Un Mondo Accanto

Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

« Older   Newer »
  Share  
Demon Quaid
view post Posted on 7/7/2010, 12:30 by: Demon Quaid     +1   -1
Avatar

Vampiro di dracula

Group:
Administrator
Posts:
16,002
Reputazione:
+105
Location:
Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

Status:


Calamo

Càlamo è una figura della mitologia greca, figlio di Meandro, una divinità fluviale.

Era un bellissimo giovane, la sua storia viene narrata nelle Dionisiache di Nonno da Eros, che cerca così di consolare Dioniso della morte del suo amato Ampelo.

Calamo era innamorato di un suo coetaneo, Carpo (dal greco antico καρπóς, «frutto»), anch'egli bellissimo. Durante una gara di nuoto nel fiume Meandro, Carpo fu trascinato indietro da un vento contrario, e affogò. Disperato, anche Calamo si lasciò annegare nelle acque del suo stesso padre.

Calamo rinacque poi come canna palustre, e gli fu assegnato il compito di sostenere la vite contro il vento, mentre Carpo divenne un frutto del suolo.

Calcante

Calcante, figlio di Testore, nella mitologia greca era un grande veggente originario di Argo, che aveva ricevuto da Apollo il dono della profezia: "Come augure Calcante non teme alcun rivale" (Iliade). Calcante predisse che, per avere venti favorevoli e adatti a spingere verso Troia la flotta greca che si era radunata in Aulide, Agamennone avrebbe dovuto sacrificare sua figlia Ifigenia in modo da placare l’ira di Artemide che da Agamennone stesso era stata offesa.

Nell’Iliade, Calcante annunciò agli Achei che Criseide, schiava e concubina di Agamennone doveva essere restituita a suo padre Crise per spingere Apollo a fermare la pestilenza che aveva mandato loro come punizione: questa profezia fu la causa scatenante della lite tra Achille ed Agamennone che è l’argomento principale del poema omerico.

Calcante morì di vergogna a Colofone in Asia Minore, poco dopo la fine della guerra di Troia (evento narrato nei cicli dei Nostoi e nella Melampodia), per essere stato sconfitto dal profeta Mopso in una gara di divinazione. Un’altra versione dice che Calcante sia invece morto per il troppo ridere quando, una volta giunto il giorno per il quale aveva previsto la propria morte, la sua profezia non sembrava realizzarsi.

Calciope 1

Figlia d'Euripilo, re dell'isola di Cos. Eracle, tornando da Troia, approdò sulla spiaggia di Cos. Qui sposò Calciope (della quale era innamorato) che lo rese padre di Tessalo.

Calciope 2

Figlia di Eete, re della Colchide. Sposò Frisso, da cui ebbe quattro figli: Argo, Melanione, Frontide, Citisoro. Questi erano naufragati mentre navigavano verso la Grecia, poiché volevano far valere i loro diritti al trono di Orcomeno, un tempo occupato dal loro nonno Atamante. Giasone li accolse a bordo. Quando Calciope vide Citisoro e i suoi fratelli già di ritorno e, udita la loro storia, si profuse in ringraziamenti benedicendo Giasone che li aveva salvati.

Calciope 3

Figlia di Ressenore, fu la seconda moglie di Egeo, re di Atene, la prima essendo stata Meta, figlia di Oplete. Egeo, proprio perché nessuna delle due gli diede dei figli, attribuendo tale sventura alla collera di Afrodite, si recò a consultare l'oracolo di Delfi. Al ritorno, quando giunse a Trezene, il vecchio compagno Pitteo inviò la figlia Etra nell'isola di Sferia, dove Egeo passò la notte con lei. Prima di lasciare Trezene, Egeo mise i suoi sandali e la sua spada sotto un masso, come prova della sua relazione con Etra. Dalla loro unione nacque Teseo.

Calco (mitologia)

Nella mitologia greca, Calco era uno dei re dei Dauni, popolo italico abitante nel sud della penisola.

Ulisse durante il suo ritorno in patria dopo la guerra di Troia, in quella che poi prese nome Odissea, arrivò nell’isola della maga Circe. Calco re di una popolazione vicina alla maga si era innamorata di lei ma la donna preferiva Ulisse a lui. Calco non si diede per vinto e la maga approfittò del suo potere per trasformarlo in un maiale, rinchiudendolo in seguito nelle stalle a far compagnia agli amici di Ulisse anch’essi tutti trasformati.

La liberazione


Il popolo dei dauni iniziava a preoccuparsi per l’assenza prolungata del re, inviò una delegazione dalla maga che la intimarono a restituire il loro sovrano con le sue originali sembianze. La donna accettò con una condizione: non avrebbe più dovuto mettere piede sul suolo della donna.

Calcodonte

Calcodonte è una figura della mitologia greca, era figlio di Abante.

Generò Elefenore.

Calcone
(mitologia)

Calcone è un personaggio della mitologia greca, eroe originario di Ciparisso, sul Parnaso.

Un oracolo aveva consigliato a Nestore di darlo come consigliere e scudiero a suo figlio Antiloco. Durante il combattimento fra Achille e la regina delle Amazzoni, Pentesilea, Calcone, che amava quest'ultima, corse in suo aiuto. Fu ucciso da Achille e il suo cadavere fu crocifisso dai Greci quale castigo per il suo tradimento.

Caletore

Nella mitologia greca, Caletore era il nome di un guerriero troiano, di nobile stirpe, figlio di Clitio, il fedele consigliere e fratello di Priamo, re di Troia. Egli prese parte alla guerra di Troia, le cui origini furono dovute a Paride, cugino di Caletore, il quale, per un capriccio amoroso, decise di rapire la giovane regina di Sparta, Elena. Offeso per l'oltraggio il marito di quest'ultima, Menelao, re di Sparta, chiamò in aiuto il fratello Agamennone e chiese l'appoggio di tutta la Grecia per attaccare la città rivale. Le vicende più importanti di questo conflitto furono poi raccolte e raccontate da Omero nell'Iliade.
Indice

La battaglia presso le navi achei, col particolare di Aiace Telamonio che uccide Caletore, 1795, disegno tratto dall'Iliade di John Flaxman.

Caletore, ricordato nell'Iliade come un'illustre combattente troiano, era figlio di Clitio, figlio di Laomedonte e fratello di Lampo, Icetaone, Titone e del re Priamo. Attraverso il padre, egli era dunque cugino del valoroso eroe Ettore e di Paride, dato che entrambi erano figli di Priamo.

Il nome di sua madre è tuttavia sconosciuto; le poche notizie che riferisce Omero non specificano il suo nome, né tantomeno precisano se egli fosse figlio unico dell'anziano troiano, o avesse altri fratelli. L'unico testo a parlare di questo personaggio è pertanto solo l'Iliade.

Imprese in guerra e morte


In seguito allo scoppio della guerra, che vide il fronteggiarsi di due temibili eserciti rivali, Caletore accompagnò i suoi compatrioti nelle mischie più cruente, senza tuttavia mai allontanarsi dal cugino Ettore, il quale si rivelava la vera salvezza per le file troiane.

Durante l'avanzata dei Troiani verso l'accampamento e le navi achee, Caletore fu uno dei primi ad abbattersi sui nemici per appiccare fuoco ai loro navigli. Fu il primo tra i tutti i Troiani a gettare la sua fiaccola su una delle navi achee, ma il grande Aiace Telamonio, postosi in difesa di queste ultime insieme al fratello arciere Teucro, trafisse il nemico al petto con la sua lancia. Il giovane Caletore, colpito mortalmente, non poté più avanzare, ma crollò all'indietro lasciando andare la fiaccola, la quale rotolò per terra tra i suoi compagni.

Poi, furibondo per la perdita di Caletore, scagliò la sua lancia contro il suo assassino, Aiace, ma l'eroe acheo riuscì ad evitarla, cosicché questa si piantò nella testa di Licofrone, suo scudiero, il quale cadde a terra morto, dalla poppa della nave.

Caliadne

Caliadne (anche Caliadna) era, nella mitologia greca, una naiade del fiume Nilo, probabilmente una delle figlie del dio-fiume Nilo. Egli fu una delle mogli di Egitto, da cui ebbe dodici figli maschi: Euriloco, Fante, Peristene, Ermo, Driante (o Dria), Potamone, Cisseo, Lisso, Imbro, Bromio, Polittore e Ctonio. Questi sposarono le dodici figlie della ninfa naiade Polisso, sorella di Caliadne, le quali, durante la prima notte di nozze, assassinarono i loro rispettivi mariti nel sonno.

Calice (ninfa)

Nella mitologia greca, Calice è il nome di una ninfa, ritenuta comunemente figlia di Eolo e di Enarete. È sorella degli Eoliani, tra cui Sisifo, Atamante e Canace.

La fanciulla Calice sposò un figlio di Zeus, chiamato Etlio, re dell'Elide, dal quale ebbe un unico figlio, il bellissimo Endimione.
Secondo un'altra versione della leggenda, Calice fu amata da Zeus stesso e da lui ebbe il figlio Endimione, che quindi aveva ereditato la sua avvenenza sia dal padre, una divinità, che dalla madre, una ninfa.

Calidno


Nella mitologia greca, Calidno era il nome di uno dei figli di Urano.

Secondo alcune tradizioni avute nel periodo tardo, Calidno fu il primo re di Tebe, a lui si devono le mura costruite intorno alla città per proteggerle e le alti torre da cui si avvistavano probabili nemici in avvicinamento.

Calidone (mitologia)

Nella mitologia greca, Calidone era il nome di uno dei figli di Eolo e di Pronoe, fratello di Pleurone.

Dal suo nome si deve la città di Calidone, in Etolia. Calidone conobbe la figlia di Amitaone, tale Eolia e i due si sposarono. Da tale unione nacquero due figli che si chiamarono Epicasta e Protogenia. La stirpe si diffuse grazie ad Ares, il dio della guerra figlio di Zeus, che si accoppiò con Protogenia portando alla nascita di Ossilo. Epicasta generò invece due semplici umani, Portaone e Demonice da un lontano partente di Agenore.

Calipso

Nella mitologia greca Calipso è una ninfa, il cui nome deriva dal verbo greco kalyptein («Colei che nasconde»); ma sulla sua genealogia le fonti sono discordi:

* Alcuni la considerano figlia di Atlante e di Pleione: la leggenda accettata da Omero.
* Figlia di Elio (il Sole) e di Perse, quindi sorella di Eete e di Circe.
* Secondo Esiodo, era una delle Oceanine, figlie del titano Oceano e della titanide Teti.
* Infine appare anche nell'elenco delle Nereidi, le figlie di Nereo e di Doride.

Secondo il racconto dell'Odissea di Omero era invece figlia di Atlante e viveva sull'isola di Ogigia, che gli autori pongono nell'Occidente mediterraneo e che è simile alla penisola di Ceuta, di fronte a Gibilterra ma anche una grotta in riva al mare, nell'isola di Gozo, viene indicata come la dimora di Calipso. Un giorno Ulisse, scampato al vortice di Cariddi, approdò sull'isola e Calipso se ne innamorò. L'Odissea racconta come ella lo amò e lo tenne con sé per dieci anni (si dice anche sette, o anche un anno) offrendogli invano l'immortalità, che l'eroe insistentemente rifiutava. Ulisse conservava in fondo al cuore il desiderio di tornare ad Itaca, e non si lasciò sedurre.

Calipso abitava in una grotta profonda, con molte sale, che si apriva su giardini naturali, un bosco sacro con grandi alberi e sorgenti che scorrevano attraverso l'erba. Ella passava il tempo a filare, tessere, con le schiave, anch'esse ninfe, che cantavano mentre lavoravano.

Le lacrime di Ulisse vennero accolte da Atena, la quale, dispiaciuta per il suo protetto, chiese a Zeus di intervenire. Il dio allora mandò Ermes per convincere Calipso a lasciarlo partire e lei a malincuore acconsentì. Gli diede legname per costruirsi una zattera, e provviste per il viaggio. Gli indicò anche su quali astri regolare la navigazione.

Le leggende posteriori all'Odissea attribuiscono a Ulisse e Calipso un figlio, chiamato Latino, più spesso considerato come figlio di Circe; talvolta, si racconta ch'essi avessero avuto due figli, Nausitoo e Nausinoo, i cui nomi ricordano la nave. Infine si attribuisce loro come figlio anche Ausone, l'eponimo dell'Ausonia.

Edited by demon quaid - 10/12/2014, 18:55
 
Top
94 replies since 12/6/2010, 23:03   25197 views
  Share