Un Mondo Accanto

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view post Posted: 17/8/2023, 13:48 by: Demon Quaid     +1Museo Faggiano - Ville e altri luoghi infestati Italiani

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In passato si è già parlato della scoperta sensazionale del patrimonio archeologico che ha dato vita al Museo Faggiano, rinvenuto durante i lavori che Luciano Faggiano stava conducendo con l’intenzione di aprire una trattoria.

Quella che però non vi abbiamo raccontato è la storia di uno spetto che si aggirerebbe all’interno degli scavi. Si tratta dell’ormai celebre fantasma del Museo Faggiano.

Diversi testimoni, infatti, sarebbero pronti a giurare di avere visto il fantasma del Museo Faggiano aggirarsi nelle stanze dell’edificio.

Già da tempo sarebbe lo spettro di un monaco ad apparire molto spesso nel piano superiore del palazzo e questo avvenimento avrebbe anche una spiegazione quasi razionale.

Da alcuni rilievi effettuati, infatti, si è scoperto che nel punto in cui il monaco fantasma si mostra per poi sparire dalla parte opposta di un muro, in tempi antichi ci sarebbe stata una porta.

Probabilmente questo personaggio, in vita, era solito camminare per i corridoi ed attraversare quel passaggio che poi è stato murato.

Ad avvertire i responsabili del museo di queste apparizioni sono stati i turisti stessi, che avrebbero intravisto questo uomo di statura media vestito con un vestito lungo, probabilmente un saio o una tunica.

Alcuni studiosi del paranormale appartenenti all’AIRM, l’Associazione Italiana Ricercatori del Mistero, hanno condotto delle ricerche nel sito e non hanno potuto fare a meno di notare delle inquietanti quanto affascinanti stranezze.

Durante un sopralluogo effettuato nel Museo Faggiano, infatti, i ricercatori si curarono di spegnere tutte le luci della struttura per proseguire la visita con le torce.

All’improvviso, stando ai racconti di uno degli esperti, le luci si accesero per qualche secondo, sebbene tutti gli interruttori fossero abbassati, per poi spegnersi di nuovo e definitivamente.

L’episodio creò profondo sgomento nei ricercatori, che ovviamente cominciarono a cercare l’ectoplasma per provare ad avere un contatto con lui.

Uno degli esploratori, mandato dagli altri a controllare gli interruttori, giura di aver parlato con una sagoma che credeva fosse uno dei suoi compagni. Immaginatevi il suo disappunto quando ha scoperto di essere solo in quella stanza e che quella figura non era un collega.

A questi episodi vanno aggiunti anche altri due momenti in cui i ragazzi sono stati sicuri di avvertire la presenza del fantasma del Museo Faggiano.

Una volta giunti al piano inferiore, infatti, i ragazzi sentirono distintamente dei passi, che non potevano in alcun modo essere di uno dei loro compagni.

In un’ultima occasione, invece, hanno avvertito un fischio molto forte provenire dai sotterranei del museo. Anche questo suono fu così distinto da poter escludere decisamente che uno dei ricercatori si fosse semplicemente suggestionato.
view post Posted: 24/4/2022, 10:27 by: LaFigliadiArduino     +1Ciao a tutti - Sala Presentazioni
Grazie, sí vedo che avete molto materiale interessante 😉
view post Posted: 17/4/2021, 21:05 by: jibrahil     +1Mi presento a tutti - Sala Presentazioni
Ciao Alessandro. Benvenuto sul nostro Forum!!! :ATzkbi0:

Per quello che posso provo a risponderti, puoi mandarmi un messaggio privato qui e nemmeno Demon lo vedrà :D
view post Posted: 14/7/2020, 12:08 by: Sfregio     +1Museo di San Sèrvolo - Musei strani e horror
Si, qualche foto su internet si trova...
allego un Link nel quale poter trovare una Foto ed una storia del sopramenzionato Museo

https://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e...di-san-servolo/

Addirittura ho trovato il sito del Museo, con la storia e molte altre foto
allego il link

https://museomanicomio.servizimetropolitani.ve.it/il-museo/
view post Posted: 3/6/2020, 12:08 by: Demon Quaid     +1La leggenda della barchetta fantasma - Leggende
La "Barchetta fantasma" è la romantica leggenda degli amanti di Posillipo, raccontata dalla giornalista e poetessa Matilde Serao bnella sua opera “Leggende napoletane“. La poetessa napoletana è stata in grado di ricavarne un piccolissimo romanzo letterario. Un dramma sentimentale che ha ispirato le più disparate arti: da opere teatrali, versi di canzoni od opere pittoriche.

Si tratta della vicenda dei due amanti sfortunati del Golfo di Napoli, proprio lì, su quello scorcio marino posillipino. Tecla è una bella donna, sposa di Bruno, insieme rappresentano la tipica coppia agiata e nota dell’alta società. Lei, gelida! Non amava il marito e non si lasciava scappare occasione per mostrargli il suo disprezzo. Lui, invece, la amava appassionatamente. Per lei lettere d’amore, fiori, doni. Ma Tecla non mostrava alcun interesse per il suo sposo che faceva di tutto per essere riamato dentro e fuori il talamo nuziale.

Tecla lo invitava a rassegnarsi a questo amore. Bruno non ci riusciva. Avrebbe dovuto ammazzarla. Il delitto passionale lo avrebbe giustificato, ma non poteva. L’amava troppo, e sapeva che un atto del genere non lo avrebbe perdonato nemmeno a se stesso.

La superba e altezzosa Tecla però da lì a poco sarebbe caduta vittima dello stesso sentimento che il marito nutriva nei suoi confronti. Il destinatario di tali sentimenti fu Aldo. Un giovane galantuomo. Bastò uno sguardo, durante una festa, per capirsi e capire che erano fatti l’uno per l’altra.

Scintille, alchimia, quelle sensazioni che solo due amanti possono provare, stavano percorrendo la schiena di Tecla. Si sentì male, credette di morire. Impallidì. Le sue certezze vacillarono. Il marito preoccupato la riportò a casa. Tecla continuava a dimagrire, a star male, mentre il marito cercava di starle accanto nel miglior modo possibile.

Tecla si vergognava di quei sentimenti. Li voleva nascondere a tutti e a se stessa fino a quando, fuori al balconcino di casa a strapiombo sul mare, scorse una barchetta che Aldo affittava tutte le sere, e lì sostava ogni giorno per vegliare sul suo malessere.

Da lì iniziarono i loro incontri segreti. Remavano verso il mare aperto per trascorrere ore di amore e di passione, indisturbati. Erano anime gemelle, quelle anime che non hanno bisogno di parlare per capirsi. Da perfetti sconosciuti ad amanti, complici e ben presto anche vittime di questo grande amore.

Stanca di queste “fuitine” notturne, Tecla decise di fuggire per sempre da un matrimonio infelice. Tuttavia, come due perfetti incosciente, insieme ad Aldo, durante una tempestosa notte, decisero di scappare via, in mare aperto. Tuttavia non fu la tempesta a ucciderli.

Tecla sentiva che qualcosa non andava. Aldo cercava di rassicurarla, ma lì, tra la nebbia e la pioggia un barcaiolo li osservava. Non era un semplice traghettatore, ma Bruno che aveva scoperto i due amanti.

La tempesta imperversava. La barchetta degli amanti e quella di Bruno si scontrarono. Il marito di Tecla si levò il mantello, svelò la sua identità e ripudiò per sempre la moglie. Una maledizione fatale che capovolse la barca degli amanti travolti dal mare agitato.

Secondo la leggenda, i due innamorati, risalirono a galla tre volte prima di essere inghiottiti dalle acque. Tutte e tre volte abbracciati, con i cuori che battevano all’unisono e per tutte e tre le volte riuscirono a baciarsi. Anche Bruno morì a seguito dell’impatto con la barca degli amanti, sprofondando anche lui negli abissi. Anche lui risalì tre volte a galla, ma con il viso contrito dall’odio.

Oggi la leggenda è quasi una credenza: nelle caldi notte d’estate si materializza la barchetta fantasma con i tre protagonisti. Una barca si avvia verso Posillipo con le sagome dei due amanti, e un’altra invece giunge dall’alto scontrandosi con la barchetta più piccola. Secondo la credenza, in queste notti, solo le coppie davvero innamorate riescono a vedere a ad assistere la vicenda tra i numerosi suoni delle onde: la prova infallibile per gli amanti che sinceramente si amano.
view post Posted: 1/5/2020, 13:29 by: Demon Quaid     +1Perché i vampiri vengono uccisi dalla luce solare? - Vampiri
La leggenda popolare vuole che i vampiri muoiono alla luce del sole; tuttavia, questa idea è relativamente nuova. In realtà, non ci sono riferimenti mitologici a supporto.

Questa leggenda in realtà proviene dal film sui vampiri di Wilhelm Murnau Nosferatu: A Symphony of Horror (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens), un grande film espressionista tedesco uscito nel 1922.

Prima di quel film, non ci sono documenti folcloristici o mitologici che affermano che i vampiri possano morire quando entrano in contatto con la luce del sole.

Ad ogni modo, mentre i vampiri della leggenda non muoiono alla luce del sole, in quanto creature notturne sono soggetti all'habitat naturale in cui operano, rendendoli inadatti o completamente inutili al di fuori di esso.

In un certo senso, i vampiri sono vittime della loro specializzazione notturna.

Le prime leggende sui vampiri del Medioevo ci raccontano di succhiasangue con gravi difficoltà a muoversi alla luce del giorno, un problema che continua a stupire poiché segue le stesse regole della natura, cioè del "naturale", essendo il vampiri creature soprannaturali.

Perfettamente adattati alla vita notturna, questi vampiri medievali hanno visto le loro abilità di attaccare, notevolmente diminuire durante il giorno, proprio come fanno la maggior parte dei predatori notturni.

I razionalisti si chiedevano perché i vampiri odiano la luce del sole e, invece, adorano la luna, quando non ha una sua luminosità, ma riflette solo la luce del sole.

Bram Stoker, forse meglio di chiunque altro, raccolse questo mistero nel classico romanzo sui vampiri del 1897: Dracula (Dracula), e propose un ragionamento molto interessante.

I vampiri odiano la luce del sole, perché questa è la fonte della vita. Né muoiono durante il giorno, tanto meno quando ricevono un raggio di luce solare casuale. In realtà, i vampiri fuggono dalla luce del sole per una semplice questione di adattabilità.

Vediamo perché:

Gli umani sono creature diurne. Il nostro metabolismo segue il ritmo della luce solare. L'appetito, il sonno, sono regolati dall'assenza o dall'aumento della luce solare.

Bram Stoker ipotizza che i vampiri siano una specie di predatore naturale dell'uomo, quindi il loro momento di maggiore forza deve necessariamente coincidere con quello delle nostre maggiori debolezze.

In altre parole, i vampiri possono muoversi con assoluta facilità durante il giorno, solo lì la loro preda (noi) ci troviamo con un metabolismo accelerato, in pieno controllo delle nostre facoltà mentali e motorie, rendendoci così obiettivi molto più difficili da catturare.

Al contrario, la notte nascosta mette in scena problemi prosaici alla luce del sole, privi di significati inquietanti.

I vampiri, leggendario o narrativa, sceglie il buio perché esso coincide con il nostro momento più debole, quando dormiamo nel nostro letto impotente, immerso nella sonno: confuso, impacciato, stordito.

A partire da Dracula di Bram Stoker, dove la debolezza del conte viene a malapena menzionata durante il giorno, la letteratura ha approfondito esempi di vampiri rigorosamente bruciati dalla luce del sole.

In ogni caso, i vampiri che muoiono alla luce del sole possono servire da metafora per gli orrori notturni che si trasformano in cenere durante il giorno, che quelle ombre minacciose cariche di terribili presagi sono, dopo tutto, semplici lucubrazioni che spolverano sotto il peso luminoso della ragione.
view post Posted: 16/5/2019, 16:30 by: Epona     -1COSA SONO - Sala Presentazioni
Ciao a tutti, sono nuova su questo gruppo. Ne ho voluto farne parte xke dopo aver sentito varie persone non sono mai riuscita a trovare risposte ai miei dubbi, mentre nel leggere alcune articoli e discussioni su questo gruppo ho trovato già parte delle mie risposte.

- Avevo piacere di raccontare la mia storia per capire cosa sono e perché?
-
In questi anni ho capito di essere un demone, per vari aspetti: incontri nei sogni dove ciò anche parlato e concordato e ho accettato questa convivenza dove ora siamo una unica cosa. Oltre al fatto di certe qualità come parlare con gli equini, legame con l'acqua e la terra ed aiutate la fauna (rettili,ratti,capitoli, uccelli autottoni ), leggere i pensieri delle persone ed avere un carattere è una forza fisica molto forte.

Il mio bisogno è di sapere mio scopo ed il perché di certe situazioni che mi coinvolgono tra le relazioni con gli uomini.
Ho il bisogno di usare gli umani (uomini/donne), da un punto di vista sessuale per soddisfare le mie esigenze ed prendere energia del aver ingannato essi. Mentre in sogno si è mostrato una figura che mi ha portato a conoscere il mio attuale partner (anche esso demone che avuto la mia stessa visione), io sono interamente devota a lui ed viceversa, io sono solo sua a vita. Ed ogni tanto ho il bisogno di usare gli uomini per caricare le mie energie. Ed non riesco a dare affetto ai uomini ma solo al mio partner.
view post Posted: 30/4/2019, 21:23 by: AngelGhost     +1AngelGhost, mi presento - Sala Presentazioni
Ciao a tutti, il mio nome è Elena alias AngelGhost, ed ho un piccolo dono: sono un ponte con l'aldilà....mi spiego meglio, vivo quotidianamente con la presenza di varie entità che si palesano a me per lasciare dei messaggi ai loro cari. Un mondo che spesso suscita timore e molto scetticismo, ma vi assicuro che è meraviglioso sapere che non esiste un vero distacco dopo la morte
view post Posted: 28/1/2019, 00:51 by: jibrahil     +1Arte e Magia - Sala Off Topic

ARTE E MAGIA



Oggi finalmente, dopo aver dovuto rimandare tante volte, ho potuto andare a vedere la mostra di Arte e Magia allestita a Palazzo Roverella, a Rovigo..proprio l'ultimo giorno di esposizione!
Che dire? Quando sono arrivata davanti ai due quadri di Kandinskij l'emozione è giunta ad un livello alto..
Molte le opere esposte e molti i temi toccati: dalla stregoneria allo spiritismo, alchimia e simbolismi espressi a volte in maniera ostentata ed a volte nascosti e difficili da decifrare.
Vi posto alcune immagini delle opere presenti






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view post Posted: 6/9/2018, 14:14 by: Demon Quaid     +1La leggenda di Annabelle, la vera storia della bambola maledetta - Leggende horror
LA STORIA DELLA VERA BAMBOLA ANNABELLE SECONDO IL RACCONTO DEI CONIUGI WARREN: UNA STORIA DIVERSA MA NON MENO INQUIETANTE DI QUELLA DEI FILM

La bambola Annabelle è entrata nelle nostre vite grazie a James Wan, che l’ha infilata nel suo L’Evocazione. L’impatto iconografico della bambola è stato così forte che lo stesso Wan si è proposto come produttore per un film -già diventato una serie di film- con protagonista proprio Annabelle, la bambola maledetta.

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Il primo capitolo, Annabelle, non è stato un grande successo; il secondo, il prequel intitolato Annabelle: Creation, uscirà tra poche settimane e vanterà, dietro la macchina da presa, lo svedese David F. Sandberg. Entrambi i capitoli sono stati scritti da Gary Dauberman, che ha curato anche la sceneggiatura di IT, in uscita in autunno. Ma questo articolo racconta la vera storia di Annabelle, che, come noterai, si discosta molto dalla versione cinematografica.

ANNABELLE, LA VERA BAMBOLA: UNA RAGGEDY ANN

Tanto per cominciare, la vera bambola Annabelle è molto diversa da quella rappresentata nei film. Annabelle è una “Raggedy Ann”, una bambola di pezza con un triangolino rosso al posto del naso.

La storia della Raggedy Ann è legata a doppio filo con quella dello scrittore americano Johnny Gruelle. Raggedy Ann, infatti, ha visto la luce come personaggio dei libri illustrati per bambini grazie a Raggedy Ann Stories del 1915. La produzione delle bambole ha avuto inizio nel 1918 ad opera dello stesso Gruelle, che nel 1920 ha poi pubblicato il secondo libro, Raggedy Andy Stories, con protagonista il fratello di Ann.

Tuttavia anche la storia alla base della creazione di Raggedy Ann merita un cenno, vista la sua tragicità. Siamo agli inizi del 1900. La figlia di Johnny Gruelle, Marcella, trova nella soffitta della nonna una vecchia bambola di pezza piuttosto malmessa. Il fantasioso Gruelle, vedendo infinite possibilità in quel vecchio giocattolo, la ripara e le dà un nome.

La bambola, con quegli occhi a bottone ed il sorriso disegnato col pennarello, diventa il giocattolo preferito di Marcella. A soli 13 anni, però, Marcella si ammala e muore a causa di un vaccino infetto. Gruelle, devastato, decide di omaggiare con il suo lavoro la povera Marcella e la sua bambola preferita. Raggedy Ann è quindi il tributo di un padre amorevole verso la sua bambina, morta prematuramente.

Secondo altre fonti, è in realtà Gruelle ad aver trovato la bambola, appartenuta a sua sorella, e ad aver sviluppato il suo progetto indipendentemente dal triste destino di Marcella. Ovviamente io non so dirti dove in questa storia si fermi la leggenda e inizi la realtà, ma sappi che -per quanto straziante- questo è niente in confronto a ciò che stai per leggere. Da qui in poi, infatti, ci concentriamo sulla sanguinosa storia della bambola Annabelle secondo quanto raccontato da Ed e Lorraine Warren.

Se come me conservi sempre uno “spartano riserbo” su storie di questo tipo, aspetta di arrivare all’ultimo rigo, calcolatrice alla mano.

La vera bambola Annabelle è in realtà una Raggedy Ann, una bambola di pezza

ANNABELLE: GLI INIZI

Nel 1970, la madre di Donna acquista come regalo di compleanno per la figlia una Raggedy Ann usata in un negozio di antiquariato. Donna è una studentessa laureanda in Scienze Infermieristiche e condivide un piccolo appartamento con la compagna di studi Angie. Contenta del regalo ricevuto (beh, almeno inizialmente), Donna porta con sé la bambola nell’appartamento, la mette sul suo letto e quasi se ne dimentica sino a che…

Qualche giorno dopo Donna e Angie notano qualcosa di molto strano e inquietante: la bambola sembra in grado di muoversi. I suoi cambi di posizione in un primo momento sono quasi impercettibili, come piccoli movimenti della testa o delle gambe. Col passare dei giorni i movimenti della bambola diventano più evidenti, trasformandosi in veri e propri cambi di stanza.

Rientrando nell’appartamento, Donna e Angie trovano la bambola in una stanza diversa da quella in cui l’hanno lasciata. A volte la bambola si fa trovare a gambe incrociate e con le braccia conserte sul divano, altre volte in posizione verticale, praticamente in piedi, appoggiata ad una sedia nella sala da pranzo. Spesso Donna, prima di andare al lavoro, lascia la bambola sul divano in cucina, per poi trovarla, al suo rientro, sul letto nella sua stanza, con la porta chiusa.

I MESSAGGI DI ANNABELLE

La bambola non è solo in grado di muoversi, ma anche di scrivere. Circa un mese dopo il suo arrivo nell’appartamento, le due studentesse trovano dei messaggi a matita su biglietti di carta pergamena con la scritta “Help Us” ed “Help Lou”. La scrittura è simile a quella di un bambino. L’aspetto inquietante dei messaggi non è tanto il loro tenore, quanto il materiale su cui sono scritti: né Donna né Angie tengono in casa quel tipo di carta.

Lou è un amico di Donna e Angie, frequenta spesso il loro appartamento dove è momentaneamente ospitato. Il giovane sin da subito si dimostra innervosito dall’apparenza innocente della Raggedy Ann. Crede che la bambola sia maledetta o posseduta e che occorra far qualcosa a riguardo. Consiglia alle ragazze di sbarazzarsi della bambola quanto prima. Ma Donna e Angie, più divertite che spaventate dalle stranezze della bambola, non gli danno ascolto. Anzi…

IL SANGUE E L’INTERVENTO DEL MEDIUM

Succede spesso, quindi, che Donna rientrando a casa trovi la bambola sul suo letto, sebbene la abbia lasciata altrove. Una particolare sera Donna, di fronte alla stessa situazione, prova un’insolita paura, si rende conto che qualcosa non va. Avvicinatasi alla bambola, vede quelle che sembrano gocce di sangue sul dorso e sulle mani della Raggedy Ann. Il sangue -o meglio, la sostanza rossastra- sembra provenire dalla stessa bambola. Finalmente spaventate, Donna ed Angie decidono di chiedere l’aiuto di un Medium.

È proprio il Medium a fare, per la prima volta, il nome di Annabelle. Il sensitivo racconta alle ragazze che il suolo sul quale attualmente sorge il loro complesso di appartamenti era originariamente un campo. Proprio su quel campo, molti anni prima, venne ritrovato il corpo senza vita di una bambina di sette anni, Annabelle Higgins.

Lo spirito di Annabelle Higgins ha vagato a lungo in quella stessa zona, ha vagato sino a che Donna non ha portato lì la Raggedy Ann. È stato allora che lo spirito di Annabelle Higgins, forse riconoscendo nella bambola la sua bambola, ha deciso di diventare tutt’uno con essa. È così che Annabelle è diventata Annabelle, la bambola. Purtroppo per le ragazze, Annabelle è diventata Annabelle, la bambola maledetta.

Durante la seduta spiritica, il Medium racconta a Donna ed Angie che lo spirito si trova bene con loro, che si sente finalmente amato. Intenerite e mosse a compassione dalla storia di quella povera bambina morta, le due ragazze danno il permesso allo spirito della bambina di restare nella bambola di modo che non si senta mai più sola.

L’AGGRESSIONIE A LOU

Lou, amico di Donna ed Angie, inizia ad avere degli incubi ricorrenti su Annabelle.

Una particolare notte, Lou si sveglia ma non riesce a muoversi. Si guarda attorno e non nota nulla di strano sino a che, guardando verso i suoi piedi, vede la bambola. Annabelle inizia lentamente a scivolare lungo le sue gambe, sul torace e sino al collo, per poi fermarsi e cercare di strangolarlo. Paralizzato ed in preda al panico, Lou non ricorda più i minuti successivi, ma l’indomani mattina si convince che non sia stato solo un sogno. Il ragazzo è deciso a liberarsi della bambola e di conseguenza dello spettro che la possiede.

Qualche giorno dopo, Lou ed Angie pianificano una gita nella stanza della ragazza. Donna non è in casa e l’appartamento sembra particolarmente silenzioso quando d’improvviso sentono dei rumori provenire dalla camera di Donna. Temendo la presenza di un intruso, Lou si avvicina alla stanza di Donna ed aspetta che i rumori cessino prima di aprire la porta ed accendere la luce. Nella stanza, però, non c’è nessuno e tutto sembra in ordine, eccezion fatta per Annabelle, che invece di essere sul letto dove era stata lasciata, si trova a terra in un angolo.

Lou si avvicina alla bambola e mentre si muove realizza di star facendo qualcosa di molto sbagliato. Sente improvvisamente un terribile dolore al petto e vede la sua camicia macchiarsi di sangue. Poco dopo sul suo torace compaiono sette profondi graffi da artiglio (tre verticali e quattro orizzontali), tutti caldi come ustioni. Le ferite sembrano causate da qualcosa o qualcuno che ha tentato di aggrapparsi al suo petto in malo modo. Ma nella stanza non c’è nessuno a parte lui… e Annabelle, la bambola, che adesso si trova seduta al centro della stanza.

L’INTERVENTO DEI DEMONOLOGI: ED E LORRAINE WARREN


Donna è finalmente convinta che la bambola non ospiti lo spirito di una bambina, ma qualcosa di molto più malvagio e demoniaco. Decide quindi di chiedere aiuto a Padre Cooke della Chiesa Episcopale. È proprio Padre Cooke che, dopo aver sentito i racconti dei ragazzi ed aver consultato le alte sfere della Chiesa, contatta i coniugi Warren.

Ed e Lorraine Warren spiegano a Donna, Angie e Lou che la bambola non è posseduta, ma manipolata da uno spirito maligno. Tali entità -spiegano- non possiedono oggetti inanimati come case o giocattoli, essi possiedono gli esseri umani. Gli spiriti si legano agli oggetti (come nel caso della bambola Annabelle) solo al fine di manipolarli per creare l’illusione che siano vivi, con l’unico scopo di essere accettati, e conseguentemente, di avere l’opportunità di possedere una persona. In altre parole, secondo i Warren lo spirito non è attaccato alla bambola, la sta solo usando per cercare un ospite umano.

Uno spirito demoniaco, quindi, ha iniziato a spostare la bambola nell’appartamento per suscitare la curiosità dei suoi occupanti. L’errore di aver portato il sensitivo ha dato all’entità malevola l’opportunità di comunicare; questa, fingendosi lo spirito di una povera bambina sola, abbandonata ed indifesa, ha ottenuto da Donna ed Angie il permesso di infestare l’appartamento. Secondo i Warren, la fase successiva dell’infestazione -se le ragazze avessero atteso altre due o tre settimane prima di cercare aiuto- sarebbe stata la possessione di una delle ragazze e forse l’uccisione degli altri occupanti dell’appartamento.

L’EPILOGO: A CASA DEI WARREN

Ed e Lorraine Warren decidono di portar via la bambola. Padre Cookie accetta di eseguire un esorcismo nell’appartamento per esser certo che l’entità non possa più risiedervi. Al termine del rituale, Ed posa la bambola sul sedile posteriore dell’auto e si dirige verso casa assieme a Lorraine, proponendosi di non imboccare l’interstatale per pura precauzione.

Le preoccupazioni di Ed Warren si rivelano fondate: durante il tragitto in diversi punti perde il controllo dell’auto ed avvisa malfunzionamenti del servosterzo e dei freni. È solo dopo aver benedetto la bambola Annabelle con acqua santa che riesce finalmente a guidare sino a casa, a Monroe nel Connecticut.

La vera bambola Annabelle al suo arrivo a casa Warren, assieme a Lorraine ed Ed
Annabelle, la vera bambola, al suo arrivo a casa Warren. Assieme a Lorraine a sinistra, nella famosa teca del Museo dell’Occulto a destra.

Giunti a casa, Ed mette la bambola su di una sedia nel suo ufficio. Gli strani poteri di Annabelle però non tardano a manifestarsi: la bambola viene vista levitare in diverse occasioni. Dopo pochi giorni, però, questi eventi si fermano; i Warren pensano quindi che il demone si sia placato. Si tratta della quiete prima della tempesta: viene spesso trovata in stanze diverse da quella in cui è stata lasciata, dimostrando una strana predilezione per la sedia a dondolo di Ed posta al secondo piano.

Preoccupati, Ed e Lorraine chiamano un esorcista cattolico, che però non sembra prendere sul serio la situazione. Padre Bradford -questo il nome dell’esorcista- prende la bambola e le dice “tu sei solo una bambola di pezza, Annabelle, non puoi far del male a nessuno”. Poche ore dopo aver lasciato la casa dei Warren, Padre Bradford perde il controllo dell’auto e viene coinvolto in un incidente quasi mortale. Anche se gravemente ferito, Bradford sopravvive.

ANNABELLE AL MUSEO DELL’OCCULTO DEI WARREN

È così che Ed e Lorraine Warren decidono di mettere Annabelle in un’apposita teca nel loro museo. Lì dentro la bambola Annabelle sembra non muoversi più, ma viene ritenuta responsabile di un altro tragico incidente.

Durante la visita di una giovane coppia al Warren Occult Museum, il ragazzo inizia a picchiettare sul vetro irridendo la bambola. Ed, preoccupato dalla situazione, mette il ragazzo alla porta. Durante il viaggio di ritorno, la coppia rimane vittima di un gravissimo incidente: la moto sulla quale viaggiano si schianta contro un albero. Lui muore sul colpo, mentre la ragazza sopravvive quasi miracolosamente. È lei a raccontare -dopo un anno di convalescenza- che pochi attimi prima di perdere il controllo del veicolo i due stavano scherzando proprio su Annabelle, la bambola maledetta.

La vera bambola Annabelle nella sua teca presso il Museo dell'Occulto dei Warren
Lorraine Warren assieme alla vera bambola Annabelle, nella sua speciale teca presso il Museo dell’Occulto dei Warren (Monroe, Connecticut).

ANNABELLE OGGI

Dall’epilogo di questa brutta storia fino al 22 febbraio 2017 la bambola Annabelle è rimasta in quella teca senza arrecare ulteriori danni.

Attualmente il Warren Occult Museum è chiuso ai visitatori in attesa di essere trasferito, ma è possibile prenotare un video tour per 5,99$. In vista del trasferimento, dal febbraio di quest’anno Annabelle, la bambola maledetta, è stata spostata dalla famosa teca del Museo dell’Occulto ad una teca ugualmente sicura ma più maneggevole.

L’obiettivo sembra però essere anche quello di poter trasportare la bambola agli eventi della New England Society For Psychic Research. Il prossimo, previsto per il 12 agosto, si intitola proprio “An Evening with Annabelle” e si terrà in una location segreta. Interverranno Lorraine Warren, la stessa Annabelle, il “Conjuring Mirror”, la “Shadow Doll” ed un altro oggetto del museo mai rivelato al pubblico sino ad ora. Il costo del biglietto è di 169$, cena inclusa.

Sì, possiamo essere scettici quanto ti pare su questa storia, ma non possiamo esserlo sul suo fatturato.

Un grazie a: https://delicatamenteperfido.it/annabelle-storia-vera/
view post Posted: 20/4/2018, 16:55 by: Alastair Darkmoon     -1Le possessioni demoniache nelle religioni - Il male
I casi di presunti posseduti o indemoniati rappresentano una realtà sempre più proposta dai mezzi di comunicazione di massa con scarsa proprietà critica al fine di impaurire e dunque controllare il populino come del resto fanno le religioni.I presunti posseduti sono stati trattati dal punto di vista teologico, antropologico, parapsicologico, psichiatrico e ancora oggi è un argomento in cui nessuno a tutte le risposte ma è palese che la cognizione culturale di questo fenomeno è legata molto alla credenza di demoni(intesi come esseri divini malvagi superiori) nelle varie religioni in cui nei casi estremi puntualmente vengono riscontrate patologie di varia natura esempio: isteria, psicosi maniaco-depressiva,deliri schizofrenici, sonnambulismo,auto-ipnosi,isterismi di massa,epilessia, nevrosi compulsiva e i famosi disturbi da personalità multipla.La mia è una descrizione di una visione che contiene tutte le ipotesi interpretative del fenomeno tenendomi in guardia da persone che utilizzano Demoni come punto di riferimento per incanalare e accrescere una patologia già presente nella loro psiche
view post Posted: 11/4/2018, 23:17 by: jibrahil     +1Tamburo e Sonagli - Sciamanesimo

Qua, verranno postati tutti i video inerenti allo Sciamanesimo, vietati quelli che violano il Regolamento del Forum.








Edited by Falupbis - 25/1/2019, 20:18
view post Posted: 28/2/2018, 12:20 by: jibrahil     +1Astrologia Babilonese - Tipi di Astrologia

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Interessanti mappe delle costellazioni e utili calendari vennero sviluppati da vari popoli antichi, in particolare dagli egizi, dai maya e dai cinesi; furono per primi i babilonesi a raggiungere i risultati più interessanti.

Per perfezionare il loro calendario, essi studiarono i moti del Sole e della Luna; facevano corrispondere l'inizio di ogni mese con il primo giorno dopo la Luna nuova, quando la prima falce di Luna crescente appariva dopo il tramonto. Intorno al 400 a.C. essi notarono che il moto apparente del Sole e della Luna, da ovest verso est, non avveniva a velocità costante, ma variabile: i due corpi celesti sembravano accelerare nella prima metà del moto apparente di rivoluzione, fino al raggiungimento di un valore massimo, e decelerare nella metà rimanente, fino a riacquistare la velocità iniziale.

Per spiegare questa osservazione essi formularono i primi modelli matematici sul moto degli astri, mediante i quali poterono prevedere i tempi della Luna nuova e quindi l'inizio esatto di ogni mese.
In modo simile i babilonesi calcolarono le posizioni e le velocità dei pianeti, sia nel moto generale verso est, sia nelle fasi di moto retrogrado. Gli archeologi hanno ritrovato centinaia di tavolette scritte con caratteri cuneiformi che mostrano tali calcoli.

Demon Quaid

38 replies since 19/1/2019