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La piramide delle streghe

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LilithLeFay
view post Posted on 1/9/2009, 12:20     +1   -1




.: LA PIRAMIDE DELLE STREGHE :.

Quattro sono le regole da applicare all’esercizio dell’Arte, non si tratta di regole morali, ma di modi di procedere che vengono comunemente accettati. Le regole in sé non sono magiche, ma lo è la loro applicazione congiunta, esse sono:

IMMAGINAZIONE

VOLONTÀ

FEDE

SEGRETEZZA



Immaginazione: È il dono dell’Aria (Atziluth). Per immaginazione si intende la sua applicazione in due forme. La prima sta nell’adattare i riti alle nostre personali esigenze od alle esigenze della nostra congrega, fantasia, nel rispetto di quegli elementi tradizionali che rendono un rito davvero efficace. La seconda forma di immaginazione è quella della visualizzazione, dovremo cioè immaginare persone e/o situazioni che riguardano i nostri incantesimi nel modo più vivido possibile.

Volontà: È il dono del Fuoco (Briah). La volontà è l’impegno che metteremo nel realizzare e portare a termine il nostro obbiettivo. Più la nostra volontà è forte, maggiori saranno le nostre possibilità di riuscita. Non scoraggiarsi mai davanti al primo fallimento, con perseveranza, alla fine, la vittoria giungerà, ma dovremo essere instancabili nel ripetere, provare e riprovare i nostri incantesimi.

Fede: È il dono dell’Acqua (Yetzirah). La fede è un altro elemento fondamentale, dobbiamo credere in quello che facciamo e soprattutto credere ai poteri che vogliamo chiamare in causa nelle nostre azioni magiche. Senza fede in noi stessi e nelle energie sottili, che si manifestano a noi come il Dio e la Dea, ogni sforzo sarà inutile. La nostra fede dovrà essere granitica ed il dubbio tenuto il più possibile lontano. Nella nostra epoca questa è una delle cose più difficile da fare, tuttavia se siamo destinati ad essere streghe riusciremo a percepire qualcosa di “oltre” che anima la nostra persona. A quel qualcosa noi dovremo appigliarvi, perché quello è il principio della nostra fede, la porta dell’inspiegabile e dell’ineffabile a cui solo si può giungere credendo.

Segretezza: È il dono della Terra (Assiah). In ultimo la segretezza, non significa che dobbiamo tacere su tutto, non siamo più ai tempi dell’inquisizione, tuttavia teniamoci lontane dai rischi dell’ignoranza. Tante persone sono pronte ad innalzare “diversi” roghi su cui immolarci, ci potrebbero additare come satanisti per esempio o qualsiasi altra cosa gli passi per la testa, le calunnie non hanno limiti. Certo noi non dobbiamo avere paura degli altri, ma ricordiamoci solamente che l’ignoranza degli altri può essere pericolosa e spesso un po’ di riservatezza non guasta. Quando poi faremo un incantesimo saremo gelose del nostro segreto e non parleremo con nessuno se non con i nostri fratelli o sorelle nell’arte. Potremo anche informare il soggetto della nostra opera (se ve n’è uno in carne ed ossa) attraverso segnali, questo ha un effetto psicologico non trascurabile.
 
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