Un Mondo Accanto

Chiatti Luigi, Il mostro di Foligno

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 18/5/2010, 20:42     +1   -1
Avatar

Vampiro di dracula

Group:
Administrator
Posts:
16,003
Reputazione:
+105
Location:
Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

Status:




Luigi Chiatti nacque a Narni (PG) il 27 febbraio 1968. Alla nascita si chiamava Antonio: la madre, Marisa Rossi, 24 anni, cameriera, single, lo abbandonò alla nascita in un brefotrofio. Il piccolo Antonio non seppe mai chi fu il suo vero padre.

Il 24 marzo 1974, venne dato in affidamento e il 16 giugno 1975, all'età di 7 anni, venne adottato dai Chiatti, una coppia di anziani coniugi di Foligno. Il padre, Ermanno era medico e la madre, Giacoma era un'ex insegnante di scuola elementare. I due non avevano figli. Ad Antonio fu cambiato il nome e da quel momento divenne Luigi Chiatti.

Con i genitori adottivi Luigi ebbe sempre relazioni difficili, il padre non lo considerava quasi e la madre non lo capiva come lui avrebbe voluto. Anche a scuola era considerato un bambino difficile: litigava coi compagni, non portava alcun rispetto agli insegnanti, diceva parolacce ed aveva scatti di rabbia improvvisi. Si è detto di lui che in varie occasioni, a casa, avesse addirittura preso a calci la nonna.

Luigi divenne via via sempre più chiuso ed iniziò a vivere in un suo mondo fantastico. A 10 anni venne mandato da una psicologa ma neanche con lei riuscì ad aprirsi. Da adolescente divenne metodico e pignolo, con una personalità fondamentalmente infantile. Prese il diploma da geometra nel 1987 e fece due anni di praticantato. Si iscrisse alla facoltà di ingegneria dell'università di Perugia senza sostenere alcun esame.

Il 31 dicembre 1989 partì per il servizio di leva per Orvieto dove fece il C.a.r. poi venne assegnato al primo battaglione granatieri di sardegna a Roma. Si congedò nel 1990.

I fatti:

Il 4 ottobre 1992 un bimbo di 4 anni di Casale (un paese vicino a Foligno) scomparve. Il bimbo si chiamava Simone Allegretti.

Tutto il paese si mobilitò alla sua ricerca e i giornali ipotizzarono insistentemente l'esistenza di un maniaco.

Dopo qualche giorno Stefano Spilotros, un agente immobiliare di Milano, si costituì come assassino del piccolo Simone. Si trattava solo del gesto di un mitomane ma mentre la polizia indagava su di lui in una cabina del telefono di Foligno fu ritrovato un biglietto senza data, scritto su carta quadrettata con un normografo. Il biglietto diceva:

AIUTO!
AIUTATEMI PER FAVORE
IL 4 OTTOBRE HO COMMESSO UN OMICIDIO.
SONO PENTITO ORA, ANCHE SE NON MI FERMERO' QUI.
IL CORPO DI SIMONE SI TROVA VICINO LA STRADA CHE COLLEGA CASALE (FRAZ. DI FOLIGNO) E SCOPOLI.
È NUDO E NON HA L'OROLOGIO COL CINTURINO NERO E QUADRANTE BIANCO.
PS NON CERCATE LE IMPRONTE SUL FOGLIO, NON SONO STUPIDO FINO A QUESTO PUNTO.
HO USATO DEI GUANTI.
SALUTI AL PROSSIMO OMICIDIO.

IL MOSTRO.


Simone fu ritrovato alle 14:45 del 6 ottobre 1992 nel luogo indicato nel biglietto, in fondo ad un pensio. Era nudo, aveva una ferita al collo e varie contusioni. Gli abiti del bambino erano sparpargliati per terra.

La polizia ricevette molte telefonate da parte di mitomani che si autodenunciavano come assassini di Simone Allegretti.

A distanza di qualche giorno nella stessa cabina dove era stato trovato il primo biglietto del "mostro" ne fu rinvenuto un secondo. Stessa carta, stessa scrittura a normografo:

AIUTO!
NON RIESCO A FERMARMI.
L'OMICIDIO DI SIMONE È STATO UN OMICIDIO PERFETTO.
CERTO, È DURO AMMETTERE CHE SIA COSI' DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE, MA ANALIZZIAMO I FATTI.
1º IO SONO ANCORA LIBERO.
2º AVETE IN MANO UN RAGAZZO CHE NON HA NULLA A CHE FARE CON L'OMICIDIO.
3º NON AVETE LA MIA VOCE REGISTRATA, PERCHÉ NON HO EFFETTUATO NESSUNA CHIAMATA. QUINDI CHI DICE CHE HO TELEFONATO AL NUMERO VERDE SBAGLIA.
4º LE TELECAMERE NON MI HANNO INQUADRATO DURANTE IL FUNERALE DI SIMONE, PERCHÉ NON CI SONO ANDATO.
SIETE QUINDI FUORI STRADA;
VI CONSIGLIO SI SBRIGARVI, EVITANDO ALTRE FIGURACCE.
NON POLTRITE.
MUOVETEVI.
CREDETE CHE BASTI UNA DIVISA E UNA PISTOLA PER ARRESTARMI.
USATE IL CERVELLO, SE NE AVETE UNO ANCORA BUONO E NON ATROFIZZATO DAL MANCATO USO.
N.B. PERCHÉ HO DETTO DI SBRIGARVI?
PERCHÉ HO DECISO DI COLPIRE DI NUOVO LA PROSSIMA SETTIMANA.
VOLETE SAPERNE DI PIU'? VI HO GIA' DETTO TROPPO, ORA TOCCA A VOI EVITARE CHE SUCCEDA.

IL MOSTRO.


Per mesi però tutto filò liscio: il promesso omicidio non avvenne nel tempo predetto dal "mostro". L'unica cosa che accadde fu il furto della foto posta sulla tomba di Simone Allegretti.

Il 7 agosto 1993 scomparve da casa un ragazzino di 13 anni, Lorenzo Paolucci. Anche in questa occasione vi fu una mobilitazione generale per le ricerche del ragazzino. Lo stesso Luigi Chiatti vi partecipò, accompagnando Feliciano Sebastiani, nonno del piccolo scomparso. Il Chiatti approfittò dell'occasione per abbandonare lungo un sentiero alcune buste di plastica che contenevano dei vestiti sporchi di sangue e la foto rubata dalla tomba di Simone.

Il corpo di Lorenzo Paolucci fu ritrovato proprio dal nonno; tracce di sangue portavano alla casa dei Chiatti. Lungo il percorso venne anche rinvenuto un orologio al quarzo senza marca che venne riconosciuto in seguito come un dono fatto da uno zio al piccolo Lorenzo.

Quando la polizia entrò in casa del Chiatti trovò tracce di sangue sul pavimento lavato in maniera approssimativa e, in camera di Luigi, alcuni vestiti da bambino di varie taglie.

L'8 agosto Luigi Chiatti iniziò a confessare. Quel che uscì dalla sua bocca era il ritratto di un mostro che, se non fosse stato fermato, avrebbe ucciso ancora.

Il Chiatti raccontò che vagava spesso per la campagna in auto, da solo, alla ricerca di qualche "compagno" con cui parlare, disse che solo con i bambini riusciva a sentirsi se stesso. Ad uno psichiatra dichiarò che non intendeva far del male a quei bambini, che sognava da tempo di andare a vivere lontano da tutti con la sola copagnia di un bambino che avrebbe cercato e portato con se. A tal proposito disse anche di aver iniziato a preparare provviste e vestiti per il bambino che lo avrebbe accompagnato (e questo spiega la notevole quantità di abitini trovati in camera sua).

Parlò a lungo il Chiatti e continuò a farlo anche mentre era sotto processo, raccontò nei dettagli le sue ricerche di un compagno di avventure e di come i suoi "giochi" finirono male ma non per sua volontà. I bambini infatti piangevano e volevano tornare a casa e lui non lo poteva permettere: non voleva restare di nuovo solo.

Dei messaggi lasciati nella cabina del telefono disse che il primo lo scrisse per far ritrovare il cadavere mentre il secondo perchè non voleva che il "merito" delle sue azioni andasse al mitomane che si era costituito.

La fine:

Alla fine del processo di primo grado, durato circa 6 mesi, Luigi Chiatti venne condannato all'ergastolo con isolamento diurno per due anni. Venne ordinato anche un risarcimento danni per coloro che si erano costituiti come parte civile: 500 milioni di Lire per ogni genitore, 300 milioni per ogni fratello e 150 milioni per ogni ascendente oltre al pagamento delle spese processuali.

Un anno dopo, la Corte d'Assise d'Appello ritenendo l'imputato parzialmente capace di intendere e di volere, condannò, il Chiatti a 30 anni, il ricovero in una casa di cura per almeno 3 anni, confermando le pene accessorie previste in primo grado.

Il 4 marzo 1997 la prima sezione penale della Corte di Cassazione confermò la condanna avuta in secondo grado.

Le motivazioni:

Dalle perizie psichiatriche risultò che Luigi Chiatti era in pratica un adulto con la mente di un bambino. Un bambino che soffriva di solitudine e che si sentiva incompreso, con tendenze omosessuali mai sfogate. Egli considerava il sesso come una cosa "sporca", solo con un bambino piccolo poteva essere "pulito". Per questo motivo pare, egli non ebbe mai rapporti sessuali veri e propri.

Luigi Chiatti aveva una personalità molto complessa con tratti ossessivi, narcisistici, depressivi.

Probabilmente, in definitiva, l'abbandono da parte della madre prima e la mancanza di affetto e comprensione dei genitori adottivi poi sono stati i "semi" dai quale è nato il "mostro di Foligno".

F

Edited by demon quaid - 25/10/2014, 19:15
 
Top
0 replies since 18/5/2010, 20:42   832 views
  Share