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Alfabeto glagolitico

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view post Posted on 15/6/2011, 16:48     +1   +1   -1
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Alfabeto glagolitico



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L'Alfabeto glagolitico o Glagolitico è il più antico alfabeto slavo conosciuto. Venne creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico.

Il nome, di origine tarda, deriva dal sostantivo glagolŭ ("verbo", ma è anche il nome della lettera "G"), o dal verbo glagolati ("parlare"). Altre fonti antiche, come gli scritti del monaco bulgaro Chabr, lo definiscono semplicemente con il termine scrittura slava.

L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, a seconda delle varianti. 24 caratteri glagolitici sono derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale. Si presume che le lettere Ša, Šta e Tsi derivino dall'alfabeto ebraico (Shin e Tsadi): i fonemi che queste lettere rappresentano non esistono in greco, ma sono presenti in ebraico e sono abbastanza diffusi in tutte le lingue slave. I rimanenti caratteri sono di origine sconosciuta. Si presume che alcuni di essi derivino dagli scritti ebraici e samaritani, con cui San Cirillo venne a contatto nei suoi viaggi. Un'altra teoria afferma che l'alfabeto glagolitico fosse basato sulle antiche rune slave (chrti i rezi, linee e tacche), che, come le rune germaniche, venivano usate solo nei testi sacri della religione slava precristiana.

Attualmente il glagolitico è utilizzato nella liturgia in Croazia, mentre presso gli altri popoli slavi che ne facevano uso scomparve intorno al X secolo, venendo sostituito dal cirillico.

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La nascita dell'alfabeto glagolitico è strettamente connessa a motivazioni politiche e culturali. Possedere una propria scrittura equivaleva a una dimostrazione di indipendenza da parte degli stati slavi medievali, che in questo modo potevano cercare di sottrarsi alle influenze delle nazioni confinanti e/o culturalmente o politicamente più potenti (Bisanzio, Roma, Franchi). Inoltre, era necessario un sistema che traducesse graficamente la fonetica slava, poiché gli adattamenti degli alfabeti latino e greco fino ad allora utilizzati non riuscivano a svolgere adeguatamente questa funzione.

Nell'anno 862, il principe Rastislav della Grande Moravia richiese all'imperatore di Bisanzio l'invio di missionari per rafforzare l'autonomia del proprio stato, sottraendolo così alla dipendenza dal clero germanico, che corrispondeva a una dipendenza dallo stato franco. Cirillo, con l'aiuto del fratello Metodio, creò un sistema di scrittura originale sulla base del dialetto slavo meridionale parlato nella sua terra di origine, i dintorni di Salonicco. Questo alfabeto venne usato in Moravia tra gli anni 863 e 885 a scopi religiosi e statali. I missionari fondarono l'Accademia della Grande Moravia (Veľkomoravské učilište), dove vennero istruiti i loro seguaci.

Nell'886 il vescovo di Nitra, di provenienza franco-orientale, proibì questo alfabeto ed imprigionò i seguaci di Cirillo e Metodio (per lo più studenti dell'accademia originale). Essi vennero dispersi o, secondo alcune fonti, venduti come schiavi. Tre di loro, comunque, raggiunsero la Bulgaria e Boris I di Bulgaria commissionò loro l'insegnamento e l'istruzione del futuro clero dello stato nella lingua slava. Dopo l'adozione del Cristianesimo in Bulgaria nell'865, le cerimonie religiose venivano condotte in greco da un clero proveniente da Bisanzio. Temendo un aumento dell'influenza bizantina e l'indebolimento dello stato, Boris vide nell'Antico slavo ecclesiastico e nell'alfabeto glagolitico un mezzo per preservare l'indipendenza della Bulgaria: anch'egli riteneva che il possesso di una propria lingua scritta ed un proprio sistema di scrittura potessero far uscire lo stato dall'orbita straniera. Perciò vennero fondate due accademie, ad Ocrida e a Preslav, da parte dei seguaci dei due missionari.

Successivamente gli studenti di queste due accademie viaggiarono verso le altre terre slave, nelle quali diffusero l'uso del loro alfabeto, quello glagolitico. Alcuni si diressero in Croazia e Dalmazia, dove si sviluppò la variante quadrata e dove l'alfabeto rimase a lungo in uso. Nel 1248, papa Innocenzo IV conferì ai soli Croati il diritto di utilizzare la loro lingua madre e la scrittura glagolitica nella liturgia ecclesiastica cattolica. Il permesso venne formalmente concesso al solo vescovo Filippo di Segna, ma in realtà si estese poi a tutti i territori croati che usavano la liturgia in alfabeto glagolitico, principalmente lungo la costa adriatica. Il Vaticano pubblicò molte missive in alfabeto glagolitico a Roma. Quello dei croati fu un privilegio unico nel suo genere fino al Concilio Vaticano Secondo del 1962-65.

Alcuni studenti dell'accademia di Ocrida, Macedonia si recarono in Boemia dove l'alfabeto era usato nel X e XI secolo, insieme ad altri tipi di scrittura. L'alfabeto glagolitico veniva usato anche in Russia, sebbene raramente.

Alla fine del IX secolo, uno degli studenti di Metodio che si era stabilito a Preslav (Bulgaria) creò l'alfabeto cirillico, che rimpiazzò quasi completamente l'alfabeto glagolitico durante il Medioevo. L'alfabeto cirillico è derivato dall'alfabeto greco, con circa 10 lettere peculiari delle lingue slave, derivate dall'alfabeto glagolitico (anche se la questione della dipendenza reciproca tra i due sistemi è ancora oggetto di controversie).

Il glagolitico venne diffuso anche in Polonia, dove nel 1380 il principe polacco Konrad II, della dinastia dei Piast, fondò un convento glagolitico a Oleśnica e nel 1390 la regina polacca Jadwiga fondò a Cracovia la chiesa della Santa Croce, in cui venne usata per 80 anni la scrittura glagolitica. In generale, però, il polacco utilizzò una versione adattata dell'alfabeto latino, soluzione legata anche a motivazioni politiche, come scelta dell'orbita cattolico-romana in difesa dalle mire germaniche.

Nel 1591 Angelo Rocca chiamò il glagolitico Alphabetum Illyricum e lo ascrisse a san Girolamo con le parole Sanctum Hieronymum Illyricarum litterarum. Nel 1538 Guillaume chiamò il glagolitico Alphabetum Hieronymianum seu Dalmaticum, aut Illiricum.



Grazie a Matrona Malice per la segnalazione^^
 
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view post Posted on 24/1/2019, 00:01     +1   -1
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Guardiano del male

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Interessante, grazie mille.

Una pecca però il cirillico non deriva dal greco, quello greco é una variante.

L'alfabeto cirillico deriva in massima parte dall'alfabeto glagolitico, che era usato nel IX secolo nei paesi di origine slava. Alcuni caratteri di quest'alfabeto sono le variazioni del greco di Bisanzio. Questi ultimi rappresentano suoni che iniziarono ad esistere partendo dal greco medievale in poi. Anche se ormai è largamente accettato che l'alfabeto cirillico sia stato inventato da San Cirillo e San Metodio, le origini dell'alfabeto da cui esso ha avuto origine in massima parte (quello glagolitico) sono ancora fonte di controversie.

Infatti in Romania veniva usato ed era mescolato al Latino.
Mi domando se questa iscrizione é davvero derivata dal Rumeno scritto in Cirillico, come si fa a tradurla?



Edited by Falupbis - 24/1/2019, 13:07
 
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