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Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

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Demon Quaid
view post Posted on 28/9/2010, 18:47 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Medesicasta

Nella mitologia greca, Medesicasta chiamata anche Medesicarte o Medesicaste era un personaggio noto ai tempi del mito.

Secondo Omero

Omero la cita nell'Iliade come una delle figlie di Priamo avute non con la sua moglie Ecuba ma con un'altra donna, una delle sue concubine. Sposò Imbrio il figlio di Mentone.

Secondo Apollodoro


Apollodoro invece la cita come figlia del padre di Priamo, Laomedonte. Essa sopravvisse alla guerra di Troia e fu portata come bottino di guerra fuori dal regno ma fermò il ritorno in patria dei soldati incendiando, con l'aiuto delle sorelle, le navi.

Medonte

Medonte è il nome di due personaggi della mitologia greca.

Medonte, figlio di Oileo

Il più noto è il figlio di Oileo e quindi fratello di Aiace, detto Oileo per distinguerlo da Aiace Telamonio. Medonte partì insieme a Filottete per la guerra di Troia; durante una sosta presso l'isola di Lemno il suo compagno venne morso da un serpente e, a causa del fetore emanato dalla ferita, fu costretto a rimanere da solo nell'isola.

Medonte divenne così comandante del contingente del compagno e venne ucciso da Enea durante un combattimento mentre si cingeva d'assedio la città.

Medonte, araldo dei Proci

Nell'Odissea Medonte, nonostante fosse l'araldo dei Proci, rimase fedele alla casa di Ulisse e per questo fu risparmiato quando il re di Itaca, al ritorno del suo lungo viaggio, mise in pratica la sua vendetta massacrando tutti i Proci e i traditori della sua reggia, incluse le ancelle infedeli.
Solo Medonte e l'aedo Femio si salvarono.

Medonte, figlio di Antenore

Nell'Iliade compare un guerriero troiano col nome di Medonte, il quale insieme ad altri suoi compatrioti assiste al discorso di Ettore, che promette un'ottima ricompensa per chi riuscirà a trascinare il cadavere di Patroclo, da lui ucciso, nella città di Troia. Insieme a Medonte compaiono altri guerrieri: Mestle, Glauco, Tersiloco, Asteropeo, Disenore, Ippotoo, Forci, Cromio ed Ennomo.

L'impresa non si rivelerà tuttavia così fortunata: Aiace Telamonio, schieratosi in difesa del giovane Patroclo, farà strage di Troiani e ucciderà Ippotoo e Forci.

Medusa (mitologia)

Medusa è un personaggio della mitologia greca, figlia di Forco e di Ceto. Era una delle Gorgoni, insieme a Steno ed Euriale,ma l'unica ad essere mortale.

Nelle rappresentazioni più antiche ella era orrenda, esattamente come le sue sorelle Steno ed Euriale. In versioni più recenti tuttavia (Pindaro, Ovidio) Medusa è stata considerata come bellissima e spaventosa allo stesso tempo.

Secondo il mito Poseidone si era innamorato di Medusa quando ancora era una bellissima fanciulla. Una notte dunque il dio la sedusse (o la violò) nel tempio di Atena. Quest'ultima profondamente irritata dall’affronto subito, aveva trasformato la fanciulla in un orribile mostro: le mani erano state trasformate in pezzi di bronzo; erano state fatte comparire delle ali d’oro e ricoperto il corpo di scaglie; i denti erano diventati simili alle zanne di un cinghiale; i capelli erano stati trasformati in serpenti ed al suo sguardo aveva dato la capacità di trasformare in pietra chiunque la guardasse negli occhi.

La morte

Medusa fu uccisa da Perseo, che le mozzò la testa guardando la sua immagine riflessa sul suo scudo, lucido come uno specchio. Quando tagliò il capo, dal collo della Gorgone uscirono i figli che aveva generato dopo la notte con Poseidone, Pegaso e Crisaore.

Secondo Ovidio, dal suo sangue nacquero anche il corallo rosso e Anfesibena.

Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò di pietra.

Infine, la testa di Medusa fu donata da Perseo ad Atena, che gli aveva donato lo specchio riflettente con il quale aveva potuto affrontare Medusa senza guardarla direttamente negli occhi e senza così essere pietrificato. Atena, ricevutala in dono, la pose al centro della propria Egida.

Meganira

Nella mitologia greca, Meganira era il nome della figlia di Crocone, divenuta in seguito moglie di Arcade e la madre di Afida e Elato.

Su chi fosse la moglie di Arcade i mitografi erano in disaccordo, alcuni affermavano che fosse Leanira, altri che fosse una ninfa, chiamata Crisopelea.

Anche sul numero dei figli non vi è unione di accordo, alcuni infatti affermavano che ve ne fosse un terzo, di nome Azano.

Megapente

Nella mitologia greca, Megapente dal greco Μεγαπέυὗης era il nome di diverse figure distinte.

Sotto tale nome troviamo:

* Megapente, re di Argo;

* Megapente, figlio di Menelao.

Megapente re di Argo

Megapente era figlio di Preto e padre di due figli: Ifianira e Anassagora. Dapprima re di Tirinto, durante viaggi e battaglie finì per diventare re di Argo. Il suo regno e la sua discendenza durarono a lungo.

Megapente figlio di Menelao


Megapente il figlio che Menelao ebbe con una schiava (chiamata o Teride o Pieride), secondo la leggenda narrata, nacque mentre la consorte legittima di Menelao, Elena, si trovava a Troia con Paride.

Quando il re morì il regno non passò a Megapente ma al figlio legittimo Oreste.

Secondo un'altra versione minore, racconta che mentre Oreste era indaffarato con le Eumenidi, Megapente e Nicostrato scacciarono Elena che si rifugiò nell'isola di Rodi, a Polisso.

Megara (mitologia)

Megara è una figura della mitologia greca, figlia di Creonte re di Tebe.

Venne data in sposa ad Eracle da Creonte, come ricompensa per l'aiuto che aveva dato il semidio.

Megara venne violentata da Lico durante un periodo di assenza di Eracle, il quale fu colto da una rabbia incontrollabile quando venne informato dell'accaduto e in un raptus di follia uccise Lico, la stessa Megara e i figli che aveva avuto con lei.

Megareo

Nella mitologia greca, Megareo era il nome di uno dei figli di Poseidone.

Abitante della città di Onchesto, esistono due versioni del mito a seconda del luogo dove essa viene raccontato:

* I beoti raccontano che in occasione della battaglia intercorsa fra Niso e Minosse, egli appena saputo dell'attacco che aveva subito il figlio di Pandione II (Niso) andò in suo aiuto. Partì con un esercito di guerrieri beoti e finì con l'essere ucciso. A quel punto venne sepolto nella città di Nisa che in suo onore venne chiamata Megara. In guerra forse venne ucciso dallo stesso Minosse.

* I megaresi si discostano da questa versione, affermano che egli sposò la figlia di Niso la bella Ifinoe. Lui divenne re essendo succeduto allo stesso Niso. Alla sua morte Alcatoo prese il suo posto sul trono. Per avere sposato la figlia di lui Evecme.

Megareo era anche un altro nome di Meneceo, padre di Creonte.

Megete

Nella mitologia greca, Megete o Mege era il nome del figlio di Fileo, uno dei capi achei, il quale partecipò alla guerra di Troia, a causa di un giuramento che lo legava a Elena, la regina spartana andata in sposa a Menelao, la quale venne rapita dal principe troiano Paride. Il marito offeso volle vendicare l'oltraggio, e, dopo aver chiesto aiuto al fratello Agamennone, portò di fronte alla città rivale un innumerevole esercito. Le vicende più importanti di questo conflitto sono raccontate da Omero nell'Iliade.

Genealogia e origini


Originario dell'Elide, patria di suo padre, Mege vantava, attraverso di lui, la diretta discendenza dal re leggendario Augia.
Diverse sono le ipotesi, al contrario, sul nome della madre. Secondo una tradizione, egli era figlio di Ctimene, figlia di Laerte e quindi sorella di Odisseo. In tal modo egli veniva considerato nipote diretto dell'eroe. Un'ulteriore versione riferisce che il ruolo materno era attribuito a Timandra, figlia di Tindaro e Leda, e sorella di Elena e Clitennestra. Un'ultima tradizione afferma che Mege era figlio di una certa Eustioche. Mege aveva una sorella, Euridamia, moglie dell'indovino Poliido.

Mege tra i "Pretendenti di Elena"


Alla morte del padre, Mege assunse il completo dominio delle isole che fronteggiavano l'Elide, quali Dulichio e le Echinadi, nel mar Ionio. Le tradizioni non lo dicono sposato e ciò giustificherebbe il suo interesse verso la giovane figlia di Tindaro, Elena, la quale, non ancora in età da marito, era diventata comunque oggetto di corteggiamento e profferte da parte dei sovrani di tutta la Grecia.
Igino, nelle sue Fabulae, nomina Mege proprio tra i corteggiatori della giovane.

Grazie ad uno stratagemma di Odisseo, Tindaro riuscì a legare i pretendenti ad un giuramento, che li costringeva ad intervenire a favore dell'uomo che sarebbe stato prescelto come sposo della fanciulla. Quando le sorti caddero sul giovane Menelao, tutti i pretendenti, compreso Mege, furono costretti a non protestare e ad attenersi al patto.

Nella guerra di Troia

In seguito al rapimento di Elena da parte di Paride, principe figlio di Priamo, re di Troia, il comandante di Dulichio, chiamato in causa in seguito al suo giuramento, partecipò immediatamente al conflitto appena scoppiato, appoggiando con le sue forze militari i due Atridi, Agamennone e Menelao.

Megete comandava chi proveniva da Dulichio e dalle isole Echine, portando con se quaranta navi pronte per attaccare Troia, nel libro II dell'Iliade, nel "Catalogo delle navi" alleate.

Anche lo Pseudo-Apollodoro afferma che la flotta di Mege era composta da quaranta navi. Igino parla al contrario di sessanta navi.

Durante la guerra si distinse uccidendo il figlio di Antenore, Pedeo con la sua lancia, inoltre colpì a morte Cresmo anche se per sbaglio, egli infatti voleva uccidere Polidamante. Dolope proprio in quel frangente cercò di approfittare di un suo momento di distrazione, lo colpì con la sua lancia ma la corazza, regalo di suo padre, resse e subito Megete lo uccise.

Nella guerra, Mege uccise un totale di otto guerrieri nemici.

Mela (Licimnio)

Nella mitologia greca, Mela era il nome di uno dei figli di Licimnio e di Perimede.

Aveva una sorella, Anfitrione e due fratelli Eono e Argeio. Amico e compagno di guerra insieme ad Argeo di Eracle andò a combattere il Re di Ecalia, Eurito trovandovi la morte insieme al fratello. Il semidio, loro lontano parente li seppellì entrambi.

Mela (Portaone)

Nella mitologia greca, Mela era il nome di uno dei figli di Portaone, e di Eurite.

Eurite era la figlia di Ippodamante e da lui discendeva da Perimede e quindi da un altro Mela.

Si racconta che ebbe diversi figli tutti uccisi poi da Tideo.

Mela (mitologia)

Nella mitologia greca, Mela era il nome di diversi personaggi di cui si raccontano le gesta nei miti, si trattava di un nome maschile.

Sotto tale nome ritroviamo:

* Mela, figlio di Frisso e di Calciope.
* Mela, figlio di Licimnio e di Perimede
* Mela, figlio di Portaone e di Eurite

Melampo

Melampo è una figura della mitologia greca, figlio di Amitaone e di Idomenea, discendente di Eolo. Il suo nome significa "piedi neri": fu così chiamato perché, non portando mai calzari, aveva i piedi anneriti dal sole. Comprendeva il linguaggio degli animali e possedeva virtù profetiche. Guarì dalla pazzia le figlie di Preto, re di Tirinto, e sposò una di esse.

Melanione

Melanione (o Ippomene) è una figura della mitologia greca, era figlio di Onchestrio.

Melanione si innamorò di Atalanta e supplico Afrodite di aiutarlo. Atalanta sottoponeva tutti i suoi pretendenti ad una prova di corsa, uccidendo tutti quelli che non riuscivano a batterla.
Afrodite diede a Melanione tre mele d'oro e gli indicò come utilizzarle. Per tre volte Melanione ne fece cadere una durante la corsa: tutte le volte Atalanta si fermò per raccoglierle, permettendo a Melanione di vincere e sposare la principessa.

Melanione si mostrò ingrato verso la dea che l'aveva aiutato. Artemide li indusse a profanare un tempio e Afrodite li punì trasformandoli in leoni.

Alcuni autori indicano che dalla loro unione nacque Partenopeo.

Melanippe (Arne)

Melanippe, detta anche Arne, era la figlia di Eolo e la profetessa Tea nella mitologia greca.

Nascita

Eolo riusci a sedurre la profetessa Tea (o Teti), figlia di Chirone.

La donna era solita accompagnare Artemide durante le varie cacce. Tea era preoccupata per la possibile reazione del padre se si rendesse conto che ella era incinta, ma non volle chiedere aiuto alla sua dea amica.

Poseidone voleva aiutare il suo amico Eolo e trasformò la donna in una cavalla, fino a quando non avesse partorito. Così accadde, dopo che la puledra usci fuori dal corpo di Evippa (il nome della cavalla) il dio del mare pose il volto di Tea nel cielo diventando la costellazione della cavalla.

La progenie

Melanippe (ora chiamata Arne) venne affidata a Desmonte, ben felice di adottare una fanciulla visto che egli era privo di progenie. Chirone non seppe mai nulla di ciò.

Poseidone intanto si era innamorato di Melanippe, riuscì a sedurla appena cresciuta, Desmonte si accorse che la figlia adottiva era rimasta incinta, l'accecò e la segregò in una tomba vuota, dandole come nutrimento solo pane e acqua.

La donna partorì due gemelli che subito vennero esposti alle belve su di un monte. Uno era identico a suo nonno e fu chiamato Eolo, l'altro Beoto.

In seguito Teano, moglie di Metaponto, sterile, trovò i gemelli e fece far credere a tutti che fossero i suoi pargoli.

Edited by demon quaid - 29/12/2014, 20:53
 
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