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view post Posted: 26/8/2011, 21:33     +1Elenco delle Lingue Estinte - Lingue Antiche

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Lingua Aquitano
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Fonte: Rosso Pompeiano forum

Edited by demon quaid - 21/7/2016, 20:50
view post Posted: 15/6/2011, 16:48     +1Alfabeto glagolitico - Lingue Antiche

Alfabeto glagolitico



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L'Alfabeto glagolitico o Glagolitico è il più antico alfabeto slavo conosciuto. Venne creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico.

Il nome, di origine tarda, deriva dal sostantivo glagolŭ ("verbo", ma è anche il nome della lettera "G"), o dal verbo glagolati ("parlare"). Altre fonti antiche, come gli scritti del monaco bulgaro Chabr, lo definiscono semplicemente con il termine scrittura slava.

L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, a seconda delle varianti. 24 caratteri glagolitici sono derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale. Si presume che le lettere Ša, Šta e Tsi derivino dall'alfabeto ebraico (Shin e Tsadi): i fonemi che queste lettere rappresentano non esistono in greco, ma sono presenti in ebraico e sono abbastanza diffusi in tutte le lingue slave. I rimanenti caratteri sono di origine sconosciuta. Si presume che alcuni di essi derivino dagli scritti ebraici e samaritani, con cui San Cirillo venne a contatto nei suoi viaggi. Un'altra teoria afferma che l'alfabeto glagolitico fosse basato sulle antiche rune slave (chrti i rezi, linee e tacche), che, come le rune germaniche, venivano usate solo nei testi sacri della religione slava precristiana.

Attualmente il glagolitico è utilizzato nella liturgia in Croazia, mentre presso gli altri popoli slavi che ne facevano uso scomparve intorno al X secolo, venendo sostituito dal cirillico.

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La nascita dell'alfabeto glagolitico è strettamente connessa a motivazioni politiche e culturali. Possedere una propria scrittura equivaleva a una dimostrazione di indipendenza da parte degli stati slavi medievali, che in questo modo potevano cercare di sottrarsi alle influenze delle nazioni confinanti e/o culturalmente o politicamente più potenti (Bisanzio, Roma, Franchi). Inoltre, era necessario un sistema che traducesse graficamente la fonetica slava, poiché gli adattamenti degli alfabeti latino e greco fino ad allora utilizzati non riuscivano a svolgere adeguatamente questa funzione.

Nell'anno 862, il principe Rastislav della Grande Moravia richiese all'imperatore di Bisanzio l'invio di missionari per rafforzare l'autonomia del proprio stato, sottraendolo così alla dipendenza dal clero germanico, che corrispondeva a una dipendenza dallo stato franco. Cirillo, con l'aiuto del fratello Metodio, creò un sistema di scrittura originale sulla base del dialetto slavo meridionale parlato nella sua terra di origine, i dintorni di Salonicco. Questo alfabeto venne usato in Moravia tra gli anni 863 e 885 a scopi religiosi e statali. I missionari fondarono l'Accademia della Grande Moravia (Veľkomoravské učilište), dove vennero istruiti i loro seguaci.

Nell'886 il vescovo di Nitra, di provenienza franco-orientale, proibì questo alfabeto ed imprigionò i seguaci di Cirillo e Metodio (per lo più studenti dell'accademia originale). Essi vennero dispersi o, secondo alcune fonti, venduti come schiavi. Tre di loro, comunque, raggiunsero la Bulgaria e Boris I di Bulgaria commissionò loro l'insegnamento e l'istruzione del futuro clero dello stato nella lingua slava. Dopo l'adozione del Cristianesimo in Bulgaria nell'865, le cerimonie religiose venivano condotte in greco da un clero proveniente da Bisanzio. Temendo un aumento dell'influenza bizantina e l'indebolimento dello stato, Boris vide nell'Antico slavo ecclesiastico e nell'alfabeto glagolitico un mezzo per preservare l'indipendenza della Bulgaria: anch'egli riteneva che il possesso di una propria lingua scritta ed un proprio sistema di scrittura potessero far uscire lo stato dall'orbita straniera. Perciò vennero fondate due accademie, ad Ocrida e a Preslav, da parte dei seguaci dei due missionari.

Successivamente gli studenti di queste due accademie viaggiarono verso le altre terre slave, nelle quali diffusero l'uso del loro alfabeto, quello glagolitico. Alcuni si diressero in Croazia e Dalmazia, dove si sviluppò la variante quadrata e dove l'alfabeto rimase a lungo in uso. Nel 1248, papa Innocenzo IV conferì ai soli Croati il diritto di utilizzare la loro lingua madre e la scrittura glagolitica nella liturgia ecclesiastica cattolica. Il permesso venne formalmente concesso al solo vescovo Filippo di Segna, ma in realtà si estese poi a tutti i territori croati che usavano la liturgia in alfabeto glagolitico, principalmente lungo la costa adriatica. Il Vaticano pubblicò molte missive in alfabeto glagolitico a Roma. Quello dei croati fu un privilegio unico nel suo genere fino al Concilio Vaticano Secondo del 1962-65.

Alcuni studenti dell'accademia di Ocrida, Macedonia si recarono in Boemia dove l'alfabeto era usato nel X e XI secolo, insieme ad altri tipi di scrittura. L'alfabeto glagolitico veniva usato anche in Russia, sebbene raramente.

Alla fine del IX secolo, uno degli studenti di Metodio che si era stabilito a Preslav (Bulgaria) creò l'alfabeto cirillico, che rimpiazzò quasi completamente l'alfabeto glagolitico durante il Medioevo. L'alfabeto cirillico è derivato dall'alfabeto greco, con circa 10 lettere peculiari delle lingue slave, derivate dall'alfabeto glagolitico (anche se la questione della dipendenza reciproca tra i due sistemi è ancora oggetto di controversie).

Il glagolitico venne diffuso anche in Polonia, dove nel 1380 il principe polacco Konrad II, della dinastia dei Piast, fondò un convento glagolitico a Oleśnica e nel 1390 la regina polacca Jadwiga fondò a Cracovia la chiesa della Santa Croce, in cui venne usata per 80 anni la scrittura glagolitica. In generale, però, il polacco utilizzò una versione adattata dell'alfabeto latino, soluzione legata anche a motivazioni politiche, come scelta dell'orbita cattolico-romana in difesa dalle mire germaniche.

Nel 1591 Angelo Rocca chiamò il glagolitico Alphabetum Illyricum e lo ascrisse a san Girolamo con le parole Sanctum Hieronymum Illyricarum litterarum. Nel 1538 Guillaume chiamò il glagolitico Alphabetum Hieronymianum seu Dalmaticum, aut Illiricum.



Grazie a Matrona Malice per la segnalazione^^
view post Posted: 5/3/2011, 19:32     +2Gli Alfabeti Segreti - Lingue Antiche

Gli Alfabeti Segreti




Studiando leggende di castelli e di tesori è inevitabile imbattersi in strani simboli misteriosi incisi su pietre o su muri, linguaggi incomprensibili codificati su libri e su antiche pergamene.
Nel corso delle nostre ricerche ci siamo imbattuti in "indizi" che potevano celare la posizione di sepoltura di un leggendario tesoro, così come il nome dell'assassino di qualche importante funzionario.

Ovviamente non è sufficiente una semplice codifica capace di abbinare i caratteri segreti alle lettere comunemente conosciute. La soluzione si trova approfondendo ogni particolare, conoscendo bene il contesto della storia e della leggenda che avvolge il messaggio che ci è stato lasciato. Alla base della loro decodifica vi è la crittografia.
Si deve ricordare che la maggioranza degli alfabeti usati nel medioevo hanno origine orientale.


Alfabeto Devanagari
(Sanscrito)



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Uno degli alfabeti più antichi adoperati per la scrittura di mappe di tesori e di documenti particolarmente importanti.

Tramite un complesso sistema di criptografia era possibile indicare in modo semplice e sicuro anche la posizione di eventuali trabocchetti nascosti nel sotterraneo custode del tesoro.


Semplice alfabeto adoperato nel 1500



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Questo alfabeto è, oggi, tra i più banali e semplici. Veniva adoperato abbinato ad un vocabolario di termini invertiti, al fine di aumentarne la confusione. Abbiamo deciso di impaginarlo in questo modo per far risaltare la semplicità di riproduzione.

Immaginate di disegnare il cancelletto del gioco del filetto (quella sorta di diesis tipo '#'). Partendo da sinistra a destra e dall'alto verso il basso incontriamo le lettere dell'alfabeto. Per duplicarne le combinazioni sono alternati i caratteri con pallino e quelli senza.

Da notare che, in questo caso, vengono spostate alcune combinazioni che sarebbero appartenute dalla lettera L in avanti, per essere assegnate a poi alle lettere J e K, dopo l'introduzione di alcuni altri caratteri adoperati per identificare le lettere S, T, U, V e Z.

Alfabeto Runico



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Il nome Runa ha origine scandinava e significa "scrittura segreta". Le rune erano le antiche lettere della scrittura germanica che fecero da base al successivo alfabeto latino.
Le rune venivano incise sull'avorio, il metallo e la pietra. Le pietre runiche erano delle lapidi dedicate ai defunti. Traccie si hanno in Danimarca, Norvegia ed in Svezia e le documentazioni più antiche risalgono al 200 d. C.

Pare che l'origine di questo alfabeto sia da ricercarsi nell'alfabeto etrusco settentrionale, ma sappiamo che le teorie a riguardo si sprecano...
L'importanza che le rune hanno acquisito nei contesti religiosi e magici è data anche dal senso stesso del termine, che significa "segreto, mistero".


Esistono due tipi di alfabeti, uno proveniente dalla Germania, composto da 24 rune raggruppate in 3 gruppi da 8, che è il più antico, ed uno originario della Scandinavia, più recente, ed è composto da 16 rune, raggruppate nella forma 6, 5, 5.
In Inghilterra, ad esempio, il numero di rune è stato aumentato a 33. La runa ha un valore sia fonetico che ideografico, e rappresenta il primo suono della parola.


Alfabeto Ebraico



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Da sempre considerato uno degli alfabeti più adatti a redigere documenti segreti e cabalistici, l'alfabeto Ebraico è stato usato anche per crittografare pergamente considerate preziose per i loro contenuti.

I testi scritti con questi particolari caratteri comprendevano a volte enigmi matematici ed algebrici.

Alfabeto Etiopico



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Non abbiamo la certezza che questo alfabeto sia stato ispiratore di strani sistemi usati per redigere documenti segreti, ma molti simboli simili ai suoi caratteri sono stati rinvenuti tra le pagine di alcuni libri ed il loro significato è tuttora un mistero.

Alfabeto Templare



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In realtà esistono numerosissimi alfabeti inventati dai Templari. Questo è solo un esempio di alcuni caratteri che adoperavano, tra i più diffusi.


Alfabeto Medioevale



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Qui è riportato un tipico alfabeto adoperato durante il basso Medioevo. All'epoca ne esistevano molti e sovente adoperavano simboli molto simili tra di loro.
L'ultimo simbolo non è mai stato del tutto decifrato, aveva vari significati, a seconda delle occasioni.


Fonti: Rosso Pompeiano forum

Edited by demon quaid - 10/3/2011, 18:22
3 replies since 16/1/2011