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Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

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Demon Quaid
view post Posted on 23/6/2010, 18:07 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Anfio

Durante la guerra combattuta fra i due regni di Grecia e di Troia ritroviamo il nome di Anfio:

* Anfio, figlio di Merope e fratello di Adrasto. Uno dei capi dei soldati partiti da Adrastea e zone vicine, indossava una corazza di lino, il padre stesso cercò di convincerli a non partire avendone previsto la morte con l'arte della veggenza, ma venne ignorato. I due giovani infatti caddero per mano di Diomede.

* Anfio, figlio di Selago, un altro dei tanti alleati in soccorso di Ettore e compagni. Proveniente da Peso, dove aveva diverse proprietà, venne colpito da Aiace Telamonio all’altezza della cintura; una volta mortom l’eroe greco a fatica prese soltanto la sua lancia.

Anfione

Anfione è un personaggio della mitologia greca, figlio di Zeus e Antiope (figlia di Nitteo di Tebe).

Antiope fu cacciata dal padre Nitteo, quando questi conobbe della gravidanza della figlia. Ella si rifugiò allora a Sicione, presso lo zio Lico, dove fu trattata da prigioniera. Qui la ragazza diede alla luce due gemelli, Anfione e Zeto, e quando Lico ne venne a conoscenza, ordinò che questi venissero abbandonati sul Monte Citerone. Un pastore trovò i gemelli, e li prese con sé.

Antiope fu quindi riportata nella Cadmea, l'antica rocca di Tebe, dove Lico e sua moglie, Dirce, avevano occupato il trono lasciato vacante dalla morte di Nitteo. Anche qui Antiope fu trattata da schiava, ma riuscì a fuggire e a tornare dai suoi figli.

Divenuti adulti, i figli decisero di vendicare la madre e uccisero Lico. Poi attaccarono Dirce ad un toro, che la trascinò via uccidendola. I fratelli divennero i nuovi re di Tebe, ma fondarono anche una nuova città: Zeto portava le pietre, Anfione le sistemava grazie al suono magico della sua lira.

Anfione e Zeto governarono in accordo le due città.

Anfione sposò Niobe, figlia di Tantalo, ma morì di crepacuore quando Apollo e Artemide uccisero i suoi numerosi figli per punire la moglie.

Secondo la leggenda costruì con la musica le mura di Tebe, sia per la capacità di incantare gli animali selvaggi, sia per il potere ordinatore che costringeva i massi a prendere spontaneamente il loro posto nelle mura di una città.

Anfissa

Nella mitologia greca, Anfissa era il nome di uno delle figlie di Macareo avuta secondo una delle versioni della tradizione da un rapporto incestuoso con sua sorella Canace


Anfissa fu appena nata gettata in bocca a feroci cani pronta a divorarla, ma per miracolo riuscì a scampare a tale morte. Crebbe e diventò una giovane tanto carina da attirare le attenzioni di Apollo e farla diventare sua amante.

Anfisso

Nella mitologia greca, Anfisso era il nome di uno dei figli di Apollo e di Driope.

Apollo, dio dalle molte abilità, figlio di Zeus un giorno si giacque con Driope, una ninfa bellissima, che custodiva un gregge che per sedurla dovette trasformarsi in diversi animali, dalla loro unione nacque Anfisso.

Il ragazzo una volta cresciuto diventò il fondatore della città di Eta, e subito per dimostrare riconoscenza al padre eresse nella città un grande tempio dedicato al dio. Sua madre divenne sacerdotessa proprio in quel tempio.

Anfistene


Nella mitologia greca, Anfistene era il nome di uno degli eroi di Sparta, figlio di Anficle e nipote di Agide .

Anfistene aveva due figli, chiamati Astrabaco e Alopeco durante una passeggiata trovarono nascosta in un cespuglio una statua di Artemide, la stessa che andò perduta tempo addietro da Oreste ed Ifigenia. Appena vista tale scultura i due giovani impazzirono completamente.

Interpretazione e realtà storica

Tale racconto giustifica una cerimonia che comprendeva due gruppi, il primo doveva rubare alla dea del formaggio il secondo doveva difenderlo. Tale gioco non era del tutto innocente perché il secondo gruppo frustava il primo.

Anfitea

Nella mitologia greca, Anfitea era il nome della nonna materna di Odisseo, meglio conosciuto con il nome di Ulisse.

Anfitea, una volta divenuta donna, ebbe come sposo Autolico, il figlio di Ermes, e dalla loro unione nacque Anticlea. La giovane figlia a sua volta maritò Laerte re di Itaca, e rimase incinta di Odisseo, il famoso eroe greco che prima partecipò alla guerra di Troia e poi fu protagonista delle avventure chiamate Odissea.

Anfitrione
(mitologia)

Anfitrione, personaggio della mitologia greca, era il figlio di Alceo, re di Trezene (in Argolide), e nipote di Perseo, sposò Alcmena figlia di Elettrione, il quale era anche suo zio.

Storia

Elettrione, re di Micene, aveva subito una grave sconfitta e devastazione ad opera dell'esercito di Pterelao, in quanto ne rivendicava il trono. Durante l'assedio, tutto il bestiame fu rubato e gli otto figli di Elettrione uccisi.

Per recuperare il bestiame e vendicare i figli, Elettrione ricompose un esercito e affidò il governo del regno ad Anfitrione fino al suo ritorno. Come ricompensa gli prometteva la figlia, Alcmena, in sposa.

Mentre Elettrione si trovava a combattere, il re dell'Elide Pterelao pare, secondo una versione, abbia mandato un messaggero a Micene per una trattativa: la fine dei combattimenti, la restituzione del bestiame rubato e il tutto dietro pagamento di una somma di denaro.

Anfitrione, credendo di fare cosa opportuna accettò pagando il riscatto, ma al ritorno di Elettrione la trattativa condotta fu ritenuta di complicità con i presunti ambasciatori. Ne seguì una lite fra il re e il reggente in cui Anfitrione uccise accidentalmente Elettrione. Stenelo, fratello di Elettrione e zio di Anfitrione, intervenne nella vicenda, prese possesso di Micene, e condannò Anfitrione all'esilio. Alcmena lo seguì e i due giunsero a Tebe, dove ebbero asilo presso il re Creonte che lo prosciolse dall'accusa.

Alcmena rifiutò di sposarlo, finché Anfitrione non avesse vendicato i suoi fratelli e riconquistato il regno del padre. Creonte promise di fornirgli l'aiuto necessario a patto, però, che Anfitrione si impegnasse a liberare il paese dalla volpe Teumessa, un animale semidivino dotato di forte velocità, e quindi di difficile cattura, ma anche di grande cupidigia umana, tanto che i Tebani immolano ogni mese un fanciullo, affinché la volpe non si rivolga verso gli altri.

Anfitrione accettò ricordandosi di un amico Cefalo, un giovane ateniese che possedeva un cane straordinario, a cui nessun animale sfuggiva, Lelope. Cefalo, prima di accettare chiese consiglio a Zeus che risolse la cosa trasformando i due animali, la volpe e il cane in due statue.

Anfitrione ottenne così il suo esercito e partì per riconquistare il suo regno. Anfitrione poté così vendicare il padre di Alcmena, ma se riuscì a sconfiggere Pterelao lo dovette all'aiuto della figlia di questi, Cometo. Infatti i Tafi rimasero invincibili finché Cometo, figlia del re Pterelao, innamorata di Anfitrione, non tagliò la chioma dorata del padre che lo rendeva immortale. Dopo la sconfitta del nemico, Anfitrione condannò a morte Cometo ed assegnò il Regno di Tafo a Cefalo.

Intanto durante l'assenza di Anfitrione il volubile Zeus, sotto le sembianze del marito, ebbe un lungo rapporto amoroso con Alcmena e la mise incinta. Dopo la guerra anche Anfitrione che, si riteneva di aver mantenuto le promesse, sposò Alcmena. La donna rimase incinta per la seconda volta. Quando partorì inverosimilmente, o per volere di Zeus che voleva nascondere ad Era questo ennesimo tradimento, diede alla luce due gemelli, Ificle generato da Anfitrione, ed Eracle da Zeus. Anfitrione cadde in battaglia contro i Miniani, contro i quali aveva intrapreso una spedizione, accompagnato dal giovane Eracle, per liberare Tebe da un vergognoso tributo. Secondo Euripide (Hercules Furens) egli sopravvisse a questa spedizione e fu ucciso dal figlio impazzito.

Anfitrite

Anfitrite, nella mitologia greca, è una delle Nereidi. È la sposa di Poseidone e madre di Tritone.

Nella mitologia romana, viene chiamata Salacia o anche Venilia.

Nella Teogonia di Esiodo è figlia di Nereo e Doride—da cui Nereide— ma è figlia di Oceano e di Teti secondo Apollodoro, che infatti l'annovera sia fra le Nereidi sia fra le Oceanidi.

Nell'epica omerica non è completamente personificata: là sul mare aperto, fra i flutti di Anfitrite; il suo epiteto Halosydne ("allevata dal/nel mare") è condiviso da Teti.

Non volendo prendere marito, cercò protezione da Poseidone presso Atlante. Scovata da un delfino mandato dal dio del mare, fu costretta a sposarlo. Dal marito ebbe tre figli: Tritone, Rodo e Bentesicima. Tuttavia, non si dimostrò vendicativa nei confronti delle amanti segrete di Poseidone, al contrario delle cognate Era e Persefone. L'unica amante di cui si vendicò fu Scilla, o, secondo altre versioni, Medusa.

Anfizione

Anfizione, figlio di Deucalione e di Pirra, è un personaggio mitologico o semi-leggendario greco.
Tradizionalmente menzionato come terzo sovrano di Atene (Cecropia), dopo il semiumano Cecrope e Cranao, su cui avrebbe regnato tra 1497 a.C. e il 1487 a.C. è ricordato anche come capostipite delle genti greche assieme ad Elleno.

Anfizione divenne re di Cecropia sottraendo il trono al suocero Cranao e bandendolo, successivamente, dalla città con l'aiuto di Elleno. Salito al trono, cambiò il nome della città in Atene, in onore della dea Atena, ma secondo un'altra tradizione fu anche l'iniziatore del culto di Dioniso. È ricordato, inoltre, come il fondatore della Anfizionia di Delfi.

Venne deposto da Erittonio.

Anfotero (Iliade)

Anfotero, personaggio dell'Iliade, fu un guerriero troiano.

Anfotero fu ucciso da Patroclo nell'azione bellica descritta nel libro XXI dell'Iliade relativo a Patroclo.

Anfotero (mitologia)

Nella mitologia greca, Anfotero era il nome di uno dei figli di Alcmeone e di Calliroe

Anfotero, uno degli epigoni, rimase orfano di padre per colpa di Fegeo, uno dei figli di Alfesibea . La madre pregò perché divenisse al più presto adulto insieme a suo fratello Acarnano. Zeus esaudì il desiderio e i due vendicarono l’uccisione del padre, uccidendo non soltanto Fegeo ma anche progenie e consorte.

Successivamente Anfotero sempre con il fratello riuscì ad impadronirsi del monile di Armonia, dedicandolo al divino Apollo.

Aniceto (mitologia)

Nella mitologia greca, Aniceto era il nome di uno dei figli di Eracle e di Ebe.

Prima che Eracle bruciasse sul rogo, Zeus impietosito prelevò il suo corpo e se lo portò con sé sull'Olimpo dove venne accolto benevolmente da tutti gli dei compresa Era. La sua rinascita e quindi la conquista dell'immortalità gli permette di unirsi in matrimonio con la dea della giovinezza, la bella Ebe, coppiera degli dei, figlia dello stesso Zeus ed Era.Da tale unione nacquero Alessiare o Alexiare e Aniceto.

Anio (mitologia)

Nella mitologia greca, Anio era il nome di uno dei figli di Apollo, e Creusa o Reo.

Nascita

Anio era il figlio del dio Apollo che generò in Reo figlia di Stafilo, il padre avendo scoperto la figlia incinta la rinchiuse in un cofano e la gettò nel mare. Grazie ad Apollo il bimbo nacque e rimase in vita.

Vita

Anio era prima sacerdote di Delo, grazie a suo padre, in seguitò per eredità di Radamanto, divenne re della stessa città. Quando Menelao giunse da lui Anio predisse che la guerra che dovevano intraprendere sarebbe durata 10 anni.

Per mezzo di lui "fasciato alle tempie di bende e alloro", nell'Eneide, Enea e Anchise possono ascoltare a Delo l'oracolo di Apollo di "seguire l'antica madre", l'antica terra di Dardano, avo dei Troiani.

Discendenza

Da Driope o Dorippa, ebbe tre figle Dionisio regalò a loro il potere di produrre in quantità infinita vino grano ed olio, per questo vennero chiamate le “Vignaiole” od “Oinotrope”. Grazie a loro Anio poteva soddisfare le richieste dei greci che partivano per la guerra di Troia, ma Agamennone le volle catturare per portarsele con se. Le tre figlie si chiamavano Spermo, Eno, Elaide. Ebbe anche un figlio, chiamato Androne, che divenne re di Andro ed ebbe come il padre poteri divinatori.

Antagora


Nella mitologia greca, Antagora era il nome di uno dei figli di Euripilo.

Antagora, un semplice pastore di Coo, un giorno incontrò Eracle, nel suo viaggio di ritorno dalla guerra di Troia. Entrambi desideravano un ariete che passava vicino e decisero di disputare una gara di lotta per decidere a chi dovesse andare. Antagora fu aiutato da una schiera di amici che alla fine sopraffece Eracle, che dovette fuggire con abiti femminili, recuperati a casa di una donna, una certa matrona tracia.

In seguito, si rifocillò a dovere, si riposò e pieno di energie affrontò di nuovo i suoi avversari e li sconfisse duramente, purificandosi in seguito con il loro sangue.
 
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94 replies since 12/6/2010, 23:03   25197 views
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