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Le 3 alchimie

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Matrona Malice
view post Posted on 4/12/2010, 01:23     +1   -1




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Gli alchimisti esistono ancora nel secolo presente e sono sostanzialmente fautori di tre concezioni del'alchimia.

Da quanto mi risulta, solo l'alchimista inglese Lapidus sostiene che l'alchimia non è altro che chimica pura.
A suo avviso, per trasformare i metalli vili in oro sono necessari solo le conoscenze e i procedimenti chimici; l'alchimia non ha alcun rapporto con le pratiche esoteriche o magiche.

Quale nesso - domanda Lapidus - intercorre tra i tre principi dell'arte, Sale,Zolfo e Mercurio, e le concezioni religiose o spirituali? Se qualcuno intravede nei testi alchemici significati di questo tipo, vuol dire che non ha capito nulla.

Per lui è causale che alcuni alchimisti siano stati anche degli esoteristi.
Mi sembra che in quel modo Lapidus disgiunga l'alchimia dalla filosofia ermetica.
Il suo libro In Pursuit of Gold è stimolante e incoraggiante ai fini di un proprio lavoro.
ùquando abbia ragione invece riguardo alla trasmutazione degli elementi per via puramente chimica lo esamineremo in un altro momento.

L'autore comunque non ci comunica i risultati della sua attività.
La questione è posta in tutt'altri termini dai cultori dell'alchimia spirituale, basta su concezioni per lo più analoghe a quelle di C.G.Jung.

In sostanza l'alchimista osserverebbe nell'alambicco le proiezioni del proprio inconscio.
Così come il volto comincia a modificarsi quando ci osserviamo a lungo allo specchio, allo stesso modo nell'alambicco compaiono i colori e i simboli.

Dal punto di vista puramente animico i successi di laboratorio non contano.
I risultati chimici degli alchimisti sono prodotti secondari puramente casuali.
Per C.G.Jung l'alchimia è un processo d'individuazione.

Le sue ricerche sono dastae sul mondo simbolico dell'alchimia e sulle analogie dell'alchimia con i simboli di altri sistemi finalizzati all'individuazione tramite tecniche meditative.

Il grande merito di Jung è stato quello di non aver considerato l'alchimia come la preistorica della chimica,ma come un campo di ricerca indipendente; ne ha messo in evidenza la vastità e la portata aprendo nuovi orizzonti alla ricerca sulla storia dell'alchimia.

Negli ambienti esoterici l'alchimia come puro processo d'individuazione continua a essere molto apprezzata.

Fautori della terza concezione sono Fulcanelli, Alexander von Bernus, Frater Albertus e altri.
Secondo questa concezione il processo di autocoscienza e i lavori di laboratorio sono inscindibili,perchè il successo di laboratorio è indice del progresso nell'individuazione e il progresso nell'individuazione porta ai successi di laboratorio, per quanto la riuscita sia condizionata dalla Grazia di Dio: le istruzioni di un adepto e le letture non bastano.

Fulcanelli suddivide l'alchimia in 3 discipline solitamente confuse nell'uso corrente della lingua: la spagiria, l'archimia e la filosofia ermetica.

Questa è opinione comune che il termine spagiria sia stato coniato da Paracelso per il quale era praticamente un sinonimo di alchimia, ma in realtà lo troviamo già in Plotinio.

La spagiria comprende le cognizioni sulla fabbricazione dei rimedi, quelle conoscenze che i farmaci e i medici avrebbero dovuto avere.

Tuttavia dagli sfoghi di Paralcelso sulle scarse conoscenze in materia dei farmaci e dei medici, si desume che la situazione non voveva essere sempre brillante.

Secondo Fulcanelli la spagiria comprenderebbe anche cognizioni sulla ceramica, sulla fabbricazione del vetro, sulla produzione dei pigmenti e dell'acquavite.

In breve, vi sarebbero incluse tutte le conoscenze tecnico-chimiche.
Gli spagiristi che si limitano a lavorare con le sostanze minerali,secondo Fulcanelli praticherebbero l'Archimia o vorarchadumia.

Libavius (fino al 1616) chiama archimia quella parte di alchimia che insegna a perfezionare i metalli.
Il termine vorarchadumia compare la prima volta nel titolo di un libro di Panteo, un alchimista sacerdote veneziano del XVII secolo.

Sembra che il termine derivi dal caldaico Vorarch, "oro", e dall'espressione ebraica Mea a adumot, " Due cose rosse".

In pratica diventa un termine occulto per indicare la polvere rossa di proiezione.
La trasmutazione dei metalli sarebbe quindi un compito dell'archimista.

L'archimia e la spagiria sono scienze essoteriche e si possono considerare come i precessori della chimica moderna.
Dire che l'alchimia ha preceduto la chimica è stato solo in riferimento alla spagiria e all'archimia.
Per Fulcanelli, Lapidus sarebbe un rappresentante dell'archimia.

Naturalmente anche tra gli spagiristi e gli archimisti troviamo fanfaroni e imbroglioni che volevano fabbricare l'oro per arricchirsi rapidamente,per quanto dobbiamo molte nozioni chimiche a diversi di loro.
La vera alchimia, o filosofia ermetica, così Fulcanelli,è una Scienza esoterica, una scienza segreta, la cui trasmissione può avvenire solo oralmente, cioè da maestro a disciepolo

Alchimia di Helmut Gebelein "Alchimia, la magia della sostanza", edizione Mediterranee
introduzione, testo I "L'alchimia , la sua collocazione"

Edited by demon quaid - 15/5/2016, 14:37
 
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0 replies since 4/12/2010, 01:23   97 views
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