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Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

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Demon Quaid
view post Posted on 9/9/2010, 20:57 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Ida (Argonauta)

Nella mitologia greca, Ida, figlio di Arene e di Afareo, anche se in realtà il suo vero padre era Poseidone. Egli ha partecipato alla spedizione degli argonauti.

La disputa con i dioscuri

Ida e suo fratello gemello Linceo, dalla vista infallibile, avevano come promesse spose due sacerdotesse, Febe e Ilaira. Furono però rapite dai gemelli Castore e Polideuce, noti come i dioscuri, da esse ebbero diversi figli.

Contro Apollo

Apollo, il dio, un giorno volle portare Marpessa con se sottraendola al padre di lei Eveno, figlio di Ares. Egli aveva posto come condizione a chiunque volesse prendere la figlia di vincerlo ad una gara con il cocchio a condizione che se lo sfidante venisse sconfitto la propria testa venisse persa.

Apollo il giorno della sfida non era solo, anche il prode Ida era venuto e per l'occasione ebbe un cocchio alato grazie asuo padre. Con esso invece di sfidare i due contendenti rapì la ragazza e fuggì nell'Etolia.

Il dio lo raggiunse a Messene e qui i due combatterono fin quando Zeus li divise, chiedendo alla donna di scegliere il proprio sposo. Marpessa temendo il possibile infausto comprtamento di Apollo scelse Ida come suo sposo.

La sfida finale con i Dioscuri


Ida insieme al suo fratello gemello partecipò alle imprese degli argonauti, aiutando Giasone nella sua impresa. Durante il viaggio si sono dovuti alleare con i loro acerrimi rivali, i dioscuri. Alla morte di Afareo tutti i quattro razziarono il bestiame in Arcadia. Quando tutto si completò, Ida stesso divise il bottino, distribuì a tutti un grosso pezzo di una vacca, affermando che il primo che finiva la propria parte potesse scegliere le migliori bestie.

Ida in un sol morso finì la propria parte, ed aiutò suo fratello a finire la sua, appena terminato si misero in viaggio con la parte migliore della mandria. Quando i dioscuri finirono di mangiare si misero alla caccia dei due, volendoli accusare di avere barato, ma non trovarono Ida e Linceo ma solo il bestiame che subito recuperarono e si nascosero pronti ad attaccare i rivali al ritorno.

Linceo, grazie alla sua vista, li aveva scorti dal monte Taigeto dove stavano sacrificando del bestiame a Poseidone. Ida avvisato corse lancia in mano per poi scagliarla contro Castore che morì trafitto.

Polideuce, infuriato, si scagliò contro Ida che lo accolse con la pietra tombale di Afareo con cui lo colpì pesantemente, ferito ma non morto il dioscuro uccise Linceo con la sua lancia, stava per essere ucciso da Ida ma intervenne Zeus che uccise il figlio di Poseidone con una folgore per difendere il proprio.

Idamante

Idamante nella mitologia greca è re di Creta, successore del padre Idomeneo.

Idamante, rimasto a Creta durante l'assenza del padre, governa come principe e si innamora di Ilia, principessa troiana figlia di Priamo. Al rientro del padre Idomeneo con la flotta navale, Idamante lo accoglie sulla spiaggia senza sapere che, durante il lungo e pericoloso viaggio, il padre aveva promesso di sacrificare al dio Poseidone la prima persona che avesse visto una volta giunto sul suolo patrio per poter raggiungere salvo la patria. In questo modo Idomeneo avrebbe dovuto sacrificare il figlio. Tuttavia, Idomeneo si libera dal voto a Poseidone rinunciando al trono in favore del figlio.

Idamante regna così assieme ad Ilia su Creta.

Idas

Idas è una figura della mitologia greca, figlio di Afareo re di Messenia e fratello gemello di Linceo.

Nel libro IX dell'Iliade di Omero è descritto come il più forte tra gli uomini, in grado di sfidare lo stesso Apollo.

Idas rapì Marpessa, figlia del dio del fiume Eveno, e si scontrò con Apollo per lei. Zeus intervenne e diede alla ragazza la possibilità di scegliere, che lo preferì ad Apollo.

Idas e il fratello Linceo, fecero parte della spedizione degli argonauti e quindi alla caccia del cinghiale di Calidone.

I due gemelli, insieme con Castore e Polluce, organizzarono anche una spedizione in Arcadia per impadronirsi di uno splendido armento, ma alla partenza per la missione partirono portandosi via tutti i cavalli e lasciando a terra Castore e Polluce.

Idea (mitologia)

Nella mitologia greca, Idea era un nome di diverse figure, come:

* la ninfa moglie di Scamandro;
* la figlia di Ideo.

Idea la ninfa

Scamandro alla guida di una parte del popolo cretese in fuga dalla loro patria per colpa della carestia, durante il viaggio si sposa con la ninfa Idea che le diede un figlio, Teucro.

Generazioni


Alla morte di Teucro gli successe Dardano suo figlio. Egli a sua volta ebbe diversi figli fra cui Ideo. Ideo infine, ebbe una figlia e la chiamò Idea.

Idea la figlia di Ideo

Fineo dopo la morte della prima moglie sposò Idea, una delle principesse scite, la figlia di Ideo. Codesta Idea era gelosa dei figli avuti con la prima moglie, arrivando ad assoldare falsi testimoni per denunciarli di ogni cattiveria possibile. Gli zii dei due fanciulli, Calaide e Zete, una volta scoperto l'imbroglio liberarono i nipoti dalla prigione dove erano stati rinchiusi e Fineo non soltanto celebro una festa per l'occasione ma ripudiò Idea che tornò da suo padre.

Al loro ritorno i due gli avevano preparato un agguato. Linceo, però, li scorse ed uccise Castore. Polluce, a sua volta, riuscì ad uccidere Linceo.

Idas, scagliatosi su Polluce con una pietra, perì fulminato da Zeus pochi istanti prima di riuscire ad ucciderlo.

Ideo (Iliade)

Nella mitologia greca, Ideo è il nome di un araldo troiano, nonché auriga privato del carro di Priamo al tempo della guerra di Troia. Omero lo presenta come il sostituto del re nei momenti in cui Achei e Troiani trattano pacificamente per risolvere il conflitto senza scontri di massa, bensì tramite leali duelli. Il suo ruolo di guidatore di carri è invece esplicitato nel XXIV libro del poema, quando scorta l'anziano re presso la tenda di Achille.

Prima della guerra


Gli scritti che citano Ideo anteriormente al conflitto troiano sono scarsissimi; un frammento saffico afferma che l'araldo arrivò correndo a Troia da Tebe Ipoplacia, annunciando l'imminente matrimonio di Ettore e Andromaca, che gli abitanti accolsero con acclamate manifestazioni di gioia ed una grandissima partecipazione emotiva.

Nel conflitto

Nel libro III dell'Iliade, Achei e Troiani stabilirono di mettere fine alle ostilità tramite un regolare duello tra Paride e Menelao; nel caso in cui a vincere sarebbe stato il primo, i Troiani avrebbero potuto tenersi la donna rapita, Elena; in caso contrario, quest'ultima sarebbe stata restituita al legittimo marito, Menelao appunto. Ideo, carico dei preziosi crateri e delle coppe lucenti simboleggianti il patto, riferì personalmente a Priamo quanto era stato deciso, invitandolo a raggiungere il campo di battaglia per assistere allo scontro.

Ideo (mitologia)

Nella mitologia greca, Ideo, era uno dei figli di Dardano, ed aveva due fratelli maggiori, Erittonio e Ilo (o Zacinto).

Il lungo viaggio alla fondazione di Troia


Dardano, figlio di Teucro continuò il viaggio che porterà alla creazione di Troia avviata da Scamandro. Mentre stava allargando i confini del suo regno, Ideo il figlio minore di Dardano, aveva seguito suo padre nella sua avventura. Aveva portato con se le sacre immagini grazie ad esse Dardano poté insegnare la cultura religiosa alla nuova gente.

Ideo si stabilì in seguito sul monte Ida, che secondo alcuni prese da lui il nome. In quel luogo creò i misteri della Frigia, madre degli dei.

Progenie

Ideo ebbe una figlia, Idea, che divenne poi la moglie di Fineo.

Idmone

Nella mitologia greca, Idmone, il veggente, figlio di Apollo e di Cirene, era uno degli Argonauti.

Nascita

Il divino Apollo prese con se la bella Cirene, regalandole una lunga vita e una terra, e in seguito la lasciò alle cure di certe ninfe del mirto. Qui ogni tanto il dio le faceva visita e lei procreò diversi figli fra cui Aristeo e Idmone.

Una versione minore riporta che suo padre fu Ares.

Gli Argonauti

Giasone, invocando aiuto a tutti gli eroi del tempo, per la sua futura impresa, fu felice di annoverare fra il suo equipaggio il prode Idmone.

Nella città di Mariandine gli Argonauti furono ben accolti dal re locale. Il giorno dopo l'arrivo Idmone fu attaccato da un cinghiale infuriato sulle rive del fiume Lico, dove risiedeva pronto per attaccare chiunque si fosse avvicinato. Nello scontro il veggente venne ferito ad una gamba, colpito dalle zanne della bestia. Ida, un altro Argonauta subito accorse a prestargli aiuto, ma non potendo fermare l'emorragia, Idmone morì dissanguato. Gli argonauti piansero la sua scomparsa per tre giorni consecutivi. In seguito accanto al suo tumulo, ne innalzarono un altro, per Tifide.

Progenie

Idmone ebbe un figlio, Testore, eroe all'epoca della guerra di Troia.

Idomenea

Idomenea è il nome di due donne della mitologia greca. La prima aveva sposato Amitaone figlio di Creteo, e dal loro matrimonio erano nati Melampo e Biante.

Un'altra Idomenea è una discendente della prima. Infatti il figlio di Melampo Abante sposa Aglaia e fra i figli avuti vi è Idomenea.

Idomeneo

Idomeneo è una figura della mitologia greca, figlio di Deucalione e nipote di Minosse; fu re di Creta.

Idomeneo fu uno dei pretendenti della bella Elena, e partecipò con ottanta navi alla guerra di Troia, come tutti i suoi altri pretendenti. Nella guerra tra achei e troiani raccontata nell'Iliade si distinse in numerose imprese, uccidendo Asio (il giovane capo troiano fratello di Niso), Otrioneo, Alcatoo, Enomao (Iliade), Erimante e Festo. Seppe difendere le navi greche contro gli assalti portati da Deifobo ed Enea. Inoltre fu tra gli eroi che, nascosti nel cavallo di legno, penetrarono nella città; era tra i giudici che attribuirono le armi di Achille ad Ulisse meglio conosciuto come Odisseo.

Secondo alcune tradizioni, Idomeneo venne ucciso da Ettore nella guerra di Troia, ma le versioni originali raccontano come egli, dopo aver abbandonato il suolo insanguinato della imponente città, partì per la sua terra con la sua nave, ma trovò il suo trono usurpato da un altro uomo con cui sua moglie aveva avuto una relazione. Partì nuovamente per l'Italia e si stabilì definitivamente in Calabria, dove fondò una nuova città.

Idotea


Idotea o Eidotea è il nome di due personaggi della mitologia greca.

Il primo era una ninfa, figlia di Proteo, dio pluriforme (dal greco Polytropon caratteristica di Odisseo), figlio del titano Oceano e della ninfa Teti. Idoteca aiutò il re di Sparta Menelao a trovare la via verso la sua patria convincendo Proteo.

Il secondo personaggio chiamato Idotea è una regina, moglie del leggendario Mileto, fondatore della omonima polis.

Idra

Serpente o drago mostruoso, figlio di Echidna e Tifone: aveva molte teste (da tre a nove, secondo le varie leggende), che rinascevano duplicate appena tronche. Nacque sotto un platano presso la fonte Amimone. Visse poi nella vicina palude di Lerna, dove gli omicidi venivano a purificarsi. Ecco l'origine del proverbio: "Una Lerna per i malvagi".
Lerna sorge accanto al mare, a circa cinque miglia dalla città di Argo. Questo fertile e sacro distretto fu un tempo terrorizzato dall'Idra che aveva la sua tana sotto un platano, presso la sorgente del fiume Amimone e si aggirava nella palude Lernea di cui nessuno riuscì a misurare la profondità, e che divenne la tomba di molti incauti viandanti. L'Idra aveva un mostruoso corpo di cane e otto o nove teste serpentine, una di esse immortale; ma taluni parlano di cinquanta, altri di cento teste. A ogni modo, l'Idra era così velenosa che il suo solo respiro e persino il puzzo delle sue tracce potevano uccidere. La seconda Fatica che Euristeo impose ad Eracle fu di uccidere l'Idra di Lerna, che Era aveva addestrato per minacciare la vita dell'eroe.
Atena aveva ben meditato in quale modo Eracle potesse uccidere l'Idra, e quando egli giunse a Lerna, sul suo cocchio guidato dal nipote Iolao, gli indicò la tana del mostro. Dietro consiglio della dea, Eracle costrinse l'Idra a uscire dalla tana tempestandola di frecce infuocate, e poi l'assalì trattenendo il fiato. Il mostro si avvolse attorno ai suoi piedi, nel tentativo di farlo inciampare. Invano Eracle si accanì con la clava: non appena gli riusciva di spaccare una delle teste dell'Idra, subito ne rinascevano due o tre altre per sostituirla.
Un enorme granchio emerse allora dalla palude per aiutare l'Idra e si attaccò al piede di Eracle; schiacciando violentemente il guscio del granchio sotto il tallone, Eracle gridò per invocare il soccorso di Iolao. Iolao diede fuoco a un lembo di bosco e poi, per impedire che nuove teste rispuntassero sul corpo dell'Idra, ne cauterizzava la radice con rami infuocati.
Usando una spada o un falcetto, Eracle tagliò allora la testa immortale e la seppellì, ancor sibilante, sotto un pesante masso ai margini della strada che conduceva a Elea. Poi squartò la carcassa e immerse la punta delle sue frecce nella bile del mostro. Da quel giorno la minima scalfitura prodotta da tali frecce fu sempre fatale.
Per ricompensare il granchio dei suoi servigi, Era lo pose nella costellazione del Cancro che brilla in cielo vicino a quella dell'Idra. Euristeo dichiarò che quella Fatica non era stata compiuta a dovere, perché Iolao aveva aiutato Eracle con i suoi rami infuocati.

Ieromnene

Ieromneme è un personaggio della mitologia greca, figlia del fiume Simoenta. È la sposa di Assaraco e la madre di Capi (dunque la bisnonna di Enea).

Ifeo

Ifeo, personaggio dell'Iliade, fu un guerriero troiano.

Ifeo fu ucciso da Patroclo nell'azione bellica descritta nel libro XVI dell'Iliade relativo alla battaglia delle navi.

Ifi (mitologia)

Ifi è il nome di quattro personaggi diversi della mitologia greca.

Uno dei miti

Ifi si innamorò perdutamente della bella Anassarete. La donna, famosa per la sua freddezza, non ricambiò mai il sentimento di lui, ma anzi lo trattò quasi malamente, nonostante le gentilezze e le cortesie che egli gli riservava. Disperato Ifi decise di suicidarsi con la speranza che il suo gesto estremo avesse potuto abbattere la freddezza dell'amata, ma ella si dimostrò fredda anche in questa circostanza.

Secondo il mito, che viene narrato da Ovidio ne Le metamorfosi, la dea Afrodite, che aveva assistito a tutta la vicenda, decise di trasformare la ragazza in una statua di pietra, così come di pietra era il suo cuore.

Ifianassa

Nella mitologia greca, Ifianassa era il nome di diversi personaggi di cui si raccontano le gesta nei miti.

Con tale nome ritroviamo:

* Ifianassa, figlia di Agamennone e di Clitemnestra chiamata anche Ifigenia
* Ifianassa, la figlia di Preto
* Ifianassa, la moglie di Endimione che da lui ebbe Etolo.

Ifianassa (Preto)

Nella mitologia greca, Ifianassa era il nome di una delle figlie di Preto il re di Argo ed in seguito fu sovrano di Tirinto e e di Stenebea.

Aveva due sorelle, Lisippe ed Ifinoe insieme venivano chiamate le Pretidi.

Di lei e delle sue sorelle si racconta in occasione dell'incontro con Melampo. Le tre sorelle erano uscite di senno e il loro padre disperato fino a quando Melampo, il primo medico come citato nei racconti, venne nel suo paese, incontratele riuscì a guarirle. Ifianassa andò in sposa al medico da cui ebbe un figlio, Abante.

Edited by demon quaid - 27/12/2014, 14:02
 
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