Un Mondo Accanto

I piu' grandi dominatori del mondo, I dinosauri

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view post Posted on 24/5/2010, 13:50     +1   -1
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Giganotosaurus carolinii



DCwuuaul



Il Giganotosauro (Giganotosaurus carolinii) era un dinosauro carnivoro del tardo Cretaceo, vissuto circa 104 milioni di anni fa in Argentina, nel Sudamerica; è spesso considerato il più grande carnivoro terrestre mai esistito, ma recentemente questo "record" è stato messo in dubbio riconsiderando le dimensioni del Tyrannosaurus rex e dello Spinosaurus. Dal momento che il Gigantosauro sembra così simile ai predatori dell'Africa e dell'India i paleontologi si chiesero, alla luce di questa nuova scoperta, se questi continenti fossero ancora uniti nella prima parte del Cretaceo.

Caratteristiche


Il più grande esemplare ritrovato raggiungeva i 14,3 metri di lunghezza, i 5,8 metri di altezza e il peso stimato era di 8 tonnellate, grande più del Tyrannosaurus rex, di circa 13 metri di lunghezza e di 7 tonnellate. Il solo cranio misurava circa 1,95 metri di lunghezza (contro il cranio di T-rex che misurava 1,55 m). Sulla base di altri reperti la sua massa potrebbe aver superato le 10 tonnellate di peso. Rispetto al T. rex, G. carolinii è relativamente più snello, ed ha una scatola cranica molto più piccola. Mentre il cervello del Giganotosaurus aveva appena le dimensioni di una banana, una regione olfattiva ben sviluppata indica che potesse avere un buon senso dell'olfatto.

Cranio di Giganotosauro, sono ben visibili le fenestrature del cranio, che riducendo la massa ossea ne alleggerivano il pesoNelle vicinanze del sito di ritrovamento originale sono stati scoperti fossili di Argentinosauri, suggerendo l'ipotesi che il carnivoro avesse predato questi giganteschi erbivori, probabilmente cacciandolo in branchi.

È stato recuperato circa il 70% dello scheletro dell'olotipo (MUCPv-Ch1), incluso il cranio, le ossa del bacino, quelle femorali, e la maggior parte della colonna vertebrale.

G. carolinii deve il suo nome a Ruben Carolini, un cacciatore di fossili dilettante che ne scoprì le ossa nei depositi della Rio Limay Formation in Patagonia, nel 1993. Il nome del genere "Giganotosaurus" deriva dal greco gigas ("gigante"), notos ("vento del sud") e sauros ("lucertola"). Entrambi i nomi furono pubblicati da Rodolfo Coria e Leonardo Salgado nella rivista Nature nel 1995. I fossili originali si trovano al Carmen Funes Museum di Neuquen, Argentina, benché riproduzioni siano comuni.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:38
 
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Cryolophosaurus ellioti






Un cranio alla Elvis


Cryolophosaurus possiede un cranio del tutto particolare, alto, grosso e dotato di una vistosa cresta simile a un ciuffo (da qui il nome scherzoso "Elvisaurus" affibbiatogli prima della descrizione formale). Questo teropode, lungo sette metri, è vissuto nel Giurassico inferiore e fino a poco tempo fa era creduto essere il più antico rappresentante dei tetanuri che dominarono le scene nel Giurassico superiore. In realtà, recentemente Cryolophosaurus è stato ridescritto come appartenente a un gruppo più primitivo di teropodi, quello dei dilofosauridi.

Un boccone indigesto

Insieme alle ossa del Cryolophosaurus sono stati trovati resti sparsi di un altro dinosauro, con tutta probabilità un grande sauropode erbivoro. Probabilmente questo esemplare di Cryolophosaurus stava banchettando quando un boccone troppo grosso, o forse un osso, lo ha portato al soffocamento.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:40
 
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Abelisauridae





Gli abelisauridi (Abelisauridae) sono una famiglia di grossi dinosauri carnivori, vissuta durante il Cretaceo nel Gondwana. Descritti per la prima volta negli anni '80 da resti provenienti dall'Argentina, questi strani dinosauri sembrerebbero essere stati i superpredatori dei continenti meridionali.

Carnivori primitivi

Gli abelisauridi possedevano alcune caratteristiche primitive, che hanno permesso ai paleontologi di classificarli nell'ambito dei ceratosauri, un gruppo di dinosauri teropodi che ebbero la loro massima espansione all'alba dell'era dei dinosauri, ovvero nel Triassico superiore e nei primi tempi del Giurassico. Gli abelisauridi, evidentemente, sono sopravvissuti e si sono evoluti in completo isolamento dagli altri grandi carnivori, riuscendo così a diversificarsi in Africa, Sudamerica, Madagascar e India.

Crani cornuti

Le caratteristiche principali degli abelisauridi, oltre alle vertebre "alate" tipiche di tutti gli abelisauroidei, risiedevano nel cranio. Questo era incredibilmente accorciato e munito di protuberanze ossee e corna. I dinosauri appartenenti a questa famiglia, quindi, dovevano avere un aspetto particolarmente "esotico" se rapportati ai più famosi tirannosauridi. In particolare, generi come Carnotaurus e Majungasaurus possedevano crani eccezionalmente vistosi.

Due sottofamiglie

All'interno della famiglia vi erano due sottofamiglie: gli abelisaurini, dotati di un cranio più lungo e piatto, vagamente simile a quello dei tirannosauridi, e i carnotaurini, con un cranio più corto, profondo e ornamentato. Entrambi i gruppi sembrano aver avuto ossa delle guance espanse, che forse favorivano una visione binoculare.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:42
 
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Edmontosaurus






Un'ampia bocca


L'edmontosauro (detto anche Anatosauro) aveva bisogno di grandi quantitativi di cibo per vivere. Per mangiare si serviva del becco piatto privo di denti, con cui staccava grandi quantità di fogliame, necessarie per soddisfare il suo grande appetito. All'interno della bocca l'edmontosauro aveva circa 1000 denti disposti in file parallele, con cui triturava le fibre vegetali. Quando uno di questi denti si consumava, uno nuovo cresceva per sostituirlo. Quando l'edmontosauro aveva la bocca piena di cibo, azionava le poderose mascelle e grazie alla sua dentatura, riduceva in poltiglia tutto ciò che aveva ingurgitato. Mangiava anche piante molto legnose.

Naso "rumoroso"


Se si gonfia un palloncino e poi si fa uscire l'aria, si producono dei suoni. L'edmontosauro molto probabilmente aveva una specie di sacca di pelle posta sul naso, che poteva essere gonfiata come un palloncino e che perciò produceva rumore. Gli altri dinosauri potevano così sentire questi suoni e riconoscere il richiamo tipico dell'edmontosauro. La sacca nasale dell'edmontosauro probabilmente serviva anche come segnale visivo. Questo dinosauro, forse, la gonfiava per metterla bene in mostra agli altri maschi, per avvisarli di tenersi lontani, specie nella stagione degli amori. I maschi degli attuali elefanti si comportano in modo simile, utilizzando la proboscide alzata come un segnale per allontanare i rivali che sono entrati nel loro territorio.

Pelle coperta di scaglie

In alcuni resti fossili di edmontosauro gli esperti hanno ritrovato le tracce della sua pelle, che era coperta di scaglie. Una pelle così era ideale per un animale che viveva in un clima caldo, poiché non si inaridiva e non seccava sotto il sole cocente. L'edmontosauro passava gran parte del suo tempo sulla terra ferma, camminando lentamente tra la vegetazione sulle robuste zampe posteriori, che avevano l'aspetto di grossi pilastri adatti a sorreggere il peso del corpo. I “piedi” avevano tre dita per meglio ripartire il peso a terra. “Mani” e “piedi”, infine, erano dotati di unghioni simili a zoccoli. Gli esperti ritengono che l'edmontosauro fosse capace di nuotare e ciò probabilmente gli tornava utile se doveva mettersi in salvo da qualche pericolo.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:44
 
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Gasosaurus constructus





Il gasosauro (Gasosaurus constructus) era un dinosauro carnivoro di medie dimensioni vissuto in Cina nel Giurassico medio.

Tra celurosauri e carnosauri


Questo dinosauro, lungo circa quattro metri, ricordava nell'aspetto i suoi parenti megalosauridi: testa grossa armata di denti acuminati, collo corto, zampe posteriori possenti e zampe anteriori corte ma robuste. Sembra, però, che fosse leggermente più evoluto rispetto a Megalosaurus e simili. Alcne caratteristiche dello scheletro, infatti, ricordano i celurosauri e altre ancora i carnosauri. Gasosaurus, in sostanza, potrebbe essere stato un primitivo rappresentante degli Avetheropoda, ovvero quel gruppo di teropodi evoluti dai caratteri simili a quelli degli uccelli.

Piccolo cacciatore di grosse prede

Il gasosauro, nonostante le dimensioni non propriamente gigantesche (4 metri di lunghezza), probabilmente cacciava in piccoli gruppi grosse prede come giovani sauropodi e stegosauri primitivi. Nella formazione di Shaximiao inferiore, dove sono stati rinvenuti i fossili di questo dinosauro, i resti più comuni appartengono infatti ai suddetti erbivori. Nello stesso giacimento sono stati rinvenuti anche resti di un dinosauro simile a Gasosaurus, Kaijiangosaurus: forse i due animali rappresentano un solo genere.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:47
 
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Albertosaurus sarcophagus





L'Albertosauro (Albertosaurus sarcophagus) era un teropode carnivoro della famiglia dei Tyrannosauri vissuto nel tardo Cretaceo più di 70 milioni di anni fa.

Descrizione fisica

L'Albertosauro, chiamato così in onore della regione canadese dove furono ritrovati i primi resti di questo esemplare, era un dinosauro bipede e carnivoro; di dimensioni più piccole degli altri Tyrannosauridi, l'Albertosaurus poteva raggiungere mediamente gli 8,5 metri di lunghezza per 3 di altezza e un peso tra 2,3 e 2,7 tonnellate; Albertosauri di grandi dimensioni potevano arrivare anche ai 9-10 metri di lunghezza. L'Albertosaurus condivideva caratteristiche comuni con gli altri esemplari della famiglia dei Tyrannosauridi: bipede carnivoro, bilanciava la pesante testa e il possente torso con la lunga coda e aveva solo due dita per ogni arto superiore.

Resti parziali di un cranio di Albertosaurus conservati al Royal Ontario Museum.Il cranio, che negli esemplari adulti raggiungeva il metro di lunghezza. , era munito di 60 affilatissimi denti (gli altri Tyrannosauridi ne possedevano un numero minore); inoltre, caratteristica di tutti i Tyrannosauridi, l' Albertosaurus era eterodonte. Sopra entrambi gli occhi vi era una corta cresta ossuta, probabilmente usate nei riti di corteggiamento per attrarre una compagna. Gli arti posteriori erano lunghi e terminavano con una zampa con quattro dita, l'alluce era molto corto, a differenza delle altre tre falangi. L' Albertosaurus poteva raggiungere la velocità di 40-48 km/h

Ritrovamento e denominazione

Il fiume Red Deer che scorre vicino a Drumheller, Alberta. Tre quarti dei resti di Albertosaurus sono stati scoperti lungo questo fiume.Il primo reperto di Albertosaurus fu un craneo parziale rinvenuto in un affioramento del Horseshoe Canyon Formation nel 1884. Un altro esemplare fu scoperto dalle spedizioni del Geological Survey of Canada con a capo il famoso geologo Joseph B. Tyrrell; nel 1892 Edward Drinker Cope nominò la specie Laelaps incrassatus, ignorando però che il nome "Laelaps" era già usato per un genere di acaro. Il suo rivale di sempre, Othniel Charles Marsh, lo ribattezzò quindi Dryptosaurus; Cope rifiutò il nome datogli dal suo rivale numero uno e nel 1904 chiese a Lawrence Lambe di cambiare il nome da Laelaps incrassatus in Dryptosaurus incrassatus. In seguito però il paleontologo e geologo Henry Fairfield Osborne fece notare che la denominazione di Dryptosaurus per quell'esemplare era sbagliata, con argomentazione a favore che le tracce dentali erano molto diverse tra le due specie (come già detto l'Albertosauro aveva una dentatura diversa da tutti gli altri Tyrannosauri); Osborne chiamò quindi l'esemplare con quello che sarebbe stato il suo nome definitivo: Albertosaurus sarcophagus, da Alberta, terra dove fu rinvenuto l'animale, e dalle parole greche sarx, carne, e phagein, mangiare, ovvero mangiatore di carne.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:48
 
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Alxasaurus elesitaiensis





L'Alxasaurus elesitaiensis era un tipico rappresentante dei terizinosauri, lungo circa 3 m, presenta coda corta e tozza, corpo grande e massiccio, zampe posteriori corte con piedi muniti di quattro dita artigliate. Il collo è relativamente lungo e regge una piccola testa munita di becco. Il carattere più rilevante sono gli arti anteriori, lunghi e con mani a tre dita ognuna delle quali termina in un lungo artiglio appuntito che poteva essere lungo 40-50cm. Molto probabilmente l'Alxasaurus era ricoperto completamente o almeno in parte di piume o simili strutture più primitive. Quest'ipotesi è resa probabile dal fatto che recentemente è stato ritrovato un terizinosauride (Erliakansaurus bellamanus)i cui resti conservano tracce di elementi simili a peli o piume. Poco si può ipotizzare sull'ecologia ed etologia di questi animali. La loro struttura fisica non ricorda nessun animale odierno, tant'è vero che i primi resti di un terizinosauride furono considerati appartenere a più specie di dinosauri completamente diversi tra loro (fu proprio il rivenimento dell'Alxasaurus a svelare l'aspetto di questi bizzarri animali). È comunque verosimile che l'Alxasaurus vivesse in mandrie nutrendosi di vegetali (forse portava alla bocca le fronde più alte degli alberi usando le lunghe braccia). l'habitat preferito doveva essere la foresta poiché era il luogo migliore dove trovare sostentamento per una mandria di questi enormi animali. È difficile dire se i lunghi artigli fossero uno strumento di difesa: alcuni studi dimostrano che questi erano troppo deboli per essere utilizzati come vero e propriostrumento di offesa. Più probabilmente essi venivano utilizzati solo per intimorire il nemico magari supportati anche da lunghe penne vivacemente colorate poste sulle braccia. Si immagini che effetto avrebbe avuto trovarsi di fronte a un simile animale rizzato sulle zampe posteriori con le braccia aperte a mostrare i vivaci disegni del piumaggio e i minacciosi artigli. Un predatore ci avrebbe pensato due volte prima di assalire una mandria di simili bestioni. Per quanto riguarda la postura si ritiene che l'Alxasaurus camminasse poggiando le nocche al suolo quando era a riposo e che si alzasse sulle sampe posteriori per difendersi, nutrirsi e durante il corteggiamento.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:51
 
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Atlasaurus





Lo scheletro di questo grosso sauropode è stato rinvenuto nel 1999 da Monbaron, Russell e Taquet a Wawmad (altipiano centrale dell'Atlante in Marocco), in una formazione del Giurassico medio nella Provincia di Azilal, nella regione Tadla-Azilal. Deve il suo nome al luogo dove è stato scoperto e alle sue giganti dimensioni (lungo circa 15 metri, pesante circa 22 tonnellate).

Il sauropode sembra essere più vicino al Brachiosauro di qualsiasi altro sauropode conosciuto, ma rispetto a lui possiede un cranio più grande, un collo più corto, una coda più lunga e delle zampe anteriori più lunghe rispetto alla lunghezza della colonna vertebrale.

La presenza di grossi sauropodi nel Giurassico medio, è molto importante per capire la storia dell'evoluzione di questi giganti del passato.

La specie Atlasaurus imelakei, deriva da Imelake, nome arabo di un gigante.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:51
 
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Beipiaosaurus





Il beipiaosauro (beipiaosaurus inexpectatus) era un dinosauro appartenente alla famiglia therizinosauria, una famiglia di teropodi probabilmente composta da vegetariani. È’ stato scoperto nel 1999 da Xu, Wang e Tang a Beipiao. Questo dinosauro era coperto da protopiume filamentose lunghe 7 cm che servivano per l’ isolamento esterno. Il beipiaosaurus era lungo 2m e 20cm , alto 90 cm e pesante 85kg; aveva un becco sdentato e, posteriormente, dei denti atti a triturare la vegetazione. Aveva anche lunghi artigli sulle zampe anteriori.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:56
 
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Carcharodontosaurus saharicus





Questo dinosauro visse tra 115 e 95 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore, in un'area che copriva quasi totalmente il Nordafrica. All'epoca questa parte dell'Africa non era occupata dal deserto del Sahara come ai nostri giorni, ma da enormi piane alluvionali e paludose simili a quelle del Nord America e dell'Asia Centrale dello stesso periodo. Secondo le recenti classificazioni, i Carcharodontosauridae (tra cui Carcharodontosaurus saharicus, Giganotosaurus carolinii e, forse, Acrocanthosaurus atokensis) sono un cosiddetto "gruppo monofiletico", e hanno antenati in comune sia con gli Allosauridi che con i Teropodi aviani.

Nome: Carcharodontosaurus significa: rettile dai denti di squalo

Misure: lungo 12-14 m.

Alimentazione: carne

Epoca e ambiente: 100 milioni di anni fa, nel Cretaceo, in Nordafrica


Un gigante agile e veloce

Secondo le ricostruzioni più probabili, basate sull'anatomia di altri Allosauri, il Carcharodontosaurus era davvero impressionante, e fu uno dei più grandi predatori che abbiano mai calcato il suolo terrestre: pesava probabilmente tra le 7 e le 8 tonnellate, anche di più gli esemplari maggiori. Aveva la corporatura snella ed elegante propria dei Carnosauri, con la coda lunga, la cassa toracica armoniosamente disegnata ed il collo moderatamente lungo e forte; le zampe posteriori possenti erano tipiche dei Teropodi, così come le zampe anteriori sviluppate, con mani a tre dita dotate di artigli enormi; e soprattutto una testa impressionante, grande quanto un uomo e armata da denti lunghi anche 12 centimetri. Il cranio ritrovato da Paul Sereno misura un metro e sessantatrè centimetri di lunghezza. Nonostante le dimensioni, questo predatore doveva essere alquanto svelto ed agile, e soprattutto straordinariamente potente. Era probabilmente capace di prodursi in scatti che potevano proiettare il suo enorme peso ad una velocità di 30 o 40 chilometri all'ora, per poi piombare addosso alla sua preda con una forza di impatto devastante. il Carcarodontosauro avvinghiava la sua preda grazie alle potenti zampe anteriori e vi si ancorava, mentre ne dilaniava le carni grazie a decine di denti taglienti.

Superpredatore del Nordafrica


Dente di Carcharodontosaurus saharicus.È probabile che questo grande Carnosauro si sia evoluto per dare la caccia ai sauropodi che, nel Cretaceo Inferiore, ancora prosperavano in quella parte del mondo. Tra le sue prede c'erano forse i Rebbachisaurus (R. garasbae, Lavocat 1954), sauropodi da 20 metri di lunghezza ritrovati nelle stesse zone del Carcarodontosauro; di sicuro la sua dieta includeva Ornitopodi come Ouranosaurus. Forse, un suo feroce coetaneo del tempo, il Sarchosuchus, lottava spesso col dinosauro per la stessa preda. Come abbiamo visto con Allosaurus, esistono prove che dimostrano che i Carnosauri cacciavano in branchi, alla stregua dei lupi o delle leonesse. Sebbene non esistano prove dirette di questo comportamento per il carcarodontosauro, è lecito supporre che anche questo dinosauro si comportasse come i suoi antenati del Giurassico. Il carcarodontosauro era quindi un superpredatore temibile ed efficace e molti paleontologi, in seguito ai ritrovamenti di Paul Sereno del ‘95, hanno annunciato trionfalmente di aver trovato il più grande e potente predatore della storia del pianeta Terra. Probabilmente quest'affermazione è stata lanciata allo sbaraglio con eccessiva fretta, perché la realtà è un po' diversa: è vero che il carcarodontosauro era enorme, però le sue dimensioni in realtà non erano superiori a quelle del T. rex, ma semplicemente comparabili, tenendo conto che abbiamo una buona conoscenza circa le misure medie del T. rex mentre molto lacunose sono le stime possibili per gli esemplari maggiori. Soprattutto poi, il carcarodontosauro non era evoluto quanto i Tirannosauri: non ne possedeva infatti l'eccezionale visione binoculare, e la cavità cerebrale del Carcarodontosauro era grande solo la metà di quella del T. rex. Di certo possiamo dire, però, che il carcarodontosauro fu uno dei più grandi Carnosauri mai rinvenuti.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 21:57
 
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Limusaurus inextricabilis





Il limusauro (Limusaurus inextricabilis) era un dinosauro teropode, vissuto nel Giurassico superiore (Oxfordiano, circa 155 milioni di anni fa) in Cina.

Descrizione


Questo dinosauro, lungo circa 1,7 metri, possedeva un corpo snello e una lunga coda. Il cranio, al contrario di quello della maggior parte dei teropodi, era sprovvisto di denti e terminava in un becco corneo. Le particolarità di questo dinosauro si estendevano anche allo scheletro postcranico: le zampe anteriori, infatti, erano ridottissime e possedevano l'osso metacarpale del primo dito estremamente corto. Questa condizione è molto simile a quella degli uccelli, in cui sono presenti le dita II, III e IV durante la fase embrionale, mentre nei teropodi evoluti sono generalmente presenti le dita I, II e III.

Classificazione

Le caratteristiche craniche e scheletriche hanno indotto gli studiosi a ritenere che Limusaurus fosse un membro di quel gruppo di teropodi noti come ceratosauri; nonostante alcuni aspetti insoliti dello scheletro (il becco senza denti e le zampe anteriori ridottissime), il limusauro era strettamente imparentato con forme come Elaphrosaurus e Ceratosaurus, e rappresenta uno dei più antichi ceratosauri asiatici. È però possibile che un'altra forma meno conosciuta, Lukousaurus del Giurassico inferiore, appartenesse ai ceratosauri.

Ricostruzione dello scheletro di Limusaurus Stile di vita


L'aspetto bizzarro del cranio richiama altri arcosauri apparsi nel Triassico, qualche milione di anni prima, come Effigia e Shuvosaurus. Il becco senza denti è piuttosto simile anche a quello degli ornitomimosauri successivi, ma non strettamente imparentati. È possibile che Limusaurus, come anche queste altre forme, fosse un animale erbivoro. Gli arti anteriori estremamente corti, invece, richiamano quelli dei minuscoli alvarezsauridi del Cretaceo, ma non è chiaro come venissero utilizzati.

Dinosauro del periodo Cretaceo: Corythosaurus



Corythosaurus è uno degli adrosauri (cioè dei dinosauri "dal becco ad anatra") meglio conosciuti. Era un grande animale lungo più di 10 m. Sulla cima del capo aveva una cresta cava, alta e compressa, come una tazza tenuta in equilibrio. I condotti nasali correvano dalle narici, poste sul muso, entro la cresta per scendere sino alla bocca.
Forse Corythosaurus usava questo complesso sistema respiratorio per emettere sonori muggiti e strani suoni per spaventare i rivali. Sono note diverse specie di Corythosaurus, con creste di forme differenti. Anche entro una data specie, la cresta poteva variare notevolmente. In animali molto giovani la cresta poteva mancare del tutto, o essere solo una piccola protuberanza sulla parte anteriore del cranio. In quelli un po' più maturi, la cresta era più evidente tra le arcate sopraorbitali; e infine si sviluppava come una vera cresta che partendo dalla zona fra gli occhi si sviluppava alta e diritta sulla parte posteriore del cranio. Questa cresta era formata dalle ossa nasali, ossa che nella gran parte dei dinosauri ricoprivano la parte superiore del muso. Due specie di Corythosaurus, Corythosaurus casuarius e Corythosaurus intermedius erano considerate a parte per la diversa dimensione della cresta. Ma recentemente è stato suggerito che potrebbe trattarsi di una medesima specie, in cui i maschi avevano la cresta assai più sviluppata delle femmine.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 22:03
 
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Guanlong wucaii





Guanlong wucaii (in cinese 冠龙五彩 , trascriz. pinyin guānlóng wŭcái), che significa "drago coronato dai cinque colori", è una specie di dinosauro carnivoro descritta nel 2006 e proveniente da depositi della prima parte del Giurassico superiore della Cina.

Un tirannosauro crestato

Lungo circa tre metri e alto poco più di un metro, questo dinosauro è uno dei primi esempi conosciuti di tirannosauroide, ovvero quella superfamiglia di dinosauri teropodi di cui fa parte il famosissimo Tyrannosaurus. I resti di Guanlong, infatti, sono stati rinvenuti in terreni antichi 160 milioni di anni (età Oxfordiano). Guanlong condivide con i suoi discendenti più noti molti tratti, ma possiede anche caratteristiche decisamente insolite, a cominciare da una strana cresta presente sul capo. Inoltre, diversamente dai tirannosauridi veri e propri, Guanlong aveva lunghe zampe anteriori terminanti in tre dita artigliate. Nonostante la cresta, l'aspetto di Guanlong richiama molto quello del suo successivo parente Dilong, e come quest'ultimo potrebbe essere stato ricoperto da uno strato di piume primitive. L'ambiente in cui viveva Guanlong era abitato da un altro dinosauro carnivoro dotato di una cresta simile ma non strettamente imparentato, Monolophosaurus.

Significato del nome

Dal momento che Guanlong è stato scoperto in Cina, gli scienziati che lo descrissero hanno scelto per lui un nome di origine cinese. Guanlong infatti deriva dalle parole cinesi che stanno per "corona" e "drago", in chiaro riferimento alla cresta. L'epiteto specifico, invece, significa "cinque colori" e si riferisce ai colori delle rocce di Wucaiwan, ovvero il territorio dagli strati multicolori dove sono stati rinvenuti gli scheletri.

Resti fossili

Fino ad ora, Guanlong è conosciuto per due ritrovamenti. L'olotipo è uno scheletro adulto quasi completo, parzialmente articolato. Un altro esemplare, un individuo immaturo, è conosciuto attraverso uno scheletro totalmente articolato. La cresta sullo scheltro giovanile è decisamente più piccola e limitata alla porzione anteriore del muso, mentre l'adulto ha una cresta più grande ed estesa. Le creste di entrambi gli esemplari sono sottili strutture, particolarmente delicate, che probabilmente servivano come display intraspecifico e forse erano ricoperte da vivaci colori.

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Dryptosaurus aquilunguis





Il driptosauro (Dryptosaurus aquilunguis) era un dinosauro carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore della parte orientale del Nordamerica.


Una "vittima di guerra"


Descritto per la prima volta da Edward Drinker Cope nel 1866, questo dinosauro è presto diventato uno dei protagonisti involontari della cosiddetta "guerra delle ossa" tra il paleontologo di Filadelfia e il suo rivale acerrimo, Othniel Charles Marsh.

Cope, infatti, denominò i resti Laelaps aquilunguis, in riferimento a un cane della mitologia greca trasformato in pietra nell'atto di saltare (per rendere l'idea di un predatore bipede e agile), ma il nome risultò già appartenere a un altro animale. Marsh, quindi, lo ridescrisse una decina di anni dopo come Dryptosaurus.

L'altra parte del Nordamerica

Il driptosauro era, con tutta probabilità, il superpredatore degli Stati Uniti orientali di fine Cretaceo. A quell'epoca, gli Usa orientali erano separati dal resto del continente da un largo braccio di mare che attraversava gli stati centrali, e impediva un vero e proprio interscambio faunistico. Come risultato, mentre in Wyoming e in Montana si svilupparono faune "famose", con animali come Tyrannosaurus, Triceratops e Ankylosaurus, nel New Jersey la fauna a dinosauri era molto più ridotta e conservava forme abbastanza primitive come Dryptosaurus.

I resti fossili di questi dinoauri, tuttavia, sono scarsissimi, e quelli del driptosauro sono tra i meglio conservati.

Lungo dai sei ai nove metri, questo grande teropode vagava in cerca di prede come i dinosauri dal becco d'anatra (adrosauri). Nel New Jersey, infatti, sono stati trovati i resti di Hadrosaurus, ovvero l'animale che dà il nome all'intero gruppo di dinosauri erbivori.

I "dinosauri combattenti" di Charles Knight


Il famoso dipinto di Charles Knight, 1897Benché piuttosto famoso dal momento che è stato uno dei primi dinosauri carnivori descritti nel continente americano, il driptosauro non è un animale molto conosciuto: i suoi resti fossili ritrovati nel New Jersey, infatti, sono piuttosto frammentari.

Tra i vari resti, sono stati rinvenuti quelli di un grande artiglio (da qui il nome specifico "aquilunguis") che originariamente si pensava fosse posizionato sui "piedi" del dinosauro. È molto più probabile, invece, che quest'arma fosse appartenuta agli arti anteriori, poiché se fosse stata a contatto costante con il terreno sarebbe stata danneggiata.

Famosa è la ricostruzione data dal pittore Charles R. Knight, che sul finire dell' '800 rappresentò due di questi animali in lotta tra loro, mettendo in risalto le enormi zampe posteriori artigliate.

Classificazione confusa


Resti fossili di DryptosaurusIl driptosauro attirò subito l'attenzione dei paleontologi dell'epoca, che lo riconobbero come un rappresentante di quella linea di dinosauri carnivori noti come teropodi, e riscontrarono somiglianze con il Megalosaurus del Giurassico europeo, anche se la differenza stratigrafica era davvero ampia.

Alcune caratteristiche del nuovo fossile, però, erano davvero peculiari: innanzitutto il grande artiglio, certo, ma anche il femore, apparentemente simile a quello dell'erbivoro Iguanodon.

Per anni e anni, il driptosauro è stato variamente classificato tra i cosiddetti carnosauri, posizionato principalmente in una "famiglia calderone" come quella dei megalosauridi.

Negli anni '90, il driptosauro venne avvicinato ai celurosauri, in particolare a forme primitive, ma negli anni più recenti si tende a vedere questo animale come un rappresentante basale, seppur di età particolarmente tarda, dei tirannosauroidi.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 22:13
 
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view post Posted on 26/5/2010, 11:27     +1   -1
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Eotyrannus lengi





L'eotiranno (Eotyrannus lengi) è un dinosauro carnivoro vissuto nel Cretaceo inferiore (Barremiano, circa 120 milioni di anni fa) nell'Inghilterra meridionale.

Un veloce tirannosauro

Questo dinosauro predatore di piccole dimensioni (era lungo circa 4 metri) potrebbe essere un possibile antenato del famoso Tyrannosaurus (donde il nome). Nonostante alcune caratteristiche siano completamente differenti da quelle del suo parente più famoso (come le dimensioni, ma anche le zampe anteriori molto allungate e fornite di tre artigli), il cranio richiama vistosamente quello dei successivi tirannosauridi. L'eotiranno, perciò, è posto nella superfamiglia dei tirannosauroidi, che oltre ai tirannosauridi include anche forme primitive come il piumato Dilong, il crestato Guanlong e il grande Dryptosaurus.

I ghepardi del Cretaceo


L'eotiranno doveva essere un formidabile predatore di piccoli animali; negli stessi luoghi vivevano i veloci Hypsilophodon, sue potenziali prede. Probabilmente l'eotiranno inseguiva branchi di questi erbivori e ne catturava gli esemplari più deboli, un po' come fanno attualmente i ghepardi in Africa nella caccia alle gazzelle. I resti sono stati descritti nel 2001.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 22:07
 
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Appalachiosaurus montgomeriensis





L'appalachiosauro (Appalachiosaurus montgomeriensis) è un dinosauro carnivoro appartenente al gruppo dei tirannosauri, vissuto nel Cretaceo superiore (Campaniano, circa 77 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati rinvenuti in Alabama (USA).

Descrizione

Come tutti i teropodi, l'appalachiosauro era bipede; si muoveva sulle lunghe e robuste zampe posteriori, mentre quelle anteriori dovevano essere ridotte a semplici moncherini. Il cranio era grande e robusto, dotato di ampie "finestre", e le fauci erano armate di lunghi denti seghettati. È stato rinvenuto solo uno scheletro di un esemplare giovane, che in vita doveva essere lungo circa 7,5 metri e pesante poco più di 800 chilogrammi. Gli esemplari adulti erano probabilmente molto più grandi. L'appalachiosauro è notevole per essere il teropode più conosciuto proveniente dalla parte orientale del Nordamerica, anche se non il più famoso storicamente (si veda Dryptosaurus).

Denominazione

Il nome di questo dinosauro deriva dalla regione degli Stati Uniti orientali nota come Appalachia, che ha dato il nome anche all'antico continente isola sul quale l'appalachiosauro viveva. Entrambe queste regioni, comunque, traggono il nome dai Monti Appalachi. Il nome specifico (A. montgomeriensis) deriva dalla contea di Montgomery, in Alabama, dove sono stati ritrovati i fossili. La descrizione dei resti è avvenuta nel 2005 ad opera di Thomas Carr, Thomas Williamson e David Schwimmer (da non confondere con l'attore omonimo).

Fossili

L'appalachiosauro è conosciuto a partire da resti fossili parziali, che includono un cranio incompleto e parti della mandibola, così come alcune vertebre, parti della pelvi e gran parte delle zampe posteriori. Vi sono alcune suture craniche tra le ossa del teschio, ad indicare che l'animale non era un adulto. L'esemplare, benché leggermente danneggiato, rivela alcune caratteristiche uniche: gli artigli dei piedi mostrano un'insolita estensione sulla parte più vicina al corpo, e una fila di sei basse carene percorre la sommità del cranio, simile a quella dell'asiatico Alioramus. In ogni caso, molti tirannosauri mostrano un'ornamentazione di vario tipo nella parte superiore del muso. L'appalachiosauro, per queste caratteristiche, differisce notevolmente da un altro tirannosauro primitivo vissuto nel Nordamerica orientale, Dryptosaurus.

Possibile patologia


Due vertebre della coda sono state rinvenute fuse insieme, forse come risultato di una nuova crescita ossea in seguito a qualche tipo di ferita.

Analisi filogenetiche

I fossili dell'appalachiosauro sono abbastanza completi da poter essere usati nelle analisi filogenetiche usate in cladistica. La prima fu effettuata quando ancora l'animale non era stato descritto ufficialmente, e poneva l'appalachiosauro tra i membri della sottofamiglia degli albertosaurini (Albertosaurinae), che comprende anche Albertosaurus e Gorgosaurus (Holtz, 2004). La descrizione originale del 2005 includeva un'analisi cladistica che invece considerava la nuova forma come un tirannosauroide basale (insieme con Alioramus, Alectrosaurus ed Eotyrannus), al di fuori della famiglia dei tirannosauridi (Carr et al., 2005). In ogni caso, all'epoca di questa classificazione non erano ancora stati descritti tirannosauri primitivi come Dilong e Guanlong; queste esclusioni potrebbero essere significative riguardo alla filogenia dell'intero gruppo, ma ad oggi nessuna analisi contenente tutte le forme note di tirannosauroidi è stata pubblicata.

Edited by demon quaid - 27/1/2015, 22:12
 
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