Un Mondo Accanto

La Dea e il Dio

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LilithLeFay
view post Posted on 2/9/2009, 12:43     +1   -1




.: LA DEA :.

La Dea è la madre universale. Lei è la fonte di fertilità, saggezza infinita e carezze amorevoli. Per come la conosce la Wicca, Lei è spesso raffigurata in tre aspetti: la Fanciulla, la Madre e l’Anziana, simboleggiate nella Luna crescente, piena e calante. Lei è contemporaneamente il campo non mietuto, il pieno raccolto, e la Terra addormentata e ricoperta dalla neve. Lei dà alla luce l’abbondanza. Ma così come la vita è un Suo dono, ce lo porge con la promessa della morte. Questa non è oscurità ed oblio, ma riposo dalle fatiche dell’esistenza fisica. È l’esistenza umana tra le due incarnazioni. Dato che la Dea è natura, lei è sia la Tentatrice che l’Anziana; il tornado e la pioggia fresca; la culla e la tomba. Ma sebbene lei sia in possesso di entrambe le nature, i Wiccan La onorano come la donatrice di fertilità, amore ed abbondanza, anche se le riconoscono anche il Suo lato oscuro. Noi La vediamo nella Luna, nel mare silenzioso e sempre in movimento, e nella crescita verdeggiante dell’inizio della primavera. Lei è l’incarnazione della fertilità e dell’amore. La Dea è stata conosciuta come Regina dei Cieli, Madre degli Dei che ha creato gli Dei, la Fonte Divina, la Matrice Universale, la Grande Madre, e con incalcolabili altri titoli. Nella Wicca si usano molti simboli per onorarLa, come il calderone, la coppa, il labrys, fiori a cinque petali, lo specchio, collane, conchiglie, perle, argento, smeraldi… per dirne alcuni. Poiché Lei ha il dominio sulla Terra, il mare e la Luna, Le sue creature sono varie e numerose. Alcune comprendono il coniglio, l’orso, il gufo, il gatto, il cane, il pipistrello, l’anatra, la mucca, il delfino, il leone, il cavallo, lo scricciolo, lo scorpione, il ragno e l’ape. Sono tutti sacri alla Dea. La Dea è stata raffigurata come una cacciatrice che corre con i Suoi cani da caccia; una divinità celestiale a cavalcioni del cielo con polvere di stelle che cade dai Suoi talloni; l’eterna Madre gravida del suo bambino; la tessitrice della nostra vita e della nostra morte; una Anziana che cammina con la Luna calante cercando i deboli e gli infelici, e come molti altri esseri. Ma non importa come noi La vediamo, Lei è onnipresente, immutabile, eterna.

.: IL DIO :.

Il Dio è stato venerato per secoli. Non è né la divinità severa ed onnipotente della Cristianità e del Giudaismo, e non è neanche semplicemente il consorte della Dea. Dio e Dea, loro sono uguali, una cosa sola. Noi vediamo il Dio nel Sole, che splende brillante su di noi per tutto il giorno, sorge e tramonta in un ciclo infinito che governa le nostre vite. Senza il Sole noi non esisteremmo; perciò è stato venerato come la fonte di tutta la vita, il calore che fa irrompere la vita nei semi addormentati, risveglia il verdeggiare della Terra dopo le freddi nevi dell’inverno. Il Dio è anche protettore degli animali selvaggi. Come il Dio Cornuto, talvolta Lo si vede indossare delle corna sulla testa, a simboleggiare la sua connessione con queste bestie. In tempi antichi, la caccia era una di quelle attività che si credeva fosse governata dal Dio, mentre la addomesticazione degli animali era vista orientata verso la Dea. Il dominio del Dio comprende le foreste non toccate dalle mani umane, i deserti infuocati, e le montagne torreggianti. Le stelle, visto che non sono altro che Soli distanti, si crede talvolta siano sotto il Suo dominio. Il ciclo annuale di fioritura, maturazione e raccolto, è stato a lungo associato al Sole, da cui le feste solari in Europa (discusse più avanti nel Capitolo Otto: I Giorni del Potere) che sono ancora osservate nella Wicca. Il Dio è il raccolto pienamente mietuto, il vino inebriante spremuto dall’uva, il grano dorato che ondeggia in un campo solitario, le mele luccicanti che pendono dai rami in foglia nei pomeriggi di Ottobre. Con la Dea, inoltre, Egli celebra e governa il sesso. La Wicca non evita il sesso o non ne parla a bassa voce. È parte della natura e come tale è accettato. Dato che porta piacere, fa passare la nostra consapevolezza oltre il mondo quotidiano e fa perpetuare la nostra specie, si ritiene che sia sacro. Il Dio ci suggerisce con lussuria il bisogno di assicurare alla nostra specie un futuro biologico. I simboli usati spesso per raffigurare o venerare il Dio comprendono la spada, i corni, la lancia, la candela, l’oro, l’ottone, il diamante, il falcetto, la freccia, la bacchetta magica, il tridente, il coltello ed altri. Le creature sacre a Lui comprendono il toro, il cane, il serpente, il pesce, il cervo, il drago, il lupo, il cinghiale, l’aquila, il falco, lo squalo, la lucertola, e molti altri.
 
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