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Esorcismo, conosciamolo meglio

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view post Posted on 2/6/2010, 11:12     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Quali sono gli effetti dell'esorcismo.

Se le persone avevano delle negatività, anche se questi si manifestassero nel corso dell'esorcismo, generalmente si hanno immediati vantaggi. Generalmente si tiene poco conto del primo esorcismo. Sono possibili dei malesseri dei benesseri dopo il primo esorcismo. E' molto importante tener conto:

1) delle reazioni durante l'esorcismo,
2) degli effetti che l'esorcismo procura
3) come si evolvono le situazioni


In qualche caso uno sta male dopo l'esorcismo, uno sta peggio, generalmente dura qualche giorno poi passa. In genere se ci sono delle negatività dopo l'esorcismo uno ne sente un effetto benefico di poca durata. Normalemente se ci sono delle presenze malefiche o delle influenze malefiche. Le presenze malefiche sono più rare, le influenze malefiche sono più presenti, di esorcismi ce ne vuole in genere una lunga serie. Quando c'è la possessione occorrono anni di esorcismi per riuscire ad arrivare alla liberazione. Il perché non ve lo so dire, so solo che quando Gesù esorcizza nel Vangelo liberava subito, quando leggiamo di esorcismi operati da santi vediamo come liberavano subito. Lì c'era una grazia particolare che il Signore da per premiare la santità della persona che fa esorcismi. Santa Caterina da Siena ad esempio. Una volta però mi risulta che anche lei ebbe bisogno di due esorcismi per liberare una ragazza che era stata posseduta dal demonio , un primo esorcismo non era stato sufficiente. In genere i casi che si leggono nella storia dei santi, e sono tanti i santi che hanno operato liberazioni senza essere esorcisti, adoperando semplici preghiere di liberazione. Questo è stato un premio per la loro santità- Noi esorcisti, persone comune abbiamo da fare una serie molto volte lunga di esorcismi, e questa è una cosa generale. Tant'è vero che Sant'Alfonso dice una frase che amo ripetere spesso perché ne tocco con mano la verità: "non sempre con gli esorcismi si riesce ad ottenere la liberazione, sempre si riesce a procurare dei vantaggi alla persona" che sta meglio, che nonostante non sia stata liberata del tutto, può avere una vita normale e svolgere attività comuni. Il fatto che non sempre si arrivi alla liberazione significa che in questi casi bisogna sempre continuare a fare esorcismi con un ritmo rallentato dato che la persona comincia ad ottenere dei benefici, dunque se prima la persona in questione veniva esorcizzata settimanalmente o quotidianamente potrà essere esorcizzata mensilmente oppure ogni due/tre mesi e se i miglioramenti sono grandi tanto che la persona non si sente più disturbata, se non saltuariamente, ecco che non c'è la liberazione totale, ma la liberazione dal più c'è stata ed ecco che gli esorcismi possono essere effettuati con un ritmo più lento.

E' bene osservare nel corso delle varie benedizioni qual è il comportamento durante l'esorcismo (se ci sono delle varianti). E' possibile che il male si manifesti tutto subito, è possibile che si manifesti poco per volta con un' accrescimento di reazioni da un esorcismo all'altro. Quando il male è affiorato completamente poi comincia a regredire.
Ad esempio, un giovane al primo esorcismo aveva delle reazioni abbastanza tenue, tanto che pensai, qui me la cavo con pochi esorcismi a liberare questa persona, poi invece al secondo esorcismo è esploso con una violenza tale che non procedevo con l'esorcismo se non c'erano quattro persone robuste a tenerlo strettamente. Nonostante la forza di questa possessione sono bastati sei mesi per arrivare alla liberazione totale. Proprio un caso che ricordo bene per la sua violenza e brevità Poiché in casi simili occorrono degli anni di esorcismi.

Per una buona riuscita dell'esorcismo è fondamentale la collaborazione del paziente. Sono solito dire che l'esorcista fa il 10%, il 90% ce lo deve mettere la persona, con la preghiera, con i sacramenti, con una vita conforme al Vangelo, facendo pregare altri (efficacissima è la preghiera in famiglia) o comunità parrocchiali o comunità religiose o gruppi di preghiera. Molto utili i pellegrinaggi. Molto spesso le liberazioni non avvengono alla fine della preghiera di esorcismo, ma proprio durante i pellegrinaggi. Il mio compianto maestro di esorcismi, p. Candido era devoto di Loreto e Lourdes perché molti pazienti si liberarono in questi luoghi santi. Ci si può liberare anche in casa propria. Quel giovane di cui dicevo prima, che si dimenava con tanta furia durante gli esorcismi e che impiegò così poco tempo per essere liberato (6 mesi) era un contadino, si è liberato mentre lavorava nei campi. Ad un c erto momento si è sentito liberato. Tutte le sofferenze che aveva, i dolori che aveva sono scomparsi, si sentiva libero, sereno. Ho continuato ad esorcizzarlo poiché ho paura delle liberazioni improvvise, o meglio delle liberazioni provvisorie, liberazioni che sono trucchi del demonio che ha la speranza ritirandosi che la persona cessi di avere un ritmo di vita veramente cristiano. Tuttavia in genere quando c'è stata un liberazione provvisoria è sempre più facile arrivare ad una liberazione completa.
Sono utili le opere di carità.
Ho avuto anche casi di persone che si sono liberate da sole con la preghiera e con il digiuno, come in quell'episodio che leggiamo nel Vangelo del giovane ai piedi del Tabor che gli apostoli, nove apostoli, non riescono a liberare. Quando chiedono a Gesù perché non ci siano riusciti, Egli risponde "Certi generi di demoni si cacciano solo con la preghiera e con il digiuno". Quasi a dire in questi casi l'esorcismo non ha potere. Si tratta di tari casi, ma possibili.
E' necessario rimuovere gli ostacoli che possono esserci. Se uno vive con in stato di peccato allora qui è logico. Mettiamo che uno convive, che non ha una vita di coppia regolare. Qui bisogna necessariamente regolarizzare le cose, perché non è possibile liberare una persona che viva in uno stato di peccato, di lontananza da Dio, un'altra condizione che noi esorcisti abbiamo trovato è il perdono di cuore, che non ci sia rancore. Insisto su quel perdono che ci dice il Vangelo: "perdonare i propri nemici". Nel caso di mali di carattere malefico i nemici sono quelle persone che hanno fatto il maleficio, che sono state la causa di questo male. Perdonarli di cuore, magari anche pregare per loro, non provare nessun risentimento, anche se sono delle persone che continuano a fare del male. Non avere rancore verso queste persone.

Tra gli effetti dell'esorcismo dobbiamo mettere la guarigione di certi mali che sono stati curati dai medici senza alcun effetto, poiché il demonio ha il potere di dare delle malattie. Nel Vangelo abbiamo l'esempio di quella donna curva (forse una deformazione alla spina dorsale), Gesù la guarisce liberandola dal demonio. Agli occhi della gente è un male fisico, ed invece Gesù ha visto che era causato dal demonio. Gesù aveva guarito un sordomuto posseduto da un demonio. Il Vangelo è molto preciso nel distinguere i malati dagli indemoniati. Quando Gesù guarisce da una malattia o quando guarisce da un demonio, ma è anche possibile che la liberazione da un demonio comporti anche una guarigione da un mali che sembravano mali di carattere naturale.




Che cos'è un esorcismo?



L 'esorcismo è un sacramentale, una forma di Preghiera Pubblica e Solenne che si fa in nome e con l'autorità della Santa Chiesa, per mezzo di un sacerdote per l'appunto esorcista che abbia ricevuto un espresso mandato dal vescovo, o per mezzo del vescovo stesso (tutti i vescovi sono esorcisti), al fine di per liberare persone, oggetti e case dall'influenza o dalla possessione diabolica, ossia dall'azione straordinaria del maligno, e sottrarre così i soggetti e/o gli oggetti dal suo dominio.

U n esorcista può essere "aiutato" da laici o gruppi di preghiera (come ad esempio i gruppi di "preghiera e liberazione" di cui il vescovo esorcista Andrea Gemma è stato più volte promotore), ma resta chiaro il fatto che per poter effettuare un esorcismo ci vuole il sacerdote esorcista, solo lui può compiere il rito esorcistico e nessun altro!

L'esorcista, inoltre, ha il dovere di " usare circospezione e prudenza; non deve credere vessato dal diavolo chi invece soffre di una qualche malattia psichica ". Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell'individuo che sono "il parlare lingue sconosciute, mostrare una forza fisica non conforme all'età o allo stato di salute, ed esprimere con la blasfemia un'avversione viscerale a Dio ". Ciò non toglie, però, che laddove si possa credere di avere a che fare con una possessione diabolica, si abbia in realtà più spesso a che fare con una malattia psichica; un bravo esorcista saprà certamente discernere in merito. Oggi, poi, sono sempre di più gli esorcisti che utilizzano come strumento di indagine (in merito alla possibilità di una possessione o meno) il rito esorcistico stesso , magari con l'esorcismo breve di Leone XIII.

Perché l'esorcismo, poi, possa essere efficace e realmente di aiuto al posseduto, c'è bisogno che questi abbia la volontà di essere liberato: Dio, nella sua infinita misericordia, è dispensatore di infinite Grazie, ma non può imporci la Grazia. Solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente l'efficacia dell'esorcismo. Diversamente si dimostra un'inutile fatica.

Non a caso Gesù ci ammonisce: " Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata ed adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa " (Mt. 12,43).

La durata di un esorcismo è variabilissima; sempre secondo il settantaquattrenne padre Amorth, che ha all'attivo circa 40 mila esorcismi: " E' rarissimo l'esito in qualche mese, raro in un anno o due; per un caso di media gravità occorrono 4 o 5 anni, con un esorcismo alla settimana ".

Ricorda: il demonio è un essere concreto che: " va in giro per il mondo come un leone ruggente, cercando le anime da divorare ". Il diavolo è sempre in agguato ed occorre essere sempre guardinghi. Il Concilio Vaticano II è chiaro al proposito: " Tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall'origine del mondo e destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno ". (Gaudium et spes, 37).



I sintomi delle presenze malefiche di don Raul Salvucci (esorcista).



Il píù grande problema che dì secolo in secolo ha turbato i sonni di chi intende occuparsi di queste realtà è comunque quello dì capire come e quando si può raggiungere la certezza che ci siano realmente realtà spiritiche o non si tratti invece di autentiche malattie. È questa difficoltà di fondo che induce molti a dubitare dell'esistenza di questa realtà, scaricando ingiustamente tutto sulle malattie mentali o nervose.
Avendo con la mia esperienza di oltre venti anni seguito direttamente, e a volte per lungo tempo, migliaia di casi, ho potuto raccogliere ricorrenti e costanti indicazioni per poter offrire alle persone sofferenti alcuni punti che ritengo validi e sicuri per la diagnosi delle presenze malefiche.

Le mie indagini non sono basate su intuizioni particolari, di cui sono assolutamente dotato, e neppure su particolare sensibilità che consenta, tastando il corpo del paziente, di scoprire la presenza delle negativítà. Uso invece dei test di ricerca che sono accessibili a tutti e che ognuno che lo voglia può fare comodamente su se stesso.


Il "fai da te".



È oggi molto ricercato. I tre capitoli che seguono sono un tentativo, spero utile e positivo, di trasportarlo nel tetro e misterioso mondo dell'occulto, dove sembrano, rari e introvabili, esperti sicuri per il difficile rebus.

Del mio LIBRO (Indicazioni pastorali di un esorcista) riprendo un Capitolo (Parte IV Capitolo 7), che giudico non solo importante, ma anche innovativo: "I SINTOMI DELLE PRESENZE MALEFICHE", ove vengono riportati "12 sintomi" di tali presenze.

Di essi i primi tre sono fondamentali, nel senso che se non vi sono tutti e tre, non c'è maleficio; al contrario se ci sono tutti e tre si può avere la certezza che il maleficio vi sia.

Nei tre capitoli che seguiranno riporterò per intero i "tre segni" fondamentali di cui sto parlando, rimandando poi al LIBRO stesso per avere la conoscenza e la spiegazione degli altri dieci segni che qui non vengono riprodotti.


Primo sintomo: l'attacco notturno contro il sonno.



La testa viene colpita incessantemente di giorno e di notte. Ma l'attacco fondamentale e più decisivo, per la distruzione della mente (psiche) e di riflesso poi di tutto il corpo, viene inferto nella notte, perché durante la passività del sonno le forze del male possono agire più comodamente.

Strumenti ordinari di tali disturbi sono gli oggetti fatturati che vengono immessi nei cuscini, in modo che il contatto diretto con la testa renda più forte ed efficace la loro radiazione malefica.

I sintomi nei disturbi del sonno sono: difficoltà ad addormentarsi, risvegliarsi presto e non prendere più sonno, avere incubi, sognare cioè cose brutte e angoscianti che si esprimono con forza nella mente generando spavento, come sensazioni di cadere dall'alto, guidare una macchina che non si riesce a controllare, vivere una situazione paurosa dalla quale non c'è via di scampo. È tale la forza di questi incubi che spesso risvegliano il paziente lasciandolo in uno stato di paura e di sconvolgimento.

Questi sintomi possono essere tutti o solo in parte, secondo la costituzione dei vari organismi.

Quel che conta, per capire se sono fatti naturali o no, è quello di guardare alle conseguenze che si riscontrano quando la notte finisce: quando è ora di alzarsi per affrontare gli impegni della giornata, ci si sente più stanchi e sfiniti di quando si è andati a letto. Il sonno non solo non è stato riposante, ma ha creato un senso di sfinitezza generale su tutto il corpo, per cui non ci si vorrebbe alzare. Alzandosi, diventa difficilissimo affrontare e portare avanti i normali impegni che prima si facevano con una certa soddisfazione, poiché ora diventano una ininterrotta tortura.


Perché questo accanimento nella notte?



Nella testa c'è la centralina di tutti i comandi che regolano e ordinano il movimento di tutte le parti del corpo. La funzionalità di questo centro di comando e di controllo è assicurata dal ricambio che avviene durante il periodo del sonno: quando si perde in quantità notevole il sonno, non si ha più la potenza per agire normalmente. Perciò l'attacco sistematico al sonno è il principio di distruzione della vita ed elimina gradualmente nel soggetto colpito la possibilità di ogni resistenza all'azione demolitrice degli spiriti del male. L'attacco all'organo centrale della nostra vita psichica e vegetativa apre la porta al potere di trascinare una persona dove si vuole.

Effetti dei disturbi del sonno. Quando tutte le notti, senza interruzione si subisce una tale violenza, non è soltanto il fisico a subirne le conseguenze, ma anche e soprattutto la resistenza psichica a crollare, con una catena di conseguenze che non è facile catalogare. Provo tuttavia a fame un elenco:

- perdita della personalità e della libertà per il proprio comportamento.
Dopo la devastazione del recupero che un buon sonno dovrebbe offrire, si indebolisce la capacità di controllo e di autonomia, cosicché gli influssi spiritici fanno da padroni.

Così si spiega, per esempio, la completa inversione di tendenza del bravo marito che si sente stranamente attratto dalla donna estranea che ricorre a questi mezzi. Un marito ottimo, sereno e affettuoso, attaccatissimo ai figli, molto legato alla moglie, di colpo non si riconosce più. Non ama più, non vede più i figli, soffre di stare in casa, si chiude in sè stesso, sembra inebetito, non dorme più i suoi sonni tranquilli, tradisce un interno contrasto. È come se una forza invisibile, di cui lui stesso non capisce la provenienza, lo portasse a fare ciò che non vorrebbe.

Bisogna precisare che, in questi casi, una perdita delle capacità di volere non è totale come nell'ossessione diabolica, ma è talmente forte che, se non c'è un carattere consolidato unito a una difesa religiosa, non si è capaci di resistere.

Tanta comprensione e tanta delicatezza verso chi attraversa questi traumi è indispensabile per evitare il peggio;

-la mente è sconvolta.



Una continua "suggestione mentale" la tiene continuamente in opera di giorno e nelle ore di insonnia della notte.
Pensieri falsi, interpretazioni distorte, risentimenti, immaginazioni al di fuori di ogni realtà rnartellano la testa per giorni, per mesi, e alla fine riescono a imporre false certezze che al momento opportuno esplodono e diventano dirompenti, con espressioni e comportamenti incomprensibili a chi li recepisce. È un vero martirio che, quando arriva al culmine, scatena atteggiamenti violenti, rabbiosi, asociali soprattutto con i familiari e apre purtroppo la via a ricoveri in reparti di psichiatria o a prescrizioni di forti dosi di psicofarmaci, che in questi casi non risolvono nulla, anzi attenuano la capacità di reagire alle forze del male;

- questa agitazione mentale
crea la "deconcentrazione", cioè l'incapacità di fermare la mente per concentrarsi sulle cose da fare. Chi lavora in ufficio non é efficiente e commette pericolosi errori. Il ragazzo che va a scuola non riesce ad applicarsi, la mente fugge continuamente dalle pagine del libro e quel poco che si è letto viene subito cancellato dalla forza dei pensieri inutili che tengono banco. In genere in questi casi i genitori dicono inconsapevolmente che non ha voglia di studiare, ma poi aiutati ad approfondire, riconoscono che il ragazzo non riesce ad applicarsi:

- la stanchezza mentale
genera un senso di avvilimento che investe la persona: la rende abitualmente triste, la porta a rinchiudersi sempre più in sè stessa, le crea la sensazione che tutto stia crollando, che ormai non potrà andare più avanti. Nei momenti più acuti, tutto diventa più nero del nero e la catastrofe totale sembra ormai inevitabile. Questo stato a volte diviene l'anticamera del suicidio;

- la mente così turbata
porta indirettamente a un altro fenomeno: la ricerca del letto, chiudendosi in camera anche nelle ore del giorno. Oggi il caso di giovani e ragazzi che gradualmente restringono la loro vita a questa forma solo vegetativa, rifuggendo da ogni impegno e dal frequentare la vita sociale, è sempre più frequente, man mano che dilaga maggiormente il ricorso alle forme dell'occulto. in questi casi il letto attira sempre, Perché nel letto o nel cuscino c'è qualcosa di fatturato che richiama la persona, al fine di poter continuare a sprigionare su di lei la sua azione malefica anche nelle ore in cui normalmente non si dovrebbe stare a letto. Chi è soggetto a queste cose deve tener presente la regola che nel letto e nella camera ci deve stare il meno possibile. Deve cercare invece di evadere dalla casa, uscire all'aperto, cambiare ambiente, creare rapporti sociali e di incontro.


Secondo sintomo: gravi disturbi allo stomaco.



Degli oggetti fatturati fatti ingerire e che poi rimangono nello stomaco ho già parlato qua e là nelle pagine precedenti, spiegando le tecniche del maleficio e rispondendo alle domande al riguardo.

Qui voglio sottolineare l'importanza fondamentale del fatto. La fattura opera sulla vittima per mezzo di influssi negativi prodotti da oggetti fisici, preparati precedentemente con riti propiziatori nei laboratori dei maghi.

Si comprende facilmente che più l'oggetto fatturato è vicino come distanza e presente come continuità di tempo alla persona, più è efficace l'azione malefica.

Quindi gli oggetti possono essere messi nella casa o nei dintorni immediati di casa, nel laboratorio o nell'ufficio, dentro l'auto, nei cuscini.

Ma in ogni caso dato che la gente si muove, il contatto con queste cose viene continuamente interrotto e a volte per tempi lunghi: in ufficio non ci si sta sempre, nella casa o nell'auto neppure, sul cuscino la testa ci riposa solo nelle ore della notte.

La carica più efficace è quindi quella di piazzare il fatturato all'interno del corpo stesso: così, più che vicino, è al di dentro e la continuità non si interrompe mai neppure per qualche minuto. L'oggetto può essere di minuscole proporzioni, sia di materia solida che liquida e non è difficile creare occasioni per cui una persona possa mangiare o bere qualcosa preparato allo scopo.

Una persona che faceva "manovalanza" per un mago, poi convertitasi, mi ha raccontato di una delle pratiche che ha visto fare in laboratorio.

Dalla donna che voleva ottenere un legame d'amore con un uomo, si faceva portare il sangue delle mestruazioni.

Lo essiccava e lo fatturava, quindi lo scioglieva in acqua e il liquido veniva iniettato con la siringa dentro i cioccolatini che all'interno hanno la parte molle o contengono liquori; poi in qualche modo finivano per essere offerti all'uomo.

Questa testimonianza è sicura.

Se però non trovano un modo naturale di farli abboccare all'amo, agiscono in modo preternaturale per mezzo di spiriti come ordinariamente fanno con la roba che si trova dentro i cuscini.

L'oggetto nello stomaco agisce ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, i sintomi che possono svelarne la presenza sono principalmente:

- difficile digestione , senso di pieno allo stomaco per cui si pensa di non dover mangiare, a volte anche difficoltà o ripugnanza a ingerire cibi (anoressia), dolori e pesantezza, conati di vomito ripetuti e anche violenti a seguito dei quali spesso non esce niente, se non un po' di saliva, altre volte escono cose strane: questo è segno positivo di liberazione;

- riflessi negativi sul funzionamento dell'intestino provocati dall'azione devastante sulla digestione;

- un sintomo particolare, che può sembrare un pò strano, è un' ondata di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola e alla testa.
Sono molti i pazienti che avvertono come i momenti dì pessimismo più nero, che generano attimi di supremo sconforto, abbiano origine Proprio da qualcosa che parte dallo stomaco e arriva alla testa per via esterna.

In questi casi oltre all'uso di bere acqua santa e di condire i cibi con olio e sale benedetti, giovano anche il mangiare poco e con frequenza e l'uso moderato di farmaci che aiutano la digestione.

Ritorna sempre la domanda di come sia possibile, nel continuo passare del cibo nello stomaco, che queste piccole particelle malefiche rimangano per anni e anni ferme nello stomaco.
Un film sulle apparizioni di Lourdes, che ha avuto un gran successo qualche anno fa, si apriva con la solenne affermazione: "Per coloro che credono tutto è possibile, per coloro che non credono nessuna spiegazione è sufficiente"

Cosi è: per chi crede a queste cose, anche per questo fatto è possibile una spiegazione. Se si pensa che queste particelle di cibo ingerite sprigionano potenzialità negative ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, come si è detto, si può anche comprendere che parte di questa energia venga utilizzata perché il materiale resti posizionato là dove si trova, mentre l'altro cibo, finita la digestione, passa all'intestino.

Quando l'azione potente della presenza dello Spirito Santo, nella vita del credente che fa un sincero cammino di fede, ridurrà gradualmente la potenza malefica di queste particelle, esse non avranno più neppure la forza per rimanere nello stomaco e usciranno per via intestinale come gli altri cibi.

Il mondo dell'occulto è come l'elettronica: chi non ne conosce i punti base come i bit, i chips, gli input, non potrà mai spiegarsi la multiforme operatività di aggeggi così piccoli.

Il mondo dell'occulto ha alcune realtà fondamentali; una volta comprese e accettate, si spiega tutto.

Per coloro che invece negano tutto a priori e in blocco, con la frasetta degna delle intelligenze più elevate: "Ma che sono queste cretinate!", nessuna spiegazione è sufficiente. pastori della chiesa e laicisti illuminati, copritevi sempre dietro tale espressione: la beatitudine accordata agli ignoranti sarà sempre con voi. "

Terzo sintomo: avversione al sacro



"Una volta accettato il principio esposto sopra, che soltanto una barriera religiosa può contrastare il filale con tutte le sue svariate manifestazioni, resta evidente che Satana farà del tutto perché la persona che vuoi colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva.

Questo è il terzo dei tre segni fondamentali per giudicare se si è colpiti da azioni malefiche; è di grande importanza perché fa comprendere più a fondo come la reale via di liberazione non passa attraverso iniziative esterne alla persona, ricercate negli operatori della magia o anche nei ministri della chiesa. Cercare affannosamente una mano santa, che dall'esterno tolga questo male, è normalmente l'impegno principale di chi si sente colpito da fenomeni preternaturali.

Ho letto da un esposto esteso da un esorcista francese, che il fatto che lo aveva maggiormente sorpreso era che, tra le tante persone che aveva ricevuto, non ce n'era stata una sola che fosse arrivata da lui col pensiero di dover fare lei stessa qualcosa per essere liberata. Tutti avevano la Precisa sensazione che dovevano trovare qualcuno che avesse il potere di spazzare via il male allo stesso modo con cui il dentista strappa via il dente malato.

È così anche in Italia.

È importante perciò che in presenza di questi disturbi, il paziente scopra che ha subito una sottile ma sistematica difficoltà nell'incontro con Dio.

Comincerà allora a rendersi conto che soltanto con un graduale ritorno alla pratica religiosa potrà raggiungere la liberazione.

"Da quanto tempo hai incominciato ad avvertire questi fenomeni strani?"

"Da quanto tempo hai incominciato a distaccarti dalla pratica religiosa?"

Sono queste le due domande che rivolgo successivamente alle persone con cui tratto, per aiutarle a convincersi di questa realtà. Cercando di ricostruire l'inizio dei mali e quello del distacco dalla religione, scoprono con sorpresa che coincidono e comprendono il significato di questa coincidenza. Capire poi che la ripresa della vita religiosa sia la via migliore per difendersi, scaturisce come conseguenza logica.


Esaminiamo ora nei particolari i principali aspetti dell'avversione al sacro:



- distacco graduale per chi in qualche modo è praticante. Si incomincia spesso con pensieri. vaghi sulla fede: forse non è vero niente, se Dio ci fosse perché c'è tanto male, a che serve pregare e andare in chiesa...

- mille motivi si sommano gradualmente per non far trovare più il tempo per pregare personalmente o per andare in chiesa;

- come ci sì mette a pregare, la testa parte. Si stabilisce, per esempio, alla sera, prima di andare a letto, di recitare alcune preghiere tra le più comuni. Si inizia, ma dopo un po' ci si accorge che la mente se ne è andata altrove, le preghiere stabilite non sono state dette perché, come un colpo di spugna porta via lo scritto dalla lavagna, così qualcosa di invisibile ha cancellato il programma fissato;

- disagio a stare in chiesa e a partecipare comunque a preghiere comunitarie. Dato che la preghiera fatta insieme ad altri è sempre più efficace, è anche perciò la più ostacolata. Stando insieme in chiesa per le celebrazioni liturgiche si possono sentire sensazioni di stanchezza, di nausea, di confusione mentale, di svenimento.

Sentiamo spesso dire ai paziente: "Io in chiesa non propriamente è che non ci vado, ma non mi sento di stare con gli altri, preferisco perciò intrattenermi un po' quando non c'è nessuno".

-La stessa difficoltà si trova per le partecipazioni alle preghiere nei gruppi ecclesiali, La prima volta che le persone vengono da me, se avverto che c'è veramente qualcosa di malefico, chiedo loro l'impegno a partecipare a qualcuna delle diverse riunioni di preghiera che facciamo per queste situazioni, come esporrò più avanti.

L'adesione in genere c'è, ed è anche sincera, in vista di una possibile guarigione. Ma le metto subito in guardia, specialmente quando il caso ha una certa gravità: "Stai attento che da solo, almeno le prime volte, non ce la farai a venire; perciò accordati con qualche persona di famiglia o qualche conoscente per venire insieme".

Anche il rapporto con il sacerdote esorcista non è bene che sia tenuto completamente segreto; senza l'aiuto di qualche familiare o di qualche persona amica, il cammino per un avvicinamento maggiore a Dio sarà stroncato da Satana fin dall'inizio, in mille maniere diverse.

Sono quattro i sintomi principali che disturbano la preghiera in questi casi: la mente non riesce a concentrarsi per via di continue distrazioni, una strana voglia di sbadigliare senza interruzione, il bisogno dì ridere, di ridere tanto, una sonnolenza profonda che non si riesce a vincere.

Una volta cercavo di liberare con l'esorcismo una signora colpita da un maleficio. Nonostante fosse molto religiosa, seria e tanto desiderosa di guarigione, non riusciva a trattenersi dal ridermi forte in faccia e se ne scusava con me provando tanta angoscia. Ma noi che siamo del mestiere sappiamo, anche attraverso gli indemoniati, che quello di riderci in faccia è uno degli atteggiamenti più comuni degli spiriti del male. Testoni proprio questi diavoli! Nonostante tutte le legnate che hanno ricevuto in duemila anni da ministri del Signore Gesù, non hanno ancora imparato il proverbio che dice: "Ride bene chi ride per ultimo".

Termina qui la lunga descrizione dei tre sintomi fondamentali che svelano la presenza e l'azione delle presenze malefiche.


Quali sono i malati più gravi?



Nei casi che ho avuto io, i casi che ho avuto sono quelli di persone che avevano ricevuto malefici fatti ad esempio in Brasile, anche nel resto dell'America Latina (e in altre parti del mondo), ma il Brasile è il regno della macumba e del vodoo che sono forme di magia fortissime. Come pure ho avuto a che fare con persone che avevano ricevuto malefici da stregoni africani. Questi casi li ho trovati molto duri, lentissimi alla guarigione, i pazienti manifestavano reazioni molto forti durante gli esorcismi.


Chi sono i più colpiti?



Non esito a dire i giovani. Basti pensare alle cause colpevoli per cui uno può aprire le porre al demonio, oggi che tanti giovani sono demotivati e non hanno più ideali forti di vita, ecco che allora sono posti dinnanzi ad esperienze disastrose quando si dedicano all'occultismo. E le tre forme principali di occultismo sono:


la magia, le sedute spiritiche, il satanismo.



E allora ecco che i giovani sono esposti a queste esperienze che aprono la porta alla possibilità di influenze o possessione malefica. Diciamo pure che anche i bambini possono essere colpiti, perché sono più deboli e anche quando vengono adulti che manifestano reazioni molto forti, si viene generalmente a scoprire che il male è iniziato in loro quando erano bambini. Poi ci sono certe età in cui uno è più vulnerabile 14/16 anni, 18/20 anni. Naturalmente si tratta sempre di casi rari. Anche perché quando uno va da un mago o da un cartomante, il minimo che si sente dire è "Ti han fatto una fattura" e allora una va via con la paura di aver ricevuto un maleficio ed invece non ha ricevuto niente.


Le donne sono più vulnerabili alla possessione?



Una ragione convincente non c'è, ci sono vari motivi. La donna è più disponibile ad avvicinare dei sacerdoti se hanno dei disturbi. Ci sono degli uomini che dinanzi a disturbi (anche malefici) mai avvicinerebbero un sacerdote, perché anticlericali o per motivi di convinzioni personali. Le donne sono più numerose degli uomini. Un altro motivo che ritengo giusto è che l'odio di satana contro la donna è maggiore perché ha l'odio contro Maria Santissima. Attacca più facilmente la donna perché attraverso la donna arriva all'uomo (com'è accaduto nel peccato originale). E' dimostrato che vi sono più donne disponibili alla conversione che uomini. Mi è capitato di aver incontrato uomini con gravi forme di possessioni, ma che non hanno accettato di cambiare vita, decidendo di continuare a vivere nell'ateismo, in una vita matrimoniale disordinata, e non ne hanno voluto sapere di convertirsi e di vivere una vita in grazia di Dio.
Certamente la guarigione da questo male richiede tanta intensità di vita di preghiera.

Siamo molto attaccati alla terra dunque ci stupisce questa lentezza delle liberazioni. Non pensiamo che il Signore che guada la vita eterna, che guarda l'aldilà che ha la visione della nostra vita , totale non quei pochi anni che viviamo su questa terra, ma tutta l'eternità in cui vivremo, delle volte accetta, consente che ci si una certa lunghezza prima di giungere alla liberazione proprio per permettere alle persone di diventare abituali nella vita in grazia, nella vita di preghiera, nella vita di accostamento ai sacramenti.

Da parte sua l'esorcista non i stancherà mai di insistere su queste espressioni. Certe volte l'esorcista utilizzerà delle espressioni per stuzzicare il demonio, delle volte è utile. Per esempio per alcuni è insopportabile, durante l'esorcismo, essere aspersi con acqua benedetta, sembra quasi che bruci, per altri è insopportabile il soffio dell'esorcista sul viso, Tertulliano stesso diceva "Noi cacciamo il demonio col soffio della nostra bocca". Quindi andiamo all'età patristica. Altre volte non resistono al crocifisso, ad un'immagine sacra, alla corona del rosario, al suono dell'organo, alla musica sacra, al canto gregoriano. Sono mezzi ausiliari.

Il demonio come si comporta nel corso dell'esorcismo?



Soffre e fa soffrire. Un giorno p. Candido aveva chiesto ad un demonio se nell'inferno c'era un fuoco e se c'era un fuoco che brucia per bene e il demonio gli ha risposto: "se tu sapessi quale fuoco sei tu per me, non mi faresti questa domanda". Certo non si tratta di un fuoco terrestre, c'è un fuoco nell'inferno, ma non è un fuoco materiale, però vediamo come il demonio brucia a contatto con le cose sacre. Anche a me è capitato di sentire dal demonio durante l'esorcismo che soffre più durante la preghiera che all'inferno e allora dico "perché non vai all'inferno, tanto più che fai soffrire questa persona e più paghi le sofferenze che rechi a questa persona con un aumento di pena eterna e quindi hai tutto l'interesse ad andare via da questa persona" e mi sono sentito rispondere dal demonio " non me ne importa niente". Non gliene importa niente che le sue sofferenze eterne aumentino, importa solo far soffrire la persona. Voi vedete tutta la perfidia diabolica, senza alcun vantaggio, anzi con danno personale il demonio fa di tutto per far soffrire per il gusto di far soffrire.

I nomi stessi dei demoni come per gli angeli indicano la loro funzione, di per se i demoni non hanno nomi, dico che hanno ancora il rango che avevano da angeli. Angeli, arcangeli, troni, dominazioni, potestà, cherubini, serafini, naturalmente quelli che erano più in alto nella gerarchia angelica in Cielo sono più in basso nell'inferno, come non c'è dubbio che satana è quello che è stato a capo della ribellione a Dio ed è quello che ha maggiori sofferenze di tutti, anche se è quello che comanda gli altri demoni. I demoni sono legati da una gerarchia ferrea, a cui ubbidiscono. Non è certo una ubbidienza d'amore quanto piuttosto un'ubbidienza di disperazione, è un'ubbidienza forzata, alla quale non possono disubbidire. Varie volte mi sono sentito dire dai demoni: "io non posso uscire perché c'è satana che me l'impedisce", rispondo: " Ma come, tu devi obbedire a satana?". Stanno zitti o alle volte insistono nel dire "è lui che me lo proibisce" come cercano di dire "è lui che stabilisce il tempo che debbo rimanere qui" ed io rispondo "No è Gesù cristo, è lui che fissa i termini" ed essi rispondono "no, no, è il mio signore, non il tuo". Ecco, vogliono far passare satana come più forte di Dio.



I nomi dei demoni negli esorcismi.



Alle volte sono nomi biblici o dati dalla tradizione biblica, satana, lucifero, belzebub, asmodeo, meridiano, zabulon ecco e allora sono demoni molto forti. Altre volte hanno dei nomi che indicano direttamente lo scopo che si prefiggono, distruzione, perdizione, rovina, oppure indicano singoli mali: insonnia, terrore, discordia, invidia, gelosia, lussuria. Noi chiediamo il nome ai demoni e di demoni fanno molta fatica a rivelare i loro nomi, perché rivelare i loro nomi è già un segno di sconfitta, un segno di debolezza. Quando c'è la possessione diabolica noi chiediamo il nome, come ha fatto Gesù con l'indemoniato di Gerasa. Gli ha chiesto come ti chiami ed egli ha risposto "legione perché siamo in molti". Anch'io ho avuto una volta una persona posseduta che alla domanda come ti chiami rispondeva "legioni, legioni, legioni". Quando escono da un anima il più delle volte sono destinati all'inferno. Voglio sfatare una paura che alcuni hanno. La paura che il demonio possa passare a terzi specie se partecipano alle preghiere di liberazione, al tenere strette le persone etc.. No, il demonio non passa da una persona all'altra. Quando escono da un'anima generalmente sono destinati all'inferno, qualche volta possono dire che vanno nel deserto. Abbiamo nel libro di Tobia il caso di asmodeo che viene incatenato nel deserto dall'Arcangelo Raffaele. Io li obbligo sempre ad andare ai piedi della croce per ricevere la destinazione da Gesù Cristo unico giudice. Il Padre ha dato al Figlio ogni potere di Giudizio.
Li obbligo sempre con questa frase: "vai ai piedi della Croce e sarà Cristo Signore a darti la destinazione".

Non esistono due casi uguali, per cui caso per caso bisogna che l'esorcista si adatti e si comporti in conformità al caso che hanno davanti.



Immagini sacre negli esorcismi.



Crocifissi, immaginette, medaglie.



Porta fortuna non esistono, è solo superstizione pensare che un ferro di cavallo o un cornetto o un medaglione possano portare fortuna. Mentre esistono quando vengono portati con fede oggetti che sono di protezione, ecco perché fanno bene le persone ad avere al collo un'immagine sacra sia nascosta sotto le magliette sia anche visibile, secondo il gusto di ciascuno, oltre a tutto quando è visibile è anche una testimonianza.

Anche la benedizione degli oggetti sacri contiene due concetti:



1) che il Signore benedicendo quell'oggetto ci faccia imitare la figura che rappresenta

2) che ci conceda la protezione dalla figura che vi è rappresentata.


Quali sono gli oggetti più diffusi?



Pensiamo alla Medaglia Miracolosa coniata in seguito alle apparizioni della Vergine Maria a Santa Caterina Labourè a Rue de Bac. La Madonna mostrò alla santa come doveva essere coniata la medaglia: da una parte l'immagine dell'Immacolata con la scritta intorno "O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te", e sul retro una grande M che racchiudeva i due cuori, quello di Gesù e quello di Maria. Notate l'anticipo di questa medaglia che è veramente, non un amuleto, ma una medaglia che ha detto una parola nuova per cui ne sono state diffuse milioni e milioni di copie, di esemplari. Da una parte, come abbiamo detto, la scritta O Maria concepita senza peccato, si era nel 1830 e Caterina Labourè non conosceva il dogma dell'Immacolata che non era stato ancora pronunciato.
Nel retro i due cuori abbinati di Maria e di Gesù, non era ancora accaduto ciò che avverrà a Fatima nel 1917 quando la Madonna disse: "Il Signore vuole che il mio cuore sia onorato insieme al Suo". Abbinate il cuore di Maria e il cuore di Gesù. Quando noi ci poniamo ai piedi della Croce vediamo quel colpo di lancia che trafigge il cuore di Gesù, noi vediamo quella colata di Acqua e sangue, simboli dei due principali sacramenti (battesimo e eucaristia). Gesù ci mostra il suo cuore, vuole che adoriamo il Suo cuore. E Maria santissima che ha visto tutto e ha sentito nel suo cuore la trafittura che gli aveva preannunciato Simeone "Una spada trafiggerà la tua anima". Quindi possiamo dire che anche dal suo cuore sono scese lacrime di sangue invisibili. Anche il suo cuore è stato trafitto, e anche il suo cuore si è mostrato a noi come oggetto di devozione per l'amore misericordioso che ha verso di noi.

Famoso lo scapolare del Carmine. Sapete che prima era una mantellina, poi si è ridotta allo scapolare che poi si è ridotto anche ad una semplice medaglia. Tale medaglia è segno di consacrazione e appartenenza a Maria. Un valore profondo di appartenenza a Maria e dunque di volere piacere a Lei di fare tutto sotto la sua protezione, sotto il suo suggerimento.

Un'altra medaglia oggi molto diffusa è quella di San Benedetto. Sono anche molto diffusi ed in varie dimensioni i crocifissi con innestata la medaglia di San Benedetto. La medaglia di San benedetto è una medaglia che è sempre stata considerata molto potente contro il demonio. Ed una parte di essa ha delle scritte tutte contro il demonio.
Vattene indietro satana, non mi attirare alle vanità, sono mali le tue bevande, bevi tu stesso i tuoi veleni.
Nell'altra facciata c'è l'immagine di San Benedetto in piedi davanti l'altare dove muore secondo la tradizione dopo aver ricevuto l'Eucaristia e c'è una scritta in cui ci si raccomanda "Ci aiuti con la tua presenza nella nostra morte". Per cui la medaglia di S.Benedetto da una parte ha un'efficacia di protezione contro il demonio e dall'altra ha un'invocazione sulla buona morte.


Ci sono tante altre medaglie di santi, medaglie particolari.



In particolare queste medaglie sono utili e preziose se portate con fede addosso, ma sono altrettanto preziose anche nei luoghi, per proteggerli. E' famoso il caso di San Bernardino da Siena che nelle sue prediche lasciava sempre una tradizione, che nel trave d'ingresso dell'abitazione ci fosse la sigla "Jesus Hominum Salvator" Gesù Salvatore degli uomini, JHS. E' il grande apostolo del nome di Gesù, che col nome di Gesù convertiva le folle e predicava. E' bene che sulle porte di casa o esternamente o anche internamente che ci sia un'immagine sacra, di buon gusto, un crocifisso un'immagine della Madonna, così come nelle camere, specialmente nelle camere da letto. Che ci siano nelle case immagini sacre. Certe volte vado a benedire le case, ci sono dei cartelloni, specie nelle camere dei ragazzi che non hanno proprio niente di sacro, non hanno niente che invitino a pensieri buoni e di carattere spirituale, e che possano ottenere una protezione particolare. Quando si usano questi mezzi con fede, allora questi mezzi sono efficaci per difenderci dal maligno e dal male.

E' un tema che tratto con una certa esitazione, con una certa paura, perché ci sono [in talune persone] tante paure, tante suggestioni, per cui ho paura che nella mia trattazione invece di fare del bene io possa essere uno strumento che inviti ad avere delle paure che sono assolutamente ingiustificate.

Diciamo subito che nella Bibbia non troviamo nessun esempio di benedizioni alle case. Anche il rituale vecchio non conteneva nulla che riguardasse l'esorcismo alle case. Mentre il nuovo rituale ha un'appendice in cui riporta preghiere ed esorcismi in circostanze particolari, una cosa molto modesta, molto breve, però che c'è.




Esorcismi alle case, districarsi tra realtà e fantasie.



Ogni esorcista ha avuto e ha l'occasione, specie se è un esorcista che ha molti anni di lavoro, di dover benedire delle case o addirittura esorcizzare delle case. Però diciamo anche che si tratta di casi rari, si tratta di casi rari che non hanno niente a che vedere né con quelle forme fantastiche che si vedono in certi film o in certi romanzi in cui vengono descritti castelli antichi disabitati e fantasmi che abitano questi castelli; mai queste cose mi sono comparse nella realtà.

Però ci sono dei casi che sono più complessi, ossia c'è qualche caso in cui realmente ci sono dei rumori strani, degli scricchiolii, delle presenze, l'impressione di presenze, l'impressione di essere visto, oggetti che vengono spostati, quadri che cadono, porte o finestre che si aprono o si chiudono senza essere toccati da nessuno. E così, luci elettriche, televisori, telefoni che squillano senza che nessuno vi ponga mano.

Ecco, ricordo una famiglia in cui ad una certa ora si sentiva aprire la porta di ingresso, poi si sentiva un chiaro rumore di passi pesanti, passi di uomo, che attraversavano il corridoio e si perdevano non si capiva bene in quale delle stanze. Un giorno, essendo presente un amico, si udì il solito rumore, a quella stessa ora, tanto che l'amico chiese chi era entrato. Per non spaventarlo gli dissero che era entrato un ospite di passaggio.

So anche di insetti, gatti, serpenti che si sono materializzati. Una persona che benedicevo ha trovato perfino un rospo vivo nel guanciale; è il caso più grave, direi, che mi è capitato di conoscere.

Fenomeni che possono essere legati al luogo o alla persona



Il più delle volte la presenza malefica in un ambiente si manifesta causando dei disturbi fisici: insonnia, dolori di testa o di stomaco, un malessere generale, un non riuscire proprio a dormire, a riposare. Mentre invece questi fenomeni non accadono se uno va altrove. E allora lì è evidente che il disturbo sta nella casa e non nella persona. Lo dico perché il più delle volte il disturbo non sta nella casa, sta nella persona. Mi è capitato di benedire case in cui c'erano rumori, c'erano scricchiolii, c'erano botti, e le mie benedizioni non hanno avuto nessun effetto. Mentre poi, benedicendo le persone singolarmente, poco per volta i disturbi anche alla casa diminuivano e scomparivano completamente.

Le benedizioni e l'uso dei sacramentali



Ecco, quindi bisogna distinguere: quando un disturbo è legato veramente al luogo, è causato dal luogo, e dal luogo si riversa sulle persone, da quando invece avviene il contrario: il disturbo è nelle persone e si riversa sul luogo. E in questo caso vanno benedette le persone, mentre nel primo caso vanno benedetti i luoghi: l'acqua benedetta, la benedizione delle case, la benedizione fatta con fede, la benedizione ripetuta. Uno può benedire le cose sue, per cui anche i genitori possono ad esempio - una volta che la casa è stata benedetta dal parroco, dal sacerdote - possono spruzzare acqua benedetta, anche tutte le sere possono benedire, specie le camere da letto, specie i vari luoghi.

Parlando del sale la volta scorsa dicevo che una delle proprietà del sale esorcizzato è proprio quella di proteggere i luoghi da influenze malefiche. E il mio grande maestro, Padre Candido, insegnava a mettere appena un pizzichino, un pochino di sale esorcizzato nei quattro angoli della stanza che si riteneva colpita, dicendo delle preghiere. Perché ricordiamoci che qui trattiamo un campo che riguarda i sacramentali, e i sacramentali hanno efficacia in base alla fede con cui vengono usati.

Per cui io dico sempre: poca acqua e molta fede, poco sale e molta fede, poco olio e molta fede. Si può mostrare anche solo la fede, senza altre cose. Ma ci si può aiutare anche specie con l'acqua benedetta, che è un diretto riferimento sempre alla consacrazione battesimale. Per cui, ha un efficacia particolarissima, anche nei disturbi fisici, anche nei mali fisici.



Capire se i fenomeni sono reali



Diciamo di sfuggita che è interessante, quando ci sono dei fenomeni nelle case, osservare alle volte anche il comportamento degli animali domestici. Per esempio, quando [...] una persona ha l'impressione di essere fissata, di essere guardata, che ci sia qualcuno in camera sua che la guardi, e magari si vede il gatto o il cane di casa che tiene gli occhi fissi, immobili, verso un luogo determinato, e magari scappa via con furore quando si ha l'impressione che qualcosa gli si avvicini. Ecco, anche il comportamento degli animali qualche volta può avere un po' di interesse per vedere se c'è qualche cosa di particolare in un ambiente, che può anche essere non qualcosa di malefico ma qualcosa di naturale.

La cosa più importante quando vengono persone angosciate da fenomeni di questo tipo è interrogarle bene per vedere se ci sono dei motivi per cui hanno veramente bisogno di benedizioni. Perché, guardate, non mi stanco mai di ripeterlo: è così facile [...] cadere in superstizioni, è così facile cadere in suggestioni, farsi suggestionare, avere l'impressione... Uno pensa, pensa, pensa: "Ecco qui c'è una presenza malefica nella mia camera" e un po' per volta se ne convince a tal punto che quasi sente la presenza malefica nella sua camera, mentre è solo frutto di un'impressione del suo cervello.



L'esorcismo delle case e l'importanza di benedire cose e persone



Come si procede nell'esorcismo delle case? [...] il rituale vecchio non metteva niente in proposito, il rituale nuovo mette qualcosa, però viene detto nel Catechismo che l'esorcismo può venir fatto alle persone e alle cose. Fra le cose si intendono anche i luoghi, per cui il nuovo rituale parla, proprio in questo capitolo di appendice in cui si tratta di preghiere ed esorcismi, in circostanze particolari parla proprio espressamente anche di luoghi, ossia case, ossia posti: possono essere anche campi, possono essere anche giardini.

Ecco, noi usavamo, con Padre Candido, il rituale vecchio, il rituale romano che contiene una decina di preghiere in cui si chiede al Signore di proteggere i luoghi dalle presenze malefiche, di mandare gli angeli a proteggere i luoghi dalle presenze dei demoni. Ecco, noi recitavamo una serie di queste preghiere, e io continuo a recitare queste preghiere che sono così belle e così efficaci. Poi benedico ogni stanza con l'acqua benedetta, stanza per stanza, perché ci tengo a benedire ogni stanza. Oggi, molte volte i sacerdoti hanno troppa fretta, hanno troppe case da benedire, molte volte non ce la fanno a fare la benedizione pasquale, e magari si limitano a dare una benedizione stando nell'ingresso di casa. Va bene, anche quella è una benedizione con l'intenzione che venga data a tutto l'appartamento, però in questi casi è importante - a mio parere - sia che si benedica ogni luogo - è più efficace - sia soprattutto che siano presenti le persone, perché quando io benedico una casa intendo benedire soprattutto coloro che abitano quella casa, proteggere coloro che abitano quella casa.

Mi sono rifiutato qualche volta di benedire delle case. Per esempio andavo a benedire una casa, lì c'era qualche persona, benedicevo la casa, poi magari la padrona di casa mi diceva: "Per favore padre, qui la vicina di casa mi ha lasciato le chiavi del suo appartamento, lei mi faccia il favore di andare a benedire anche il suo appartamento". Io in questi casi, sinceramente, mi rifiuto, perché non benedico dei muri, io benedico le persone che abitano in quella casa. Per cui, benedico la casa ma soprattutto benedico le persone che possono da quella casa ricevere beneficio o ricevere maleficio. Poi termino sempre con un esorcismo di quelli tratti dagli esorcismi, adattandolo alla benedizione della casa; termino con una preghiera in italiano di liberazione e con la preghiera che la liturgia delle ore riserva nelle vigilie dei sabati e delle domeniche e nelle vigilie festive, in cui si invoca la protezione degli angeli sulle case. E' tanto importante quella preghiera, e io non so proprio perché nel nuovo benedizionale non sia stata inclusa e siano state tolte tutte le preghiere, tutti i riferimenti all'invocazione di angeli che vengano a proteggerci dalle influenze malefiche.

Si tratta di disturbi molte volte di breve entità e, qualche volta, anche una sola benedizione è sufficiente perché il disturbo cessi. Altre volte è necessario invece che ci siano ripetute benedizioni, perché in questi casi ci troviamo di fronte, alle volte, a dei casi gravi. Ad esempio mi sono trovato a benedire appartamenti in cui si erano tenute sedute spiritiche, appartamenti che erano stati abitati da stregoni, appartamenti in cui si sono fatte addirittura delle messe nere, si è fatta della magia nera. In questi casi è tremendo riuscire a liberare la casa da questi malefici, e alle volte sono stato costretto a consigliare alle persone di cambiare casa perché non riuscivo a ottenere nulla. Quando una casa ha un appartamento che ha avuto influenze malefiche così forti, ecco che allora è necessario l'esorcismo, è necessario ripeterlo, è utile anche la celebrazione della messa nella casa. Ma non c'è da meravigliarsi se la liberazione è lunga.



Alcuni casi



Conosco il caso, per esempio, di una famiglia in cui c'erano dei disturbi di rumori notturni inspiegabili. Hanno fatto celebrare dieci messe e alla fine questi rumori si sono molto affievoliti, [poi] hanno fatto celebrare altre dieci messe e questi rumori sono scomparsi del tutto. Quale ne è stata la causa? Erano forse anime del purgatorio che per divino permesso venivano a chiedere dei suffragi? E' difficile dirlo. A me basta segnalare il fatto.

Come uno dei fatti più gravi che segnalo è quello accaduto a un famoso esorcista, carissimo amico mio e coetaneo, ora in paradiso, don Pellegrino Ernetti - benedettino, esorcista del Triveneto, esorcista a Venezia - che si trovò in un caso veramente straordinario, il più straordinario forse dei casi che ha avuto come benedizione di case. Una casa in cui le porte e le finestre si aprivano e si chiudevano da sole, in cui c'erano rumori dappertutto. Chiamarono il parroco, il parroco andò in quella casa, come aperse la porta di ingresso una sedia partì da sola contro di lui per buttarlo per terra, e da quel momento quel parroco non ha più voluto mettere piede in quella casa. Siccome avvenivano degli episodi strani - ci troviamo qui in provincia di Padova - hanno chiamato degli studiosi dell'Università di Padova, [...] degli analisti, per vedere che cosa succedeva quando dal rubinetto di casa usciva del sangue. Sono venuti questi due professori con un'aria molto di superiorità, con un'aria di molta incredulità; hanno aperto il rubinetto: sangue! Hanno aperto un altro rubinetto: sangue! Hanno chiesto di guardare i depositi dell'acqua, in alto, sopra, sono andati: acqua!

Senza tanto badare hanno riempito due fiaschi di questo sangue che usciva dai rubinetti e sono andati via con un'aria canzonatoria. Quando poi hanno analizzato questo sangue, e hanno visto che si trattava di sangue umano hanno avuto una tale paura che non ne hanno mai più voluto sapere di andare in quella casa e non ne hanno mai più voluto sapere di occuparsi di quelle cose. Padre Ernetti allora consigliò alla famiglia di mettere in un bicchiere mescolati insieme i tre sacramentali, acqua, olio e sale; con un cucchiaino versarlo sui davanzali delle finestre alla sera dicendo un Padre Nostro, [sulle soglie] delle finestre e delle porte, quasi a fare una rete di protezione intorno alla casa. Con questo semplice sistema si è risolto completamente quel male, sono cessati completamente quei disturbi. Dopo una settimana hanno cessato di usare questo sistema e questi disturbi hanno ricominciato a ritornare, e allora hanno di nuovo ripreso ad usare questo sistema per un certo tempo finché i disturbi sono scomparsi completamente.

E' stato un rimedio risultato decisivo in un caso veramente straordinario.




Esorcismi agli animali



Accennavo prima all'importanza anche degli animali. E' possibile che anche un animale sia colpito da un male malefico? Sì, quando il rituale ci dice che l'esorcismo può essere fatto a persone e a cose - la parola "res", la parola "cose", molto generica, [ce lo] indica. Secondo anche quella che è la Tradizione della Chiesa - uso le parole di Origene: "Noi esorcizziamo anche case, oggetti, animali" - qualche volta è necessario, oltre alla casa, benedire anche oggetti, benedire anche animali.

Ci sono anche animali, poi, che sono particolarmente sensibili, direi. E qui purtroppo devo nominare un animale simpatico che non ha nessuna colpa e che è il gatto. Mi è stato raccontato di un mago, in un paese vicino a Roma, nei castelli romani, che faceva e fa uso del suo gatto per portare a destinazione oggetti malefici. Qui direi che l'indemoniato è il padrone, non è l'animale! Si noti che il gatto ha una certa "assorbenza" agli spiriti, tanto che sono capitati vari episodi. A una signora che conosco è capitato di entrare in macchina - era posteggiata, era chiusa - e accorgersi, appena entrata, che nel sedile posteriore c'era un gatto nero. Spaventata è uscita dalla macchina, ha aperto lo sportello posteriore per far uscire l'animale e l'animale era scomparso.

Ossia, è possibile qualche volta che il demonio - e qui si tratta veramente di casi demoniaci - faccia uso anche di animali. Abbiamo presente l'episodio del Vangelo dell'indemoniato di Gerasa a cui Gesù chiede il nome: "Come ti chiami?", "Legione, perché siamo in molti", e [la legione di demoni] chiede a Gesù di entrare nel branco di porci che pascolavano lì vicino, e Gesù consente questo. E subito questa massa di porci, si butta e va ad annegare nel lago di Geresaret . Tanto che poi gli abitanti del luogo pregano Gesù di allontanarsi da quel luogo.

Fatti di carattere naturale e autosuggestione



E' tanto facile cadere in suggestioni, è tanto facile cadere in fatti di carattere naturale. A San Giovanni Bosco capitò quell'episodio di una famiglia in cui si sentivano di notte, sopra la camera da letto, dei rumori strani. Il santo è andato su e, in sostanza, c'era una gallina che, chi sa come, era rimasta su nel solaio ed era quella che di notte procurava questi rumori.

Il più delle volte si tratta di fatti semplicemente naturali, quando non si tratta di pura e semplice suggestione. Quando invece si tratta di qualcosa di veramente serio, ecco che allora è necessaria la benedizione e qualche volta anche l'esorcismo.

Chi può subire possessioni?



Anche se quanto è stato detto e scritto da me da p. la Grua e da tanti altri è frutto di esperienza diretta per cui il maleficio è quello che fa la parte del leone tra i mali malefici, non bisogna credere facilmente ai malefici in particolare a quelli fatti attraverso la fattura. Si tratta sempre di casi rari. Un esame attento dei fatti tradisce molte volte cause psichiche, suggestioni, cause di false paure, alla base degli inconvenienti che si lamentano, per cui bisogna andare molto cauti a credere alle fatture, che sono la forma più comune attraverso cui si fanno i malefici. Dicevo ecco c'è la mania di rivolgersi a maghi, cartomanti, sensitivi e gente di questo tipo. Se ti rivolgi ad una di queste persone il minimo che ti possono dire è "ti hanno fatto una fattura" sennò come fanno a spillarti dei quattrini. Aggiungo che spesso i malefici anche veri e propri non raggiungo no i loro scopi per vari motivi, perché Dio non lo permette. E' sempre Dio che regola le cose e che mette i limiti e che permette o non permette secondo la Sua volontà, oppure perché la persona è ben protetta da una vita di preghiera da una vita di unione con Dio. Oppure perché molto fattucchieri sono inabili quando sono, ed è il caso della grande maggioranza, oltre il 90% dei casi, dei semplici imbroglioni che hanno solo la capacità di svuotare i portafogli. Poi il demonio è un mentitore "menzognero fin dal principio" lo bolla la Sacra Scrittura, e inganna i suoi stessi seguaci, tratta malissimo, anche i suoi consacrati e i suoi sacerdoti. Non crediate che siano trattati bene dal demonio. Il demonio non tratta bene nessuno.
Sarebbe un grave errore vivere nel terrore di ricevere dei malefici, mai la Bibbia ci dice di temere il demonio e i mali che da esso derivano. Si, ci dice, di essere vigilanti, questo si, ma mai di avere paura. Di resistergli e lui fuggirà da noi. Ci dice, San Pietro di essere vigilanti contro i suoi assalti, stando saldi nella fede.
Abbiamo la grazia di Cristo che ha sconfitto satana con la sua croce. Abbiamo l'intercessione di Maria Santissima, nemica di satana fin dall'inizio. Resa da Dio nemica dei diavoli: "Porrò inimicizia tra te e la donna". Abbiamo gli angeli i santi, le anime del purgatorio che pregano per noi. Soprattutto abbiamo il sigillo della Trinità che ci è stato imposto nel Battesimo.
I casi di mali malefici nella cristianità sono meno numerosi che non fuori dalla cristianità.

Anche i pagani possono subire possessioni diaboliche? Anche i pagani sono soggetti ai malefici?
Certo e molto più facilmente dei cristiani, proprio perché i cristiani hanno il sigillo della Trinità, vivono in comunione con Dio. E' il demoni e tutto l'inferno che debbono tremare di fronte a noi. A meno che non siamo noi ad aprirgli le porte, con la consacrazione a satana, con la magia, con l'occultismo e più in generale con le tre forme principali: magia, satanismo, sedute spiritiche. Sono forme in esplosione, ecco perché è aumentato di molto il numero di persone colpite dal maligno.




Come si deve comportare l'esorcista?

Quali domande si devono fare al demonio?



E qui faccio presente che quando ci si trova di fronte a quei rari casi di vera possessione diabolica, è molto frequente che ci sia dialogo tra l'esorcista e il demonio, e se leggiamo gli esorcismi anche di esorcisti passati, l'interesse è dato proprio dal dialogo tra l'esorcista e il demonio, il quale è un mentitore, un bugiardo, quindi le risposte del demonio non vanno prese come oro colato.

Il numero 20 delle norme esorta l'esorcista a chiedere a quale/i causa/e è dovuta la presenza del demonio.
Le domande che si fanno al demoni mai devono essere domande di curiosità o utilità materiale. Ad esempio se vince la Lazio o la Roma. Mai devono essere domande di curiosità, ma solo domande dirette alla liberazione della persona.
La prima cosa che si chiede è il nome, perché per il demonio dire il suo nome, e fa una grande fatica a dirlo, è già un essere sconfitto al 50%. E' già uno scoprirsi, il demonio che fa di tutto per celarsi. Puoi chiedergli a quale causa è dovuta la sua presenza in quel corpo, particolarmente se dipende da un maleficio o se la persona è stata colpita da un maleficio facendole bere/mangiare qualcosa di maleficiato ed in questo caso è bene che elimini ciò che ha ingerito. Ed è tipico il caso di certi mali di stomaco, certe reazioni di erutti che vengono determinati proprio perché è stato mangiato/bevuto qualcosa di maleficiato che non risulta ai raggi X. Anche se molte persone poi durante gli esorcismi volmitano cose solide. Io ho almeno 2kg di cose vomitate da persone possedute dal demonio: chiodi, talvolta lunghi anche 5-6cm, chiavi, tanti oggetti vari. Vengono materializzati nel momento in cui escono dalla bocca, anche vetri taglienti, mai hanno fatto danni agli organi della persona. Però bisogna che si liberi di queste cose, finché non se ne liberano non possono essere liberati dalla presenza del demonio. Se c'è qualcosa di nascosto, un oggetto che è stato nascosto, farsi dire dov'è, trovarlo e distruggerlo. Sono indicazioni pratiche. Notate però, distruggerlo con tanta prudenza. Bisogna prima benedirlo, bisogna usare l'acqua benedetta o sale esorcizzato, per favorire la liberazione. E' anche possibile che certi oggetti vengano espulsi in modo misterioso, per esempio uno ha l'impressione di avere un peso nello stomaco e poi trova per terra un sasso, non l'ha vomitato ma se n'è liberato in un modo misterioso.
Così gli oggetti che si trovano come fili colorati, cordicelle intrecciate, trecce, pezzi di legno, tante altre cose.tutti questi oggetti vanno aspersi tutti con acqua benedetta, vanno bruciati all'aperto e le ceneri gettate, se possibile, dove scorre acqua, fiumi, fognature. Non nei gabinetti della propria abitazione, non nelle case abitate. In molti casi si sono trovati oggetti strani nei cuscini o nei materassi e anche questi sono segni sicuri di fattura.

Una persona a cui ho detto di aprire il materasso ci ha trovato degli intrecci di capelli, delle trecce di capelli annodati, ci ha trovato della lana stretta in forma di animale, ci ha trovato dei pezzi di ferro, di legno, della roba che assolutamente non ci trova nei materassi. Una persona mi diceva addirittura: "questo materasso l'ho fatto io, so bene la lana che ci ho messo dentro, so bene quello che c'era". E come c'è entrata questa roba nel materasso? Ci è entrata per via malefica, non è che una mano abbia aperto il cuscino e ce l'abbia messo dentro. No no, è entrato per via magica. Questi rinvenimenti sono prove sicure di fatture. E' importante distruggerle pregando, specie quando si tratta di cose scoperte per caso. "Sono andato in casa mia ed ho trovato un bambolotto pieno di spilli, ma chi ce lo ha messo? E che ti importa, benedicilo con acqua benedetta e poi brucialo. P. Candido mi raccontava quello che lui chiamava errore di gioventù. Nei primi anni in cui era esorcista, non era ancora molto pratico. Gli capitò questo caso, insieme ad un suo confratello esorcista, stavano esorcizzando una ragazza, parlando col demonio, è risultato che le era stata fata una fattura e che questa fattura era sepolta. Si sono fatti dire in che cosa consisteva. In una scatola grande pressappoco quanto il palmo di una mano, si son fatti dire esattamente i luoghi in cui era sepolta. Un metro di profondità davanti ad un albero che era stato indicato con esattezza. Allora questi due passionisti armati di badile e di zappa sono andati a scavare in quel posto e hanno trovato questa scatoletta, l'hanno aperta, c'era dentro qualcosa di osceno. Poi subito aiutandosi con l'alcool hanno provveduto a bruciare tutto e poi quando hanno tenuto solo un mucchietto di cenere lo hanno buttato in un canale. Però, ecco l'errore di gioventù, non hanno subito benedetto la scatoletta appena trovata, non hanno continuato a pregare mentre la bruciavano. Fatto sta che p.Candido ne ha ottenuto un disturbo che lo ha costretto per 3 mesi a letto ogni tanto si rifaceva fuori per una decina di anni. Ho poi chiesto a p. Candido se in compenso dopo tutta quella fatica e quella sofferenza se quella ragazza era stata liberata dal demoni e mi ha risposto: "No, non ne ha ricevuto alcun beneficio". Perché può accadere che un maleficio fatto con un oggetto fatturato dopo che ha conseguito i suo scopo perda ogni potere, per cui diventa completamente inutile trovarlo e distruggerlo. Venne da me una volta un giovanotto che parlando venne fuori che aveva ricevuto veramente un maleficio, attraverso un oggetto che era stato sepolto davanti ad un cimitero sopra cui era stata costruita una strada asfaltata. Quindi figuratevi, uno per andare a ripescare quell'oggetto, ammesso che ci fosse, avrebbe dovuto rompere la strada asflatata.gli dico "Lascia perdere, se il male è dipeso da quell'oggetto ha già conseguito il suo scopo e non ha più nessun vantaggio". Mentre invece qualche rara volta capita che trovare l'oggetto del maleficio e distruggerlo interrompe il maleficio, per esempio conosco il caso di una famiglia in cui una persona, un vero sensitivo che ora non c'è più, battendo sui muri della cucina ha detto: "Rompete qui". Ne saltò fuori della carne putrefatta , ma non ancora del tutto putrefatta. Distrutto questo oggetto del maleficio, il maleficio immediatamente è scomparso, come pure ho letto il caso che non è capitato a me, ma ad un altro esorcista molto noto, anche se adesso è morto da pochi anni, a cui è stata narrata la storia di un giovane che era stato colpito da un maleficio seppellendo un rospo per terra con intorno del vuoto in modo che il rospo avesse una certa possibilità di vita ancora per un certo tempo. La persona maleficiata diventava sempre più magra, sempre più magra, i medici non ci capivano niente, capiva solo che andava verso la fine. La persona che ha fatto questo maleficio, pentita, ha liberato questo rospo che era ancora vivo, i rospi hanno una resistenza e una durata di vita eccezionali, e come questo rospo è stato liberato anche questo giovane è ritornato sano. Ecco casi rarissimi in cui la distruzione dell'oggetto maleficiato ha fatto interrompere l'azione malefica.

Non si insisterà mai abbastanza su quanto sia importante ricorrere ai mezzi di Dio e non ai mezzi umani, tanto più a maghi, stregoni e falsi carismatici. Anche se si ha l'impressione che i mezzi di Dio: la preghiera, i sacramenti, la recita del rosario, magari la comunione quotidiana, siano mezzi lenti ad agire. Già noi vediamo come a fare il male si fa molto più in fretta che a rimediare il male. Pensate solo ad uno scontro di automobili, quando poco ci voleva per evitarlo e quanto ci vuole per rimediarlo, ammesso che ci siano cose rimediabili, perché possono esserci conseguenze irrimediabili. Quanto tempo ci vuole. O in mano una bottiglia di vetro piena di acqua, mi sfugge di mano cade per terra, quanto ha impiegato a rompersi? Un secondo. Se voglio impegnarmi a ricostruirla, non ci riesco, ci perdo ore e ore, ma non ci riesco.

Ecco, a rimediare al male ci vuole normalmente molto più tempo che a fare il male.



Ecco che allora c'è qualcuno che avvenuta la guarigione si dimentica, magari la comunione quotidiana, le preghiere intense, il rosario quotidiano, incomincia a tralasciare la preghiera, peggio poi se cade in peccato. Allora è possibile che il demonio ritorna ed allora si avvera quello che ci dice il Vangelo di un demonio che uscito da un anima vaga per il deserto e poi dice ritorno in quella persona con altri sette demoni peggiori. E la situazione di quella persona è peggiore di prima. Questo può accadere. Può accadere che dopo la liberazione ci siano delle ricadute, se non sono colpevoli è più facile la guarigione, ma se sono colpevoli, perché si è intrapresa una vita di peccato, allora è molto difficile arrivare alla liberazione. Certo che è necessario sempre ricorrere ai mezzi di grazia. P. Candido stava esorcizzando un giovanotto e una volta avvenne quello che scherzosamente ho chiamato un incontro di la lotta greco-romana, perché costui si ribellava con tutte le forze e non sapevo chi dei due vincesse, ad un certo punto per grazia divina, racconto p.Candido "lui è crollato ed io sono crollato sopra di lui e per qualche secondo son rimasto lì. Se qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe fatto fatica a capire chi fosse l'indemoniato e chi era l'esorcista". P.Pio mi mandò a dire: "non perda tempo padre con quella persona, perché è inutile". Domandai a p.Pio il perché e mi rispose "perché quel giovane viveva nel peccato e non tralasciava di vivere nel peccato". Viveva nel peccato e non voleva lasciarlo. Allora voi capite che in questo caso, gli esorcismi non valevano a niente. Il Vangelo ci parla proprio di queste cose vorrei fare tre esempi pratici che mi sono accaduti.

1) Faccio esempi di persone che non si rivolgono ad esorcisti, ma a maghi cartomanti e persone che sono in contatto col demonio. Uno incomincia a provare vari dolori fisici, prova vari medici e varie medicine, il dolore aumenta invece che scomparire. Non se ne scopre la causa, le diagnosi sono incerte ed allora va da un mago, da un vero mago da uno di quelli che sono veramente schiavi del demonio, che gli dice: "Se vuole glielo tolgo, mi accontento di un milione ". quello paga il milione e se ne va. Il male gli scompare subito, si sente subito guarito. Uh allora è tutto contento, dice: "io quel milione l'ho speso bene". Passa un anno e incominciano di nuovo i disturbi, prima meno, poi di più, ritorna ad andare dai medici, ritorna alla medicina, il male aumenta invece che diminuire e allora pensa: "quel mago mi ha tolto un milione però lui quel male me l'aveva tolto". Ritorna da quel mago che gli dice: "Eh ti hanno fatto una fattura ancora più potente se vuoi te la tolgo, ma stavolta ci vogliono dieci milioni" e il male gliel'ha fatto lui, gliel'ha fatto il mago!

Perché alle volte il demonio da subito una liberazione, subito toglie un male, subito toglie un disturbo, per dare l'illusione che sia stata efficace l'azione di quel mago o di quel cartomante o di quel falso carismatico. Subito toglie il male, ma lo ridà, lo ridà moltiplicato.

2) Tutto come sopra. Un malato che non viene guarito dai medici, va da un mago, paga, viene guarito.
Si sente guarito e resta guarito, ma in compenso il suo male passa alla moglie, passa ai figli, passa ai nipoti, passa ai fratelli, passa alla famiglia. Per cui anche in questo caso, c'è stato da parte di quella persona una guarigione, ma nel complesso i male è diventato molto più grave di com'era prima, poiché colpisce molte più persone.

3) Terzo esempio. Anche qui tutto come sopra. La persona va dal mago, il mago lo guarisce, resta guarita ed è tutta contenta per la guarigione ottenuta. Ma quel male che era stato permesso da Dio perché quell'uomo viveva in uno stato di peccato ed il Signore voleva liberarlo dallo stato di peccato e gli aveva permesso che avesse quel disturbo perché si rivolgesse a dei sacerdoti, perché ritornasse a pregare, ai sacramenti etc. Tutti vantaggi spirituali che si sono persi in seguito alla guarigione ottenuta dal mago, che sapendo bene questo scopo per cui la persona era stata colpita, si è ben guardata dal dargli mali maggiori. No no, ci ha tenuto bene che fosse guarita e che la guarigione perdurasse. Ha così impedito la guarigione, ha impedito quel bene che sarebbe stato ricavato se la persona si fosse rivolta alle vie di Dio.

Il demonio è fino, volentieri vorrebbe per esempio che certe persone venissero guarite da disturbi che il Signore permette per la santificazione delle anime. Nessuno ha mai pregato perché p.Pio venisse liberato dalle stimmate, benché gli procurassero dolori tremendi! Era anche troppo evidente che queste sofferenze erano permesse dal Signore per la salvezza delle anime. Il demonio sarebbe stato ben contento che p.Pio fosse liberato dalle stimmate e dalle sue sofferenze.

Naturalmente è diverso il caso se è il demonio a provocare stimmate per suscitare falsi mistici. Perché è possibile anche questo caso. Che il demonio dia a delle persone dei disturbi visibili, sensibili, per servirsi di queste persone a scopi malefici. Per cui c'è da stare tanto cauti quando ci sono delle persone che si autodefiniscono delle persone carismatiche, per il fatto che nel loro corpo hanno dei segni particolari. C'è da stare attenti, c'è da distinguere, c'è da discernere, perché potrebbero essere mali, non voluti da Dio, ma dal demonio.

Una liberazione a Medjugorje

Tratto da "Nuovi racconti di un esorcista" di padre Gabriele Amorth



Una madre di famiglia, di un paesetto siciliano, soffre da vari anni perché affetta da possessione diabolica. Si chiama Assunta. Anche alcuni dei suoi familiari pare che abbiano disturbi fisici causati da vendette di Satana. Dopo alcuni anni di peregrinazioni presso vari medici, che trovano Assunta sanissima, la sofferente bussa alla porta del proprio vescovo. Questi, esaminato il caso, l'affida a un esorcista, che viene aiutato da un gruppo di preghiera che, per ottenere il buon esito, prega e digiuna. Anch'io, assistendo agli esorcismi, mi rendo conto che si tratta di un caso molto grave, per cui propongo al marito di portare la moglie a Medjugorje. Dopo qualche esitazione (in quella famiglia nessuno conosceva i fatti di Medjugorje) la decisione è presa e si parte.
Arriviamo la domenica 26 luglio 1987. Assunta si sente già male appena pone i piedi per terra, scendendo dalla macchina. P. Ivan, il superiore dei francescani, non ci dà nessuna speranza di aiuto: specie nel periodo estivo il loro lavoro è massacrante. Propongo di portare Assunta in chiesa; penso che il demonio non ha nessuna intenzione di manifestarsi. Il giorno dopo saliamo sul Podbrdo, la collina delle apparizioni, recitando il rosario. Anche qui non accade niente di particolare. Scendendo, ci fermiamo davanti alla casa di Vicka, dove già c'è molta gente. Ho anche il tempo di dire a Vicka che c'è con noi una donna indemoniata, di nome Assunta. Ed è Assunta che corre subito verso Vicka e l'abbraccia, scoppiando in lacrime. Vicka l'accarezza sul capo. A questo gesto il demonio si manifesta: non può tollerare la mano della veggente. Assunta si butta a terra, urlando in una lingua sconosciuta. Vicka la prende per mano con delicatezza e raccomanda ai presenti, sconcertate: << Non piangete, ma pregate>>.

Tutti pregano con forza, giovani e vecchi; s'intrecciano preci in varie lingue perchè i pellegrini sono di diverse nazioni; è una scena biblica. Vicka asperge Assunta con acqua benedetta e poi le chiede se si sente meglio. La donna fa segno di sì con la mano. Pensiamo che si sia liberata e ci scambiamo sguardi di gioia. Il demonio caccia fuori un urlo spaventoso: aveva finito di andarsene perché smettessimo di pregare. Riprendiamo con più ordine, intonando il rosario. Un signore alza le mani e le tiene verso le spalle di Assunta, ma da lontano; il demonio non resiste a quel gesto, per cui Assunta urla e si dimena; occorre trattenerla perché vorrebbe scagliarsi contro quell'uomo. Interviene un giovanotto alto e biondo, occhi azzurri, che con grande forza lotta col diavolo. Capisco appena che gli impone di assoggettarsi a Gesù Cristo, ma è tutto un dialogo serrato, in inglese; Assunta non sa l'inglese, eppure discute animatamente.
Intono le litanie lauretane. All'invocazione "Regina degli angeli" il demonio caccia un urlo tremendo; occorrono otto persone per tenere Assunta. Noi ripetiamo l'invocazione più volte, in tono sempre più elevato, con la partecipazione di tutti i presenti. E' il momento più forte. Poi Vicka si avvicina a me: << Sono già tre ore che preghiamo. E' tempo di portarla in chiesa>>. Un italiano che sa l'inglese mi ripete una frase del diavolo: ha detto che sono presenti in venti demoni. Andiamo in chiesa e Assunta viene fatta entrare nella cappella delle apparizioni. Là p.Slavko e p.Felipe pregano su di lei, fino alle diciannove. Poi escono tutti e ritorniamo alle ventuno; nella cappella delle prime apparizioni i due sacerdoti pregano ancora fino alle ventitré. Sappiamo poi che Assunta ha parlato in varie lingue. Ci viene dato appuntamento per il pomeriggio seguente; è un caso molto duro.

Alla mattina seguente andiamo da p.Jozo che, dopo la messa, impone le mani sul capo di Assunta; i demoni non resistono a questo gesto e reagiscono con violenza. P.Jozo fa portare Assunta in chiesa: occorre trascinarla con grande forza. C'è molta gente; il padre ne approfitta per fare una catechesi sull'esistenza del demonio. Poi prega e asperge più volte Assunta con acqua benedetta; le reazioni sono violentissime. Dobbiamo ritornare a Medjugorje; p.Jozo fa in tempo a dirci che occorre spronare Assunta a collaborare: è troppo passiva, non si aiuta. Alle tredici p.Slavko e p.Felipe riprendono a pregare nella canonica. Dopo un'ora veniamo chiamati per collaborare con le nostre preghiere; ci viene detto che i demoni si sono molto indeboliti, ma occorre l'adesione piena di Assunta. Mentre preghiamo, si cerca di far pronunciare all'infelice il nome di Gesù; ci prova, ma sembra presa da sintomi di soffocamento. Le viene posto il crocifisso sul petto e le si suggerisce di rinnegare ogni tipo di magia e sortilegio (è un passaggio determinante in simili casi). Assunta annuisce; era quello che ci voleva. Continua la preghiera finché anche Assunta riesce a pronunciare il nome di Gesù, poi inizia l'Ave Maria. A questo punto scoppia in un pianto dirotto. E' libera! Usciamo per recarci in chiesa; ci viene detto che Vicka si è sentita male nell'istante stesso in cui Assunta veniva liberata; stava pregando per questo.

In chiesa Assunta era in prima fila. Ha seguito con fervore il rosario e la messa; non ha avuto nessuna difficoltà a comunicarsi. E' questo un test importante. A cinque anni di distanza posso confermare che la liberazione è stata radicale. Ora quella mamma è una testimonianza vivente nella misericordia di Dio ed è uno dei membri più attivi del gruppo. Non esita a dire che la sua liberazione è stata un trionfo del Cuore Immacolato di Maria.




L'acqua benedetta



L'acqua benedetta ha un grande uso in tutti i riti liturgici, la sua importanza si ricollega subito all'aspersione battesimale . Nella preghiera di benedizione si prega il Signore perché l'aspersione con l'acqua ci ottenga tre benefici: il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno, il dono della protezione divina. La preghiera di esorcismo sull'acqua aggiunge tanti altri effetti: di far fuggire ogni potere del demonio sì da sradicarlo e cacciarlo via, anche nel gergo popolare, se si vogliono indicare due cose che assolutamente non vanno d'accordo, si dice che "Sono come il diavolo e l'acqua santa"; poi la preghiera continua sottolineando altri effetti, oltre a cacciare via demoni: guarire dalle malattie, aumentare la grazia divina, proteggere le case e tutti i luoghi in cui i fedeli dimorano, da ogni influenza immonda causata dal pestifero Satana e aggiunge: che siano vinte le insidie del nemico infernale e si rimanga protetti da ogni eventuale presenza nociva all'incolumità o alla quiete degli abitanti, affinché godano di serenità e salute.

Dal Libro di Don Gabriele Amorth "Un Esorcista Racconta".

Può essere benedetta solo da un sacerdote con alcune speciali preghiere e con l'infondere un po' di sale benedetto.Serve per fare aspersioni per benedire cose, luoghi e persone. Abbi sempre in casa tua I'acquasantiera ben provvista. Fra tanta voga di acque profumate e medicinali si è dimenticata l'Acqua benedetta. Fra tante boccette che ingombrano le camere non vi si trova più la boccetta dell'Acqua Santa. L'uso di essa nella Chiesa è antichissimo e la storia ci dimostra la sua grande efficacia specialmente contro il demonio. I due ossessi di IlIfurt, quando veniva loro presentato un cibo nel quale fosse stata messa anche una sola goccia d'acqua benedetta, davano in smanie e non era possibile farglielo mangiare. Per quello speciale potere che il demonio ha acquistato su tutta la natura per causa del peccato, la Chiesa usa benedire con l'Acqua Santa tutto ciò che è destinato al culto, anzi anche ciò che è destinato agli usi comuni della vita. La poca stima e quindi la poca efficacia delle benedizioni dipende dalla poca fede di chi le riceve e anche di chi le dà. L'acqua santa, usata nel debito modo rimette i peccati veniali, quando chi se ne serve ha il dolore nel cuore; dispone l'anima a ricevere i doni di Dio, mette in fuga il demonio, talvolta libera anche dai dolori e dalle infermità del corpo; allontana la grandine e la tempesta, dona fertilità alla terra, può anche aiutare a liberare le anime del purgatorio coadiuvata da preghiere di suffragio. Si consiglia anche l'uso e l'aspersione nei luoghi dove sono stati commessi gravi peccati mortali (aborti, sedute spiritiche ecc..) e di asperggiere frequentemente i moribondi, che in quei momenti tremendi sono particolarmente vessati e colpiti dal demonio (come ha sperimentato anche S. Faustina Kowalka e Suor Josefa Menendez). Tutte queste grazie il Signore le concede quando chi si serve dell'acqua benedetta e riceve le benedizioni della Chiesa ha viva fede nella potenza e bontà di Dio.

Olio esorcizzato



Dal Libro di Don Gabriele Amorth "Un Esorcista Racconta".

L'olio esorcizzato usato con fede, giova a porre in fuga la potenza dei demoni e i loro assalti. Inoltre giova alla salute dell' anima e del corpo ; ricordiamo l'antico uso di ungere con l'olio le ferite e il potere dato da Gesù agli apostoli di guarire i malati con l'imposizione delle mani e ungendoli con olio. Una proprietà specifica dell'olio esorcizzato è di separare dal corpo le avversità . Molto spesso mi è capitato di esorcizzare persone che hanno subito fatture bevendo o mangiando qualcosa di malefico, è facile comprenderlo da quel caratteristico mal di stomaco o dal fatto che queste persone hanno un particolare modo di eruttare o di esplodere in una forma di singhiozzo o di rantolo, specie in collegamento con azioni religiose: quando vanno in chiesa, quando pregano e soprattutto quando vengono esorcizzate. In questi casi per liberarsi, l'organismo deve espellere ciò che di malefico contiene. L'olio esorcizzato aiuta molto a staccare e liberare il corpo da queste impurità, anche bere acqua benedetta aiuta a questo scopo.

Qui giova dare qualche maggiore informazione, anche se chi non è pratico e non ha visto stenterà a credere a queste cose. Che cosa si espelle? Talvolta saliva densa e schiumosa; oppure una specie di pappa bianca e granulosa; altre volte si tratta degli oggetti più vari: chiodi, pezzi di vetro, piccole bambole di legno, fili di corda annodati, fili di ferro arrotolati, fili di cotone di vario colore, grumi di sangue... Alle volte queste cose vengono espulse per vie naturali; molte volte vomitando; si noti che mai l'organismo ne ha danno, ( ne ha invece sollievo ), anche se si tratta di vetri taglienti. Altre volte la fuori uscita rimane misteriosa; la persona sente ad esempio un dolore addominale come se avesse un chiodo nello stomaco, poi trova un chiodo per terra accanto a sé; e il dolore scompare. L'impressione è che tutti questi oggetti si materializzino nell'istante in cui vengono espulsi. Padre Candido affermava: ho visto riggettare pezzi di vetro, di ferro, capelli, ossa, talvolta anche oggettini di plastica, con la forma di testa di gatto, di rospo, di serpente. Sicuramente questi strani oggetti hanno un collegamento con la causa che ha determinato la possessione diabolica.



Sale esorcizzato



Nell'antichità il sale ha sempre rivestito un'importanza fondamentale, tanto da essere usato come compenso ai soldati, o come merce nobile di scambio sui mercati. Esso ha segnato la storia dei popoli antichi del bacino del Mediterraneo. Il sale aveva presso gli Ebrei un significato religioso tutto particolare, tanto che il sale era presente in tutti i sacrifici offerti a Dio " Sopra ogni offerta offrirai del sale " (Lev 2,13). Venivano attribuiti al sale poteri medicinali, forse a motivo del suo uso come conservante di carne e pesci. Per questo veniva sparso come tonificante sul corpo dei neonati (Ez 16,4), famosa è la frase di Gesù che Egli applica ai suoi discepoli, subito dopo il "discorso della montagna": "Voi siete il sale della terra" che pone in stretto parallelo con "Voi siete la luce del mondo" (Mt 5,13-16). La formula sacramentale della benedizione del sale, trae origine dal miracolo del risanamento dell'acqua, operato dal Profeta Elisèo (2 Re 2,19-22) che versa del sale in quella sorgente malsana unitamente ad una preghiera." Dice il Signore: rendo sane queste acque: da esse non si diffonderanno più morte e sterilità " (2 Re 2,21).

Anche il sale è veicolo di risanamento e di purificazione per chi lo usa con fede. Tale benedizione deve essere sempre effettuata da un sacerdote.
 
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view post Posted on 2/6/2010, 12:10     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Esorcismo maggiore





( N.B. l'esorcismo può essere fatto solo dal vescovo e dal sacerdote esorcista )


Riti d'inizio

Litanie dei Santi

Recita di un Salmo

Lettura del Vangelo

Imposizione delle mani

Professione di fede

Preghiera del Signore

Il segno della Croce

Insufflazione

Formule di esorcismo

Rendimento di grazie

Rito di conclusione


39. Prima di dare inizio al rito, l'esorcista si prepari convenientemente, secondo le circostanze dicendo in silenzio la seguente orazione:

Signore Gesù Cristo,
Verbo di Dio Padre e Signore dell'universo,
tu hai dato agli Apostoli
il potere di scacciare i demoni nel tuo nome
e di vincere ogni assalto del nemico;
Dio santo,
fra tutte le meraviglie che hai operato
hai dato anche il comando di mettere in fuga i demoni;
Dio forte,
che nella tua potenza invincibile
hai abbattuto Satana come folgore dal cielo:
con timore e tremore
ti supplico di infondere in me la tua forza
perché, saldo nella fede, possa combattere
lo spirito maligno che tormenta questa tua creatura,
tu che verrai a giudicare i vivi e i morti
e il mondo con il fuoco.
Amen.

Si possono utilizzare anche altre orazioni, ad esempio: Nel nome di Gesù Cristo, Signore e Dio nostro ... (Appendice I, n. 7); Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio(Appendice II, n. 8); San Michele Arcangelo (Appendice II, n. 9); Principe glorioso (Appendice I, n. 11).

RITI D'INIZIO


SALUTO

40. Il sacerdote esorcista raggiunge il luogo della celebrazione vestito con il camice, o con la cotta sulla veste talare, e con la stola violacea.
Fatta la riverenza all'altare (o, in assenza di questo, alla croce), si reca alla sede. Il sacerdote e i fedeli, in piedi, fanno il segno della croce mentre l'esorcista dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti si segnano dicendo:
Amen.

Quindi l' esorcista, allargando le braccia, saluta i presenti dicendo:

Dio Padre onnipotente,
che vuole la salvezza di tutti gli uomini,
sia con voi.

Tutti:
E con il tuo spirito.

Oppure:
Il Signore sia con voi.

Tutti:
E con il tuo spirito.

Quindi l' esorcista, con parole sobrie e insieme cordiali, aiuterà il fedele tormentato dal Maligno e tutti i presenti a ben disporsi alla celebrazione.
_____________________________________________________

41. Se lo ritiene opportuno, l'esorcista benedice l'acqua pronunciando, a mani giunte, una delle orazioni seguenti:

O Dio,
per salvare tutti gli uomini
hai racchiuso nella realtà dell' acqua
i segni più grandi della tua grazia.
Ascolta la nostra preghiera
e infondi in quest'acqua
la tua X benedizione,
perché, assunta a servizio dei tuoi misteri,
sia portatrice dell'efficacia della tua grazia
per mettere in fuga i demoni e debellare le malattie.
Tutto ciò che con essa verrà asperso
sia liberato da ogni influsso del Maligno;
nelle dimore dei tuoi fedeli
non abiti più lo spirito del male
e sia allontanata ogni sua insidia.
Grazie all'invocazione del tuo santo nome,
possano i tuoi fedeli
uscire illesi da ogni assalto del nemico.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

42. Oppure:

Signore Dio onnipotente,
fonte e origine della vita dell' anima e del corpo,
benedici X quest'acqua
e fa' che ce ne serviamo con fede
per implorare il perdono dei nostri peccati
e la grazia di essere sorretti in ogni infermità
e difesi da ogni insidia del nemico.
La tua misericordia, o Padre,
faccia scaturire per noi
l'acqua viva della salvezza,
perché possiamo accostarci a te con cuore puro
e fuggire ogni pericolo dell'anima e del corpo.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

43. Se nella benedizione dell' acqua si fa uso del sale, l'esorcista lo benedice dicendo:

Benedici, X Signore, questo sale.
Tu che ordinasti al profeta Eliseo
di risanare l'acqua con il sale,
fa' che mediante questo duplice segno di purificazione
siamo liberati dalle insidie del Maligno
e custoditi dalla presenza del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

L'esorcista, senza nulla dire, immette il sale nell' acqua.
_____________________________________________________


ASPERSIONE DELL' ACQUA BENEDETTA

44. A questo punto, l' esorcista asperge con l'acqua benedetta il fedele tormentato dal Maligno, i presenti e il luogo dove si svolge il rito dicendo:

Ecco l'acqua benedetta:
porti a tutti noi vita e salvezza,
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti:
Amen.

Oppure:

Quest'acqua benedetta
richiami il Battesimo ricevuto
e ravvivi in noi il ricordo di Cristo,
che ci ha redenti con la sua Passione e Risurrezione.

Tutti:
Amen.

LITANIE DEI SANTI

45. L'esorcista si rivolge ai presenti con queste parole o altre simili, invitandoli a pregare:

Invochiamo, fratelli carissimi,
la misericordia di Dio onnipotente
perché, per l'intercessione di tutti i Santi,
esaudisca la voce della Chiesa
che prega per questo nostro fratello
[questa nostra sorella] N.,
provato [provata] da tanta afflizione.

46. L'esorcista può mettersi in ginocchio. Lo stesso faranno tutti i presenti. Quindi, lui stesso, o un altro dei presenti, intona le litanie. Si possono inserire, nei rispettivi luoghi, alcuni nomi di Santi (ad esempio: del Patrono, del Santo di cui il fedele tormentato dal Maligno porta il nome, ecc.), oppure alcune intenzioni più adatte alla circostanza. I presenti risponderanno: prega per noi, oppure prega per lui [lei]; liberaci oppure liberalo [liberala], o Signore; abbi pietà di noi oppure di lui [lei].


Kyrie, eleison
Oppure
Signore, pietà

Christe, eleison
Oppure
Cristo, pietà

Kyrie, eleison
Oppure
Signore, pietà

Santa Maria, Madre di Dio
Santi Michele, Gabriele e Raffaele
Santi Angeli di Dio
Sant'Elia
San Giovanni Battista
San Giuseppe
Santi Patriarchi e Profeti
Santi Pietro e Paolo
Sant' Andrea
Santi Giovanni e Giacomo
Santi Apostoli ed Evangelisti
Santa Maria Maddalena
Santi Discepoli del Signore
Santo Stefano prega
San Lorenzo
Sante Perpetua e Felicita
Santi Martiri tutti
San Gregorio
Sant' Ambrogio
San Girolamo
Sant' Agostino
San Martino
Sant' Antonio
San Benedetto
Santi Francesco e Domenico
Santi Ignazio di Loyola
e Francesco Saverio
San Giovanni Maria Vianney
Santa Caterina da Siena
Santa Teresa di Gesù
Santi e Sante di Dio

Nella tua misericordia
Da ogni male
Da ogni peccato
Dalle insidie del diavolo
Dalla morte eterna
Per la tua nascita
Per il tuo digiuno nel deserto
Per la tua passione
e la tua croce
Per la tua morte e sepoltura
Per la tua santa risurrezione
Per la tua gloriosa ascensione
Per il dono dello Spirito Santo

Cristo, Figlio del Dio vivo
Tu che per noi sei stato tentato
dal diavolo
Tu che hai liberato gli oppressi dallo spirito del male
Tu che hai dato ai tuoi discepoli il potere sui demoni
Tu che assiso alla destra del Padre intercedi per noi
Tu che verrai a giudicare
i vivi e i morti

Noi peccatori, ti preghiamo
Perdona le nostre colpe
Donaci la tua misericordia
Sostienici e confortaci nel tuo
santo servizio
Innalza i nostri cuori al desiderio del cielo
Fa' che la tua Chiesa ti serva
in sicurezza e libertà
Dona al mondo intero la giustizia e la pace

Cristo, ascolta le nostre preghiere
Cristo, esaudisci le nostre
preghiere


Kyrie, eleison
Oppure
Signore, pietà

Christe, eleison
Oppure
Cristo, pietà

Kyrie, eleison
Oppure
Signore, pietà

prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]

pregate per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
prega per noi [lui/lei]
pregate per noi [lui/lei]

liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore

liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore
liberaci [liberalo/la] o Signore

abbi pietà di noi [lui/lei]
abbi pietà di noi [lui/lei]

abbi pietà di noi [lui/lei]

abbi pietà di noi [lui/lei]

abbi pietà di noi [lui/lei]

abbi pietà di noi [lui/lei]

ascoltaci, Signore
ascoltaci, Signore
ascoltaci, Signore

ascoltaci, Signore

ascoltaci, Signore

ascoltaci, Signore

ascoltaci, Signore

Cristo, ascolta le nostre preghiere
Cristo, esaudisci le nostre
preghiere

IMPOSIZIONE DELLE MANI

53. Letto il Vangelo, l' esorcista impone le mani sul capo del fedele tormentato dal Maligno dicendo:

V. Sia sempre con noi, Signore, la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

V. Manda il tuo Spirito creatore,
e rinnova la faccia della terra.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

V. Salva, Signore, il tuo servo [la tua serva]
che in te spera.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

V. Signore, sii per lui [lei] fortezza inespugnabile
di fronte all' assalto del nemico.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

V. Il nemico non prevalga su di lui [lei],
e il figlio dell 'iniquità non gli [le] rechi alcun danno.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

V. Soccorrilo [soccorrila], Signore, dalla tua santa dimora,
e da Sion vieni in sua difesa.

Tutti:
Kyrie, eleison [Signore, pietà].

PROFESSIONE DI FEDE

54. Terminata l'imposizione delle mani, l'esorcista invita i presenti a fare la professione di fede o recitando il Simbolo (prima forma), o rinnovando le promesse battesimali (seconda forma). Se si recita il Simbolo, dirà:

Questa è la vittoria che vince il mondo:
la nostra fede.

55. Prima forma
I presenti recitano tutti insieme il Simbolo di fede:

Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;

e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.

Oppure:

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà nella gloria
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.

56. Seconda forma

Se invece si sceglierà di rinnovare le promesse battesimali, dirà:

Rinnoviamo ora le promesse del santo Battesimo, con le quali abbiamo rinunciato a Satana e alle sue opere e abbiamo promesso di servire Dio nella santa Chiesa cattolica.


RINUNZIA

Esorcista:
Rinunziate a Satana?

Tutti:
Rinunzio.

Esorcista:
E a tutte le sue opere?

Tutti:
Rinunzio.

Esorcista:
E a tutte le sue seduzioni?

Tutti:
Rinunzio.

Oppure:

Esorcista:
Rinunziate al peccato,
per vivere nella libertà dei figli di Dio?

Tutti:
Rinunzio.

Esorcista:
Rinunziate alle seduzioni del male,
per non lasciarvi dominare dal peccato?

Tutti:
Rinunzio.

Esorcista:
Rinunziate a Satana,
origine e causa di ogni peccato?

Tutti:
Rinunzio.


PROFESSIONE DI FEDE

L'esorcista prosegue:
Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?

Tutti:
Credo.

Esorcista:
Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Tutti:
Credo.

Esorcista:
Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?

Tutti:
Credo.


PREGHIERA DEL SIGNORE

57. Dopo ciò, l' esorcista introduce la Preghiera del Signore, dicendo a mani giunte:

E ora, insieme a questo nostro fratello [questa nostra sorella],
supplichiamo Dio
di liberarci dal male,
pregando come ci ha insegnato
il Signore nostro Gesù Cristo.

Oppure:
Fratelli, noi non sappiamo pregare come dovremmo,
ma lo Spirito Santo viene in aiuto alla nostra debolezza
e intercede per noi, secondo il desiderio di Dio.
Guidati dallo Spirito di Gesù,
osiamo dire:

E con le braccia aperte, prosegue insieme ai presenti:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Congiunge le mani, mentre i presenti concludono con 1'acclamazione:

Tuo è il regno,
tua la potenza e la gloria nei secoli.


IL SEGNO DELLA CROCE

58. L'esorcista mostra la croce e con essa benedice il fedele tormentato dal Maligno dicendo:

Ecco la Croce del Signore:
fuggite, spiriti del male!

Oppure:
Per il segno della Croce
il Signore nostro Dio ti liberi dal nemico.

Oppure:
La Croce santa
sia per te luce e vita.

INSUFFLAZIONE

59. Se lo ritiene opportuno, l'esorcista alita sul volto del fedele tormentato dal Maligno dicendo:

Allontana, Signore,
con il Soffio della tua bocca,
gli spiriti maligni:
comanda loro di andarsene,
perché il tuo regno è in mezzo a noi.

FORMULE DI ESORCISMO

60. Dopo ciò, l'esorcista dice la formula invocativa dell'Esorcismo maggiore (n. 61). Se lo ritiene opportuno, aggiunga anche la formula imperativa (n. 62). Altre formule di tipo invocativo o imperativo si trovano nel capitolo II, nn. 81-84.

61. FORMULA INVOCATIVA

Dio, creatore e difesa del genere umano,
volgi il tuo sguardo su questo tuo servo [questa tua serva] N.,
che hai plasmato [plasmata] a tua immagine
e chiamato[ [chiamata] a condividere la tua gloria:
l'antico avversario lo [la] tormenta crudelmente,
lo [la] opprime con aspra violenza
e lo [la] riempie di angoscia e di terrore.
Manda su di lui [lei] il tuo Santo Spirito
perché lo [la] rafforzi nella lotta,
gli [la] insegni a pregare nella tribolazione
e lo [la] circondi con la sua efficace protezione.

Ascolta, Padre santo,
il gemito della tua Chiesa in preghiera:
non permettere che questo tuo figlio [questa tua figlia]
sia posseduto [posseduta] dal padre della menzogna,
né che questo tuo servo [questa tua serva],
redento [redenta] dal sangue di Cristo,
sia tenuto [tenuta] in schiavitù dal diavolo.
Non tollerare che il tempio del tuo Spirito
sia dimora di uno spirito immondo.

Ascolta, Dio misericordioso,
la preghiera della beata Vergine Maria:
il Figlio Gesù, morendo sulla croce,
ha schiacciato il capo dell'antico serpente
e ha affidato alla Madre tutti gli uomini come figli.
Risplenda in questo tuo servo [questa tua serva]
la luce della tua verità
e dimori in lui [lei] la gioia della tua pace.
Lo Spirito di santità ne prenda possesso
e con la sua presenza gli [le] restituisca innocenza e serenità.

Ascolta, o Padre,
la preghiera dell' Arcangelo san Michele
e di tutti gli Angeli, ministri della tua gloria.
Tu che sei il Dio delle schiere celesti,
respingi la violenza del diavolo.
Dio di verità e di misericordia,
rendi vane tutte le sue insidie.
Dio di libertà e di grazia,
spezza le catene della sua malvagità.

Tu che ami la salvezza dell'uomo,
ascolta la voce degli apostoli Pietro e Paolo
e di tutti i Santi,
che, per tua grazia, hanno riportato vittoria sul Maligno.
Libera questo tuo servo [questa tua serva]
da ogni oppressione diabolica
e custodiscilo [custodiscila] indenne
perché restituito [restituita] alla serenità di figlio [figlia]
ti ami di tutto cuore,
ti serva operando il bene,
ti renda onore e gloria,
e tutta la sua vita sia un canto di lode a te.

Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

62. FORMULA IMPERATIVA

Ti ordino, Satana,
nemico della salvezza dell'uomo:
riconosci la giustizia e la bontà di Dio
che con giusto giudizio ha condannato
la tua superbia e la tua invidia.
Esci da N., servo [serva] di Dio,
che il Signore ha creato [creata] a sua immagine,
ha arricchito [arricchita] dei suoi doni,
ha adottato [adottata] come figlio [figlia]
della sua misericordia.

Ti ordino, Satana,
principe di questo mondo:
riconosci il potere invincibile di Gesù Cristo:
egli ti ha sconfitto nel deserto,
ha trionfato su di te nell'orto degli ulivi,
ti ha disarmato sulla croce
e, risorgendo dal sepolcro,
ha portato i tuoi trofei
nel regno della luce.
Vattene da questa creatura, da N.:
che il Salvatore, nascendo tra noi,
ha reso suo fratello [sua sorella]
e morendo in croce ha redento [redenta]
con il suo sangue.

Ti ordino, Satana,
seduttore del genere umano:
riconosci lo Spirito di verità e di grazia,
lo Spirito che respinge le tue insidie
e smaschera le tue menzogne.
Esci da questa creatura, N.,
che Dio ha segnato con il suo sigillo.
Abbandona quest'uomo [questa donna]:
Dio l'ha reso [resa] suo tempio santo
con l'unzione del suo Spirito.

Vattene, dunque, Satana: vattene
nel nome del Padre X e del Figlio X e dello Spirito X Santo.
Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa.
Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo,
Signore nostro.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.

RENDIMENTO DI GRAZIE

63. Avvenuta la liberazione del fedele tormentato dal Maligno, l' esorcista e tutti gli astanti recitano un cantico evangelico:

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA Lc l, 46-55

L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre. Come era nel principio.

Oppure:

CANTICO DI ZACCARIA Lc l, 68-79

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo;

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre. Come era nel principio.

64. Quindi l'esorcista dice la seguente orazione:

Dio, creatore e salvatore del genere umano,
tu hai accolto con misericordia
questo tuo amato figlio [questa tua amata figlia]:
la tua provvidenza lo [la] custodisca nella libertà
che il Figlio tuo gli [le] ha donato.
Mai più abbia potere su di lui [lei] lo spirito maligno.
Fa' che prendano dimora in lui [lei]
la bontà e la pace dello Spirito Santo
ed egli [ella] non abbia più timore del Maligno,
perché Gesù Cristo nostro Signore è con noi.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.


RITO DI CONCLUSIONE

65. Nel congedare i presenti, l'esorcista allargando le braccia dice:

Il Signore sia con voi.

Tutti:
E con il tuo Spirito.

Quindi benedice i presenti:

Il Signore vi benedica e vi protegga.

R. Amen.

Faccia risplendere il suo volto su di voi
e vi doni la sua misericordia.

R. Amen.

Rivolga su di voi il suo sguardo
e vi doni la sua pace.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

Oppure:

La pace di Dio, che supera ogni conoscenza,
custodisca il vostro cuore e i vostri pensieri
nella sapienza e nell'amore del Padre
e del suo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

66. Nel caso occorresse ripetere l' esorcismo, il sacerdote conclude il rito con la benedizione indicata al n. 65.


 
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Intervista all'Esorcista Padre Amorth.



Sono trascorsi 29 anni da quel 29 giugno del 1972. Era la festa di san Pietro, principe degli apostoli. Era la festa di san Paolo, colui che ha portato il Vangelo di Cristo fino all’estremo Occidente. E in quel 29 giugno, festa dei santi protettori di Roma, il successore di Pietro che aveva preso il nome di Paolo lanciò un grido drammatico. Paolo VI parlò del nemico di Dio per antonomasia, di quel nemico dell’uomo che si chiama Satana. Il nemico della Chiesa. «Attraverso qualche fessura» denunciò Paolo VI «il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». Un grido angoscioso, che lasciò stupiti e scandalizzò molti, anche all’interno del mondo cattolico.
E oggi, 29 anni dopo? Quel fumo è stato allontanato, o ha invaso altre stanze? Siamo andati a chiederlo a uno che con Satana e le sue astuzie ha a che fare tutti i giorni. Quasi per professione. È l’esorcista più famoso del mondo: padre Gabriele Amorth, fondatore e presidente ad honorem dell’Associazione internazionale degli esorcisti. Siamo andati da lui anche perché poche settimane fa, il 15 maggio, è stata approvata dalla Cei la traduzione italiana del nuovo Rituale degli esorcismi. Per entrare in uso attende solo il placet della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Una nuova arma che ha la Chiesa per combattere il Nemico? Per scacciare, se ancora non è stato fatto, quel fumo penetrato nel tempio del Signore? Macché! Sentite cosa racconta padre Amorth. Scoprirete che la guerra, in corso da millenni, infuria più furibonda che mai. Che la battaglia adesso si è spostata soprattutto all’interno della casa del Signore. E quel fumo... beh, quel fumo si diffonde in stanze insospettate.
Padre Amorth, finalmente è pronta la traduzione italiana del nuovo Rituale per gli esorcisti.


GABRIELE AMORTH: Sì, è pronta. L’anno scorso la Cei aveva rifiutato di approvarla perché c’erano errori di traduzione dal latino. E noi esorcisti, che dovremmo utilizzarla, avevamo approfittato per segnalare ancora una volta che su molti punti del nuovo Rituale non siamo d’accordo. Il testo base in latino resta immutato in questa traduzione. E un Rituale tanto atteso alla fine si è trasformato in una beffa. Un incredibile legaccio che rischia di impedirci di operare contro il demonio.

Un’accusa pesante. A cosa si riferisce?


AMORTH: Le faccio solo due esempi. Clamorosi. Al punto 15 si parla dei malefici e di come comportarsi. Il maleficio è un male causato a una persona ricorrendo al diavolo. E può essere fatto in diverse forme, come fatture, maledizioni, malocchi, vudù, macumba. Il Rituale romano spiegava come bisognasse affrontarlo. Il nuovo Rituale, invece, afferma categoricamente che c’è proibizione assoluta di fare esorcismi in questi casi. Assurdo. I malefici sono di gran lunga la causa più frequente delle possessioni e dei mali procurati dal demonio: non meno del 90 per cento. È come dire agli esorcisti di non operare più. Il punto 16, poi, afferma solennemente che non si debbono fare esorcismi se non c’è la certezza della presenza diabolica. È un capolavoro di incompetenza: la certezza che il demonio sia presente in una persona si ha solo facendo l’esorcismo. Tra l’altro, gli estensori non si sono accorti di contraddire, in entrambi i punti, il Catechismo della Chiesa cattolica, che indica di compiere l’esorcismo sia nel caso di possessioni diaboliche che di mali causati dal demonio. E dice anche di farlo sia sulle persone che sulle cose. E nelle cose non c’è mai la presenza del demonio, c’è solo la sua influenza.
Le affermazioni contenute nel nuovo Rituale sono gravissime e dannosissime, frutto di ignoranza e inesperienza.

Ma non è stato compilato da esperti?

AMORTH: Assolutamente no. In questi dieci anni sul Rituale hanno lavorato due commissioni: quella composta da cardinali che ha curato i Prenotanda, ossia le disposizioni iniziali, e quella che ha curato le preghiere. Io posso affermare con certezza che nessuno dei membri delle due commissioni ha mai fatto esorcismi né ha mai assistito ad esorcismi né ha mai avuto la più pallida idea di cosa sono gli esorcismi. Questo è l’errore, il peccato originale, di questo Rituale. Nessuno che vi ha collaborato era esperto di esorcismi.

Come è possibile?

AMORTH: Non lo chieda a me. Durante il Concilio ecumenico Vaticano II ogni commissione era coadiuvata da un gruppo di esperti che affiancavano i vescovi. E l’abitudine si è mantenuta anche dopo il Concilio, ogni volta che si sono rifatte parti del Rituale. Ma non in questo caso. E se c’era un argomento su cui servivano degli esperti, era questo.

E invece?


AMORTH: Invece noi esorcisti non siamo mai stati consultati. E, tra l’altro, i suggerimenti che abbiamo dato sono stati ricevuti con fastidio dalle commissioni. La storia è paradossale. Vuole che gliela racconti?
Certo.
AMORTH: Man mano che, come aveva chiesto il Concilio Vaticano II, le varie parti del Rituale romano venivano riviste, noi esorcisti attendevamo che venisse trattato anche il titolo XII, cioè il Rituale esorcistico. Ma evidentemente non era considerato un argomento rilevante, dato che passavano gli anni e non succedeva nulla. Poi, improvvisamente, il 4 giugno del 1990, uscì il Rituale ad interim, di prova. Fu una vera sorpresa per noi, che non eravamo mai stati consultati prima. Eppure da tempo avevamo preparato delle richieste, in vista di una revisione del Rituale. Chiedevamo, tra l’altro, di ritoccare le preghiere, immettendovi invocazioni alla Madonna che mancavano completamente, e di aumentare le preghiere esorcistiche specifiche. Ma eravamo stati completamente tagliati fuori dalla possibilità di dare qualsiasi contributo. Non ci scoraggiammo: il testo era stato fatto per noi. E dato che nella lettera di presentazione l’allora prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale Eduardo Martínez Somalo, chiedeva alle conferenze episcopali di far avere, entro due anni, «consigli e suggerimenti dati dai sacerdoti che ne avranno fatto uso» ci mettemmo al lavoro. Riunii diciotto esorcisti scelti tra i più esperti del pianeta. Esaminammo con grande attenzione il testo. Lo utilizzammo. Abbiamo subito elogiato la prima parte, nella quale venivano riassunti i fondamenti evangelici dell’esorcismo. È l’aspetto biblico-teologico, su cui non mancava certo la competenza. Una parte nuova, rispetto al Rituale del 1614 composto sotto papa Paolo V: del resto, all’epoca non c’era bisogno di ricordare questi princìpi, da tutti riconosciuti ed accettati. Oggi, invece, è indispensabile.
Ma quando siamo passati ad esaminare la parte pratica, che richiede una conoscenza specifica dell’argomento, si è palesata la totale inesperienza dei redattori. Le nostre osservazioni sono state copiose, articolo per articolo, e le abbiamo fatte avere a tutte le parti interessate: Congregazione per il culto divino, Congregazione per la dottrina della fede, conferenze episcopali. Una copia fu consegnata direttamente nelle mani del Papa.

Come sono state accolte le vostre osservazioni?


AMORTH: Accoglienza pessima, efficacia nulla. Ci eravamo ispirati alla Lumen gentium, in cui la Chiesa è descritta come «Popolo di Dio». Al numero 28 si parla della collaborazione dei sacerdoti con i vescovi, al numero 37 si dice con chiarezza, addirittura riferendolo ai laici, che «secondo la scienza, la competenza e il prestigio di cui godono, hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa». Era esattamente il nostro caso. Ma ci eravamo illusi, ingenuamente, che le disposizioni del Vaticano II fossero giunte alle congregazioni romane. Invece ci siamo trovati di fronte un muro di rifiuto e di disprezzo. Il segretario della Congregazione per il culto divino fece una relazione alla commissione cardinalizia in cui diceva che i loro unici interlocutori erano i vescovi, e non i sacerdoti o gli esorcisti. E aggiungeva testualmente, a proposito del nostro umile tentativo di aiuto come esperti che esprimono il loro parere: «Si dovette prendere atto del fenomeno di un gruppo di esorcisti e cosiddetti demonologi, quelli che in seguito si sono costituiti in Associazione internazionale, che orchestravano una campagna contro il rito». Un’accusa indecente: noi non abbiamo mai orchestrato nessuna campagna! Era indirizzato a noi il Rituale, e nelle commissioni non avevano convocato nessuna persona competente: era più che logico che tentassimo di dare il nostro contributo.

Ma allora vuol dire che il nuovo Rituale è per voi inutilizzabile nella lotta contro il demonio?


AMORTH: Sì. Ci volevano consegnare un’arma spuntata. Sono state cancellate le preghiere efficaci, preghiere che avevano dodici secoli di storia, e ne sono state create di nuove, inefficaci. Ma per fortuna ci è stata gettata, all’ultimo, una scialuppa di salvataggio.

Quale?

AMORTH: Il nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale Jorge Medina, ha affiancato al Rituale una Notificazione. In cui si afferma che gli esorcisti non sono obbligati ad usare questo Rituale, ma se vogliono possono utilizzare ancora il vecchio facendone richiesta al vescovo. I vescovi devono chiedere l’autorizzazione alla Congregazione che però, come scrive il cardinale, «la concede volentieri».

«La concede volentieri»? È una ben strana concessione…

AMORTH: Vuol sapere da dove nasce? Da un tentativo compiuto dal cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e dallo stesso cardinale Medina di introdurre nel Rituale un articolo – allora era l’articolo 38 – in cui si autorizzavano gli esorcisti ad usare il Rituale precedente. Indubbiamente si trattava di una manovra in extremis per farci evitare i grandi errori che ci sono in questo Rituale definitivo. Ma il tentativo dei due cardinali venne bocciato. Allora il cardinale Medina, che aveva compreso la posta in gioco, ha deciso di darci in ogni caso questa scialuppa di salvataggio, aggiungendo una notifica a parte.

Come venite considerati, voi esorcisti, all’interno della Chiesa?


AMORTH: Siamo trattati malissimo. I confratelli sacerdoti che vengono incaricati di questo delicatissimo compito sono visti come dei matti, degli esaltati. In genere sono appena tollerati dagli stessi vescovi che li hanno nominati.

Il fatto più clamoroso di questa ostilità?

AMORTH: Abbiamo tenuto un convegno internazionale degli esorcisti vicino a Roma. E abbiamo domandato di essere ricevuti dal Papa. Per non dargli l’aggravio di aggiungere una nuova udienza alle tantissime che già fa, abbiamo semplicemente chiesto di essere ricevuti in udienza pubblica, quella in piazza San Pietro del mercoledì. E senza nemmeno la necessità di essere citati tra i saluti. Abbiamo fatto regolare domanda, come ricorderà perfettamente monsignor Paolo De Nicolò, della Prefettura della casa pontificia, che ha accolto a braccia aperte la nostra richiesta. Il giorno prima dell’udienza però lo stesso monsignor De Nicolò ci ha detto – a dire il vero con grande imbarazzo, per cui si è visto benissimo che la decisione non dipendeva da lui – di non andare, che non eravamo ammessi. Incredibile: 150 esorcisti provenienti dai cinque continenti, sacerdoti nominati dai loro vescovi in conformità con le norme del diritto canonico che richiedono preti di preghiera, di scienza e di buona fama – quindi un po’ il fior fiore del clero –, chiedono di partecipare a un’udienza pubblica del Papa e vengono buttati fuori. Monsignor De Nicolò mi ha detto: «Naturalmente le prometto che le invierò subito la lettera con le motivazioni». Sono passati cinque anni, e quella lettera la aspetto ancora.
Certamente non è stato Giovanni Paolo II ad escluderci. Ma che a 150 sacerdoti venga proibito di partecipare a una udienza pubblica del Papa in piazza San Pietro spiega quanto sono ostacolati gli esorcisti dalla loro Chiesa, quanto sono malvisti da tante autorità ecclesiastiche.

Lei col demonio ci combatte quotidianamente. Qual è il più grande successo di Satana?

AMORTH: Riuscire a far credere di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni.
Da tre secoli la Chiesa latina – al contrario della Chiesa ortodossa e di varie confessioni protestanti – ha quasi del tutto abbandonato il ministero esorcistico. Non praticando più esorcismi, non studiandoli più e non avendoli mai visti, il clero non ci crede più. E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi episcopati contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente prive di esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Spagna e il Portogallo. Una carenza spaventosa.

Non ha nominato la Francia. Lì la situazione è differente?


AMORTH: C’è un libro scritto dal più noto esorcista francese, Isidoro Froc, dal titolo: Gli esorcisti, chi sono e cosa fanno. Il volume, tradotto in italiano dall’editrice Piemme, è stato scritto per incarico della Conferenza episcopale francese. In tutto il libro non si dice mai che gli esorcisti, in certi casi, fanno esorcismi. E l’autore ha più volte dichiarato alla televisione francese di non avere mai fatto esorcismi e che mai li farà. Su un centinaio di esorcisti francesi, solo cinque credono al demonio e fanno gli esorcismi, tutti gli altri mandano chi si rivolge a loro dagli psichiatri.
E i vescovi sono le prime vittime di questa situazione della Chiesa cattolica, da cui sta scomparendo la credenza nell’esistenza del demonio. Prima che uscisse questo nuovo Rituale, l’episcopato tedesco ha scritto una lettera al cardinale Ratzinger in cui affermava che non occorreva un nuovo Rituale, perché non si dovevano più fare gli esorcismi.

È compito dei vescovi nominare gli esorcisti?


AMORTH: Sì. Quando un sacerdote viene nominato vescovo, si trova di fronte ad un articolo del Codice di diritto canonico che gli dà l’autorità assoluta per nominare degli esorcisti. A qualsiasi vescovo il minimo che si può chiedere è che abbia almeno assistito a un esorcismo, dato che deve prendere una decisione così importante. Purtroppo, non accade quasi mai. Ma se un vescovo si trova di fronte a una seria richiesta di esorcismo – che cioè non viene fatta da uno svitato – e non provvede, commette peccato mortale. Ed è responsabile di tutte le terribili sofferenze di quella persona, che a volte durano anni o una vita, e che avrebbe potuto impedire.

Sta dicendo che la maggior parte dei vescovi della Chiesa cattolica è in peccato mortale?


AMORTH: Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l’ottavo è l’ignoranza. E l’ottavo sacramento ne salva più degli altri sette sommati assieme. Per compiere peccato mortale occorre una materia grave ma anche la piena avvertenza e il deliberato consenso. Questa omissione di aiuto da parte di molti vescovi è materia grave. Ma questi vescovi sono ignoranti: non c’è dunque deliberato consenso e piena avvertenza.

Ma la fede rimane intatta, cioè rimane una fede cattolica, se uno non crede nell’esistenza di Satana?

AMORTH: No. Le racconto un episodio. Quando incontrai per la prima volta don Pellegrino Ernetti, un celebre esorcista che ha esercitato per quarant’anni a Venezia, gli dissi: «Se potessi parlare con il Papa gli direi che incontro troppi vescovi che non credono nel demonio». Il pomeriggio seguente padre Ernetti è tornato da me per riferirmi che il mattino era stato ricevuto da Giovanni Paolo II. «Santità», gli aveva detto, «c’è un esorcista qui a Roma, padre Amorth, che se venisse da lei le direbbe che conosce troppi vescovi che non credono nel demonio». Il Papa gli ha risposto, secco: «Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo». Ecco la risposta che ha dato lui e che io ripeto.

Mi faccia capire: la conseguenza è che molti vescovi e molti preti non sarebbero cattolici?


AMORTH: Diciamo che non credono a una verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un’eresia. Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di qualcosa e se persiste nell’errore. Ma nessuno, oggi, per la situazione che c’è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che sostengono apertamente: «Io non ci credo. Sono cose del passato». Perché? Purtroppo perché c’è stata l’influenza perniciosissima di certi biblisti, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell’aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche.

Per esempio?

AMORTH: Il Concilio Vaticano II aveva chiesto di rivedere alcuni testi. Disobbedendo a quel comando, si è voluto invece rifarli completamente. Senza pensare che si potevano anche peggiorare le cose anziché migliorarle. E tanti riti sono stati peggiorati per questa mania di voler buttare via tutto quello che c’era nel passato e rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad oggi ci avesse sempre imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse finalmente arrivato il tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose giuste. Una menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto di rivederli quei testi, non di distruggerli.
Il Rituale esorcistico, per esempio: andava corretto, non rifatto. C’erano preghiere che hanno dodici secoli di esperienza. Prima di cancellare preghiere così antiche e che per secoli si sono dimostrate efficaci, bisognerebbe pensarci a lungo. E invece no. Tutti noi esorcisti, utilizzando per prova le preghiere del nuovo Rituale ad interim, abbiamo sperimentato che sono assolutamente inefficaci.
Ma anche il rito del battesimo dei bambini è stato peggiorato. È stato stravolto, fin quasi ad eliminare l’esorcismo contro Satana, che ha sempre avuto enorme importanza per la Chiesa, tanto che veniva chiamato l’esorcismo minore. Contro quel nuovo rito ha protestato pubblicamente anche Paolo VI. È stato peggiorato il rito del nuovo benedizionale. Ho letto minuziosamente tutte le sue 1200 pagine. Ebbene, è stato puntigliosamente tolto ogni riferimento al fatto che il Signore ci deve proteggere da Satana, che gli angeli ci proteggono dall’assalto del demonio. Hanno tolto tutte le preghiere che c’erano per la benedizione delle case e delle scuole. Tutto andava benedetto e protetto, ma oggi la protezione dal demonio non esiste più. Non esistono più difese e neppure preghiere contro di lui. Lo stesso Gesù ci aveva insegnato una preghiera di liberazione, nel Padre nostro: «Liberaci dal Maligno. Liberaci dalla persona di Satana». In italiano è stata tradotta in modo erroneo, e adesso si prega dicendo: «Liberaci dal male». Si parla di un male generico, di cui in fondo non si sa l’origine: invece il male contro cui nostro Signore Gesù Cristo ci aveva insegnato a combattere è una persona concreta: è Satana.

Lei ha un osservatorio privilegiato: ha la sensazione che il satanismo si stia diffondendo?


AMORTH: Sì. Tantissimo. Quando cala la fede aumenta la superstizione. Se uso il linguaggio biblico, dico che si abbandona Dio e ci si dà all’idolatria, se uso un linguaggio moderno, dico che si abbandona Dio per darsi all’occultismo. Lo spaventoso calo della fede in tutta l’Europa cattolica fa sì che la gente si getti tra le mani di maghi e cartomanti, mentre prosperano le sette sataniche. Il culto del demonio viene reclamizzato a masse intere attraverso il rock satanico di personaggi come Marilyn Manson, e viene dato l’assalto anche ai bambini: giornali a fumetti insegnano la magia e il satanismo.
Diffusissime le sedute spiritiche, in cui si evocano morti per averne risposte. Ora si insegna a fare sedute spiritiche con il computer, con il telefono, con il televisore, con il registratore ma soprattutto con la scrittura automatica. Non c’è più nemmeno bisogno del medium: è uno spiritismo "fai da te". Secondo i sondaggi, il 37 per cento degli studenti ha fatto almeno una volta il gioco del cartellone o del bicchierino, che è una vera seduta spiritica. In una scuola in cui mi avevano invitato a parlare, i ragazzi hanno detto che la facevano durante l’ora di religione sotto gli occhi compiaciuti dell’insegnante.

E funzionano?


AMORTH: Non esiste distinzione tra magia bianca e magia nera. Quando la magia funziona, è sempre opera del demonio. Tutte le forme di occultismo, come questo grande ricorso verso le religioni d’Oriente, con le loro suggestioni esoteriche, sono porte aperte per il demonio. E il diavolo entra. Subito.
Io non ho esitato a dire immediatamente, nel caso della suora uccisa a Chiavenna e in quello di Erika e Omar, i due ragazzi di Novi Ligure, che c’era stato un intervento diretto del demonio perché quei ragazzi erano dediti al satanismo. Proseguendo l’indagine la polizia ha poi scoperto, in entrambi i casi, che questi ragazzi seguivano Satana, avevano libri satanici.

Su cosa fa leva il demonio per sedurre l’uomo?


AMORTH: Ha una strategia monotona. Glielo ho detto, e lui lo riconosce… Fa credere che l’inferno non c’è, che il peccato non esiste ma è solo un’esperienza in più da fare. Concupiscenza, successo e potere sono le tre grandi passioni su cui Satana insiste.

Quanti casi di possessione demoniaca ha incontrato?

AMORTH: Dopo i primi cento ho smesso di contarli.

Cento? Ma sono tantissimi. Lei nei suoi libri dice che i casi di possessione sono rari.


AMORTH: E lo sono davvero. Molti esorcisti hanno incontrato solo casi di mali diabolici. Ma io ho ereditato la "clientela" di un esorcista famoso come padre Candido, e quindi i casi che lui non aveva ancora risolto. Inoltre, gli altri esorcisti mandano da me i casi più resistenti.

Il caso più difficile che ha incontrato?


AMORTH: Ce l’ho "in cura" adesso, e da due anni. È la stessa ragazza che è stata benedetta – non è stato un vero esorcismo – dal Papa a ottobre in Vaticano e che ha creato scalpore sui giornali. È colpita 24 ore su 24, con tormenti indicibili. I medici e gli psichiatri non riuscivano a capirci nulla. È pienamente lucida e intelligentissima. Un caso davvero doloroso.

Come si cade vittime del demonio?

AMORTH: Si può incappare nei mali straordinari inviati dal demonio per quattro motivi. O perché questo costituisce un bene per la persona (è il caso di molti santi), o per la persistenza nel peccato in modo irreversibile, o per un maleficio che qualcuno lancia per mezzo del demonio, o quando ci si dedica a pratiche di occultismo.

Durante l’esorcismo di posseduti, che tipo di fenomeni si manifestano?

AMORTH: Ricordo un contadino analfabeta che durante l’esorcismo mi parlava solo in inglese, e io avevo bisogno di un interprete. C’è chi mostra una forza sovrumana, chi si solleva completamente da terra e varie persone non riescono a tenerlo seduto sulla poltrona. Ma è solo per il contesto in cui si svolgono, che parliamo di presenza demoniaca.

A lei il demonio non ha mai fatto del male?

AMORTH: Quando il cardinale Poletti mi chiese di fare l’esorcista io mi raccomandai alla Madonna: «Avvolgimi nel tuo manto e io sarò sicurissimo». Di minacce il demonio me ne ha fatte tante, ma non mi ha mai fatto nessun danno.

Lei non ha mai paura del demonio?

AMORTH: Io paura di quella bestia? È lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio.
Padre Amorth, il satanismo si diffonde sempre di più. Il nuovo Rituale rende difficile fare esorcismi. Agli esorcisti si impedisce di partecipare a una udienza con il Papa a piazza San Pietro. Mi dica sinceramente: cosa sta accadendo?
AMORTH: Il fumo di Satana entra dappertutto. Dappertutto! Forse siamo stati esclusi dall’udienza del Papa perché avevano paura che tanti esorcisti riuscissero a cacciare via le legioni di demoni che si sono insediate in Vaticano.

Sta scherzando, vero?

AMORTH: Può sembrare una battuta, ma io credo che non lo sia. Non ho nessun dubbio che il demonio tenti soprattutto i vertici della Chiesa, come tenta tutti i vertici, quelli politici e quelli industriali.
Sta dicendo che anche qui, come in ogni guerra, Satana vuole conquistare i generali avversari?
AMORTH: È una strategia vincente. Si tenta sempre di attuarla. Soprattutto quando le difese dell’avversario sono deboli. E anche Satana ci prova. Ma grazie al cielo c’è lo Spirito Santo che regge la Chiesa: «Le porte dell’inferno non prevarranno». Nonostante le defezioni. E nonostante i tradimenti. Che non devono meravigliare. Il primo traditore fu uno degli apostoli più vicini a Gesù: Giuda Iscariota. Però nonostante questo la Chiesa continua nel suo cammino. È tenuta in piedi dallo Spirito Santo e quindi tutte le lotte di Satana possono avere solo dei risultati parziali. Certo, il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra.

 
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view post Posted on 25/3/2011, 13:53     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Rito di Esorcismo con approvazione ecclesiastica



SALMO (Si recita in piedi)

+ Cristo sii sradicato dalla Chiesa di Dio e dalle anime riscattate col prezioso Sangue del divino Agnello +. D'ora innanzi non osare più, perfido serpente, ingannare il genere umano, perseguitare la Chiesa di Dio né scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di Dio.
Te lo comanda l'altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi essere simile.
Te lo comanda Dio Padre + ; te lo comanda Dio Figlio + ; te lo comanda Dio Spirito Santo +.
Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne +, che per la sua salvezza della nostra razza perduta, per la tua gelosia, "si è umiliata e resa obbediente fino alla morte".
Te lo comanda il segno della Croce + il potere di tutti i misteri di nostra fede Cristiana.
Te lo comanda la potente Madre di Dio, la Vergine Maria+ che dal primo istante della sua immacolata Concezione per la sua umiltà ha schiacciato la tua testa orgogliosa. Dunque, Dragone maledetto, e tutta la legione diabolica noi ti scongiuriamo per il Dio + vivo, per il Dio + santo: cessa d'ingannare le umane creature e di versare su di loro il veleno della dannazione eterna; cessa di nuocere alla Chiesa e di mettere lacci alla sua libertà. Vattene, Satana, inventore e maestro d'inganni, nemico della salvezza dell'uomo. Cedi il posto al Cristo, cedi il posto alla Chiesa.
Umiliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi all'invocazione fatta da noi del santo e terribile Nome di Gesù che fa tremare l'inferno, cui le virtù dei cieli, le Potenze e le Dominazioni sono sottomesse, che i Cherubini e i Serafini lodano incessantemente dicendo: "Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio delle Armate".
Dalle insidie del diavolo liberaci, o Signore.

Dopo l'esorcismo bruciare incenso e diffondere acqua benedetta
Dove c'è il segno + bisogna fare un segno della Croce senza pronunziare parole



Dopo questo Salmo viene spontaneo pensare che le Leggi vadano nella direzione Cattolica, spesso da me criticata per le sue contraddizioni, per la costante ed infinita volontà di rimanere legata ad un potere politico che mutava continuamente nei secoli, oltre al quel condizionamento che induceva un popolo a rinunciare alla sua matrice religiosa.
Bisogna ricordarsi che la pratica Magica non è fede religiosa, ma un mezzo per risolvere alcuni problemi causati dalle religioni stesse. I Geni, gli Elementari, le larve, gli enti disincarnati ristagnanti nella zona Astrale, non sono che il risultato di un condizionamento religioso.
Sappiamo molto bene che queste energie sono nate in seno alla varie Religioni, si sono evolute e hanno acquisito quelle regole che l'essere umano ha imposto.
Nell'astrale niente è prodotto senza il contributo della volontà umana, per questo se vogliamo allontanare da una casa un'entità, o una larva, oppure un ente legato alla materia, bisogna agire con la stessa tecnica con cui l'energia si è creata. I Geni Cristiani bisogna combatterli con riti cristiani, gli Elementari bisogna combatterli con l'energia psichica dell'uomo, gli Eoni con le forze della natura, gli Elementari con l'amore.
Noi occidentali legati ad una matrice cattolica bisogna improntare una difesa con riti Cattolici. La Chiesa non riconosce eventi fisici legati al mondo etereo, dove l'odio, l'amore, la paura prende forma, per essere poi ritrasmessi sul piano materiale e precisamente sull'essere umano.
Certi fenomeni avvengono perché la volontà di un individuo indirizza il pensiero con forza al di fuori della sua aura. Tale pensiero si associa per affinità ad altri creando sul piano etereo un'energia che in circostanze particolari interagisce con il piano evolutivo procurando all'essere umano molti disturbi.

Per eliminare Entità e Negatività, da case e ambienti chiusi che resistono all'esorcismo



Prima di iniziare il lavoro è bene girare tutto l'ambiente in cui vogliamo operare alla ricerca di punti dove si concentrano le energie negative.
Una volta fatto questo munirsi di tre rami di olivo fresco, un crocifisso, dell'acqua benedetta, un carboncino da incenso, dell'incenso bianco, di una piccola ramazza, una paletta raccogli immondizia, un sacchetto di nailon.
Se ritieni che nell'ambiente ci siano delle entità dovrai bruciare della mirra prima di iniziare il lavoro.

1) Recarsi nella stanza più distante dalla porta di ingresso e recitare il Padre Nostro per tre volte al centro della stanza, contemporaneamente ad ogni pater fare il segno della croce con il crocifisso sospeso a mezza stanza.

2) Accendere il carboncino e bruciare l'incenso facendo un giro completo della stanza (dalla porta in senso antiorario). Ad ogni angolo recitare il Pater noster, mentre con l'incenso fare il segno della croce.
Le porte sono da considerare come muro pieno.

3) Con i tre rami di olivo raschiare le pareti oppure i mobili e ad ogni angolo fare il segno della croce.

4) Con l'acqua benedetta aspargere la stanza nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

5) Passare alle altre stanze facendo le stesse cose. Punto 1-4

6) Fatte le stanze è la volta del corridoio. Qui devi sapere che le entità, larve ed energie negative si trovano tutte in quello spazio.
Questo momento è il più pericoloso, perché si dovrà fare come nelle stanze precedenti, in più, dopo avere fatto quanto sopra descritto al punto 1-4 raccogliere dagli angoli del corridoio con la ramazza lo sporco invisibile e metterlo nel sacchetto di plastica e chiuderlo. Una volta fatto questo dovrai portare le entità, le larve e le energie negative raccolte in un cimitero che non sia vicino alla casa dove è fatto il lavoro.
Durante il percorso devi recitare mentalmente una preghiera, senza parlare con la persona che si trova alla guida della macchina.
Appena arrivato nel luogo che precedentemente avevi stabilito (un cimitero, una chiesa, oppure un'altra destinazione), dovrai aprire il sacchetto di plastica e recitare queste parole. Io (nome cognome) nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo vi confino in questo luogo affinché non facciate più male a nessuno - ve lo ordino in nome di Gesù Cristo fatto carne.
Fare il segno della croce e gettare via il sacchetto senza guardare in dietro.
Per nessun motivo girare la macchina e ripassare dal cimitero o luogo dove sono state scaricate le entità, larve, oppure energie negative per almeno una settimana. Il rischio che si può incorrere ripassando sui nostri passi, è di attirare su di noi alcune entità, che potrebbero nei giorni successivi dare fastidi, addirittura provocare incidenti di varia natura.
7) Rientrati a casa immergere le mani in una bacinella di acqua fredda per circa due minuti, facendo così eliminerai delle energie residue.
Questo rito è valido per case e luoghi di lavoro.

Per eliminare larve attaccate alla barriera pranica


Per quanto riguarda le larve ed energie che si sono attaccate alla barriera pranica di un essere umano la cosa è più complessa.
Non potendo fare una pulizia all'interno del corpo dovrai obbligare la larva a manifestarsi fuori (Barriera Pranica).
Prendi un piatto fondo pieno d'acqua, una tazzina con dell'olio d'oliva, una candela benedetta, un crocifisso, un contagocce.
Dalla persona che si sottopone al rito fai toccare con una mano il piatto contemporaneamente a te, mentre con l'altra fai il segno della croce sul piatto e sulla tua persona, infine versa cinque gocce di olio nel piatto pieno di acqua. La prima al centro, le altre quattro attorno alla prima.
Fatto questo dovrai cominciare a bruciare l'olio, io ti aiuterò cercando di spiegarti quale sono le gocce che dovrai bruciare, e quale dovrai lasciare intatte.
1) Le gocce che cercano di fuggire al fuoco del fiammifero formando un anello sono negative e dovrai bruciarle tutte, completamente.
2) Le gocce raccolte dal fiammifero devi portarle sopra la fiamma della candela, se queste bruciano bene friggendo con il rumore caratteristico dell'olio allora tutto va bene, mentre se le gocce dovessero bollire senza fare rumore questa è una prova che sono negative.
3) Quando, gettando la prima goccia sopra l'acqua si forma un arcobaleno significa che; la persona non ha niente di grave oppure che sei alla fine del lavoro.
4) Se andando avanti bruciando l'olio la persona è affetta da larve queste si manifesteranno nel piatto in forme di vario genere, molto spesso presentano la loro forma esponendosi.
A questo punto dovrai bruciare molto bene tutta la figura.
5) Quando immergi il fiammifero acceso dentro una goccia e dalla goccia si forma una bolla di aria, questa bolla è chiamata occhio e significa che una volontà esterna cerca di sopraffare la mente della persona in oggetto.
6) La goccia dalla quale si è formato un occhio deve essere bruciata tutta.
Ricordati che in questo frangente, quando bruci l'occhio, l'energia che racchiude ritorna alla sorgente. Più l'energia che bruci è forte, più il contraccolpo sulla persona che volontariamente a contribuito a quella situazione risulterà tanto forte da provocargli dei disturbi di vario genere.
7) Quando le gocce diventano lucide come diamanti sei arrivato alla fine del tuo lavoro.
8) Quando le gocce diventano opache, preannunziano una morte, a volte si tratta di un ovulo femminile, altre volte un aborto, oppure la fine di un rapporto, sia fisico sia spirituale. Non è detto che l'opacità delle gocce significhi la morte fisica della persona che gli stai facendo il piatto.
9) Quando per la prima volta si versano le cinque gocce nel piatto e l'olio rimane lucido e compatto significa che la persona non ha niente. Quando la persona è molto contaminata risulta come se non lo fosse. Il sensitivo riconosce subito questa situazione, ma per colui che non lo è bisogna sempre ripetere il piatto una seconda volta. Se al secondo piatto le gocce si allargano significa che c'è molta negatività. A questo punto bisogna fare una croce sull'acqua con un dito, oppure con un crocifisso, poi cominciare a bruciare, mentre se le gocce rimangono piccole, lucide e rotonde, la persona non a niente da cui preoccuparsi.
10) Capita spesso di vedere le gocce attaccarsi al bordo del piatto cercando di fuggire o nascondersi alla vista dell'operatore, questo accade sempre quando in soggetto è molto negativo. In questo frangente bisogna raccogliere tutto l'olio che si espande verso i bordi e bruciarlo.
11) Quando, dopo avere rotto le gocce con il crocifisso esse tendono a contrarsi verso il centro, significa che tutto procede regolarmente e che siamo vicini alla fine.

12) Quando nel piatto non c'è più nulla da bruciare si chiude il piatto facendo la croce sull'acqua con tre fiammiferi pronunciando: nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
13) I piatti da fare devono essere, minimo tre, oppure sei, in casi eccezionali, nove.
14) Ripetere i piatti a distanza di una settimana.
15) Non tutte le gocce sono negative, quelle che tendono a raggrupparsi sono al 95% positive.
16) Quando le gocce sono vicine e sono tutte negative, significa che il soggetto produce lui stesso l'energia negativa.
Questa situazione è molto delicata, perché se bruci tutta l'energia negativa il soggetto starà male, mentre se ne togli poca dovrai lavorare di più, prolungando nel tempo il lavoro.
La cosa migliore è chiedere sempre al soggetto se si stanca oppure se gli prende sonno. Se questo ti è confermato dovrai smettere e continuare la settimana dopo.
17) Questo rito ristabilisce il flusso pranico facendo ritornare alla normalità la persona che si sottopone
18) La candela per bruciare le gocce di olio deve preferibilmente essere stata accesa in una Chiesa, oppure una benedetta.
19) Spesso le gocce esplodono creando un anello, se questo si rompe, significa che la persona che volontariamente a cercato di fare del male non è riuscita nel suo intento. Se al contrario, l'anello si forma e rimane tutto unito, significa che la persona è riuscita a colpire la persona designata.
Le sfumature che s'incontrano sono infinite e non posso citarle tutte, perché questo è un rito difficile da apprendere.
20) L'operatore durante il piatto percepisce emozioni, bucature di aghi, formicolii, vibrazioni di un organo. Può percepire lo stato fisico generale della persona per tutto il tempo che occorre per svolgere il lavoro.
21) Bruciando l'olio raccolto con il fiammifero, la candela spesso emette un profumo, il più delle volte quest'odore è sgradevole, facendo capire lo stato del soggetto, atre volte l'odore è gradevole. Questo significa che l'energia del piatto è positiva, e non conviene continuare a bruciare l'olio perché altrimenti si rischia di togliere troppa energia alla persona, indebolendo il prana.
Questo rito necessita di una protezione contro entità o larve, il SATOR credo sia la più indicata.

 
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3 replies since 2/6/2010, 10:31   8793 views
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