Un Mondo Accanto

Chi li ha visti e chi...siete pazzi

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view post Posted on 15/4/2010, 18:19     +1   +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Fantasmi... Anime dannate di non vivi che vagano in cerca di riposo? Immagini di uomini del futuro che esplorano il passato della storia? Viaggiatori da altre dimensioni? Frutto della nostra fantasia? Anime sospese in un limbo, in una dimensione a noi ancora sconosciuta?

Immagini di un passato che è stato, troppo forte e colmo di intense emozioni perché possa essere cancellato dal tempo? Ciò che rimane di coloro che non vorrebbero più lasciare questo mondo? Magari perché non hanno ancora risolto certe faccende... Spiriti di persone morte di morte violenta? Cosa sono i fantasmi? Molte sono le ipotesi. Difficile è dare una risposta sicura...

Migliaia sono le storie tramandateci dalle tradizioni locali e migliaia le forme che questi esseri assumono a seconda del posto in cui si trovano, delle tradizioni e del tempo. Sicuramente i più famosi fantasmi sono quelli legati alla Gran Bretagna, che da sempre è stata la loro patria. Numerosi sono quelli della Torre di Londra, il luogo dove nel medioevo venivano rinchiusi i prigionieri politici e che dal settecento è meta delle loro visite.

Il primo fantasma avvistato fu quello di Tommas Becket, nel 1241, il quale venne assassinato nella cattedrale di Canterbury settantuno anni prima. Successivamente fu (ri)vista Anna Bolena, seconda delle sei mogli di Enrico VIII e spirito avvistato più di frequente. Ella regnò 1000 giorni, dopodiché venne decapitata dal re, che se ne voleva sbarazzare.

Ricostruzione grafica


Il suo corpo senza testa fu avvolto in un fagotto, messo in una vecchia cassa e seppellito nella cappella della Torre di San Pietro in Vincoli. Da allora numerose guardie giurarono di averla vista, anche sotto corte marziale. Ma ella non infesterebbe solo la torre.

Ogni anno all'anniversario della sua morte il suo corpo decapitato viene visto arrivare su un cocchio a Blickling Hall, la sua casa natale nel Norfolk. Il suo spirito, ogni volta che viene rivisto nella torre, è inoltre portatore di sciagure, specialmente in occasione di altre esecuzioni.

Questo sarebbe un chiaro esempio di una persona morta e che si rifiuta di lasciare questo mondo, continuando a vivere le proprie abitudini. Oppure, potrebbe trattarsi della visualizzazione di avvenimenti così traumatici da rimanere impressi nella "pellicola della storia", come l'assassinio della regina.

Si dice che per poterla decapitare, il boia fu costretto ad inseguire la donna per tutto il palazzo regale. Con un pò di immedesimazione potremmo metterci nei panni della Bolena e capire quale dramma abbia dovuto subire in quei momenti di terrore.

Potrebbe quasi sembrarci evidente che un tale scena abbia potuto imprimersi così profondamente tanto da potersi ripetere ancora in determinati momenti. Il velo spazio-temporale potrebbe essere stato scosso duramente dalle forti emozioni di quella donna, tanto da lacerarsi irrimediabilmente.

La storia, inciamperebbe in quella lacerazione e continuerebbe a ripetersi come un disco che si incanta. Ma si tratterebbe solo di immagini, suoni, visioni... niente di tangibile. Tragedie immortali o comunque impossibili da cancellare dai ricordi della storia dell'umanità.

UNA TEORIA


Per facilitarci le cose, partiamo dal presupposto che i fantasmi esistano e che siano ovunque. Sì, non solo in vecchi castelli e ville, bensì ovunque, intorno a noi, sempre. Infatti, non c'è nessuna ragione di pensare che i fantasmi debbano per forza essere solo in determinati luoghi, escludendone altri, a meno che non volessimo prendere in considerazione motivi vincolanti tutt'ora sconosciuti, ma dubito.

Quale differenze potrebbe esserci tra un castello e un'abitazione moderna? Alcuni potrebbero obiettare che i castelli debbono essere più soggetti ad infestazioni poiché in essi capitava che venissero giustiziate persone o morissero durante battaglie nel medioevo, ma non è abbastanza per poter dire niente di certo.

Anche nei moderni appartamenti, infatti, possono morire persone, anche violentemente e possono morire anche per strada se per questo. Quindi non solo in vecchi e suggestivi ruderi. Sfatiamo il mito del vecchio castello infestato o della solita suggestiva casa stregata. I fantasmi devono trovarsi, per forza di cose, ovunque.

Ora, passiamo alla seconda problematica: cos'è un fantasma? La parola "fantasma" si riferisce a un qualcosa che non esiste sul piano reale, un'immagine fantasiosa, o meglio, non del nostro mondo. Questo significa che non è una cosa concreta, tangibile, visibile, ma d'altro canto, non possiamo dire che sia una cosa di fantasia, almeno finché non lo potremo dimostrare.

Nel passato, quando ancora la scienza era basata più sugli scritti degli antichi che sull'empirismo, molte erano quelle cose definite impossibili e fantasiose. Molte di quelle stesse cose, secoli dopo, trovarono anch'esse un loro posto nel panorama scientifico.

Questo vuol dire che una cosa oggigiorno definita soprannaturale, in un futuro potrebbe divenire normale per la scienza. Ma per arrivare a ciò, si dovrà dimostrare scientificamente certi fenomeni tutt'ora inspiegabili.

Si dovrà poter ripetere in laboratorio certi fenomeni, nella nostra era definiti paranormali. Non è un utopia, ma una possibilità, in quanto la scienza fa di giorno in giorno passi da gigante. Molte cose, oramai spiegate, un tempo facevano ridere gli stessi scienziati. La storia deve insegnare, altrimenti è inutile studiarla.

Comunemente parlando, per fantasma, intendiamo quell'entità, quell'essenza "vitale" che sopravvive al corpo dopo la morte e, quindi, continua a "vivere" ma come relegato in una dimensione parallela alla nostra. Solo in certi rari casi, quando le soglie di queste due dimensioni si sfiorano ci è possibile vederli ed entrare in contatto con loro.

Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare "cosa è un fantasma". Come dicevo all'inizio, io credo che i fantasmi siano ovunque, ma non ci è possibile vederli in normali condizioni, in quanto la loro dimensione non è la nostra.

Cosa si intende per dimensione? Capisco la difficoltà del credere nell'esistenza in qualcosa che non si vede, ma d'altronde, non si crede forse nell'esistenza dell'aria, che pur non si vede? E non si crede anche nell'esistenza di Dio, pur non avendolo mai visto (almeno di recente)?

Allora, perché non credere anche nell'esistenza dei fantasmi e di altre dimensioni oltre la nostra? Immaginiamo un libro. Se la nostra dimensione è la pagina numero uno del libro, un'altra dimensione sarà la numero due, o la tre e così via.

E tutte, nel loro insieme, formano il libro, ovvero l'universo intero. Immaginiamo che ogni pagina sia simile ad un'altra, variando solo per pochi elementi, quindi se sulla pagina 1 ci sarà scritta solo la lettera "A" in stampatello per esempio, magari sulla seconda ci potrà essere la stessa lettera, ma scritta in corsivo e sulla terza, ancora una "A" ma scritta con un altro carattere differente dagli altri.

E sulla pagina numero 3320 forse troveremo una parola più complessa, in modo che ogni pagina del libro corrisponda ad una delle infinite varianti disponibili e, naturalmente, per forza di cose, questo sarà un libro con un numero infinito di pagine.

L'universo, allo stesso modo, è composto da un numero infinito di dimensioni. Io penso che durante il sognare, ci sia permesso di viaggiare attraverso queste dimensioni, per poi, al risveglio, ritornare nella nostra, cioè nel nostro corpo.

E, così come l'anima viaggia nello spazio, può viaggiare anche nel tempo, ma non necessariamente nel nostro: in quello di altre dimensioni. Per questo, a volte, si fanno sogni premonitori. Noi siamo abituati a chiamare "sogno" quel determinato stato di coscienza, senza cercare di andare oltre, di darci una spiegazione scientifica o comunque, più soddisgfacente.

Cos'è il sogno? Il sogno è il sogno... Ma, di fatto, il sogno è un'esperienza di per sè meravigliosa e unica, infatti è difficile fare lo stesso sogno più di una volta, in maniera identica. Forse perchè viaggiando in modo casuale attraverso l'universo in un numero infinito di dimensioni, di spazi, luoghi e tempi, è decisamente improbabile arrivare due volte in uno stesso identico punto.

Ora, in determinati casi, per ragioni che possiamo solo ipotizzare, queste dimensioni si sfiorano l'un l'altra, per brevi istanti e, come se ci trovassimo in un incrocio, può capitare di incrociare presenze abitanti altre dimensioni. In questi casi, noi possiamo vedere i cosiddetti fantasmi.

In tal caso, è difficile che essi possano interagire con la nostra dimensione, in quanto solo immagini, ricordi di altri luoghi e tempi. Impotenti, inconsapevoli forse di essere visti, o comunque, consapevoli di essere anch'essi a entità sconosciute, appartenenti ad un altro mondo.

Così, in quei determinati momenti, noi "X" vediamo un fantasma "Y" e contemporaneamente, un'altra persona "Y" vede un fantasma "X". O forse è solo possibile, per qualche strana ragione, poter vedere solo il passato e non il futuro.

Ma c'è anche la possibilità che il fantasma appartenga invece a questa nostra dimensione, come essenza energetica, memoria di una persona morta, ma sospesa nel tempo e nello spazio, perché magari si crede ancora viva, o non ha adempiuto durante la vita a tutti i suoi compiti, non ha raggiunto una "soddisfazione" terrena, o non accetta l'idea di essere morta.

Ci sono casi di fantasmi preoccupati del destino del loro "Io" materiale, del loro ex-corpo. Presso la rocca di Riva del Garda (TN) negli anni ’50 del ‘900 venne rinvenuta un’antica tomba romana. Particolare curioso? Il soldato riesumato era senza testa.

I resti vennero trasportatati al Museo Civico di Riva, ma da allora, accaddero fatti strani. All’interno del museo si udivano rumori, si accendevano luci, si spostavano oggetti. La gente diceva che il soldato si era arrabbiato per essere stato trasportato al museo, oppure perché rivoleva la sua testa. Nel 1955 rinvennero un teschio a Malcesine, anch’essa di epoca romana.

Anch’esso “non stava mai fermo” nelle ore notturne, si esibiva con salti, spostamenti e rumori. Si volle riunire i due pezzi, ma tale riunione non avvenne. Secondo un medium, il morto si sarebbe chiamato Lucius Paulus. Attualmente, le ossa del soldato sono esposte in una salette, la stanza delle torture, che si vede passando in un alto corridoio della Rocca di Riva che conduce alla torre.

I fatti del 1954 rimangono tutt’ora senza spiegazione, ma sono un tipico esempio di attaccamento affettivo di un fantasma al proprio ex-corpo. C'è un altro quesito su cui soffermarci. Perché, di solito, si vedono solo fantasmi di persone morte "recentemente" e, ad esempio, non si è mai visto il fantasma di un dinosauro o di un uomo primitivo?

Questo fatto potrebbe essere spiegato se si suppone una sorta di "presente continuo inertico". Immaginiamo di lanciare un sasso in uno stagno. Questo farà una parabola per poi scomparire nello specchio acquoso. Lo stesso, probabilmente avviene nel caso dei fantasmi.
Ricostruzione grafica

L'anima di una persona, quando muore, inizia una parabola e per inerzia, continua ad "esistere" ma solo per un certo periodo di tempo, per poi concludere il suo "viaggio" ed abbandonare per sempre questo mondo, come se ogni fantasma avesse attaccato un timer.

Allo scadere del tempo, l'anima smette di esistere come "coda" della sua esistenza passata, magari per diventare "testa" di un'altra vita. Potremmo immaginare che quest'anima, al termina del suo tempo, si reincarni in una nuova vita corporea.

Ci sono molte testimonianze che proverebbero l'esistenza della possibilità di reincarnarsi. E perché "presente continuo"? Perché, probabilmente, per un fantasma, il tempo non esiste come l'intendiamo noi. Il fantasma è attivo in un presente perenne, che per lui vale un attimo di tempo, ma per noi può durare anche secoli.

E il tempo che impiega questo "sassolino" a cadere nello stagno è per un fantasma equivalente ad un secondo. Ma queste sono tutte solamente ipotesi. Ci sto ancora lavorando sopra. Quando, e se, avrò delle risposte certe, le pubblicherò. Nel frattempo, possiamo solamente fantasticare.

QUANDO SI POSSONO VEDERE I FANTASMI?


Questo è un quesito a cui apparentemente sembrerebbe impossibile rispondere. Tuttavia, anche in questo caso ho avanzato una ipotesi che, a mio avviso, non dovrebbe essere sottovalutata. Mi venne in mente un giorno, così, all'improvviso.

Come si suol dire, mi si accese la fatidica lampadina! Erano giorni che ci pensavo su, perché una sera, ero con amici e parlando di misteri, si arrivò al quesito fondamentale: "quando e dove è possibile vedere i fantasmi (sempre se esistano naturalmente, perché finché non si avranno prove certe, è lecito avere dubbi a riguardo)?"

Tutti ci guardammo in faccia, ma quella sera, nessuno di noi avanzò alcuna ipotesi soddisfacente. Come si suol dire, brancolavamo nel buio più oscuro. Poi, un giorno, arrivò l'illuminazione. Stavo leggendo tutt'altro, quando all'improvviso, mi sembrò di capire: ricordai Macrobio.

Uno scrittore latino vissuto nel V secolo d.C. che scrisse i celebri "Saturnalia". Secondo lo studioso, il solstizio d'estate è un momento particolare, in cui le barriere tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliano, favorendo la comunicazione tra le due dimensioni. Da questo ragionamento, arrivai ad altri. Se il solstizio d'estate era così significativo, lo potevano essere anche l'altro solstizio, quello invernale e i due equinozi, quello di primavera e quello d'autunno.

Cercai sui miei libri e trovai anche altre date rilevanti per gli uomini del passato, soprattutto per i pagani. Pensai, se queste date sono importanti, ci sarà un motivo. Non è che magari sono importanti proprio perché momenti più propizi per comunicare con i trapassati?

In fondo, si sa che gli astri influiscono sulla nostra vita, sul nostro organismo. I solstizi e gli equinozi sono periodi astronomici rilevanti, è possibile che, oltre a segnare il passaggio da una stagione all'altra, possano anche significare quel qualcosa in più. Ma cos'è un solstizio e cos'è un equinozio?

- SOLSTIZIO: Punto dell'eclittica in cui il Sole raggiunge il punto più distante dall'equatore e sembra fermarsi nel suo moto annuo. Vi sono due solstizi: il SOLSTIZIO D'ESTATE (21 giugno) che segna l'inizio dell'estate appunto e il SOLSTIZIO D'INVERNO (21 dicembre), l'inizio dell'inverno.

- EQUINOZIO: Il momento in cui il Sole apparentemente interseca l'equatore celeste, in modo che la durata tra il giorno e la notte sia uguale ovunque sulla Terra. Vi sono due equinozi: l'EQUINOZIO DI PRIMAVERA (21 marzo), che segna l'inizio della primavera e l'EQUINOZIO D'AUTUNNO (23 settembre), l'inizio dell'autunno, periodo in cui si dice che "muore ciò che è destinato a morire e vive ciò che è destinato a sopravvivere".

Ma non è tutto. Secondo me, dovremmo prendere in considerazione altri giorni particolari dell'anno, come possibili momenti in cui il confine tra i due mondi può assottigliarsi momentaneamente ulteriormente. Si tratta di alcune "feste" pagane, delle antiche religioni celtiche o wiccane attuali. Si tratta di:

- SAMHAIN, che corrisponde al nostro celebre HALLOWEEN (31 ottobre / 1 novembre): Nel calendario cristiano è la festa di Ognissanti, da molti considerata un momento adatto per l'evocazione delle potenze più oscure. In questo momento, i confini tra i due mondi si assottigliano ed è possibile entrare in contatto con Spiriti Elementari; è anche il momento in cui è più possibile sognare ed avere visioni.
- BELTANE (30 aprile / 1 maggio): Nel calendario antico è Calendimaggio o "Notte di Walpurga". I maghi neri considerano questo momento dell'anno favorevole a operazioni di malefici ed evocazioni demoniache e negromantiche ma, non so perché, questo periodo mi convince meno degli altri per quanto riguarda il nostro fine. Giorgio Pastore

- DOVE SI POSSONO VEDERE I FANTASMI?

Ci sono anche qui diverse teorie a riguardo. Ma, possiamo tentare alcune ipotesi:

1 - I fantasmi si possono vedere ovunque, perché essi sono ovunque, quindi non necessariamente in vecchi ruderi, castelli e ville dalla suggestiva scenografia, ma anche in semplici appartamenti. Probabilmente, essi sono solo visibili in certi momenti in funzione del movimento degli astri, o del campo magnetico terrestre, o altre cause a noi ignote attualmente.

2 - I fantasmi sono visibili solo nei luoghi in cui sono morti e probabilmente nella ricorrenza della loro morte, come se quell'attimo fosse stato di un così intenso spessore emotivo tale da fissarne l'immagine, come su una lastra fotografica, sulla pellicola del tempo.

3 - I fantasmi sono visibili solo in determinati luoghi più adatti di altri, luoghi in cui le barriere tra i due mondi si assottigliano, per ragioni che ancora non conosciamo.

Edited by demon quaid - 26/9/2016, 23:44
 
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view post Posted on 24/5/2012, 09:59     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Spiriti e apparizioni senza velo: l’ultraterreno




Molti di noi si domando se veramente esistono gli spiriti e, qualora fosse accertata la loro presenza, quale sia la causa delle loro apparizioni. Secondo molti spiritisti le apparizioni degli spiriti sono dovute alla volontà di un defunto che viene a testimoniare la sua sopravvivenza.
Difatti per loro l’uomo sarebbe composto essenzialmente di tre elementi: corpo, che si disintegra dopo la morte; spirito, fonte della intelligenza e della volontà, che è immortale, e prespirito, o corpo spirituale, un organismo fluido formato di una materia quintessenziata e cioè intermedia tra la materia propriamente detta e lo spirito. Esso servirebbe, in qualche modo, come protezione e come strumento dello spirito e sopravviverebbe più o meno a lungo dopo la morte ed è proprio grazie a questo che il defunto potrebbe manifestarsi fisicamente. Il perispirito di un morto inquieto, oltraggiato o pentito, produrrebbe tutti i fenomeni che si osservano nelle case frequentate dagli spiriti; per calmarlo sarebbe sufficiente interrogarlo con deferenza, domandandogli cosa lo sconvolga e come si può aiutarlo. Dopo essersi conformati alle sue esigenze, i fenomeni cesserebbero spontaneamente. Sta di fatto che agendo così i fenomeni in genere scompaiono.

Altri spiritisti, tra cui Myres e Bozzano, non chiamano in causa il perospirito, ammettono invece che le apparizioni sono provocate da un impulso telepatico dovuto ad un defunto, che genererebbe, tramite un medium, percezioni di ordine allucinatorio, o fenomeni oggettivi. Gli occultisti e i teosofi formulano un’ipotesi più complessa. Secondo loro, nell’Universo esisterebbero sette zone o piani che si compenetrano a vicenda: il piano fisico, cioè il nostro mondo abituale; il piano astrale o emozionale, cioè quello in cui ci spostiamo nel sonno o anche dopo ciò che chiamiamo morte; il piano mentale, cioè quello del pensiero; infine esistono quattro piani,sempre più sottili, tra cui il buddico e il nirvanico.

L’uomo possiederebbe diversi corpi o veicoli corrispondenti ai diversi piani; il corpo fisico denso e visibile, dotato di una copia eterea che assorbe la vitalità solare; il corpo astrale o emozionale, strumento delle emozioni, dei desideri, delle passioni, che elaborerebbe le sensazioni poi sentite dal corpo; il corpo mentale, che produrrebbe il pensiero espresso dal cervello; il corpo causale, chiamato anche anima o ego. Il corpo fisico è mortale, i corpi astrale e mentale durerebbero solo per un’incarnazione, mentre il corpo causale sarebbe invece immortale e persisterebbe attraverso tutte le incarnazioni, trasmettendo alle personalità successive tutte le capacità e le qualità acquisite nelle incarnazioni precedenti.

Se questi corpi astrale, mentale, e causale, vengono considerati come mediatori fisici, l’ipotesi si può difficilmente sostenere dal punto di vista scientifico. Se invece li si paragona a centri di forze, essa diviene plausibile.Il piano astrale sarebbe il luogo, non solo, dove si evolverebbero quelli che noi chiamiamo morti, non ancora liberati dalle loro illusioni terrestri, ma anche tutti gli involucri psichici abbandonati dagli spiriti nel passaggio ai piani superiori. Questi “residui” di anime, se possiamo così esprimerci, finirebbero a lungo andare per dissolversi e diffondersi con l’Universo, lottando contro questo momento finale e provocando i fenomeni in coerenti che osserviamo nelle case frequentate da spiriti. Inoltre il piano astrale possiederebbe individualità autonome, chiamate elementali che sarebbero sia esseri cosmici, sia pensieri più o meno tristi di origine umana. Questo strano popolo di entità, semicosciente e malizioso a seconda della natura, sarebbe all’origine degli scherzi burleschi così frequenti nelle case abitate da spiriti.

Ad ogni modo, qualunque sia la teoria che prendiamo in considerazione, i fenomeni psichici paranormali, come del resto tutti i fenomeni studiati dalla metapsichica, ci devono condurre ad accettare le cose così come sono, e a pensare che è ragionevole adattare la nostra intelligenza all’Universo e vano pretendere di adattare l’Universo alla nostra mente. Non rigettiamo dunque a priori questi fenomeni, riflettiamo piuttosto sull’infinità di tutto ciò che ignoriamo.

Un grazie a Paranormale.com

L’insolito o, semplicemente, ciò che sta ai margini



I fenomeni di apparizione di spiriti possono essere definiti come “un insieme di manifestazioni misteriose il cui elemento caratteristico essenziale è di ricollegarsi, in maniera speciale, a un luogo determinato.

”Noti da sempre, questi fenomeni possono interessare l’udito, la vista, il tatto e l’odorato: si spostano gli oggetti, si sentono dei rumori inspiegabili, appaiono delle entità, senza causa apparente. Gli oggetti spostati possono essere mobili o utensili da cucina. Il vasellame viene spesso gettato a terra, i letti vengono messi in disordine. Porte e finestre si aprono e si chiudono da sole. Talora dei campanelli suonano, anche se si sono tolti i contatti.

Nella loro forma acustica, i fenomeni di apparizione di spiriti presentano ogni sorta di rumori e di suoni, essi richiamano il tic tac di un orologio, il rumore di vetro che si infrange, oggetti che si frantumano, catene che si trascinano per terra. Talvolta i rumori sembrano provenire da esseri umani, si sentono ad esempio rumori di passi cadenzati o uno strano fruscio di vesti..E ancora: sospiri, gemiti, mormorii, voci, canti.

Nella loro forma visuale, i fenomeni di apparizione comprendono manifestazioni luminose e apparizioni di spiriti. Le manifestazioni luminose, che sono soprattutto chiarori diffusi o globi dai contorni indecisi, sono abbastanza frequenti, mentre i ” Fantasmi che frequentano le case”, lungi dall’essere avvolti dallo spettrale lenzuolo bianco, indossano i costumi dell’epoca in cui vissero. Spesso si presentano in modo realistico, si mostrano chiaramente, altre volte sono simili ad ombre di forma umana. Talvolta spariscono come vapore o se ne vanno passando da un muro.

Nella maggior parte dei casi si manifestano per una lunga serie di anni ed ad intermittenza, con lunghi periodi di pausa. La loro manifestazione è quasi sempre preceduta dalla sensazione vaga di una “presenza” che attira l’attenzione del soggetto, anche attraverso un senso di vento gelido. Uno degli elementi caratteristici più frequenti che i fantasmi presentano è la loro apparente indifferenza di fronte ai vivi e all’ambiente in cui si manifestano: essi salgono una scala, attraversano le stanze, senza preoccuparsi delle persone che incontrano.

Il celebre metapsichista inglese Federico Myers riporta il caso di una signora di alta statura, vestita di nero che si materializzava per otto anni in una casa. Nei primi tempi la sua forma era talmente corporea che poteva essere scambiata per un vivente, mentre, con l’andar del tempo, la sua intensità diminuiva. Attraverso alcune fotografie, fu identificata come una signora vissuta in passato in quella casa.

Un’altra testimonianza è quella che ci viene dall’ Inghilterra, precisamente da Borley, dove, nell’autunno del 1927, un carpentiere,addetto alla manutenzione del presbiterio, incontra una suora di carità. La donna, vestita di blu, sembra aspettare qualcuno in quel mattino silenzioso e così tanto di buon’ora. Il giorno seguente l’incontro si ripete, ma la suora sembra avere gli occhi chiusi, come se fosse stanca.

Nell’incontro successivo, avvenuto a qualche giorno di intervallo, la strana suora sembra dormire profondamente e, appena il carpentiere si gira a domandarle se avesse bisogno di qualcosa, ella scompare. Così fu pure la settimana seguente, alla stessa ora del mattino, mentre si reca a lavoro, l’uomo la rivede, appoggiata al cancello ma, identicamente alla volta precedente, quando sta per chiederle se per caso avesse bisogno di qualcosa, la suora improvvisamente scompare. Egli la cerca all’interno del presbiterio ma non ne rinviene traccia. Incuriosito racconta la strana avventura di quegli incontri e viene a sapere che proprio in quel luogo, una giovane suora, colpevole di aver voluto fuggire con un frate laico di un convento vicino, è stata condannata a essere murata viva nel presbiterio di Borley, come da tempo succede, spesso si vede la sua figura vagare nel presbiterio.

I fenomeni nella forma tattile, infine, come quelli olfattivi, sono rari anche se vi sono testimonianze di persone con sensazioni di pressione o di mani gelide su parti del corpo o il sentire nettamente odori cadaverici o profumi graditi. A questo proposito ricordiamo il caso dell’imperatrice Eugenia, consorte di Napoleone III, che, volendo conoscere il luogo preciso dove aveva perso la vita suo figlio, caduto ucciso dagli zulù, si reca in Africa Australe.

Durante l’escursione che di momento in momento si stava facendo sempre più pericolosa, e peraltro senza risultati, improvvisamente l’Imperatrice sentì un profumo intenso di violette, fiori tanto amati dal figlio. Il posto era lì, fra le erbe e le liane.

Si può spiegare l’accaduto sotto due diverse linee interpretative. Quella spiritista senz’altro ci dice che lo spirito del Principe imperiale avrebbe guidato la propria madre con il suo profumo preferito; quella metapsichica invece che l’emozione della madre ha fatto scattare le sue facoltà metapsichiche che le hanno permesso di scoprire la sepoltura del figlio grazie al trucco dell’allucinazione olfattiva.


Un grazie a Paranormale.com
 
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