Un Mondo Accanto

Racconti d'Egitto

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view post Posted on 24/4/2010, 21:01     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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In questo topic racconterò alcuni viaggi che ho fatto tempo fa in questo meraviglioso paese. Io ritengo che sia uno dei popoli più misteriosi e stupefacenti del mondo.

Edited by demon quaid - 25/4/2014, 23:07
 
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view post Posted on 13/5/2010, 00:56     +1   -1
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L'Egitto è ancora oggi per molte persone un mistero, ed è certamente uno dei luoghi più visitati del mondo. Io non sono un archeologo, ma il mito Egizio mi ha sempre incuriosito. Ricordo che il primo viaggio lo feci che avevo 26 anni. Ci andai con alcuni amici e ci ritrovammo a scoprire i faraoni nel più profondo e tutto questo ci affascinava molto. Le mummie, le piramidi, il culto dei morti, tutto ciò lo scoprimmo piano piano. Il primo viaggio durò 23 giorni. In quei 23 giorni vedemmo molte cose, ma per quanto vedemmo, non vedemmo nulla, nel senso che il tempo fu davvero poco. Tra l'altro, pur essendo abituati a viaggiare (anche se io sono un amante del viaggiare solo), andavamo quotidianamente incontro a pericoli. Non seguivamo le piste che facevano i turisti, non mi è mai interessato fare il turista. La prima esperienza terribile, fu quando ad uno dei miei amici che si era appoggiato ad una roccia, gli si avvicinò un serpente e lo morse. Ci prese il panico, perchè diventò quasi subito cianotico. Nell'immediato facemmo un taglio sopra la ferita provocata dal serpente e cominciammo a turno a succhuiare e sputare il sangue, poi lo caricammo in macchina e subito in ospedale. Avevamo un siero dietro, ma non sapendo degli eventuali effetti collaterali non lo usammo. Per fortuna arrivammo in tempo e lui si salvò. Quell'avventura cominciò subito molto bene.
 
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view post Posted on 1/6/2010, 12:58     +1   -1
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Giorni dopo decidemmo di andare per piramidi, ma come in tutti i posti del mondo, o hai dei pass particolari in quanto sei archeologo o geologo o altro, oppure devi per forza seguire delle piste già seguite da ogni tipo di turista. Decidemmo nostro malgrado per le piste e nonostante non ci piacessero i ciceroni, vedemmo davvero cose splendide. Noi non siamo i turisti classici, cioè quelli che mentre il cicerone di turno parla, gli si va dietro con la cartina leggendo ogni singola cosa. Odio fare così. Per cui dopo un pò decisi di andare dal suddetto cicerone a chiedergli se c'erano alcuni misteri che non fossero per le piste sopra citate. Mi rispose che c'erano ovviamente, ma ci volevano permessi per andarci e noi li non avevamo nessuno che avrebbe potuto aiutarci in quel senso. Poi però al ritorno in albergo, incontrammo un archeologo, un certo Stephan (americano di nome e di fatto), che aveva i permessi per andare quasi in ogni dove. E devo dire che cominciò il nostro divertimento, anche se questo tipo ci sembrava un pò matto.
 
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view post Posted on 6/6/2010, 13:04     +1   -1
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In effetti questo Stephan aveva certi comportamenti un pò...cervellotici, nel senso che diceva di fare una cosa e dopo 5 minuti ne faceva esattamente un'altra. Ma in quel momento era l'unico che ci potesse far passare per ogni dove. Cominciammo a parlare con lui e francamente non è che fosse il massimo della simpatia. Ma del resto non è che la gente si può comportare come vuoi tu, quindi lo accettammo in tutto e per tutto, e non sbagliammo...La mattina dopo uscimmo con lui, che era diretto ad un museo del Cairo. Bisogna dire che in quella vacanza facemmo tantissima strada, per fortuna molta di essa con una Jeep che con Stephan avevamo noleggiato. Il museo era ovviamente attrezzatissimo. C'era veramente di tutto: la storia degli egiziani completa; da maschere, copricapi, scettri e tantissime altre cose, come ciotole, alcune specie di anfore e altro che gli egiziani usavano nella loro vitta comune di ogni giorno. Ma noi eravamo insoddisfatti di questo, volevamo qualcosa di più.
9 giorno: visitammo la piramide di Giza, sotto un sole assurdo, un caldo che al confronto un forno era il polo nord. Dopo questa visita per 2 di noi (me compreso) arrivò la febbre, che ci costrinse a stare a letto per 3 giorni, mentre Stephan e gli altri 2 continuarono il giro. Restammo a letto con crampi violenti, vomito e altri disturbi vari che ci sconquassarono nel vero senso della parola, e io dovevo bere (ma questa è un'altra storia e non ve ne parlerò qui)...
 
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view post Posted on 9/6/2010, 12:24     +1   -1
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Dopo i 3 giorni suddetti ci alzammo con una debolezza enorme. Non è che fu molto simpatico il fatto. Stavamo male, ma la febbre era passata. Il medico però ci disse che se fossimo stati almeno altri 2 giorni sarebbe stato solo il nostro bene. E così facemmo per non rischiare. Non avevamo mai fame, perchè il nostro stomaco di ingurgitare qualcosa proprio non ne voleva sapere. Per fortuna quando si è giovani ci si rimette abbastanza in fretta e dopo i 5 giorni finalmente uscimmo e ci rimettemmo a fare (anche se un pò deboli) quello che ci piaceva. Avevamo capito più che altro una cosa: "senza cappello là non si poteva vivere". Ce li procurammo in un negozio e devo dire che sembravamo abbastanza comici. Stephan ci disse che il giono dopo (era già il 14esimo) ci avrebbe portato in una zona dove facevano degli scavi. Per andare lì ci volevano i pass. La cosa bella fu che Stephan ci fece passare come suoi aiutanti. Ci guardarono un pò curiosi vista la giovane eta, ma dettero il benestare. Ovviamente questo comportava veramente aiutare Stephan, quindi ci caricammo sulle spalle tutto il suo ben di Dio e arrivammo a destinazione. Un posto di terra e sabbia enorme, dove già c'era una grotta aperta (sembrava l'antro dell'inferno).

Edited by demon quaid - 23/6/2010, 10:45
 
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view post Posted on 23/6/2010, 10:43     +1   -1
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Ovviamente noi, gestiti dalla signora curiosità, non si vedeva l'ora di entrare, speranzosi del fatto di avere a che fare con un posto abitato tantissimi anni prima da persone così lontane ma allo stesso tempo così vicine a noi. Stephan ci fece vedere tantissime cose e ci narrò di tempi egizi ormai persi nel tempo. Vivere con questo personaggio per circa 20 giorni, fu una grande esperienza che per sempre ognuno di noi si porterà appresso.

Il ragno nero. :araignee-noire-marche.gif:

Sembra il titolo di un film vero? Ma non è così; fu l'avventura che ci capitò 3 giorni prima di venire via. Questi animali (che molte persone definiscono "carini" :207.gif: ) sono di un cattivo assurdo. E purtroppo uno di noi (non io stavolta) si beccò un morsetto da questo essere che lo fece stare male e dovette andare in ospedale a curarsi. Questo ragno (non chiedetemi il nome in egiziano, primo perchè non lo ricordo e poi perchè scriverlo... :D) è proprio di colore nero, e vive tra le fessure nelle rocce (il maledetto) e il suo morso non è piacevole. Ha un veleno non letale per l'uomo, ma immobilizza le sue vittime e poi se le sgranocchia piano piano. All'uomo provoca un dolore piuttosto forte e un grosso ematoma nero, che piano piano si estende fino a diventare più o meno della circonferenza di una pallina da tennis. Il dolore come detto è molto acuto e solo con cure mediche speciali si debella il veleno, che come detto non è letale per l'uomo, ma è molto molto fastidioso. Dopo il morso del ragno, era giunta l'ora di ripartire. Come ad ogni viaggio lo feci con malinconia, ma il lavoro chiamava e non si poteva come tempo andare oltre. Il secondo viaggio lo feci che avevo 31 anni. E fu addirittura più tragico del primo.
 
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view post Posted on 8/8/2010, 13:34     +1   -1
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...già, più tragico. Arrivammo al Cairo il 14 settembre in una giornata calda, ma non asfissiante. La paura era già cominciata sull'aereo, in quanto capitammo in mezzo ad un temporale che fece sobbalzare il velivolo più di una volta, con scossoni da sembrare terremoti. C'erano persone grandi e piccole nell'aereo ed eravamo in 250. Durò più di mzz'ora il barcollamento e non vi nego che più di una volta abbiamo avuto davvero paura che si potesse cadere. Questo per foruna non successe, perchè i piloti furono davvero bravi a mantenere la rotta e ad uscire da quella specie di vortice. Ricordo che ad un certo punto una signora con 2 bambini cominciò ad urlare e noi che eravamo seduti vicino prendemmo i bimbi in braccio per calmarli, mentre un altro passeggero si occupò di tranquillizzare la signora e di li a poco ci riuscì. Non avevo mai fatto un volo come quello, ma fu davvero pietrificante. Per la prima ed unica volta in vita mia vidi dei fulmini passare vicinissimi alla carlinga dell'aereo. Abbiamo avuto davvero paura quella volta lì, ma tanta...
 
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view post Posted on 23/8/2010, 22:07     +1   -1
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...arrivati al Cairo, che già conoscevamo per esserci stati, subito prendemmo un mezzo che ci portò verso l'hotel che avevamo prenotato. Era proprio in centro città ed era davvero molto bello. 2 piscine (il bagno lì non lo abbiamo mai fatto), camere da 4 stelle e un servizio splendido, il tutto contornato da una serie di bellezze che lasciavano di stucco (qui si sta parlando di donne. ogni tanto ci vuole no? :P). Ci andammo immediatamente a stendere sui letti e hainoi la prima sorpresa. Su uno dei letti c'era una locusta gigantesca (probabilemnte entrata dalle finestre aperte), che pareva ci guardasse tanto era grossa. Io non ho molta confidenza con questi animaletti e Marco (che invece in questo senso non ha paura di nulla), si gettò, la prese in mano e la lanciò fuori dalla finestra. Questo piccolissimo inconveniente era stato ovviamente nulla in confronto al traballare dell'aereo, ma subito qualcosa ci convinse che non sarebbe andato tutto come doveva. E infatti i guai cominciarono subito al mattino successivo quando facemmo il nostrio primo viaggetto...
 
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view post Posted on 5/9/2010, 19:45     +1   -1
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...o stavamo per cominciare a fare, nel senso che come scendemmo nella sala colazioni dell'hotel, notammo un certo fermento e c'erano alcuni poliziotti che parlavano con il personale. Non era una cosa che ci riguardasse, per cui passammo oltre e ci dirigemmo verso la sala per fare colazione visto che da li ad un'ora avremmo dovuto partire. Invece, non facemmo tempo a saderci al tavolo che si avvicinò il direttore o qualcosa del genere al tavolo e ci chiese a tutti e 5 di seguirlo, perchè doveva dirci una cosa importante (il tutto ovviamente in inglese). Ci alzammo e lo seguimmo nel suo ufficio, ci fece accomodare e cominciò a parlare del fatto che in quel momento era arrivata la polizia e voleva parlare con noi. Rimanemmo di stucco perchè davvero non avevamo la più pallida idea di cosa potesse volere la polizia da noi. Bussarono alla porta ed entrò uno che pareva il capo della polizia del Cairo (infatti lo era) e che ci disse che da lì a poco lo avremmo dovuto seguire. Ovviamente siccome non aveva a che fare con degli sprovveduti, gli chiedemmo il motivo di ciò. Lui non ci accennò nulla, dicendo che ne saremmo venuti a conoscenza alla centrale. Il tutto pareva un film, ma vi giuro che non lo era e la cosa di cui fummo incolpati, si rivelò molto più grave di quello che sembrasse...
 
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view post Posted on 19/10/2010, 17:27     +1   -1
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...in pratica ci saremmo resi colpevoli di essere a contatto con un gruppo terrorista che faceva capo ad una banda egiziana. Quando ci fu detto, la nostra non fu meraviglia, ma ci guardammo in faccia e ci venne da ridere. Ma lì in quel momento c'era poco da ridere, a detta della polizia egiziana stavamo rischiando il carcere. Chiedemmo il motivo; si insomma volevamo sapere quale era di preciso il capo d'accusa. Quello che ci dissero a proposito dei terroristi non ci bastava, volevamo le prove, era un nostro diritto. Ma non ci ascoltarono e ci diedero un avvocato d'ufficio che ci avrebbe dovuto difendere. Chiedemmo di poter telefonare a casa alle nostre famiglie, ma sul momento ci fu negato. Da tenere presente, che le leggi egiziane su questo tipo di cose sono molto severe e scagionarsi non è mai facile, pur essendo innocenti. Ci tennero sotto osservazione come si fa con delle cavie. Speravano che noi confessassimo, ma nulla poteva uscire dalle nostre bocche che non fosse la parola "innocenza". Rimanemmo 2 giorni chiusi la dentro. Furono momenti bruttissimi, finchè arrivò la notizia della nostra innocenza. L'ambasciata italiana aveva fatto il suo corso in un modo molto veloce. In pratica l'avvocato che ci avevano dato, fu molto meglio di ciò che potevamo pensare, fu tutto velocissimo, ma era dipeso dal fatto che noi proprio nulla avevamo a che fare con i terroristi. Ci lasciarono facendoci addirittura le scuse. Alla sera, arrivati in hotel a due di noi venne da piangere, forse per la rabbia, forse per la paura di quello che avevamo rischiato. Gli altri 3, me compreso, avevamo preferito il silenzio, ma era un silenzio assordante...per fortuna la mattina dopo potemmo pensare a ciò che eravamo andati a fare lì. Un pò di rilassamento e qualche scoperta per vedere cose intreressanti. Ma l'Egitto si era messo in testa che quella non doveva essere una bella vacanza...
 
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view post Posted on 5/11/2010, 18:50     +1   -1
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...ci trovavamo a vedere le piramidi da molto vicino e bellezze a parte (davvero fantastiche per chi non le ha mai viste o le ha viste in foto o in televisione) incappammo in alcuni "amici" che per ovvi motivi si rivelarono non prorio amici. Volevamo andare a vedere da vicino ciò che ci interessava, ma come detto in precedenza, se non si è accompagnati da guide, niente da fare. Il caldo era soffocante, temperature altissime , motivo per cui servivano ingenti scorte di liquidi. Ci eravamo portati dietro quei frigoriferi da viaggio e questo, bello pieno ci aiutò non poco nel passare quelle giornate. Decidemmo di sederci sulle rocce, ma un signore di scatto ci fece cenno di alzarci in fretta. Volevamo chiedergli perchè, e lui per tutta risposta indicò con il dito qualcosa. Ci girammo e...cavolo, proprio su quelle rocce c'era un nido di scorpioni e pure belli grandi. Diciamo che solo per pochissimo Luca non fu punto. Tra l'altro sono velenosissimi ed è ben consigliabile di stargli lontano. Non ci sedemmo più per ore... -_-
 
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view post Posted on 29/11/2010, 13:02     +1   -1
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...ma la stanchezza era tanta, anche perchè lì non 'c'è la possibilità di usare mezzi o altro, li si va solo a piedi e come detto il calore era assurdo. Superata indenne la tetra prospettiva delle punture degli "amici" scorpioni, continuammo per il nostro giro. La nostra curiosità ci portò in una zona dove c'erano scavi, anche perchè in Egitto ce ne sono moltissimi. Ovviamente non ci fecero entrare e noi dicidemmo di continuare il cammino nel deserto, non calcolando i pericoli che questo paese "offriva" agli stranieri. Vedemmo una piccola radura e decidemmo di riposarci un attimo, ma tra serpenti, scorpioni e chissà quale altro tipo di amico si potesse incontrare, alcuni di noi (Luca soprattutto) decisero di non sedersi ^_^ .Due si addormentarono (tra cui io) e due facevano i turni di sveglia. Questo avevamo deciso di fare, perchè la paura era troppa. Avevamo avuto anche l'idea di passare una notte nel deserto, cosa che non si rivelò proprio felice, in quanto durante la notte nel deserto o ci sai stare, oppure è davvero meglio non rischiare, ma noi eravamo "coraggiosi"...e l'abbiamo pagata...

Edited by demon quaid - 19/7/2011, 15:52
 
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view post Posted on 19/7/2011, 14:59     +1   -1
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...e infatti, la notte fu freddissima. Nel deserto ci sono dei cali di temperatura che provocano sbalzi assurdi. Noi eravamo giovani, non ci faceva paura nulla, ma quella fu una notte poco felice. Il giorno dopo, tutti poco bene. Passammo la giornata tra diarree e conati di vomito continui. Per me poi era anche peggio vista la mia situazione. Poi arrivò la febbre ed avevamo davvero un pò paura. Chiamammo il medico, il quale ci diagnosticò una febbre alla quale dette un nome che manco mi ricordo. L'unico che si riprese abbastanza in fretta fui io. Gli altri andarono dai 3 ai 5 giorni per rimettersi in piedi decentemente. Ecco, questa fu una esperienza vissuta in Egitto. Non che vi abbia raccontato molto, ma vi basti sapere che per quanto bello il paese sia e per quanti misteri meravigliosi ci possiate trovare, è un paese da affrontare con le dovute precauzioni, soprattutto quando si parla di un "nemico" molto più grande di voi, il deserto.

Demon
 
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