Un Mondo Accanto

Posts written by demongod

view post Posted: 18/11/2013, 10:44     Dracula - Sala cinema horror




Un film di Tod Browning, Karl Freund. Con Bela Lugosi, Helen Chandler, David Manners, Dwight Frye, Edward Van Sloan.



Se si toglie Nosferatu (1922), capolavoro muto di Murnau, è il 1° film ispirato al romanzo (1897) di Bram Stoker di cui però usa l'adattamento teatrale (1931) di Hamilton Dean e John Balderston e sulla distanza l'origine del palcoscenico si fa sentire negativamente. Suggestiva fotografia di Karl Freund e imponente, teatraleggiante interpretazione di Lugosi. Visto oggi appare ingenuo, ma il fascino del suo impianto scenico permane. Insieme con Frankenstein, dello stesso anno, fu per l'Universal l'inizio di un predominio nel campo del cinema terrificante e sensazionale. Verso la fine degli anni '50 il suo posto fu preso dalla britannica Hammer. VEDI DRACULA - Scheda monografica
view post Posted: 18/11/2013, 10:39     Gli orrori del castello di Norimberga - Sala cinema horror




Un film di Mario Bava. Con Joseph Cotten, Elke Sommer, Massimo Girotti, Antonio Cantafora, Umberto Raho




Peter Von Kleist discende da un crudele e sadico barone vissuto nel XVII secolo. Incuriosito dalle sue origini e in possesso di una magica pergamena si reca in visita a Norimberga, ospite dello zio. Qui conosce una studentessa che lo aiuta ad entrare nel castello dell'avo per pronunciare la formula scritta sulla pergamena. Ma non fanno altro che risvegliare lo spirito del barone Von Kleist che ricomincia ad uccidere. Sarà solo la comparsa di una misteriosa bambina a dar loro la possibilità di salvarsi e rispedire il sanguinario nell'oltretomba.
In questo film tutta la grandezza di un regista che ha saputo dare una svolta all'horror tricolore, Mario Bava è il maestro del genere. Riesce abilmente a coniugare storia e ambientazioni, infatti il castello del titolo non è solo una location ma soprattutto uno dei protagonisti della pellicola, per non dire il migliore. Il film è una continua fuga verso la speranza di non essere uccisi, lungo tetri corridoi e polverose segrete. E come in ogni horror che si rispetti la soluzione è sempre nelle mani di un innocente.
view post Posted: 18/11/2013, 10:17     L'alba di talulla - Sala libri horror




Genere: Horror



Trama:


Tra le nevi dell'Alaska, Talulla Demetriou aspetta come ogni mese la trasformazione. Lupo mannaro, incinta, in un mondo dominato dai vampiri. Al sorgere della luna piena accade tutto in un attimo: il dolore, il parto, un vetro che si infrange. I suoi nemici storici sono arrivati per sottrarle l'unica cosa che ancora la tiene aggrappata alla vita. Inizia così un inseguimento planetario tra l'Inghilterra, l'Italia e Creta, che porterà Talulla al cospetto del più antico vampiro vivente. Una corsa contro il tempo, insieme a un branco di inattesi alleati, per compiere la sua missione.

Commento:


Molto spesso, dopo aver letto il primo capitolo di una saga si teme un po' il seguito, che risulta quasi sempre sotto tono e ripetitivo rispetto all'esordio. Glen Duncan però sorprende i suoi lettori e, dopo L'ultimo lupo mannaro, davvero coinvolgente e ricco di pathos, torna a stupire con un nuovo romanzo altrettanto avvincente.
L'alba di Talulla infatti, per quanto strettamente collegato al precedente, è quasi un romanzo a sé, senza il primo protagonista, Jake, ma con un nuovo personaggio che non farà assolutamente sentire la sua mancanza: Talulla, la sua compagna.
Questo secondo capitolo, pur portando avanti l'intreccio generale per ciò che riguarda gli altri personaggi, le intricate vicende e le ambientazioni (che, come nel precedente, passano senza problemi dall'horror allo spionaggio, dall'avventura al thriller) è incentrato appunto sulla splendida figura di Talulla. Donna, lupo mannaro e adesso mamma, addolorata per la morte del compagno, preoccupata prima per una maternità inattesa e dopo per la salvaguardia dei suoi figli, non vive infatti di luce riflessa (quella dell'affascinante Jake) ma brilla di luce propria, con le sue emozioni che, nonostante tutto, si rivelano fin troppo umane e trasudano in modo vivido dalle parole dell'autore.
Se è vero che il tema della maternità può apparire quanto meno strano nel caso di un lupo mannaro, è altrettanto vero che Duncan riesce, in modo davvero realistico, a entrare nei panni di una donna, rendendone credibile i sentimenti e i timori e alternandoli magistralmente a ciò che prova quando è, invece, un lupo.
Tra inseguimenti e terribili lotte, poppate e cambi di pannolini, strani esperimenti e antichi rituali, gli eventi si susseguono senza sosta, in un intreccio che mescola abilmente - ancora una volta - orrore e amore, sesso e amicizia, avventura e mistero, il tutto mentre la luna sta nuovamente per mostrarsi e wulf per tornare!
Un appuntamento da non perdere, per gli appassionati del genere.
(Maria Guidi)

Edited by demon quaid - 25/6/2014, 22:00
view post Posted: 18/11/2013, 09:19     I racconti del laboratorio - Sala libri horror




Genere: Horror



Trama:


Sedici storie sospese fra il terrrore e il mistero, che ci parlano dei mali dell'anima, di follie celate e spietate vendette, d'amore e di odio condensati nelle forme immobili di un cadavere, eventi torbidi e criminali dalle molte facce, assassini a volte improbabili e a volte spietati, esperimenti al limite dell'incubo.

Commento:


Come detto da Barbara Baraldi, grande amica della Nero Press Edizioni, questa è "Un'antologia unica nel suo genere, un progetto letterario in grado di inaugurare una nuova stagione di incubi per i lettori che avranno il coraggio di leggere queste perle nere di orrore e seduzione. Questi racconti, che all'epoca di Edgar Allan Poe sarebbero stati definiti "del fantastico e del grottesco", sono in grado si spostare un po' più avanti l'asticella della qualità della narrativa di genere italiana".
Una raccolta di sedici storie di orrore e mistero che oscillano tra follia e ossessione. Qui troverete ogni morboso pensiero che si possa affacciare alla mente insana di un criminale, di un assassino e non solo.
E' possibile una dimostrazione d'amore assoluta verso un cadavere? Si può vivere una vita intera con un desiderio di vendetta che ti logora internamente, mentre si aspetta che l'oggetto della propria pace interiore si presenti suonando alla porta? Storie di incesti, thriller che sfociano in una violenza inaudita e l'espressione chiara e preoccupante di un disagio interiore che diventa di ispirazione per molti ragazzi, troppo velocemente a causa del web.
Una serie di racconti di pochissime pagine che catapultano in un mondo parallelo, a volte fin troppo realistico, in cui non esistono regole o morale: è qui che paure e ansie emergono e riescono a far sentire il lettore fragile e vulnerabile.
Storie ben scritte, dove si esprime il duro lavoro effettuato nel Laboratorio del Nero Cafe, il quale ha premiato - con questa raccolta - il talento di alcuni dei migliori scrittori horror emergenti. Non c'è molto da dire per quanto riguarda la stesura di ogni scritto, se non che scorre in maniera impeccabile.
Un libro che chiunque ama il genere non potrà che includere nella lista dei migliori libri letti.
(Jessica Franco)
- See more at: www.librierecensioni.com/libri3/i-r...h.mopJWCPH.dpuf

Edited by demon quaid - 25/6/2014, 21:59
view post Posted: 11/9/2013, 09:51     Angeli e zombie - Sala libri horror




Una zombie-novel anomala, in cui si parla anche di Dio, di destino, di al di là, di coraggio e sensi di colpa.

L’epidemia zombesca è ormai irrefrenabile e in libreria continuano ad arrivare romanzi da tutto il mondo. Ora è la volta di Angeli e Zombie, nuova zombie-novel pubblicata da Delos Books e scritta da Alden Bell, un volume che racconta l’infinito viaggio della quindicenne Temple attraverso degli Stati Uniti distrutti dall’invasione dei morti viventi.


In tema zombesco è stato detto quasi tutto, sia su carta che su pellicola, ma, nonostante ciò, leggendo Angeli e Zombie si potrebbe trovare nuova linfa e nuovo entusiasmo, soprattutto perché i morti viventi non sono al centro della narrazione, ma fanno da contorno a un’avventura che va oltre il suo stesso senso di sopravvivenza. Il cammino della giovane protagonista, nata dopo che l’epidemia aveva già annientato gran parte della popolazione mondiale, non è soltanto un incontro-scontro con i suoi nemici, come in molti altri libri del genere, ma un vero percorso iniziatico che porterà Temple alla conoscenza di se stessa, anche grazie all’incontro con altri personaggi, come Mosé Todd.

Bell scrive un romanzo zombesco anomalo, non consigliato a chi cerca combattimenti o spargimenti di sangue (seppure qui non vengano di certo lesinati, anzi), ma a coloro che in un’Apocalisse zombie cercano qualcosa che vada oltre la semplice sopravvivenza del mors tua vita mea: l’autore parla di Dio, di destino, di al di là, di sensi di colpa ma anche di coraggio e positività verso un futuro reso buio dalla quasi totale estinzione dell’essere umano, regalandoci un personaggio epico, ma nello stesso tempo molto fumettistico, sopravvissuto alla propria famiglia, al proprio destino di orfano, ma anche prigioniera delle incoerenze del proprio animo di ragazzina.

Non ideale, invece, la scelta di raccontare la vicenda utilizzando il presente, perché in alcuni tratti, soprattutto quelli più action, rende la lettura difficoltosa, rallentando il ritmo e appesantendo la narrazione e il susseguirsi degli eventi.

Edited by demon quaid - 25/6/2014, 21:57
view post Posted: 11/9/2013, 09:00     The Apparition - Sala cinema horror



Un film di Todd Lincoln. Con Ashley Greene, Sebastian Stan, Tom Felton, Luke Pasqualino, Julianna Guill.

La giovane Kelly decide di trasferirsi col fidanzato Ben in un bel appartamento in un piccolo centro fuori Los Angeles. Se all'inizio tutto sembra filare per il meglio, pian piano iniziano a manifestarsi nella casa strani e inspiegabili fenomeni. Ben presto la situazione precipita, e la coppia comprende di vivere in un luogo infestato da presenze oscure e malvage. Gli eventi soprannaturali sembrano in qualche modo legati a un esperimento fatto da studenti di college qualche tempo prima e terminato in maniera tragica, con la scomparsa di una ragazza. A Kelly e Ben il compito di allontanare con ogni mezzo possibile le forze maligne che li circondano...
L'esordio al lungometraggio del trentaseienne Todd Lincoln parte in maniera sorprendentemente efficace. Dopo un prologo non particolarmente spaventoso il film punta con intelligenza sull'ambientazione, un appartamento elegante nei suburbia della metropoli californiana. Un piccolo centro di persone circondato dal deserto, setting audace e coinvolgente per una ghost-story. Insieme al production designer Steve Saklad, quello di Tra le nuvole e Drag Me to Hell, Lincoln ha poi realizzato un interno che fonde con notevole precisione l'eleganza dell'ambiente con un sottile ma pulsante senso di inquietudine. È la casa in cui vivono i due protagonisti la vera presenza spaventosa di The Apparition, con le sue ombre e la stilizzazione del design. I momenti più angoscianti del film si svolgono nella prima metà, quando tale setting viene sfruttato per suggerire invece di mostrare. Man mano che invece la storia si sviluppa e arriva la necessità di svelare l'orrore, ecco che il lungometraggio comincia a perdere di logica e di presa emotiva sul pubblico. Gli eventi si fanno più forzati e i comportamenti dei personaggi più irrazionali. Anche dal punto di vista squisitamente visivo il budget contenuto non permette l'utilizzo di effetti speciali realmente spaventosi. The Apparition si dipana così verso una conclusione a cui si arriva per accumulo di situazioni ma non attraverso una vera e propria evoluzione narrativa, e ciò è un peccato perché si viene a perdere tutto quello che di buono era stato seminato all'inizio. Per quanto riguarda gli attori, la carica di sensualità di Ashely Greene viene confermata, così come la sua necessità di migliorarsi come interprete e uscire dagli schemi ormai stretti del cinema fantastico per teenager. Gli altri attori però si rivelano anche meno incisivi, compreso il Tom Felton già visto nella saga di Harry Potter.
Nonostante alcune idee stuzzicanti, The Apparition sciupa la premessa classica delle storie di fantasmi con una sceneggiatura che punta più all'effetto che alla costruzione narrativa. Resta il dubbio che, con una trama meglio concepita, Todd Lincoln avrebbe sfruttato meglio l'ambientazione piuttosto accattivante.
view post Posted: 11/9/2013, 08:52     Nightmare 3 - I guerrieri del sogno - Sala cinema horror



Un film di Chuck Russell. Con Robert Englund, Heather Langenkamp, Craig Wasson, Patricia Arquette, Ken Sagoes


Alcuni ragazzi ospiti di un ospedale psichiatrico sono presi di mira da Freddy, che penetra nei loro sogni spingendoli al suicidio. In questa 3ª puntata c'è di nuovo lo zampino di Wes Craven, come sceneggiatore. È caratterizzata da una serie di visioni trasgressive. Può competere col 1° di cui è certamente più ironico e divertente. Il 1° della serie (1984) costò 2 milioni di dollari e ne incassò 26 sul mercato; questa volta il rapporto è di 5 a 45.
view post Posted: 11/9/2013, 08:12     Marebito - Sala cinema horror



Un film di Takashi Shimizu. Con Shinya Tsukamoto, Tomomi Miyashita, Kazuhiro Nakahara, Miho Ninagawa, Shun Sugata Horror

Soggetto: un cameraman, all'ossessiva ricerca della comprensione del significato della paura, vive una simbiosi morbosa con la sua telecamera e finisce per dare di matto e ammazzare della gente.
Film: se vi chiamate Michael Powell, passate il soggetto al fido e geniale Leo Marks, gli fate scrivere una sceneggiatura che è un trattato di psicologia da pubblicazione, mettete su una troupe e girate un capolavoro che si chiama L'occhio che uccide (Peeping Tom); se invece vi chiamate Takashi Shimizu, vi fate aiutare da uno dei maggiori sceneggiatori della serie animata Digimon a scrivere il film, date la parte del protagonista a Shinya Tsukamoto (hai visto mai che non vi dà una mano nella regia...), fate una scorpacciata di peperoni e ve ne andate a nanna con la certezza che gli incubi saranno quanto mai d'ispirazione per dare al film un'evoluzione assurda.
I primi venti minuti di Marebito, infatti, fanno urlare al plagio nei confronti del grande cineasta inglese. Poi, in perfetto stile nipponico, il film prende una china del tutto inattesa che rasenta, quindi sconfina, infine straripa ne la follia. Nel sottosuolo di Tokyo il diafano Masuoka (Tsukamoto) incrocia spaventose creature (i Deros), morti viventi, e persino una bella ragazza nuda e incatenata che pensa bene di portarsi a casa, dove scoprirà che si nutre solo di sangue.
Un nuovo tassello va ad aggiungersi al mosaico degli horror orientali da culto (o presunti tali), firmato da un regista che già ne vanta uno nel suo carnet: quel Ju-on che si è meritato nel breve volgere di 3 anni la promozione da video a pellicola, un seguito, e un remake hollywoodiano, sempre per mano di Shimizu. Intendiamoci, il film non è affatto male, e riserva diversi momenti di sana paura mista a disgusto (la vampirina che lecca il sangue dal parquet fa il suo effetto), eppure non convince del tutto. Ma se dobbiamo parlare di "culto", c'è da sospettare che questo stia diventando un vero e proprio genere, come ai tempi del western o del peplum. "Che film hai visto stasera?" "Ah, un cult movie, niente di speciale".
view post Posted: 14/8/2013, 10:53     Un saluto - Sala Presentazioni
Ecco so sempre l'ultimo :00024036.gif: benvenuta tra noi.
view post Posted: 1/8/2013, 11:10     Incidente autobus viadotto Irpinia - Disastri
Io sugli autobus ci passo ormai le mie giornate e tendo a non concordare con te sul fatto che basti la manutenzione per far si che un mezzo abbia vita infinita a meno che non gli si cambi tutto lasciando solo la scocca.Le ditte in quanto a manutenzioni tendono a fare il minimo ed indispensabile e i collaudi o revisioni sono spesso fatte all'acqua di rose.Gli autisti normalmente conoscono i limiti di cio' che guidano ma non sempre questo basta ad evitare problemi,si vedono tutti i giorni sulle autostrade mezzi pesanti con grandi carichi fermi con le ruote scoppiate,ma cio' non impedisce ai proprietari in nome del risparmio di montare gomme ricoperte invece di gomme nuove e poi vada come vada.Per quanto riguarda le autostrade,praticandole ormai a cadenza settimanale ho capito che il vero pericolo non è l'alta velocita' ma la bassa velocita,ci sono zombie che in autostrada guidano ad 80 km/h creando traffico e pericolo per chi viaggia a velocita' superiori.
1480 replies since 29/11/2008