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Gli angeli nella magia

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view post Posted on 21/7/2009, 13:00     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Si può distinguere tra fatture negative e fatture positive, poiché la fattura è intesa come un’azione che può esercitare su una persona sia influssi distruttivi che costruttivi.

La fattura nera può essere anche denominata sortilegio e la fattura bianca incantesimo, intendendo per la prima un’operazione sottoposta agli influssi di spiriti demoniaci e per la seconda un rituale eseguito tramite evocazioni di spiriti celesti.

La suddivisione delle fatture in due antitetiche categorie viene ben esposta nell’Enciclopedia Metapsichica, anche se adopera il solo termine di "sortilegio" accomunando in esso ambedue gli stati, sia negativo che positivo. Alla voce "fattura" viene dunque assimilata la denominazione "sortilegio" e di esso viene data la seguente spiegazione:

Tipica pratica magica intesa a sfruttare, per fini buoni o cattivi, per mezzo di formule e di riti, le forze che animano la natura o gli spiriti che la popolano, imponendo ad essi la potenza della formula e la volontà del praticante.

Attività antichissima, è ancor viva presso gli attuali popoli primitivi e negli ambienti popolari, in particolare agricoli, di tutti i paesi civili; i suoi scopi sono quanto mai vari: influire beneficamente sui raccolti, sul bestiame, sui fenomeni atmosferici e naturali in genere, allontanare epidemie, ottenere guarigioni, ma anche provocare disgrazie o morte ai nemici, costringere la persona amata a contraccambiare l'affetto, imporre a chicchessia la sottomissione ai nostri voleri o ai nostri desideri.

Le operazioni, i rituali, le cerimonie che un mago compie per effettuare le cosiddette fatture, possono essere finalizzate seconda la volontà di chi opera sia a fin di bene che a fin di male.

Sicché non esistono soltanto fatture negative, come di solito si può pensare, ma anche fatture che possono produrre un effetto positivo. La fattura nera, che noi denominiamo sortilegio, viene compiuta per fini malvagi e ricade quindi sotto il dominio della magia nera tramite le evocazioni di spiriti maligni, quella bianca invece si serve dell’aiuto di spiriti celesti evocati con una ritualistica che si attiene a formule e azioni sottoposte al dominio della magia bianca.

La magia poggia le sue leggi sull’equilibrio. Quando questo equilibrio viene infranto, un mago può intervenire per ristabilirlo tramite il concorso di entità benefiche compiendo un incantesimo: queste entità benefiche possono appartenere a varie categorie di esseri ultraterreni (entità cosmiche, planetarie, geni, ecc.) comprese quelle degli angeli.

L’intervento di entità superiori richiesto per effettuare incantesimi è uno dei fattori risolutori, e tale intervento viene sottoposto a varie ritualistiche di solito magiche, ma qualche volta una persona può anche appellarsi con un’intensa preghiera a spiritualità angeliche appartenenti a tradizioni religiose.

La ritualistica della Teurgia che viene seguita per ottenere un "colloquio" fonde l’essere umano e l’angelo in un unico stato esistenziale superiore, corrispondente al raggiungimento dell’illuminazione interiore durante l’atto di trasformazione iniziatica.

Chiedere aiuto a questi Esseri, emanazione diretta della divinità, i quali possono assumere forme materializzate di solito aventi fattezze umane di estrema bellezza, è un atto d’amore che può esaudire un desiderio della persona che implori, qualora questo desiderio appartenga alla sfera del bene.

Un operatore che agisca nell’ambito di questa morale può essere anch’esso intermediario tra la persona richiedente e gli angeli tramite l’effettuazione di rituali appropriati per rendere più facile il contatto con i Cori Celesti.

Come abbiamo detto più sopra, il contatto può essere diretto, senza l’ausilio di intermediari qualora la persona abbia tanta fede da porsi in uno stato di grazia assoluta. Ma questa è cosa molto difficile perché uno stato di grazia è raro da raggiungere.

Anche se questa ritualistica fondata sull’amore tra la Terra e il Cielo sembra sfuggire a formalità tecniche come quelle puramente magiche, non crediamo sia poi tanto esagerato ritenere che la richiesta, e l’eventuale esaudimento di un desiderio che una persona esprime agli angeli per raggiungere uno scopo benevolo su se stessi o su altri a lei cari, possa essere considerata una fattura angelica.

Non di rado nella tradizione popolare è esistita, ed ancora in parte esiste, una ritualistica mista, nella quale vengono mescolate sia la componente religiosa sia quella puramente magica, ove l’atto d’amore e di fede viene affiancato a cerimonie di magia bianca.

Nella magia celeste gli angeli sono considerati entità cosmiche appartenenti ognuna agli innumerevoli corpi celesti componenti il creato, emanazioni dell’Assoluto. Poiché alcuni di questi astri emanano influssi benevoli e altri invece malevoli, i primi sono quelli che un mago deve evocare per effettuare una fattura bianca e ridare salute, amore, fortuna a chi ne è stato privato.

In questo caso l’operatore deve eseguire precise ritualistiche magiche al fine di ottenere il controllo di queste entità angeliche, che più propriamente in magia sono denominate spiriti cosmici, o angeli della luce in antitesi agli angeli delle tenebre o spiriti maligni.

I corpi celesti che fanno parte del sistema solare entro cui si trova la stessa Terra influenzano con maggiore evidenza l’essere umano rispetto ad altri astri più lontani. Per effettuare ogni tipo di rituale magico è sempre necessario evocare gli spiriti planetari che dominano i vari settori della vita (fortuna, salute, amore, ecc).

L’influenza di questi spiriti, collegati alle dimore celesti del nostro sistema solare, viene così ripartita:

Sole: positivo (fortuna e denaro)
Luna: negativa (psiche e sistema nervoso)
Marte: negativo (contro i nemici e le avversità)
Mercurio: positivo e negativo (salute e affari)
Giove: positivo (successo e gloria)
Venere: positivo (amore)
Saturno: negativo (distruzione)


Per evocare gli spiriti planetari è assolutamente necessario conoscere i loro Sigilli (o anche chiamati Caratteri) senza i quali gli spiriti non possono essere comandati dall’operatore. I Sigilli sono la formula magica scritta.

Per quanto riguarda i Pentacoli, da non confondere con i Talismani (che devono essere personalizzati, cioè preparati dal mago per ogni determinata persona), possono essere considerati come batterie elettriche.

Si caricano dell’energia dello spirito planetario irradiandosi attorno a chi lo indossa. Il loro compito è anche quello di tutelare l’operatore dalle interferenze esterne durante le cerimonie magiche, creando una specie di scudo difensivo.

I Pentacoli sacralizzano la persona allo spirito e, una volta costruiti e consacrati, possono essere usati anche da persone diverse.

Le "tavole" sono costituite invece da numeri celesti che governano gli spiriti dei pianeti: esse esprimono le loro energie. La disposizione dei numeri cabalistici è strutturata in modo da trarre i "segni magici" degli spiriti: gli antichi magi estraevano dal quadrettato, seguendo alcuni numeri, un diagramma denominato "segno".

Edited by demon quaid - 28/12/2016, 15:05
 
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