Con l'andamento delle indagini sulla morte di almeno cinque bambini nell'ospedale neonatale di Córdoba , un nome diventò particolarmente rilevante: Brenda Cecilia Agüero.
Si tratta dell'infermiera di 27 anni che lavorava presso il centro sanitario, ed è stata arrestata e accusata del reato di "omicidio qualificato ripetuto" nell'ambito del caso.
La giustizia sospetta che la giovane possa aver applicato una sostanza ai neonati morti tra marzo e giugno. I suoi colleghi la ricordano come una professionista impeccabile, così come sua madre, Cristina, che teme un'eventuale ingiusta condanna e assicura:
"Mia figlia non ha ucciso nessun bambino, è crollata per studiare Infermieristica, è quello che la appassiona”.In un'intervista a Cadena 3, la donna ha detto che Brenda è cresciuta con lei e le sue due sorelle minori in un'umile casa alla periferia di Río Ceballos, e che è stato col tempo che Brenda è riuscita ad ottenere ciò che desiderava ed era in gradi di praticare.
“Vai all'Allende Sanatorium, dove ha iniziato a lavorare nel 2018, e chiedi che idea hanno di lei . Non ha mai avuto problemi. Nel 2020 , nel pieno della pandemia, è entrata nel Neonatal. Lavorava tutto il giorno in entrambi i posti. Fino a quando non ha lasciato Allende ed è rimasta con Neonatal", ha detto, aggiungendo:
"Questo è stato un suo errore, rimanere in quel posto dove accadono così tante cose".Allo stesso modo, la donna ha espresso preoccupazione per la grave accusa contro sua figlia, che lei rifiuta categoricamente.
«Di cosa la accusa il pubblico ministero? Se mia figlia non ha fatto nulla. Brenda non inietta i bambini, né li tocca. Il suo lavoro nel Neonatale è con le mamme , resta assistendo le mamme dei neonati. Non c'è nessuno che possa dire di averla vista con una siringa in mano ", ha assicurato.
Secondo fonti dell'accusa, il dato è in contrasto con la realtà, dal momento che la giovane non aveva tra i suoi compiti la somministrazione di vitamine o vaccini ai neonati. Infatti non avrebbe dovuto essere in contatto con loro, nonostante dalle testimonianze sembri che in alcuni casi lo avrebbe fatto per darli alle loro madri.
Sebbene le informazioni fornite dagli inquirenti in relazione alle prove che incriminano l'infermiera siano scarse, uno dei fatti che compromette Brenda è che lei è uno dei dipendenti con le maggiori coincidenze in tutti i casi sospetti.
La verità è che fin dal primo momento l'ipotesi dell'omicidio era latente nel caso e l'accusa sospetta che Brenda potesse essere l'autrice di una "quarta puntura", che i bambini avrebbero subito prima del loro improvviso deterioramento.
I genitori delle presunte vittime sperano però che le indagini non si concludano con una sola persona.
“Non vogliamo pensare solo a un'infermiera: qui il potere e il ministro devono dare spiegazioni; quello che c'è dietro è molto più grande", ha detto il padre di Fran, il neonato sano e morto lo scorso 18 marzo.
L'arresto di Brenda e l'andamento del caso.
Sulla base del lavoro svolto dall'accusa, la giustizia dispose l'arresto e l'incriminazione di Brenda per presunta connessione con la morte di almeno cinque bambini.
È stata arrestata nella città di Río Ceballos, nella Sierras Chicas, ed è stata trasferita nel carcere di Bouwer con l'accusa di "omicidio ripetuto".
Il procuratore dell'Istruzione, Raúl Garzón, ha tenuto una conferenza stampa nel palazzo dei tribunali II della provincia, dove ha affermato che
"l'infermiera è detenuta per due eventi, che sono quelli che fino ad oggi hanno potuto avanzare negli studi complementari delle autopsie di due dei piccoli morti”."Ovviamente si tratta di un'istanza preliminare, è necessario completare gli altri fatti"; ha affermato e precisato che sebbene l'indagine iniziale sia stata svolta su cinque bambini morti, sono allo studio 13 casi in totale (tra morti e altri che hanno subito gravi conseguenze e sono sopravvissuti).
Dopo di che, ha aggiunto:
"Il reato è qualificato perché il modo in cui viene attribuito presumibilmente è attraverso l'applicazione di una sostanza che avrebbe dato loro la morte, in linea di principio".La donna detenuta è uno dei nove dipendenti dell'Ospedale Neonatale che sono stati rimossi dalle loro posizioni quando la situazione è stata resa pubblica, secondo un provvedimento del Ministero della Salute locale.
In merito alla presunta responsabilità dell'infermiera, gli inquirenti l'hanno additata come autrice di una "quarta puntura" che i bambini avrebbero ricevuto al di fuori di quella che solitamente si applica ai neonati.
Inoltre, nello stesso caso, il pm Garzón ha accusato tre ex direttori del Neonatal, uno dei quali l'ex direttore, Liliana Asís, che sono accusati di responsabilità di mediazione legate alla loro funzione, come l'omissione di incarichi di pubblico ufficiale.
La donna è in attesa di processo.
