata la sua colpa; e naturalmente gli uomini devoti si astenevano anche dal nominarlo. Ben più arcani misteri si celavano però negli attributi di divinità come Hoenir, ad esempio. 1 Fuggevole comparsa nel racconto della creazione dei primi esseri umani, allora compagno o fratello di Odino, egli infuse l'anima in tronchi d'albero, trasformandoli in creature viventi. Eppure, oltre a questa sua impresa primordiale, non si conoscono altre sue avventure: solo degli strani nomi che, basandosi su una tradizione millenaria, ma ormai svanita nel nulla, gli venivano attribuiti. Così i poeti lo chiamarono Langifort, «gambalunga» o, davvero incomprensibilmente, Aurukonnungr, «re del fango»: per molto tempo le menti migliori tentarono affannosamente di indicare un possibile significato, ma i disegni divini rimasero impenetrabili. Altrettanto enigmatici sono i contorni di una figura come Lodhurr, anch'egii protagonista del mito della nascita dei primi uomini. Tutti conoscevano il ruolo svolto da Lodhurr in quell'occasione: aveva fornito il calore, il benefico tepore che sostenta il corpo umano, ai freddi tronchi trovati sulla spiaggia. E proprio ricordando questo episodio si riteneva che fosse il patrono del fuoco nella sua dimensione benefica e non distruttrice: forse la radice di tale accostamento risiedeva nel suo nome (secondo un probabile accostamento con lodern, «ardere»). Di altri dèi si conoscevano maggiori particolari, tuttavia essi sfuggivano ad ogni precisa catalogazione, quasi a voler lasciare un'ampia zona d'ombra tra sé e gli uomini. Ad esempio, tutti conoscevano le qualità di Bragi, il dio dalla barba fluente, abile conversatone ed allietatore con i suoi racconti delle serate divine. Quasi a voler usurpare il «dono di Odino», era spesso invocato dai poeti che vedevano in lui il loro patrono. Non per niente i cantori di storie meravigliose, piene di fantastici avvenimenti svoltisi nella notte dei tempi, erano chiamati «uomini di Bragi». Anche la sposa del «dio barbuto», altro appellativo di Bragi, era ben conosciuta: si trattava della solerte custode dei pomi dell'eterna giovinezza, l'ingenua vittima dell'astuzia di Loki, la bella ldhunn. Ma, nella pur movimentata vita che si conduceva ad Asgardh, Bragi non visse avventure in prima persona, ma restò a far da comparsa in tante storie di altre divinità. Invocato nei duelli, valentissirno arciere e sciatore, figliastro di Thor e figlio di Sif, anche Ullr apparteneva alla schiera degli dèi «famosi ma sconosciuti». Essi sono i signori indiscussi delle loro arti, divinità notissime per i loro patronati, protagonisti di storie delle quali si sono perse le trame. Il destino di Ullr è simile a quello di Forseti, figlio di Balder e di Nanna. Da tutti conosciuto per la sua abilità nel risolvere le controversie, egli era perciò chiamato il «pacificatore». Viveva in una ricca dimora con colonne d'oro fulgido e tetto d'argento lucente, ma, come sembrano provare queste scarne informazioni, non visse l'epica ridondante e fantastica degli abitanti di Asgardh: quasi che la morte prematura dei padre lo avesse esiliato in un'aurea prigione, lontano dagli accadimenti divini. Non mancano, in tale elenco degli oblii, delle presenze macabre: dèi che, malgrado il loro eroico comportamento, non riuscirono ad avere un posto di primo piano nel pantheon nordico. Mimir, dio di quella particolare forma di saggezza imparentata con la memoria, è un tipico esponente di questa classe di dèi sacrificatisi invano. All'epoca della contesa con i Vani, egli fu consegnato insieme a Hoenir ai nemici degli Asi i quali, per stizza e stanchi di dipendere dalle sue sentenze, gli mozzarono il capo. Ed anche se Odino, con erbe e canti magici, riuscì a tenere in vita la testa di Mimir, egli non riuscì mai a farsi una «fama», miti e riti, degna della sua immolazione: rimase una figura di secondo piano. Nonostante che fossero figli di Odino e che, nello scontro decisivo contro i maligni abitanti di Muspellheim, ricoprissero un ruolo di primaria importanza, Vidharr e Ali o Vali (addirittura non si conosce il suo nome preciso!) rimasero prigionieri dell'alone di mistero che li circondava. Vidharr apparirà, quasi come un inviato di una potenza superiore agli dèi stessi, nell'estrema battaglia contro le forze del male ed abbatterà con una sua portentosa scarpa dalle dimensioni gigantesche il lupo Fenrir, la bestia che assassinò il padre. L'altro misterioso figlio di Odino ucciderà, nella stessa occasione, il cieco Hödhr, macchiandosi cosi di fratricidio. Ma oltre a queste imprese, di diverso valore e significato, i due fratelli non compaiono in nessun altro racconto e cosi ripiombano, insieme agli altri «dèi senza storie», nelle nebbie delle supposizioni dei commentatori.

Le donne degli dèi



Esiliate nel loro ruolo di spose, le dee nordiche, tranne alcune eccezioni, non vivono mai in prima persona le loro avventure, ma sono destinate a rimanere in secondo piano, lasciando ampio spazio ai maschi, veri protagonisti. Eppure, scandendo i ritmi quotidiani delle varie fasi del ciclo vitale, divinità femminili sono invocate nelle più disparate occasioni, documentando così la loro sfaccettata e numerosa presenza. Purtroppo gli scarsi referenti mitologici non consentono, nella maggior parte dei casi, di delineare un quadro preciso delle loro sfere simboliche. Chi accoglieva Thor quando, stanco ed affamato, ritornava dalle sue scorribande nella terra dei giganti? Chi allietava le serate del bellissimo Freyr? Chi sopportava i quotidiani misfatti di Loki? Queste domande, nate dalla più naturale curiosità, consentivano agli antichi narratori delle mitiche vicende divine di squarciare il velo d'anonimia che ricopriva le compagne degli dèi. Ma, basandosi sulle arcaiche tradizioni tramandate dai loro padri, essi non potevano che fornire scarni dettagli: le dee rimanevano sconosciute. Certo, si sapeva che il «gigante buono», il rosso Thor, aveva come compagna l'affascinante Sif, della quale erano note le bionde chiome. Il biondo dei suoi capelli era l'immagine dello spettacolo abbagliante delle spighe mature, dorate.dal sole, che la dea proteggeva e faceva crescere rigogliose. Più particolari arricchivano le storie su Skadhi, la sposa di Njdrdhr: le stesse circostanze del suo matrimonio con il signore delle navi erano divenute proverbiali. E ricordando l'inganno da lei subito in quell'occasione, si rideva della sua ingenuità che l'aveva portata a confondere Njdrdhr con Balder. Freyr, l'«amante», il dio caro agli innamorati, aveva scelto come sua compagna la bella gigantessa Gerdhr. Ma di lei, oggetto di sicure invidie femminili, non conosciamo che l'insuperabile bellezza, fonte di meraviglia e di estatico rapimento. Anche il malvagio Loki, essere per tanti versi spregevole, poteva contare sull'affettuosa dedizione della moglie Sygin. Sarà lei, infatti, ad evitargli atroci tormenti raccogliendo in un bacile, con pazienza e costanza, le gocce di veleno che gli rigano il volto nell'esilio a cui è stato condannato dagli dèi. Altra abitante di Asgardh che svolgeva un ruolo di grande importanza, ma della quale si ignorano le virtù specifiche, è ldhunn, la custode dei pomi dell'eterna giovinezza. Di lei si sa solo che era moglie del barbuto Bragi, dio dell'eloquenza poetica, e che una volta fu vittima dell'arte truffaldina di Loki: fu catturata dai giganti che le sottrassero le magiche mele che però furono subito recuperate dagli dèi. Il destino più triste è senza dubbio quello toccato a Nanna, sposa infelice di Balder. L'unica sua apparizione sulla scena mitica è legata alla tragica morte del marito: la scomparsa dell'amatissimo consorte la fece piombare in un incolmabile sconforto che le squarciò il cuore. Nanna, allora, decise di condividere con Balder le fiamme dello stesso rogo funebre, accompagnandolo nel regno delle tenebre. Solo nelle invenzioni linguistiche dei poeti, unici conoscitori di arcane storie, è possibile rintracciare una folla di dee, figure evanescenti note soltanto attraverso i loro appellativi. Così, nel paragone poetico «vola come Gna» si cela una divinità enigmatica, perennemente in giro per il mondo, in groppa al suo destriero alato Hofvarpnir, «che muove in fretta gli zoccoli». L'espressione citata si adoperava nei carmi dedicati agli eroi leggendari per indicare una persona particolarmente veloce. E ancora: i saggi venivano detti i «congiunti di Snotra», dal nome di una dea della saggezza, della quale non ci sono pervenute caratteristiche o imprese. Si ricordava, inoltre, Syn, ella veniva invocata anche nei tribunali, dove era la patrona degli accusati, e pronunziare il suo nome significava voler dichiarare la propria innocenza. «Vede con gli occhi di Vor», si esclamava a proposito di una donna particolarmente sapiente: si trattava di una dea sempre avida di nuove conoscenze, desiderosa di accrescere la sua già sconfinata cultura. Di diversa indole era Var, dea che presiedeva ai giuramenti ed ai patti tra uomini e donne, punendo severamente gli spergiuri. Proprio per ricordare tale sua prerogativa, i giuramenti erano detti «preghiere di Var». Intermediaria della volontà della suprema coppia celeste Odino-Frigg, Lofn accordava, comprendendo le ragioni dell'amore, il consenso a quelle unioni pre-matrimoniali che erano state proibite o contrastate: di fronte al «fatto compiuto» ella dava il suo permesso, alimentando così anche un gioco di parole, perché «Lofn» significava proprio «permesso». Per rimanere in argomento, gli amanti si rivolgevano a Sidfn, una misteriosa dea che - adorabile occupazione - distoglieva gli amanti dagli affanni quotidiani e volgeva i loro pensieri unicamente ai teneri scambi d'effusioni. Ben più sinistra era Gefiun, dea che accoglieva le fanciulle morte vergini, destinate ad essere sue ancelle in una eterna e casta solitudine. Di Eir, altra divinità sigillata in scarne allusìoni poetiche, si sa solo che era il migliore dei medici, ma non si conoscono sue miracolose guarigioni o cure. Si raccontava infine, con malcelata malizia, di una dea che beveva ogni mattina in compagnia di Odino, dividendo con lui coppe d'oro finemente cesellate ricolme di sacro idromele. Saga - questo il nome della mattutina compagna del dio supremo - viveva a Sdkkvabekkr e non sembra che avesse altre occupazioni: forse era solo una delle tante amanti del padre degli dèi.


 
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view post Posted on 16/10/2010, 18:28     +1   -1
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ABNOBA
Dea silvestre e delle sorgenti, venerata nella Foresta Nera (Badenweiler), identificata con Diana col nome di Diana Abnoba.

AEGIR
Dio del mare chiamato anche Hler o Ymer; da Ran (sua sposa) ebbe nove figlie le Ondine: Kolga, Hadda, Himingläfa, Dufa, Hefring, Bylzia, Bara, Hronn e Udur.

AIKTHYRNER
Cervo del Walhalla, si nutriva delle foglie dell'albero Lerad. La sorgente Hwergelmer che alimenta trenta fiumi a sua volta era alimentata dalle gocce che fuoriuscivano dalle corna del mitico cervo.

ALBERICO

o Alberich o Oberon, nella mitologia germanica, è il re degli elfi, popolazione di nani abilissimi nella lavorazione dei metalli. Vive in un regno sotterraneo, possiede un anello ed un mantello magici. Nel Canto dei Nibelunghi rinuncia all'amore per impadronirsi dell'oro del Reno e morirà per mano di Sigfrido.

ALFADUR
Dio supremo nella mitologia germanica da non confondere con Odino. Si rispecchiava nei fenomeni naturali e dei boschi ed in questa forma era venerato.

ALFE
Erano fate della mitologia germanica, posizionate a metà strada fra gli dei e gli uomini. Alcune sono amiche degli uomini alcune invece sono loro ostili. I sacrifici in loro onore erano chiamati Alfablot.

ALFRIK
Spirito acquatico dei germanici.

ALRUNE
Sibille che si credeva fossero in rapporti col mondo degli spiriti. il loro nome vuol dire quelle che dicono tutto mormorando.

ALSWIDR
Uno dei cavalli del carro solare dei tedeschi l'altro era Arwakr.

ALWIS

Nano sposo di Thrudr, figlia di Thor e Sif.

ANAR
Era uno gnomo che incarnava la notte.

ANCAMMA
Divinità Gallo-celtica.

ANDATE
Così gli antichi abitanti della Gallia e della Britannia chiamavano la dea della Vittoria. Nella Contea di Essex aveva un bosco a lei consacrato dove gli venivano offerti in sacrificio i prigionieri di guerra.

ANDHRIMNIR
Era il cuoco del Walhalla. (anche gli dèi mangiavano)

ANDLANGR
Nella cosmologia germanica era uno dei nove cieli.

ANDWARANAUT
Era l'anello magico del tesoro di Fafnir. Andwari era il primo proprietario dell'anello che maledì chiunque lo avesse al dito dopo che gli venne tolto. La maledizione passò poi al tesoro.

ANGERBODE

Gigantesca sorella di Fenrir, sposa di Loki al quale diede Hel.

ARKONA
Città sull'isola di Rugen dove gli slavi avevano un santuario. Distrutta dai danesi, qualche volta si vede sul fondo marino

ARTIO
Raffigurata come orsa è una dea silvestre dei Celti.

ASGARD

Era la sede degli Asi e il punto più alto del mondo. Sotto Asgard ci sono Midgard e Helheim, attraverso i tre mondi si alza Yggdrasil (il frassino). Il Cielo e la Terra sono collegati dal ponte Bifrost. Il palazzo dei dodici Asi si chiama Walaskialf e in esso c'è il trono Hlidskialf, sul quale siede Odino in compagnia di Frigga. Asgard era pure la sede del Walhalla e dei palazzi Glitner, Folkwang sede della dea dell'amore Freia e Wingolf che era il luogo dell'amicizia e sede degli altri dèi.

ASI
Erano gli dèi e le dee della mitologia germanica, abitavano Asgard che era il loro Olimpo. Gli Asi non sono dei immortali e periranno alla fine del mondo. Essi sono:

DIVINITÀ MASCHI:


Odino dio supremo, Thor Donar dio della forza, Freyr dio delle forze fecondanti, Niord dio dei venti, Balder (o Baldur) dio della bellezza e dispensatore di bene, Widar dio della riservatezza, Wali e Uler maestri nel tiro con l'arco, Heimdall guardiano del Walhalla, Forsete dio della pace e della concordia, Tyr dio della guerra e della vittoria, Hoder dio della notte e infine Braga dio del vaticinio.

DIVINITÀ FEMMINE

Frigga, regina delle dee e sposa di Odino, Freia dea dell'amore, Iduna dea dell'immortalità e sposa di Braga, Laga amica di Odino, Gefio dea della verginità, Loffa (o Lofn) protettrice dell'armonia coniugale, Rinda madre di Wali, Eira la guaritrice, Gerda sposa di Freyr, Sygn (o Syn) la giustizia, Var (o Wara) dea della fede e della verità, Sol dea del sole, Gna la messaggera degli dei, Hlyn e Fylla ancelle di Frigga, le walchirie donne guerriere, le Norne che sono le Parche germaniche.

ASK

Nella mitologia germanica fu il primo uomo che Odino ricavò dal tronco di un frassino.

AUDHUMBLA
La vacca nata assieme ai Hrymthussi, leccando rocce salate fece sorgere Buri, che a sua volta generò Bor.

AVALON

Isola dei Beati nelle leggende celtiche. Le mele alle quali allude il termine Avalon (dal gallese Avallach, "Valle delle mele") sono il simbolo dell'eterna giovinezza concessa agli eroi vittoriosi. Vi fu forgiata la spada Excalibur. Questo mito appartiene alla tradizione degli immran, (viaggi nelle isole), che comprendono la Navigazione di san Brandano (900-920 ca.) e il Viaggio di Bran (700 ca.) e, dove geografia e mitologia si intersecano e si fondono.

BALDER
E' il dio della bellezza e della luce. Figlio di Odino e Frigga e sposo di Nanna.

La Morte di Balder

Balder, dio della luce, era tormentato dagli incubi. Pur sapendo di essere amato da tutti per la sua bontà e la sua bellezza, ogni notte sognava che qualcuno stesse per ucciderlo. Il padre Odino, dio della guerra, era preoccupato. Così, in groppa al suo cavallo dalle otto zampe, si reco a Niflheim, la terra dei morti, dove c'era la tomba di Volva, la veggente che conosceva i segreti del futuro. Odino, con le sue arti magiche, la costrinse a uscire dalla tomba e la interrogò. «Presto per Balder si mescerà birra e idromele» rispose Volva, volendo significare che il dio sarebbe morto. Odino domandò come sarebbe avvenuto e Volva disse: «Sarà Hoder, il dio cieco, a ucciderlo». Ritornato tra gli dei, Odino informò la moglie Frigg, madre di Balder, del destino che attendeva il figlio. Frigg partì subito per un lungo viaggio, attraversando tutti i paesi del mondo. A ogni cosa che incontrava faceva giurare di non fare mai del male a Balder Giurarono tutti: l'aria e l'acqua, la terra e il fuoco, le piante, gli animali e le pietre. Solo la pianticella del vischio non giurò. Frigg, infatti, l'aveva ritenuta troppo debole e innocua per costituire un pericolo. In questo modo Balder divenne invulnerabile e ciò fu per gli déi un'occasione di divertimento. Gli tiravano sassi e frecce, lo trafiggevano con le lance, lo colpivano con le spade... Ma nulla poteva ferire il giovane Balder. Solo Loki, dio della distruzione, non partecipava. Egli amava gli scherzi crudeli e quel gioco innocuo non lo divertiva affatto. Così, mutate le sue sembianze in quelle di una vecchia, si recò da Frigg e con l'inganno venne a sapere dalla dea che il vischio non aveva giurato. Allora andò nel bosco e ne prese un ramo che cresceva sul fusto di un melo. Con esso costruì un bastoncino dalla punta affilata, quindi si recò all'assemblea degli dei. Come al solito gli dei erano impegnati nel gioco di colpire Balder. Loki si avvicinò al cieco Hoder e gli porse il bastoncino di vischio. «Prova a colpire Balder con questo» gli disse. Hoder replicò: «Come posso colpirlo se neppure lo vedo?» Ma Loki lo rassicurò: «Non temere, guiderò io la tua mano». Hoder lanciò il bastoncino e colpi Balder. Il vischio penetrò nelle sue carni e lo uccise. Allora gli déi lanciarono un grido d'orrore, poi si rivolsero contro Loki. Ma il malefico dio si era già allontanato. Com'era uso, il corpo di Balder fu posto sulla pira funebre a bordo della sua nave. Frigg, però, non si era rassegnata alla morte del figlio e inviò Hermod, un altro suo figlio, da Hel, la regina dei morti. Hermod pregò la regina di far tornare Balder tra i vivi. Hel disse: «Se tutti piangeranno per Balder, il dio potrà vivere ancora. Ma se anche uno soltanto non lo farà, allora Balder sarà morto per sempre». Tutti piansero per Balder: gli dei, le piante, gli animali, anche i sassi. Solo Loki, che aveva assunto le sembianze di una gigantessa si rifiutò di piangere. Così per Balder non ci fu più alcuna speranza. Gli dèi, incolleriti, decisero di farla finita una volta per tutte con Loki e lo cercarono in ogni luogo della terra. Il malandrino si era tramutato in un salmone e viveva in un laghetto in cima a un monte. Pensava di essere al sicuro in quel nascondiglio, ma infine gli dei ugualmente lo trovarono e lo catturarono. Loki fu portato in una grotta e venne legato strettamente a tre pietre. Per rendere più severa la punizione, gli dei posero un serpente sopra il malvagio in modo che gli facesse gocciolare il veleno sul viso. Tuttavia Loki non fu lasciato solo con il suo tormento. Gli dei permisero a sua moglie Sigyn di sedere accanto a lui e di lenirne le sofferenze. E ancor oggi Sigyn si trova nella caverna, con in mano una coppa con cui raccoglie il veleno del serpente. Ogni tanto però la coppa deve essere vuotata e allora qualche goccia cade sul viso di Loki provocandogli grandi dolori. E quando il dio si contorce per gli spasimi, la terra trema tutta. Ecco come hanno origine i terremoti. Tratto da "Miti e leggende di tutti i tempi" editore HAPPY BOOKS

BANSHEE

Nel mito celtico-irlandese, spiriti femminili che annunciavano la morte imminente a chi udiva il loro gemito. Erano le figlie di Aine che ne era anche la loro guida. Aine protegge i morti nel loro viaggio verso l'oltretomba e i feti nel grembo materno. Secondo una leggenda irlandese i malati che non sono guariti dalla luce della luna, sentono il lamento delle banshee che annuncia loro l'approssimarsi della morte. Altre tradizioni popolari vogliono che le banshee (donne fatate) siano regine dell'oltretomba, da dove si trasferirono durante l'era cristiana per diventare fate.


BAUBIS

Dio lituano del bestiame bovino.

BAUGI

nella mitologia nordica era il gigante dove Odino prestò servizio per tutta la stagione estiva per risarcirlo della perdita di nove garzoni morti per colpa del dio.

BELATUCÀDRO

Antica divinità della Gran Bretagna.

BELENO
Divinità affine al dio Apollo.

BELISAMA
Per i Celti era una dea simile a Minerva.

BERGELMIR
gigante della mitologia nordica, figlio di Trudgelmer. Quando Odino, Vili e Ve uccisero Ymir, il sangue di questi provocò un diluvio, a cui scampò solo Bergelmir insieme alla consorte. In seguito dette origine a una nuova dinastia di giganti.

BIFRÖST
Simboleggia l'arcobaleno. Era il ponte oscillante creato dagli Asi e collegava la terra al cielo.

BIOZUNI
Idoli slavi, raffiguranti corpi umani con teste di bue.

BLIZGULIS
Dio lituano della neve.

BOR
figura mitologica dei paesi nordici. Figlio del gigante Buri, sposò di Bestla che gli diede tre figli: Odino, Ve e Vili.

BORMO

Divinità celtica simile ad Apollo.

BRAGA
Nella mitologia nordica era il figlio di Odino e Frigga. Dio della poesia e della saggezza. Sposo di Iduna dea della giovinezza.

BRIDGET
dea protettrice del fuoco, della terra e della fertilità.

BRITOVIO
nella mitologia celtica, uno dei numerosi dei della guerra.

BROKK e SINDRI

Furono i costruttori del famoso martello Miolner e dell'anello Draupner. Essi erano due nani neri.

BRUNILDE
valchiria della leggenda germanica dei Nibelunghi, condannata dal padre Wotan a dormire armata su una rupe cinta di fiamme fino a quando un intrepido guerriero non l'avesse destata. Sigfrido fu il suo liberatore, inviato dal re Gunther che la sposò. Sigfrido fu ricompensato ricevendo in moglie la sorella di lei, Crimilde, gelosa di questa, Brunilde fece uccidere Sigfrido e in seguito, disperata, si uccise.

BYLINA
È il canto epico del popolo russo.

CAMULO
dio della guerra dei Galli identificato con Marte.

CARRI DEL SOLE E DELLA LUNA
Il concetto della Luna e del Sole come carri. Gli antichi immaginavano che questi corpi celesti erano dei carri che volavano nel firmamento. L'idea del carro del sole e della luna si ritrova nella cosmogonia di molti popoli, quali: Egizi, indiani d'America, germanici, Indiani, Israeliti, Greci, Romani ecc. ecc..

CECH
Leggendaria figura boema che avrebbe condotto la sua stirpe in Boemia nel secolo VII d. C..

CERNEBOG

Gli Slavi con questo nome rappresentavano il dio del male.

CHORS
Di derivazione Iranica, dio Solare, occhio del cielo che tutto vede e tutto sa, quindi divinità oracolare.

CIMIACINO
Era il Mercurio dei germanici.

CIMOYOK
Dio lituano dei campi.

CISSONIO

Era il Mercurio dei Celti.

COBOLDO
nella mitologia germanica, folletto protettore del focolare, artefice di scherzi maligni o benevoli, vivente tra gli uomini per loro danno o felicità e fortuna.

CREPUSCOLO DEGLI DEI

(Ragnarokr in tedesco Götterdämmerung). Nella mitologia nordica, la fine del mondo, la distruzione del creato. La fine del mondo avrà i suoi prodromi in una guerra di tre anni e in vari fenomeni della natura. I lupi Skalle e Hate ingoieranno il sole e la luna, il lupo Fenris romperà i legami, il serpente Midgard uscirà dal mare e il vascello « Naglfar », pilotato dal gigante Hrymir, porterà gli inferi verso il ponte di Bifrost, che conduce al paradiso degli Asi. Là si raduneranno anche gli abitanti di Muspelheim sotto la guida di Surtur. Sulla piana di Wigridr incontreranno gli Asi cui il vigile Heimdall avrà dato l'allarme. Secondo le decisioni del fato, essi dovranno soccombere: il lupo Fenris ingoierà Odino, Thor lotterà invano col serpente di Midgard, Freir contro Surtur. Thyr e Garmr si uccidono a vicenda, come pure Heimdall e Loki. Widar, figlio di Odino, porrà infine termine all'immane lotta cacciando nelle fauci del lupo Fenris una vecchia scarpa. Soltanto allora i buoni entreranno in Gimle, il paradiso vero e proprio (cfr. il tedesco Himmel = cielo).

Ripresa da Richard Wagner nell'omonima opera in cui si allude alla fine del mondo decisa dal destino, che travolge la razza umana e il pantheon divino. Questa fine del mondo è vista come la privazione delle virtù benefiche possedute dagli dei e capaci di infondere ordine e pace alla terra. Secondo la tradizione dopo il c. d. D. rinascerebbe un mondo migliore, governato da Balder, il dio buono.

CÚ CHULLAINN

leggendario eroe irlandese, difensore dell'Ulster. Figlio spirituale di Lugos.

DAZBOG
nella mitologia slava, divinità del Giorno o del Sole, che dà la ricchezza, rende fertili i campi e matura le messi. Sposo della luna, possiede le chiavi della terra la apre in primavera e la chiude in inverno, quindi è anche una divinità della terra simile a Demetra.

DELLING

marito della dea della notte nella mitologia nordica. Dal loro incontro nacque Dag, il dio del giorno.

DIEVS
Dio Lettone del cielo.

DONAR
Era il dio del tuono, figlio di Odino e di Frigga. Chiamato anche Thor, viaggiava in un carro tirato da caproni. La sua arma era il martello Miolnir che dopo aver distrutto tutto quello che incontrava ritornava nella mano del dio.

DOMOVOJ
Protettore della casa e di coloro che la abitano, può assumere la forma di gatto, bisogna ingraziarselo con del cibo e di tanto in tanto punisce gli abitanti della casa perché contravvengono le abitudini della vita domestica.

DRAGO

o dragone, mostro favoloso che si ritrova in tutte le antiche mitologie. Rettile alato con ali di pipistrello, con testa di cane, zampe di leone, e bocca con una o più lingue che vomita fuoco e fiamme. Nella letteratura e nell'arte cinese, è uno degli elementi più comuni, ed è considerato un essere benefico. Nella tradizione occidentale, invece, è generalmente identificato con un'entità malvagia e nemica dell'uomo, che solo un eroe può sconfiggere. Secondo la mitologia greca, trainava il carro di Cerere, e un drago dalle cento teste custodiva l'ingresso dell'Orto delle Esperidi e il Vello d'oro. Nella mitologia nordica e germanica, il Lindwurm, stava a custodia del tesoro dei Nibelunghi, finché non fu ucciso da Sigfrido. Nelle antiche leggende cristiane e cavalleresche è una delle incarnazioni del demonio: lo si raffigura lottante e sopraffatto dall'arcangelo Michele e da s. Giorgio.

DRAUG
nella mitologia dei paesi nordici, fantasma di un defunto che non aveva trovato degna sepoltura; gli veniva attribuita una natura maligna.

DRAUPNIR
secondo la mitologia dei paesi nordici, l'anello magico del dio Odino.

DRUIDI
antichi sacerdoti celtici (Gallia e Britannia), con ampi poteri anche in ambito politico-sociale (erano maestri dei giovani nobili, medici, indovini e giudici). La celebrazione dei loro riti non avveniva in templi, ma all'aperto, nelle radure delle foreste (è stata però smentita l'interpretazione dei monumenti megalitici come altari per il culto druidico). La religione professata dai Druidi, pur essendo politeista, riconosceva come dio supremo Teutes, signore della guerra. A lui venivano immolate anche vittime umane, specialmente in occasione di gravi calamità pubbliche (per questa ragione Augusto proibì ai cittadini romani di partecipare ai riti druidici). Tramandavano oralmente la loro dottrina. Attribuivano particolari qualità magiche ad alcune piante, come la verbena e, soprattutto, il vischio, che veniva raccolto annualmente durante una complicata cerimonia. Credevano alla metempsicosi. Erano esentati dai tributi e dal partecipare alle guerre. Il culto druidico scomparve quasi completamente nei paesi occupati dai Romani che lo avversarono in ogni modo, ma in Irlanda sopravvisse fino al sec. VII d.C., dove si hanno notizie anche di collegi di sacerdotesse dette Druidesse. I Druidi che si occupavano in particolare di vaticini, venivano detti, a seconda dei luoghi, anche bardi o filts.

DUSII
Chiamati anche Dusieni, per i Galli erano i geni malvagi che i Latini chiamavano Incubi.

DVOROVOJ
Protettore del cortile, non sopporta cani e gatti bianchi (il gatto nero fa vendetta) e cavalli grigi.

EDDA

Poema islandese, principale fonte della mitologia nordica.

EGGTHER
Uno dei due guardiani del regno dei giganti. L'altro era il gallo Fialdar.

EGIR

nella mitologia nordica, dio del mare tempestoso. Sposo (o secondo altre tradizioni padre) della gigantessa Ran.

EIR
Era la dottoressa degli Asi.

ÈLFO
nelle mitologia germanica e celtica, spiriti folletti, per lo più benefici, simboli delle forze naturali, geni dei boschi, delle acque, della casa, ecc. In origine collegabili alle anime di defunti; si credeva fossero organizzati in un regno e governati da un re.

ELIWAGAR
Erano i dodici fiumi dell'inferno.

ELJUDNIR
Era il regno dei defunti.

ELLI o Elle
(non ha nulla a che vedere con la greca Elle), nel mito nordico, personificazione della vecchiaia.

EMBLA
Odino diede questo nome alla prima donna che creò dal tronco di un ontano.

EMER FOLTCHAIN

Emer Foltcháin, fedele e orgogliosa moglie dell'eroe Cu Chulainn, epico eroe dell'Ulaid. Il suo nome significa "dai bei capelli".

EPONA

Dea dei cavalli, dei carrettieri e di tutto quello che aveva a che vedere coi cavalli. In pratica era la dea Celtica degli autotrasporti.

ERAGAL
Divinità infernale.

ESERCITO SELVAGGIO

Indicava l'insieme di spiriti maligni che di notte giravano facendo grande strepito e terrorizzavano le genti.

FAFNIR
o Fafner, nella mitologia germanica, gigante che, in forma di drago, difendeva il tesoro dei Nibelunghi. Fu ucciso da Sigfrido.

FENRIR
Mostro marino dalla forma di lupo.

FERGUNNA
Madre Terra e madre di Thor.

FJALAR o FIALAR
nano della mitologia nordica. Uccise Kvasir, uomo creato dagli dei, alla fine della guerra tra gli Asi e i Vani. Insieme al compagno Galar, il nano mescolò il sangue dell'uomo con il miele, ottenendo una bevanda inebriante, che rendeva poeta chi la sorbiva.

FJORNIR
nella mitologia nordica, il figlio del dio Freyr e di Gerd, figlia di un gigante. Morì annegato in una botte colma di idromele, forse vittima di un sacrificio rituale agli dei Vani; in seguito la sua figura fu attratta nella sfera religiosa delle rivali divinità degli Asi, poiché si ritrova il suo nome quale appellativo di Odino, il principe degli Asi.

FOMORI
Divinità celtiche dell'Irlanda.

FORSETI

Figlio di Balder e Nanna, dio della Pace.

FREYIA o FRIGGA

Frigga, nella mitologia nordica, dea dell'amore e della fecondità. É la Venere germanica, compagna di Odino (Wotan); protegge i matrimoni e i parti; accompagna Odino alla guerra e in ogni battaglia spettano a lei le anime di una meta di guerrieri uccisi. É raffigurata su di un carro trainato da due gatti.

FREIR
nella mitologia nordica, il più mite di tutti gli dei, figlio del dio Njörd, fratello di Freyia; governa i venti, le piogge e il bel tempo, ed è propizio a tutte le produzioni della terra. Nel Crepuscolo degli dei (fine del mondo attuale), combatterà inerme e sarà vinto prima delle altre divinità. Gli è sacro il cinghiale.

FREKI
Uno dei lupi di Odino, il suo nome significa mangione, l'altro era Geri ingordo.

FYLGIA
spiritello della antica religione nordica, che segue l'uomo in ogni momento della vita, estrinsecazione del destino rigidamente predestinato.

GEBRINIO

Era l'equivalente di Mercurio dei germanici e dei celtici.

GEFION

Dea del mare e della fertilità.

GERD

nella mitologia nordica, figlia del gigante Gymir e di una gigantessa. Il dio Freyr, affascinato dalla sua bellezza, la volle in sposa; dal loro matrimonio nacque Fjölnir.

GERNOT
nella mitologia nordica, il fratello di Crimilde e Gunther. Fu a capo del regno burgundo di Worms. Le sue vicende sono narrate nella saga dei Nibelunghi.

GIOVANTOCARO

Per i Galli era un dio simile a Mercurio.

GJOLL

Fiume infernale, pieno di spade e sormontato da un ponte d'oro.

GUDRUN

eroina del ciclo di Nibelunghi riportato nell'"Edda". Figlia del re burgundo Giuki, sposò l'eroe Sigurd, che venne fatto uccidere dalla valchiria Brunilde, sua ex-fidanzata e moglie del cognato Gunnur. Vedova, Gudrun sposò Attila, re degli Unni, che però tese un tranello ai sovrani burgundi e li fece uccidere per impadronirsi del tesoro dei Nibelunghi; cadde a sua volta vittima della vendetta della moglie.

GLAIN
Uovo vermiglio, deposto da un divino serpente marino. I Celti ogni anno in primavera celebravato il rito della ricerca dell'uovo sulle spiagge.

GLEIPNIR
Nastro magico fatto dai nani per legare fenrir. Per chi volesse fare il nastro magico ecco la ricetta: Barba di donna, tendini d'orso, suono del passo di un gatto, saliva di uccelli, voce di pesci e radici di monti. A quanto pare degli ingredienti molto comuni.

GNA
Messaggera degli dèi.

GNOMI
Genii nani che custodivano grandi tesori al centro della terra. Esseri semidivini o demoni, dotati di poteri magici, abitatori dei boschi e delle montagne. Come le fate, sono di carattere buono ma, se provocati, sanno essere molto vendicativi e dispettosi.

GRAM
L'affilatissima spada di Sigurd.

GRANI
Il cavallo di Sigurd.

GRANNO

Divinità celtica delle acque, con poteri di guaritore, venne identificato con Apollo. Adorato particolarmente in Gallia, sua compagna era Sirona

GRETTIER
Eroe simile ad Eracle.

GRID
Gigantesca madre di Widar.

GULLINBURSTI
Il maiale d'oro di Freir, con le sue setole d'oro rischiarava la notte.

GULLWEIG
Messaggera fra gli Asi e i Giganti della mitologia nordica.

GUNGNIR
La lancia di Odino che non falliva mai un bersaglio.

GUNLODE
Custodiva il nettare dei poeti. Figlia di Suttung.

GYMIR
figura della mitologia nordica: il gigante padre di Gerd (sposa del dio Freyr), che viveva in un mondo sotterraneo.

HANIR
Destinato ad essere uno dei pochi a risorgere dopo la fine del mondo, era un Ase buono dalla mente tardiva.

HATH-IUNIS
Era il paradiso dei Galli.

HEIDRUN
La capra del Walhalla dalle sue mammelle sgorga nettare.

HEIMDALL
Figlio di Odino e delle Ondine.

HEL o Hela

nella cultura nordica termine che indica il mondo dell'oltretomba, passato poi a designare la regina degli inferi, demoniaca figlia del dio Loki e della gigantessa Angerboda.

HELHEIM
Era l'inferno, da non confondere con un luogo di punizione come l'inferno dei cristiani, ma da non confondere nemmeno col Walhalla, che non era luogo di premiazione per i buoni. Il criterio di separazione era diverso. Nel Walhalla ci finivano solo i prodi guerrieri caduti in guerra, e passavano il tempo banchettando e combattendo, mentre a Helheim ci andavano tutti coloro che morivano per cause naturali. Il giudizio finale avverrà solo alla fine del mondo.

HERFJOTUR
Una Walkyria.

HERMOD
Figlio di Odino e messaggero degli dèi. fu mandato negli inferi per liberare Balder, ucciso dal fratello Hodr

HESUS
Dio della guerra dalla forma di cane. Di origine celto-britannica era conosciuto anche dai Germani.

HLOKK
Una Walkyria.

HODER
Figlio di Odino e di Frigga, valoroso guerriero cieco, per errore uccide con una freccia il fratello Balder.

HOLLA
Dea benefica della Germania centrale. Con l'avvento del Cristianesimo decade a strega facente parte dell'Esercito selvaggio. Sulla terra nevica quando Holla sprimaccia il suo letto.

HRASWELG
Gigante dalla forma di aquila quando si alza in volo dallo sbattere delle sue ali nascono i vènti.

HU

Dio supremo dei Celti.

HUGIN e MUNIN

I due corvi che informavano Odino.

ICOVELLAUNA
I Celti adoravano questa dea simile a Ecate.

IDUNA o IDHUNN

Dea dell'eterna giovinezza e dell'immortalità. Custodiva le mele che donavano la giovinezza agli Asi; costoro la liberarono dopo che fu rapita da Loki.

ILMATAR

Per i finnici, fu la prima donna del genere umano.
I Galli con questo nome indicavano l'Inferno.

JAGA BABA

Dea slava della guerra.

JAROVIT

antico dio guerriero degli Slavi lungo le rive Baltico.

JUMALA
Così come i greci indicavano i loro déi col termine Olimpi, i Finnici, invece usavano il termine Jumala.

KIKITORA
Essere non meglio identificato (U.F.O.) che vive nelle paludi.

KRASOPANI

Dea slava dell'amore. Il suo cocchio è trainato da due cigni e da due colombi.

KVASIR
secondo la mitologia nordica è l'uomo che gli dei crearono con il loro sputo, alla fine del combattimento tra Asi e Vani. Kvasir venne poi ucciso dai due nani Fialarr e Galarr, che ne prepararono un'incredibile bevanda (mjodh), capace di donare saggezza e abilità poetiche. I due Nani raccontarono agli Asi che Kvasir era soffocato nella sua stessa sapienza, poiché non c’era nessuno tanto saggio da poter attingere al suo sapere.

LADA
Divinità slava dell'amore, i suoi figli erano: Lel l'amore, Did l'amore corrisposto e Polet il matrimonio.

LAGA
Dea delle sorgenti e dei fiumi.

LENO
Dio della guerra dei Treviri.

LESCI
Nella mitologia slava erano degli esseri con piedi e corna di capra, demoni delle foreste simili ai Fauni.

LESNI PANNY

Per i Boemi erano le vergini dei boschi, bellissime fanciulle vestite di veli bianchi e verdi con lunghi capelli d'oro e corone di fiori silvestri. Uscivano di notte a danzare e cantare, chi riusciva a vederle non faceva più ritorno perché incantato dalle loro voci.

LEŠIJ
Spirito del bosco di aspetto terrificante senza ciglia e sopracciglia con capelli verdi e particolarmente peloso, aveva il compito di proteggere il bosco. Oggi sarebbe stato assunto a tempo pieno dai Verdi.

LIBUSE
Regina Boema, esperta di magia, molto amata dal popolo per il suo senso di giustizia. Sollecitata dal popolo a sposarsi, mandò il suo cavallo preferito alla ricerca di quell'uomo che mangiava su un tavolo di ferro. Il cavallo si fermò davanti un contadino che avendo finito di arare, stava consumando il suo pasto sull'aratro. quell'uomo dal nome Premysl venne acclamato principe e sposò Libuse.

LOFAR
Capostipite dei Nani.

LOFN
Dea del matrimonio.

LOKI
Loki era la divinità rompi scatole dell’olimpo nordico e quindi degli Asi, figlio di Farbaute e di Laufeia. Suo soprannome era Loptr che ha il significato di Fulmine. Inizialmente viveva d’amore e d’accordo con le altre divinità, ma in occasione di un banchetto offerto dal dio del mare (Aegir) Loki parlò male di tutti e di tutto. Suoi figli erano Hel, Fenris e Jorgerbode. In un secondo tempo si risposò con Sigyn dalla quale ebbe i figli Wali e Narwi. Un fatto alqunto insolito è che una volta Loki si mutò in cavalla per farsi montare dal cavallo Aswdilfuri, pregno da questo evento dopo qualche tempo partorì un cavallo ad otto zampe. Colpevole di avere causato la morte di Balder venne dagli Asi incatenato a tre scogliere, ma mutatosi in salmone riuscì a scappare, catturato dalla rete del saggio Quaser, per maggiore punizione gli venne appeso sopra la testa un serpente velenoso. Sigyn raccolto il veleno in una coppa e di tanto in tanto lo versava su Loki, ogni qualvolta Sigyn faceva questo lavoretto a Loki, questo era preso da atroci dolori e contorcendosi dava luogo ai terremoti. In conclusione Loki alla fine del mondo strappa le catene per combattere contro gli dei e nella lotta che affronta contro Heimdall, rimangono entrambi uccisi.

LUGOS o LUG

Dio celto-iberico del sole. Come divinità presiede a tutte le tecniche e alla medicina, usando la chirurgia, l'ortopedia e la fitoterapia. Gli era sacra la cornacchia. Altri suoi nomi erano Lukh, Lug e Llew. Divinità centrale del pantheon celtico, è il padre spirituale di Cú Chulainn.

MACHA
dea irlandese della fertilità.

MANNUS
denominazione del primo essere umano nella mitologia germanica Da Mannus sarebbero quindi derivate le tre leghe sacre germaniche, ossia gli Erminoni, gli Ingevoni e gli Istevoni.

MATRONE


Dee protettrici delle fattorie. Raffigurate sedute, avvolte in mantelli chiusi sul petto da una fibbia e con ampie cuffie. Venivano venerate in tutta la Renania dalla svizzera all'Olanda.

MEDB
Regina del Connachta (attuale Contea di Roscommon) donna di grandissima e rara bellezza, sposa di Ailill. Per prevalere al potere (Usò tutte le armi della sua femminilità) causò una terribile ed epica guerra, causa di infiniti lutti (vedi "La grande razzia" di Táin Bo Cuailnge). Era fama che Medb avesse una vescica straordinariamente grande (si metteva in relazione l'ampiezza di quello "spazio interno" con una grande potenza sessuale.

MIDHGARD
nella mitologia nordica il territorio abitato dagli uomini (la regione intermedia tra cielo e regioni sotterranee), spesso attaccata dai giganti, ma sotto la protezione di divinità come Thor.

MIMER
Dea della sapienza e padrona del pozzo della saggezza. Quando i Wani tagliarono a Mimer la testa, Odino la imbalsamò e con magie la tenne viva per interrogarla e conoscere cose segrete.

MOKOŠ'
Unica dea femmina nel pantheon Slavo. Il nome deriva da Moksa chein sanscrito significa redenzione. Divinità rappresentante la figura della madre umida terra, molto richiamata nelle Byline. Produceva il bene per i contadini e elargiva la fresca rugiada, che tanto bene apporta all'agricoltura. Madrina della filatura.

MOGON
Dio celtico simile ad Apollo.

MORRIGAN
nella mitologia celtica rappresentava la dea della guerra. Si presentava sotto l'aspetto di un volatile ai guerrieri destinati a morire in battaglia.

MUSPELLSHEIM

nella mitologia nordica è la regione meridionale del mondo da cui arrivavano calore e benessere in tutto il mondo. Dalle sue scintille ebbero poi origine il sole, la luna e le stelle. La leggenda narra che nel giorno del Ragnarok, cioè il giorno del "crepuscolo degli dei", giunse da tale regione il demone Surtr, che contribuì alla distruzione del mondo.

NANI
Metà uomini e metà dèi sono degli esseri caratterizzati da una notevole bruttezza, da forza e abilità. Lavorano solo di notte.

NANNA
nella mitologia nordica era la moglie del dio Balder. Rappresentata come una moglie devota, fu stroncata dal dolore dopo la morte del marito, e il suo corpo, secondo un'usanza che ritorna nelle saghe irlandesi, venne cremato accanto a quello del marito.

NECK
nella mitologia germanica è lo spirito delle acque fluviali. Di aspetto semiferino e semiumano, la fantasia popolare lo identificò con il coccodrillo.

NERTHUS
Dea della fertilità e della pace. Nella mitologia germanica, dea della Terra, adorata ai tempi di Tacito lungo le coste del Baltico occidentale. Il suo tempio era un bosco sacro nell'interno di una piccola isola. Nei giorni a lei sacri, la sua effigie veniva trasportata su un carro attraverso il bosco. Alla fine del rito il carro veniva lavato in un laghetto, nel quale erano poi annegati gli schiavi a lei consacrati.

NETTARE DEI POETI

Bevanda prodotta dai nani Fialar e Galar col sangue di Quaser, gelosamente custodita da Suttung e dalla figlia Gunlode.

NIFLHEIM

località della mitologia nordica, posta all'estremo lembo settentrionale del mondo, definito come paese delle nebbie e dei ghiacci. Nel suo centro vi era Hvelgelmir, una fonte dalla quale scaturivano dodici fiumi. Era il regno dei defunti

NIORD
Dio dei venti e della navigazione.

NOREIA
Dea protettrice della colonia romana di Norico (grosso modo l'Austria attuale).

NORNE
Erano le Parche germaniche, anch'esse tre ed erano: Urda il passato, Werdandi il presente Skulda il futuro. Abitavano sotto il frassino universale ed attingevano sapienza dal pozzo Urdar. Con poteri assoluti definivano il destino degli uomini e degli dei; si poteva venire a conoscenza dei loro progetti ma non cambiarli.

OBERON
nella mitologia scandinava, re degli Elfi e delle Fate, sposo della fata Mab. Mago sapiente e potentissimo, che nella saga tedesca dei Nibelunghi diventa il nano Alberico. Entrato nella letteratura anglosassone, Chauser, Spenser e Shakespeare ne fecero un personaggio soprannaturale, sposo di Titania. In particolare, nella commedia shakespeariana "Sogno di una notte di mezza estate" è il re delle fate.

ODINO
Re degli Asi e sposo di Frigga con la quale generò: Balder, Braga, Hoder, Hermodr, Thor e Tyr. Dal rapporto extra coniugale con la dea Rinda, ebbe i figli: Wali, Skade e Gridur. Odino da due tronchi di albero creò la prima coppia umana Ask e Embla. Egli regolava il destino degli uomini e degli dèi. Altri suoi nomi erano Wodan e Wotan. Nota. Per le divinità elencate vedi la voce ASI.

ONDINE
Figlie di Aegir e di Ran, nella mitologia germanica, ciascuna delle ninfe delle acque, bellissime, amanti della musica e della danza, e spesso partecipanti alle gesta o alle avventure degli eroi. Prive di anima immortale, possono conquistarsene una rubandola agli uomini che attirano per trascinarli poi sott'acqua nei loro fantastici palazzi di cristallo.

PERKUNO o PERKUNAS

È il Giove della mitologia slava, dio della folgore. Divenne il supremo dio identificato pertanto con il creatore degli uomini. Così come per Zeus e Giove gli è sacra la quercia. In primavera fertilizza i terreni. Antagonista alle forze del male.

PERUN
dio slavo cui era sacra la folgore. Era molto venerato a Kiev e a Novgorod. Il suo culto era molto simile a quello del dio Thor.

PIKULLO
Per gli Slavi è il dio della distruzione.

PROVE

Era il dio Slavo della giustizia, al quale venivano fatti sacrifici umani, mettendo così in dubbio il suo senso della giustizia.

QUASER

Nella mitologia nordica era un'uomo dotato di grande sapienza superiore persino a quella di Mimir. Ucciso dai nani Fialar e Galar col suo sangue miscelato con del miele fecero il nettare dei poeti.

RADEGAST

Dio slavo della guerra, della forza e dell'onore. Figurato con due facce, una leonina e l'altra umana, reca nella mano sinistra una doppia scure. Era adorato dai Vindi e dai Sorbi.

RAGNAROKR
È il crepuscolo degli dèi.

RAN
gigantessa del mare che, nella mitologia nordica, si unì con Egir (o Aegir il Nettuno dei germani) e generò nove ondine. Un'altra versione la vuole figlia di Egir. Il suo compito consisteva nel raccogliere i corpi degli annegati con una rete, ma alcune leggende narrano che era proprio lei a scatenare tempeste e naufragi.

RATATOSKR
È il loquace scoiattolo del frassino Yggdrasil che pone discordia fra l'aquila e il serpente.

REGIN
personaggio della mitologia nordica del ciclo nibelungico. È il fabbro che educò il giovane Sigfrido e gli regalò la spada magica Gram.

ROSMERTA
Divinità celtica della ricchezza e dell'abbondanza aveva culto nell'attuale Belgio e Renania.

RUGIVIT

Dio che veniva invocato dai Vindi durante le guerre.

RUSSALKE

Ninfe delle acque nella credenza slava. Portano sventura a chi se ne innamora.

SCATHACH
Scáthach, maga guerriera, insegnò a Cù Chulainn la tecnica delle armi sia normali che speciali e trucchi che nessun'altro conosceva.

SIMDRGL'
Di derivazione iranica, era un uccello mezzo cane, abitava sull'albero della vita e spandeva un seme sotto forma di pioggia. Era chiamato anche Uccello radioso.

SIGFRIDO
Nella sua caverna, il nano Mime lavorava con crescente inquietudine. Era da poco riuscito a saldare i due tronconi della famosa spada Notung, appartenuta un tempo al padre dì Sìgfrido. Ma non dubitava che, al ritorno, Sigfrido l'avrebbe spezzata sull'incudine come aveva già fatto molte altre volte. Eppure, se voleva impossessarsi del magico anello dei Nibelunghi, quella spada era necessaria. Solo con essa il giovane Sigfrido avrebbe potuto uccidere Fafner, il drago che custodiva l'anello. Sigfrido apparve improvvisamente all'ingresso della caverna, trattenendo a guinzaglio un grosso orso. «Su, orso» l'incitò «azzanna questo furfante d'un nano, incapace di forgiare una spada adatta a me!» Il nano s'affrettò a mostrare la spada da poco saldata, ma Sigfrido la batte sull'incudine, spezzandola come un biscotto. «Che inutile aggeggio è questo?» gridò il giovane infuriato. Mime cercò di calmarlo, ma Sigfrido se ne andò più rabbioso che mai. Sigfrido era appena uscito, quando alla caverna giunse il dio Wotan, travestito da viandante. Il nano gli rivolse parole villane, ma Wotan non vi fece caso e gli disse: «La spada Notung potrà essere riparata solo da colui che non conosce la paura. Ma sarà questi stesso che ti taglierà la testa!» Quando Wotan si allontanò, Mime tremava tutto. Qualcuno senza paura l'avrebbe ucciso, ma chi poteva mai essere? Ed ecco arrivare Sigfrido, intenzionato a riparare da sé la spada. Il nano impallidì: che fosse lui quell'uomo? Doveva al più presto insegnargli ad avere paura. Ma per quanto il nano gli presentasse le immagini più terrificanti, Sigfrido non riusciva a capire: che cos'era mai questa cosa chiamata paura? E non capì neppure quando Mime gli parlò del terribile drago Fafner. Il giovane smise di ascoltare il nano e si dedicò alla spada. Lavorò di mantice e di incudine e, poco dopo, Notung era di nuovo splendente. Ora poteva affrontare il drago Fafner e, forse, apprendere qualcosa sulla paura. Davanti alla grotta del drago, il fratello di Mime, Alberico, camminava su e giu nervoso. L'anello dei Nibelunghi dava, a chi lo possedeva, il potere di dominare il mondo. E lui quell'anello lo voleva! A un tratto scorse Wotan uscire dal folto della foresta. «Non temere, Alberico» disse il dio «non cercherò di portar via l'anello. Devi invece diffidare di tuo fratello; egli sta giungendo con un giovane che vuol uccidere Fafner. Forse è meglio che fai un patto con il drago». Alberico chiamò Fafner ma il drago dormiva e non voleva essere disturbato. In quel mentre arrivò Mime con Sigfrido. Il nano aveva un piano: se il giovane avesse ucciso il drago, gli avrebbe dato una bevanda mortale e lui avrebbe preso l'anello. Quando si videro, Mime e Alberico si misero a litigare, ma Sigfrido diede fiato al suo corno e i due nani si nascosero nel bosco. Il drago uscì dalla grotta e avanzò verso il giovane, irritato per essere stato svegliato dal suo placido sonno. Subito però cambiò umore e si mise a ridere sguaiatamente. «Ah, ah! Ero uscito per bere, e mi trovo anche la colazione!» Sigfrido replicò: «L'idea di essere mangiato da te non mi persuade. Mi sembra invece più giusto che tu muoia!» Il drago prese a mugghiare e a sprizzar veleno dalle narici. Poi cercò di colpire Sigfrido con la possente coda, ma il giovane l'evitò con un balzo e, tratta la spada, gliela infisse nel petto. Colpito al cuore, Fafner stramazzò al suolo. Quando Sigfrido levò la spada dal corpo del drago, una goccia di sangue gli colò sul dito. Il giovane senti un gran bruciore e portò il dito alla bocca. In quello stesso istante si scopri capace di comprendere il linguaggio degli uccelli. Uno di loro gli stava dicendo: «Vai nella grotta e prendi l'anello dei Nibelunghi. Prendi anche l'elmo magico, che ti permetterà di assumere qualunque forma. Ma bada agli inganni di Mime!» Sigfrido entrò nella grotta e, quando ne uscì, vide il nano che gli porgeva una fiaschetta. Ma il sangue del drago ave dato a Sigfrido anche il poter di far dire alla gente la verità. Così Mime fu costretto a dire: «Bevi, dissetati, Sigfrido! Almeno morirai e potrò prenderti l'anello!» Udendo queste parole, Sigfrido impugnò la spada uccise il nano malvagio, mentre Alberico si dava alla fuga. Un uccellino disse a Sigfrido: «Sopra una rupe dorme Brunilde, la figlia di Wotan e la più bella tra le donne. Se riuscirai a svegliarla, ella sarà tua sposa! Seguimi, Sigfrido!» Strada facendo, l'uccellino raccontò che, in passato, Brunilde aveva aiutato il padre e la madre di Sigfrido a sfuggire all'ira di Wotan. Questi, infatti, non desiderava che si sposassero e voleva ucciderli. Per punire Brunilde che li aveva salvati, il dio aveva fatto cadere sulla figlia un sonno magico e l'aveva posta sopra una rupe circondata di fiamme. Quando Sigfrido raggiunse l'altura, scoprì che l'uccellino era fuggito. Di che cosa aveva avuto paura? Sigfrido prosegui da solo, finché scorse un viandante, che era Wotan travestito. Ma Sigfrido non poteva saperlo e gli si avvicinò per farsi consigliare sulla strada da percorrere. Wotan cominciò allora a prendersi gioco di lui: «Più furbo di te e stato l'uccellino! Ha ben compreso che qui ci sono io, signore dei corvi e custode della rupe!» Così dicendo, Wotan cercò di sbarrare la strada a Sigfrido con la sua lancia. Ma il giovane estrasse la spada e con un colpo netto gliela spezzò in due. A quella vista, Wotan comprese che Sigfrido era il giovane predestinato a risvegliare Brunilde. Allora raccolse i due pezzi della lancia e se ne andò. Sigfrido salì sulla rupe, soffiò nel suo corno e, d'un balzo, attraversò le fiamme. Come fu dall'altra parte, lo splendore del fuoco s'indebolì, fino a ridursi a una nuvola rosa. Vide allora un cavallo addormentato all'ombra di un abete e, poco distante, un cavaliere in armi che dormiva sotto il suo scudo. Sigfrido si avvicinò, levò lo scudo e sfilò l'elmo del cavaliere: gli apparve un volto di donna dalla chioma bionda e ricciuta. Il giovane senti il cuore balzargli in petto. Si chinò a baciarla e, all'istante, la donna aprì gli occhi e sorrise dicendo: «Salute a te, giovane eroe, che mi hai destata dal magico sonno. Qual è il tuo nome?» Sigfrido portò una mano sul cuore e rispose: «Io dico grazie al sole che t'illumina! E grazie al mondo in cui Brunilde vive! Sono Sigfrido, mia diletta, sono Sigfrido, tuo per sempre!» «Tua sarò io, in eterno ... » sussurrò Brunilde. E i due si avviarono mano nella mano, mentre il sole calava silenzioso dietro i monti.

SIRONA
Dea celtica della salute il cui culto è legato a quello delle acque termali.

SKIDBLADNIR

nella mitologia nordica, naviglio costruito dai nani per il dio Freyr, che possiede la proprietà di avere sempre il vento a favore e di potersi ridurre ad un oggetto molto piccolo, capace di stare in una tasca.

SKINFAXI

Nome del cavallo che trascinava il carro del dio Dag.

SKIRNIR

nella mitologia nordica, servo fedele del dio Freyr. Secondo la leggenda fu incaricato dal suo padrone di conquistare l'amore di Gerd; Skirnir compì fedelmente la missione consentendo così le nozze fra i due amanti.

SLEIPNIR
nella mitologia nordica, il cavallo prediletto dal dio Odino; ha otto zampe e per questo è velocissimo, tanto da esser considerato il simbolo del vento.

SNOTRA

Dea della Sapienza e del buon Costume.

STRIBOG
Dio del Vento il suo soffio è emanazione dello spirito, è il dio che diffonde il suo simulacro veniva posto sulle rive dei fiumi per chiedere protezione per i viaggi e le rotte.

SUTTUNGR

Nipote di Gillingr. Ottenne dai Nani Fialarr e Galarr, come risarcimento per avere causato la morte dello zio il prezioso idromele che chi ne beveva diveniva poeta e uomo sapiente.

SVAIXTIX
Per gli slavi era il dio delle stelle, del sole e della luce.

SVANTEVIT

Dio dalle quattro teste, delle quali due rivolte in avanti e due rivolte indietro. Decideva le sorti delle guerre ed era il dio della fertilità.

SYGN
Dea della giustizia.

SYN
Dea della pace domestica.

TARANIS
Dio celtico della tempesta, in suo onore venivano fatti sacrifici con vittime umane. Era identificato con Giove.

TEUT
Dio ctonico dei Germani. Chiamato anche col nome di Tuisto, egli sarebbe nato dalla terra e avrebbe avuto per figlio Manno che sarebbe stato il capostipite del popolo germanico.

TEUTATES

Divinità celto-britannica al quale venivano fatti sacrifici umani.

THOR
o Tor o Donar, nella mitologia germanica, figlio primogenito di Odino (Wotan) e di Freya; è dio della forza e del tuono, guerriero formidabile, uccisore di mostri, ha per arma il martello Mjolnir, che gli ritorna in mano dopo essere stato lanciato ed è simbolo del fulmine. Gli è sacro il toro, simbolo della forza.

IL MARTELLO DI THOR

Un giorno Loki, dio del fuoco e della distruzione, s'introdusse nella casa di Thor, dio del tuono. In quel momento Thor era assente e Loki, appena ne ebbe vista la moglie Sif addormentata, per puro divertimento le tagliò tutti i capelli. Proprio allora Thor rientrò a casa e, come vide sua moglie in quello stato, mandò un ruggito simile a un tuono e afferrò Loki per la gola. «Briccone!» esclamò. «Io ti faccio saltare tutti i denti!» Loki, visto come si stavano mettendo le cose, si affrettò a promettere che avrebbe rimediato al danno. Avrebbe fatto preparare dai suoi amici elfi una capigliatura tutta d'oro per Sif, con la proprietà magica che i capelli le sarebbero cresciuti in testa come veri. Poco tempo dopo, gli elfi consegnarono a Loki la capigliatura, con una lancia superbamente lavorata per il dio Odino e una bellissima barca per il dio Frey. La barca aveva la proprietà magica di navigare sempre con un vento favorevole e di poter essere ripiegata e messa in tasca. La lancia invece aveva il potere di non mancare mai il bersaglio. Loki stava per ritornare a casa, quando scorse i due fratelli nani, Brokk e Sindri, che stavano lavorando nella loro bottega. Come li vide, non seppe resistere alla tentazione di farsi vanto dei suoi tesori, così entrò nella bottega ed esclamò: «Ci scommetto la testa che voi due, nonostante tutta la vostra abilità, non potreste far di meglio!» Brokk e Sindri, vedendo messa in dubbio la loro fama di artigiani, se ne risentirono e accettarono la scommessa. Giudici sarebbero stati Odino Thor e Frey. Si misero al lavoro senza indugi. Sindri pose la pelle di un cinghiale nella fornace e raccomandò a Brokk di azionare il mantice senza mai smettere un momento. Loki era certo di vincere la scommessa, ma per essere ancor più sicuro, assunse l'aspetto di una mosca e andò a pungere il braccio di Brokk. Il nano però non si fece distrarre e continuò il suo lavoro fino alla fine. Quando Sindri levò la pelle dalla fornace, questa si era trasformata in un cinghiale vero, dal pelo tutto d'oro e rilucente come il sole. Sindri mise poi nella fornace un lingotto d'oro raccomandando ancora a Brokk di non smettere mai di soffiare con il mantice sulle braci. Loki, sempre sotto forma di mosca, si posò sul collo di Brokk e lo punse più forte che poteva. Il nano mosse appena la testa e non interruppe il lavoro. Poco dopo Sindri estraeva dalla fornace un meraviglioso anello che aveva la proprietà magica di produrre ogni nove notti otto anelli identici all'originale. La terza volta Sindri pose nella fornace un semplice pezzo di ferro, ripetendo al fratello la solita raccomandazione. Ma la mosca Loki, sempre piú nervosa, si posò su una palpebra di Brokk e la punse a sangue. Il nano lasciò cadere per un attimo il mantice e cacciò la mosca con la mano, poi riprese il lavoro. Quando Sindri s'accorse dell'accaduto, s'infuriò ed esclamò: «Il lavoro è rovinato!» infatti, quando dalla fornace estrasse un martello, il difetto era evidente: il manico era troppo corto. Loki e Brokk si recarono dai giudici con i loro doni. Loki consegno agli dèi la capigliatura, la barca e la lancia, il nano diede a Odino l'anello, a Frey il cinghiale e a Thor il martello. Sembrava un dono misero, ma il nano spiegò che il martello non avrebbe mai mancato il bersaglio e che poi sarebbe ritornato nelle mani del lanciatore; inoltre poteva diventare così piccolo da essere nascosto sotto la camicia. Gli dei sentenziarono che questo era il dono più bello di tutti e che quindi Brokk aveva vinto la scommessa. Il nano ora pretendeva la testa di Loki e voleva tagliargliela. Loki, vedendolo avanzare con una scure in mano, si diede alla fuga. Thor però lo raggiunse, lo prese per il colletto e lo riportò indietro. Fu in quel momento che nella mente di Loki balenò un'idea. «La testa è tua» disse al nano «ma il collo è mio! E io non ti permetto di ferirlo!» Poiché non era possibile staccare la testa di Loki senza tagliare il collo, Brokk dovette rinunciare all'impresa. Si accontentò soltanto di cucirgli la bocca, E gli dèi ne furono molto contenti: almeno per un po' di tempo quel birbante se ne sarebbe stato zitto!

TITÀNIA
nella mitologia nordica, regina delle fate e sposa di Oberon, genio dell'aria.

TRIGLAV
Dio slavo dalle tre teste significa "il Tricipite", con una domina la terra, con l'altra l'aria e con l'ultima l'acqua.

TYR
Figlio di Odino e di Frigga era dio della sapienza, della forza e della guerra, veniva identificato con Marte. Fu adorato dai Tencteri, dai Semnoni e dai Goti che pare gli sacrificassero i prigionieri, appendendo inoltre le armi prese al nemico ai rami del bosco a lui sacro. Nel VI secolo, presso gli Scandinavi, era ritenuto ancora il maggiore degli dei; poi, pian piano, perse la sua preminenza, così come l'aveva persa in Germania. Con il suo nome è stato formato il vocabolo martedì in tutte le lingue germaniche.

TUISTO
dio germanico, padre di Mannus, il quale a sua volta era considerato capostipite e padre delle famiglie germaniche. Sembra che si trattasse di una divinità androgina.

ULL
divinità della mitologia nordica che appartiene alla comunità degli Asi. Secondo la leggenda questa divinità custodiva i giuramenti solenni e garantiva l'osservanza delle norme nei duelli. Dal suo nome vennero tratti numerosi toponimi della lingua svedese e di quella norvegese.

ULLIKUMI
Gigante di pietra figlio di Kummarbi, per ordine del padre cercò di sterminare i settanta dèi del cielo, nessuno di questi gli seppe resistere ad eccezione di Ea che preso il coltello usato per separare il cielo dalla terra, tagliò al gigante le gambe e lo buttò in mare.

VE
nella mitologia nordica è il fratello del dio Odino che contribuì alla creazione del mondo.

VILI
personaggio della mitologia nordica, fratello del dio Odino, che uccise con i fratelli il gigante Ymir e che, durante una lunga assenza di Odino, possedette, col fratello Ve, sua cognata Frigga.

VODJANOJ
Divinità acquatica, figurata come vecchietto calvo e gonfio che vive sul fondo del lago oppure vicino a mulini e fiumi.

VOLOS
Dio della poesia e della musica, nipote di Nives. Divinità paragonabile al greco Apollo.

WALHALLA
Era il luogo dove tutti gli eroi morti in battaglia venivano radunati. Le Walchirie, dopo avere raccolto gli eroi caduti, li conducevano attraverso la selva d'oro Glasor, al cospetto degli Asi Hermod e Braga, e infine, dinanzi Odino che dava loro il benvenuto e li nominava Einherii. In questo luogo gli eroi trascorrevano il tempo allenandosi in tornei e cibandosi del cibo degli dèi.

WALI
Ase della vendetta cruenta, figlio di Odino e Rinda.

WALKYRIE
Erano le vergini divine che sceglievano gli eroi caduti in battaglia e li conducevano nel Walhalla, dove li servivano. Erano figurate come giovani donne di superba bellezza, provviste di corazza ed elmo.

YGGDRASIL
nella mitologia nordica è il frassino che circonda con le sue radici il mondo. Simbolo della natura che unisce terra, cielo e oltretomba.

YMIR
Nella mitologia nordica è il gigante primigenio dal quale è nato l'universo. Dal regno del fuoco Muspelheim, al regno di ghiaccio Nifleim, volarono delle scintille che sciolsero i ghiacci, facendo così emergere Ymir e la vacca Audhumbla. Dal braccio del gigante ebbe origine una coppia umana, dai suoi piedi si originò il gigante Thrudgelmer. Audhumbla leccando la roccia creò Buri che a sua volta generò il dio Bor che con la gigantessa Bestla generò: Odino, Wile e We. I figli di Bor uccisero il gigante Ymir, il sangue che fiottò dalle mortali ferite causò il diluvio dal quale si salvò solamente Bergelmer. Gli dèi col sangue di Ymir fecero l'oceano, con la carne la terra, con le ossa le montagne, coi denti i sassi, col cervello le nuvole, col cranio il cielo e con i vermi del cadavere i nani.

ZEMARGLA
Dio russo dell'inverno.

ZEVANA
dio slavo della caccia.

ZOSIM
Dio slavo delle api.
 
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