Ottavo cerchio
L'ottavo cerchio punisce ancora i peccatori che usarono la malizia, ma questa volta in modo fraudolento contro chi non si fida. Esso ha una forma molto particolare che Dante descrive con cura: si trova infatti in un fosso molto profondo, nel mezzo del quale c'è un pozzo (la parte più profonda dell'Inferno); tra la ripa e il pozzo sono scavati dieci immensi fossati collegati tra loro da scogli rocciosi che fungono da ponti (i quali ponti però sono crollati a causa del terremoto che seguì la morte di Cristo): questi dieci fossati sono le bolge dell'ottavo cerchio, detto complessivamente "Malebolge", termine coniato da Dante così come i nomi dei diavoli che custodiscono alcune bolge, come i Malebranche della quinta (bolgia in origine significava "borsa", mentre il suo uso moderno naturalmente è derivato dalla Divina Commedia). Il custode di Malebolge è Gerione, simbolo della frode secondo le parole stesse del poeta che lo presenta al canto XVII (v. 7 «sozza immagine di froda»): infatti ha «faccia d'uom giusto» e corpo di serpente (altra immagine emblematica del male sin dalle prime pagine della Bibbia); la sua coda biforcuta rappresenta la suddivisione tra ottavo e nono cerchio, cioè la frode praticata rispettivamente contro chi non si fida e contro chi invece si fida, mentre la sua pelle multicolore rappresenta la multiformità dell'inganno, come vediamo nelle dieci bolge:
Gerione
Gerione è una figura della mitologia greca, figlio di Crisaore e di Calliroe. Era un fortissimo gigante con tre teste, tre busti e due sole braccia, proprietario d'un regno esteso fino ai confini della mitica Tartesso. Possedeva dei bellissimi buoi e Euristeo ordinò a Eracle di catturarlo. Eracle partì e vide la barca dorata di Helios e se la fece dare in prestito. Arrivò nell'isola di Gerione e uccidendo il mostro si prese i buoi. Era arrabbiata mandò uno sciame di mosche a uccidere i buoi ma Eracle affrontò pure loro e vinse.
2. Divina CommediaNella Divina Commedia Dante introduce Gerione come mostro demoniaco dal volto di uomo, corpo di drago e coda di scorpione, che lo conduce in Malebolge.
Gerione è nominato in Inferno XVII, 1; Inferno XVII, 97 (la sua figura comunque è spalmata sui canti dal sedicesimo al diciannovesimo dell'Inferno) e citato in Purgatorio XXVII, 23
Edited by demon quaid - 12/12/2015, 22:34