Un Mondo Accanto

Il segreto dello specchio

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view post Posted on 10/7/2010, 15:09     +1   -1
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Vampiro di dracula

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******** 12 Gennaio. Quel pomeriggio mi ero chiuso nel mio studio, perchè avevo ricevuto una lettera da un mio lontano amico che ormai non vedevo da oltre 5 anni. Glorian era un tipo che sapeva destare la curiosità in chiunque. Eravamo stati compagni di università e in quel periodo scoprimmo di essere attratti da molte cose in comune. Non che fossimo 2 studiosi di grandi livelli, ma l'università bene o male riuscimmo a finirla. La lettera che ricevetti, mi colpì molto perchè non era un semplice saluto, ma una richiestra di andarlo a trovare nella sua casa. Non ero un amante degli spostamenti improvvisi, ma un favore a colui che per parecchio tempo condivise con me i suoi studi e i suoi segreti non potevo negarlo. Andai in stazione, feci il biglietto e 2 giorni dopo partii alla volta di *********. Arrivai dopo oltre un giorno di viaggio in questa piccola cittadina. La stazione aveva appena una rotaia, segno che di treni non è che ne passassero molti. Alla stazione non c'era nessuno, e Glorian non mi era venuto a prendere. Questa cosa un pò mi colpì, ma ogni tanto aveva dei comportamenti tutti suoi. L'indirizzo l'aveva scritto nella lettera, ma non lo ricordavo. Mi fermai un attimo, appoggiai la valigia a terra e dal cappotto estrassi la lettera. Questa sosta mi fece venire voglia di fumare e mi accesi anche una sigaretta. Per quel poco, mi avrebbe dato un pò di calore visto la rigidissima temperatura che c'era, -4. Vidi il capostazione, mi avvicinai e gli chiesi se c'erano mezzi che mi avrebbero potuto avvicinare all'indirizzo della casa di Glorian. Il capostazione mi disse che di mezzi ne passava uno ad ogni ora precisa. Mi sedetti sulla panchina ed aspettai. Rimasi li nei dintorni per oltre 20 minuti e questo mi congelò letteralmente i piedi, nonostante avessi fatto qualche camminata e qualche saltello. La stazione malmessa come era non aveva una sala d'aspetto, quindi di meglio non si poteva fare. Finalmente arrivò il mezzo, ci salii sopra, feci il biglietto dal controllore e dopo circa 15 minuti arrivai nel centro della piccola cittadina. Mi guardai intorno e davvero non mi spiegavo come era possibile che Glorian abitasse in un posto del genere. Tetro, freddo, osai dire...pauroso. Una piccola piazza, un bar ancora più piccolo. Entrai nel bar per chiedere se avevano un telefono, cosi avrei potuto avvertire Glorian del mio arrivo. Ma poi mi ricordai che nella lettera c'era solo l'indirizzo. Ordinai un caffè e lo bevvi molto velocemente tra gli sguardi curiosi di 6-7 persone che mi scutarono come si fa regolarmente con un nuovo arrivato. Chiesi al barista dove si trovasse la via che andavo cercando, lui gentilmente me la indicò, pagai il caffè e me ne andai. C'era una salita che dal bar portava proprio verso la casa di Glorian. Arrivai e suonai, Glorian mi venne ad aprire e ci abbracciammo cordialmente. Mi fece entrare in quella casa che da subito non mi ispirò molta fiducia...

Edited by demon quaid - 24/8/2017, 00:29
 
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view post Posted on 10/7/2010, 20:55     +1   -1
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...ma per rispetto non gli dissi nulla. Ci accomodammo nella sala e insieme bevemmo un cognac (Glorian ricordavo che era un amante del cognac francese già ai tempi dell'università), e subito dopo mi offrì un sigaro; questo invece non lo ricordavo, nel senso che mi pareva che non avesse mai fumato. Il suo sguardo si posò su di me e allo stesso tempo mi disse " si non avevo mai fumato, ho cominciato 1 anno fa dopo una grande paura". "Paura?" gli chiesi con grande curiosità. "si" mi disse. "ti ricordi che io ho sempre fatto studi sui misteri, sull'occulto ecc..ecco un anno fa successe una cosa che mi spaventò molto e da allora, forse per farmi coraggio, cominciai a fumare, ma solo sigari". Lo ascoltavo raccontare senza interromperlo, ormai mi aveva incuriosito e come detto in precedenza lui era molto bravo a farlo, anche se talvolta non si capiva fino a che punto scherzava oppure era serio e preoccupato. Invece di andare avanti si alzò di scatto e mi disse di seguirlo che mi avrebbe fatto vedere la stanza dove mi sarei accomodato per la notte. Avevo messo in preventivo il fatto di restare da lui un paio di giorni e glielo dissi, ma lui si voltò e mi rispose: "penso che rimarrai un pò di più quando vedrai ciò che ho da farti vedere". "Ma non posso" gli dissi, "devo tornare al lavoro". Lui chiuse la porta e se ne andò. Rimasi un pò sorpreso da questo comportamento, di certo qualcosa di diverso aveva rispetto ai tempi dell'università. Rimasto solo guardai la camera; era una cameretta molto accogliente con delle tendine giallo-crema che davano un senso di calore. C'era uno specchio molto grande attaccato al muro, il bagno era pulitissimo e su un piccolo tavolino c'era un piccolo vaso con dei fiori gialli che emanavano un ottimo profumo. In quella casa non vidi donne, quindi immaginai che Glorian vivesse solo. Se ne andò da casa dei suoi molto giovane per motivi di incompatibilità caratteriale con il padre che non accettava i suoi studi sull'occulto e misteri in genere. Ai tempi dell'università non avevo mai avuto molto tempo per parlare di questo, ma sapevo bene che Glorian era addirittura ipnotizzato da quel tipo di cose. Dopo una mezz'ora sentì bussare alla porta, era Glorian che mi disse che da li a poco si sarebbe cenato. Gli risposi che ero già pronto e sarei sceso in cinque minuti. Allora Glorian era anche un buon cuoco? Mah, io me lo ricordavo come uno che non sapeva nemmeno cuocersi un uovo al tegamino...e scesi. Arrivai in sala, dove la tavola era già apparecchiata per due e ben curata. Glorian infatti era in cucina. Mi chiese se mi piaceva l'arrosto di maiale. Gli risposi che non si doveva preoccupare. Cominciammo a cenare, e devo dire che la cena era davvero buonissima e mangiai pure troppo. Dopo cena mi chiese se avevo voglia di fare due passi. Sinceramente la cosa non è che mi attirasse troppo visto il freddo che faceva, ma mi doveva parlare, quindi non potei rifiutare...

Edited by demon quaid - 11/7/2010, 16:38
 
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view post Posted on 19/7/2010, 11:41     +1   -1
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...ci avviammo a questa passeggiata in un freddo polare, stretti nei nostri cappotti con i baveri alzati dove si riusciva a vedere solo gli occhi. Glorian camminava con un passo abbastanza lento, lento ma cadenzato e questo faceva in modo che io potessi seguirlo con molta tranquillità. Mi aveva dato da subito l'impressione di una persona preoccupata e in quel momento quell'impressione stava prendendo sempre più corpo. Cominciò a raccontare di una scoperta riferita ad uno specchio che metteva in contatto con l'aldilà. Avevo già sentito storie riferite a specchi e devo dire che mi mettevano addosso un pò d'agitazione. Ad es. avevo sentito dire che se tu ti metti davanti ad uno specchio con una candela nel buio più profondo, dopo un pò si vedono cose di cui è meglio non parlarne. La mia mente si era un attimo concentrata su questo, per cui persi alcune parole dette da Glorian. Gli chiesi di fermarsi un secondo e riprendere. Lui lo fece senza problemi. Stavamo entrando nel piccolo parco di questo paesino, un parco carino con 3 statue che facevano riferimento ai caduti di guerra. Glorian continuava a raccontare e io continuavo ad ascoltare con grande attenzione. Mi raccontò che la scoperta di quello specchio che metteva in contatto con l'aldilà lo aveva profondamente turbato. Qui non si trattava di sedute spiritiche o quant'altro, ma di un vero e proprio mondo distaccato dal mondo reale che tutti conosciamo. Poi ad un certo momento si lasciò scappare una frase che mi fece venire un brivido lungo il filo della schiena: "sai, io sono morto per un pò". Con gli occhi spalancati lo guardai chiedendogli se era impazzito, ma Glorian con la testa mi fece cenno di no. A quel punto attaccai a parlare io, anche con una certa ilarità, che però durò poco: "senti Glorian, il fatto che tu sia sempre stato un pò pazzo lo sapevo, ma il fatto che ti porti addirittura a dire che tu per un pò sia morto, scusami se te lo dico, ma mi pare una vera follia. Sarai mica diventato folle?", ma come nella prima occasione lui non fece una piega. Riprese a parlare: "quella cosa dello specchio mi ha fatto paura credimi, ho visto me stesso che moriva, attorniato da demoni". -Ecco, giusto i demoni mi mancavano- pensai. Poi ad un tratto Glorian si voltò verso di me, aveva una luce strana negli occhi, una luce...cattiva. Mi sentì come se i suoi occhi mi stessero trafiggendo il cuore. Chi era Glorian? O meglio, cosa era diventato? Poi abbassò gli occhi. Che con quello sguardo avesse voluto convincermi di qualcosa? Non lo sapevo, quello che sapevo, era che il Glorian che io avevo conosciuto all'università, forse non esisteva più...
 
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view post Posted on 30/7/2010, 20:48     +1   -1
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..allo stesso tempo, mi accorsi che doveva aver trovato una cosa che lo aveva spaventato davvero tanto, perchè tutte le volte che parlava di quello specchio tendeva a guardarsi intorno. Di certo, di qualcosa aveva paura. Continuammo a camminare in quella serata gelida e non ci accorgemmo che era già passata la mezzanotte. Dopo un pò mi chiese se potevamo rientrare perchè si era molto infreddolito e io acconsentìì. Quindi rientrammo in quella piccola casetta, ma che a lui doveva sembrare tanto grande e ci rimettemmo seduti in poltrona a fumare. La mia sigaretta si consumava piano, quasi al ritmo lento delle sue parole. Dopo aver parlato dei tempi dell'università, decidemmo che era ora di andare a nanna e così facemmo. Si erano fatte quasi le tre. Salii in camera, caricai la sveglia per le 7 (ero abituato ad alzarmi presto) e mi coricai con gli occhi che sapevo, si sarebbero chiusi da li a poco. Mi addormentai profondamente, in un silenzio assoluto, che per certi versi dava anche un pò' di timore. Mi destò un urlo agghiacciante, pauroso, da non sembrare nemmeno un urlo umano. Scesi in pigiama verso la camera di Glorian, bussai, ma nessuno mi rispose, ribussai, ancora nulla. decisi di entrare; la porta non era chiusa a chiave e lo trovai a sedere sul letto con gli occhi persi nel vuoto...non mi guardò, ma ripetè più di una volta "è successo ancora, è successo di nuovo". "cosa...cosa??" chiesi io, ma lui non mi rispose, continuava a ripetere quella frase. Decisi di non lasciarlo solo e lo aiutai a ricoricarsi piano, poi mi sedetti sulla sedia ai piedi del letto e rimasi con lui fino al mattino, sveglio. Al momento della sveglia il trillo svegliò Glorian, che aprì gli occhi e sbadigliò come se niente fosse. Infatti mi guardò e mi chiese cosa ci facevo nella sua camera. Gli raccontai l'accaduto e lui si rabbuiò di colpo. Mi raccontò che era un incubo che lo perseguitava da quel maledetto giorno che scoprì il segreto dello specchio. A quel punto non ce la feci più, e gli dissi che avrebbe dovuto dirmi tutto. Scendemmo a fare colazione in tutta tranquillità a base di fette biscottate e marmellata, marmellata che lui stesso preparava. Ricordo che Glorian già ai tempi dell'università era amante del vivere da solo. Gli piaceva quella vita da scapolo, quel non dover dipendere da nessuno, quel non dover chiedere pemesso a nessuno. Era sempre stato un carattere un pò introverso e forse anche questo gli aveva impedito di avere relazioni con il sesso opposto. Infatti le ragazze si guardavano bene da dargli appuntamenti galanti. Lo avevano sempre ritenuto strano, e devo dire che non è che avessero tutti i torti...
 
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view post Posted on 9/8/2010, 16:41     +1   -1
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...e infatti Glorian durante una chiaccherata mi disse che lui non aveva mai voluto donne. E allora c'era qualcosa che non quadrava: erano le donne a non volere lui, o era lui a non volere le donne? Mah, sinceramente parlando, non è che mi interessasse molto di questa cosa. Facendo un passo indietro, mi veniva da chiedermi come mai Glorian non ricordasse nulla della notte precedente, infatti dovetti raccontarglielo io e solo dopo accennò al fatto che si trattava di un incubo. Eppure, quando ero entrato in camera, era a sedere sul letto e ben sveglio, anche se con gli occhi persi, ma...era sveglio. Glorian mi raccontò tutto questo, ma anche in questo racconto c'era qualcosa che non mi tornava. Mi aveva detto che lui da sempre, cioè da quando abitava in quel paese e in quella casa, aveva vissuto solo. E allora, come faceva a sapere quello che gli succedeva se poi il giorno dopo non ricordava nulla? Accidenti, questa storia comincia ad avere troppi lati oscuri, troppi misteri- pensai. Cercai di trovare una soluzione logica, perchè io essendo una persona molto razionale, so che c'è una ragione logica per tutto. Beh, in quella occasione non pareva tutto così scontato. Passammo il pomeriggio insieme a parlare di tutto. Notai che lui parlava liberamente di ogni cosa, di qualunque argomento senza nessuna remora e senza nessuna vergogna, nemmeno quando entrammo nel discorso dell'universo femminile, che per quel che ne avevo capito io, era per lui abbastanza oscuro. Invece parlando parlando, mi accorsi che anche sulle donne, Glorian sapeva molto di più di quello che io potessi immaginare. Mi azzardai a chiedetgli se aveva mai fatto sesso e lui candidamente mi rispose "no". Era ancora vergine. Avevo paura di ferirlo e quindi non continuai. Cambiammo discorso e lui cominciò così: "tu sai cos'è la paura?" "No" risposi, "almeno non la paura di cui credo che parli tu". Mi chiese se me la sentivo di provare. Questa domanda mi mise addosso un pò di agitazione, ma non volevo che lui se ne accorgesse e abbozzai un tiepido sorriso, rispondendogli così: "No Glorian grazie, ma sai, io ho paura della paura e non mi interessa sapere cos'è". A questo punto mi fece una domanda che mi lasciò senza parole pensando a quello che avevo visto la notte precedente. "Ti va di dormire nella mia camera con me?" Potevo rispondergli di no? Acconsentii e quella notte stessa salimmo in camera insieme. Non potei dare una speigazione del perchè mi voleva con se, ma so però che mi attendeva una notte in bianco. Era quadi l'una di notte quando si coricò augurandomi la buonanotte. Io ricambiai il saluto e provai a socchiudere gli occhi. Quella notte mi assopii leggermente e mi svegliai attorniato da una specie di rantolo. Salìì subito sulla sedia per paura e provai ad accendere la luce, ero pietrificato, gelido come il marmo, mentre il rantolo continuava...

Edited by demon quaid - 19/8/2010, 20:19
 
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view post Posted on 30/8/2010, 13:58     +1   -1
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...ma ero distante dalla presa e non arrivandoci rimasi nel buio tremando. Dopo pochi secondi il rantolo cessò, ma io non vidi e non sentì nulla, ne ombre, ne altri rumori che mi potessero far pensare a non so nemmeno io cosa. Scesi dalla sedia e ricordandomi di dove fosse la luce, con un piccolo saltello ci arrivai. La accesi e...Glorian era a sedere sul letto con gli occhi persi nel vuoto. Non sentiva, non vedeva, insomma...sembrava in coma. Lo scrollai leggermente per vedere se reagiva, ma avevo paura di fargli del male. Mi venne in mente quella storia che un sonnambulo non va mai svegliato, perchè potrebbe anche morire. Ecco, io avevo paura che potesse succedere una cosa di questo genere e quindi smisi. Non spensi la luce e mi riadagiai di nuovo sulla sedia, aspettando chissà chè. Continuavo a guardare quel viso e quegli occhi persi nel vuoto, quando ad un tratto, lui ricominciò a battere le palpebre, girò leggermente la testa verso di me e mi disse: "è successo di nuovo vero?" sempre un pò timoroso gli risposi "si, ti è successo ancora". Lui piano piano si riprese, si alzò dal letto e pensieroso si mise a camminare per la stanza. Io, che fino a quel momento mi ero guardato bene, prima di cominciare un discorso, mi alzai dalla sedia, lo guardai con uno sguardo quasi di rimprovero e gli dissi: "ora basta Glorian, ora mi devi dire che sta succedendo, me lo devi dire, altrimenti faccio le valigie e ti lascio". Lui aveva capito che era arrivato il momento di parlare, di raccontarmi tutto. Mi mise una mano sulla spalla e uscimmo dalla camera. Tra una cosa e l'altra si erano fatte le 7.30 ed era ora di colazione. Scendemmo in cucina e senza dire altre parole cominciammo a tirare fuori fette biscottate, marmellata, prosciutto cotto succo d'arancio e un paio di yoghurt oltre al caffè ovviamente. Glorian da questo punto di vista non si faceva mancare davvero nulla. Dopo una abbondantissima colazione, Glorian mi invitò in sala e mi disse che mi avrebbe spiegato un pò di cose. E così facemmo. Glorian non sembrava molto preoccupato del fatto che avrebbe dovuto raccontarmi tutto e devo dire che lo fece in un modo molto tranquillo e pacato. E cominciò:"vedi, il tutto è cominciato qualche tempo fa. Ricordi che ti dissi che sono appassionato di misteri? Ecco, 4 anni fa, feci un viaggio in India e per motivi di curiosità andai in un villaggio dove conobbi una specie di strega, con la quale parlai di molte cose, compreso quella che loro chiamano la seconda vita". Chiesi che cosac volesse dire e Glorian me lo spiegò: "la strega mi disse che esiste una seconda vita, ma è una vita che non vediamo. Si può vedere, certo che si può, ma solo tramite lo specchio di vita e adesso ti dico come si fa..."
 
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view post Posted on 13/9/2010, 18:18     +1   -1
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...ero tanto curioso di questa cosa e me la spiegò. In pratica si trattava di mettersi davanti ad uno specchio con una candela accesa vicino (tipo al fianco su di una sedia), spegnere completamente tutte le luci (questo voleva dire farlo di notte), e restare davanti allo specchio immobile, fino a che dentro di esso non comparivano delle immagini. "Che tipo di immagini?" chiesi io. Glorian mi guardò con gli occhi un pò persi nel vuoto e sinceramente questa cosa, anche se mi allettava molto il fatto di farla, mi metteva addosso una leggera tremarella. Continuai a chiedere a Glorian cosa si vedesse, ma lui non rispose a questa mia domanda. Dopo alcuni secondi di immobilismo (che francamente non capivo da dove venissero), Glorian si alzò e andò verso il telefono, fece un numero abbastanza velocemente (questo voleva significare che lo conosceva bene), e dopo poco gli rispose una voce, alla quale voce rispose con un "può cortesemente passare da me?". Dopo aver ricevuto la risposta, mise giù la cornetta e sorridendomi mi disse che nel giro di un'ora, sarebbe passato di lì il suo medico. Avrei voluto chiedergli a fare cosa, ma mi era venuta come una illuminazione ed ero quasi convinto di saperlo. Immaginai che avrei potuto parlare con il medico e farmi spiegare bene la situazione di Glorian. Che fosse un amante dei misteri anche il dottore? Dopo quasi 3 ore (erano circa le 13), suonarono al campanello e Glorian si alzò per andare ad aprire. Era il dottore. Un uomo alto, slanciato e sicuro di se. Insomma una parsona che dava sicurezza. Si sedette e Glorian presentandoci, disse al dottore che avrebbe dovuto spiegarmi cosa gli succedeva ogni tanto, si insomma, dei suoi stati di..."allontanamento mentale". Il dottore rimase per un'oretta e nel lasso di questo tempo io capìì molte cose. Ma il desiderio di provare era forte. Quando lo dissi al dottore, egli me lo sconsigliò caldamente. "Bisogna avere una mente forte per sapere accettare quel che si può vedere". Ma a me in quel momento non interessava, a quel punto avrei accettato di tutto. Anche al dottore chiesi cosa si poteva vedere, e lui, a differenza di Glorian mi rispose "vede se stesso". Rimasi sorpreso. Pensai, "ma che vuol dire vedo me stesso? Davanti ad uno specchio per forza vedo me stesso. Chi dovrei vedere altrimenti?" Il dottore mi si avvicinò all'orecchio per non farsi sentire da Glorian e sussurrò "Si, ma vedrà un altro se stesso". La curiosità fu totale, ma mi girai verso il dottore chiedendogli se anche a me poteva succedere la stessa cosa successa a Glorian. Il dottore rispose "Può succederle anche di peggio...come può non succederle nulla". Cosa vuol dire "di peggio" chiesi? Il dottore mi guardò e mi disse: "Ha un cuore buono?".....
 
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view post Posted on 29/9/2010, 17:45     +1   -1
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...per grazia di DIO il mio cuore aveva sempre funzionato benissimo. Il dottore di li a poco se ne andò e io rimasi con Glorian che continuava a guardarmi sorridendo. Il suo modo di sorridere era molto dolce. Aveva sempre avuto questo modo di fare e con le persone bisogna ammettere che funzionava. Pranzammo come al solito in sala. Un pranzo frugale stavolta, perchè Glorian mi aveva accennato al fatto che doveva uscire per un appuntamento di lavoro. Lavoro? Pensai...già, ma che lavoro faceva Glorian? immediatamente mi venne da sorridere, perchè pensai che davvero non sapevo che lavoro facesse, anche perchè nei pochi giorni che rimasi a casa sua, non lo vidi mai lavorare. Al suo ritorno, erano più o meno le 18, Glorian mi venne incontro e mi disse che il giorno dopo sarebbe dovuto partire per impegni e che avrebbe lasciato a me la casa. Risposi che io non ero proprio contento di questo. Oltretutto non potevo fermarmi molto, una decina di giorni al massimo. Ne erano già passati 5. Glorian però non volle sentire ragioni, salìì in camera sua e preparò una valigia. Poi cenammo e dopo poco se ne andò in camera a dormire, perchè al mattino la sveglia gli sarebbe suonata alle 4. Il suo treno infatti partiva alle 5.30. Io non riuscii ad andare a letto così presto e quindi decisi di uscire e fare una passeggiata, anche se il freddo non è che lo consigliasse molto. Camminando mi vennero in testa tanti pensieri, ma più che altro mi erano rimaste impresse le parole del dottore. Lui me lo sconsigliava e mi aveva chiesto se avevo un cuore buono. Evidentemente quello che si poteva vedere poteva davvero fare paura. Camminai per circa un'ora e rientrai che erano quasi le 10. Mi sedetti in sala ed accesi il televisore, sperando che questo mi facesse venire un pò di sonno. Mi addormentai sulla poltrona con il televisore acceso e mi svegliai che erano le 2 di notte. Mi alzai, spensi il televisore e andai in camera. Mi misi il pigiama e entrai nel letto. Non sentìì alcun tipo di rumore e mi addormentai di nuovo. Quando mi alzai, erano le 7, scesi in cucina e sul tavolo ci trovai un biglietto di Glorian, che diceva: "starò via 3 giorni, fai pure come se fossi a casa tua, anche con il mio ufficio se vuoi, ci vedremo presto, Glorian". Entrare nell'ufficio di Glorian non mi sembrava una cosa molto corretta, me del resto me lo aveva chiesto lui, quindi perchè non entrare? Mi ero ripromesso che verso sera lo avrei visitato. Intanto uscìì e andai a fare un briciolo di spesa, perchè avevo notato che nel frigorifero ci era rimasto ben poco, mica potevo pretendere che mi avesse lasciato anche i soldi. Ma da qui in poi arrivarono le sorprese...
 
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view post Posted on 9/10/2010, 15:10     +1   -1
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...tornai dalla spesa in fretta perchè ero davvero curioso. Avevo nella testa una vocina che mi ripeteva continuamente che in quella casa ci avrei trovato delle sorprese. Arrivato, misi a posto la spesa e salii in camera per controllare se fosse tutto in ordine. Mi ero ripromesswo che al rientro di Glorian non avrebbe dovuto trovare nulla fuori posto, a costo di spazzare e dare lo straccio se necessario. Si erano intanto fatte le 9 e cominciai a girare per casa (che come detto non era grande) per vedere da che parte avrei potuto cominciare a curiosare. Il luogo più attraente era di certo il suo ufficio, quindi perchè non cominciare da li? Aprii con la chiave e appena dentro notai che c'era una scrivania con tanti fogli sopra e alcune cartelle. Ovviamente diedi una sbirciatina e mi accorsi che su quei fogli c'erano dei disegni di parti umane. Oh cavolo, che Glorian fosse diventato un medico a mia insaputa? Era assurdo, come me aveva studiato per ben altro. Poi come un fulmine a ciel sereno mi balenò in testa un'idea che non so perchè prendeva in me sempre più consistenza, per quanto incredibile potesse essere visto che conoscevo Glorian molto bene. Non è che fosse diventato un venditore di organi? Nella mia testa così lo dipingevo come un presunto assassino. No, Glorian non avrebbe fatto mai del male ad una mosca. Ma mi lasciò molto perplesso quel che da un pò di tempo a questa parte gli succedeva, si insomma, la storia dello specchio. E guarda caso, girandomi intorno per l'ufficio, notai dietro ad una tenda di velluto blù, una cornice marrone chiara. Mi avvicinai e la scostai...sobbalzai in preda ad una paura violenta...era lo specchio...quello specchio di cui Glorian mi aveva parlato. Lo teneva nel suo ufficio, perchè? Cosa doveva nascondere? La curiosità e la paura salivano in me, ormai erano incontrollabili...dovevo provare. Decisi di prendere lo specchio e portarlo in camera, quella notte stessa avrei trovato il coraggio!! Ma quando feci per prendere lo specchio e lo mossi di pochissimo, dietro ad esso si aprì una piccola porta nel muro. Lo specchio rimase in piedi da solo, come se fosse (e lo era) una leva per aprire quella porticina. Glorian era uno scienziato diventato pazzo? O cosa? Volevo aprire quella porta, ma ero pietrificato dalla paura e non sapendo cosa fare, me ne andai e chiusi a chiave la porta dell'ufficio. Mi venne la tentazione di telefonare al dottore, chissà se lui sapeva tutto questo? Ma poi pensai che se non lo sapeva, non sarebbe stato giusto nei confronti di Glorian. Però pensai anche che il dottore mi aveva parlato dello specchio...quindi che fare? Dirglielo o non dirglielo? La paura mi attanagliava, ma la curiosità era più forte. Decisi che nel pomeriggio dopo pranzo, quando mi fossi calmato un attimo, sarei entrato di nuovo nell'ufficio e avrei apetrto di nuovo quella porta per vedere dove portava.....
 
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view post Posted on 25/10/2010, 12:31     +1   -1
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...e così feci. Nelle prime ore del pomeriggio, dopo aver chiuso per bene tutte le porte della casa, riaprii la porta dell'ufficio e mi avvicinai allo specchio. Lo mossi come avevo fatto in precedenza e la piccola porta si riapri. Prima di varcare quella soglia, mi tornarono in mente le parole del dottore, quindi tornai indietro verso lo specchio col tentativo di fissarlo un attimo. Rimasi perplesso se farlo o no, ma poi decisi che era meglio di no, perchè se poi avessi visto qualcosa che mi avesse spaventato, non avrei di certo più oltrepassato la porticina. Quindi affrontando la mia paura, cominciai ad andare oltre. Subito dopo la soglia c'era una scala che conduceva da qualche parte, forse in una cantina o non so cosa. Cominciai a scendere appoggiandomi ai muri, che erano abbastanza vicini (infatti sembrava di essere dentro ad un cunicolo). Toccare quei muri era come toccare della melma viscida; c'era molta puzza di chiuso e un odore tipo quello dell'incenso. Era piuttosto buio, ma dietro non avevo nulla che mi potesse dare un pò di luce. Accidenti; come mai non ci avevo pensato? Di certo la paura aveva fatto la sua parte. Continuai a camminare scendendo per quella piccola scala che pareva non finisse mai. Mi ripromisi che al ritorno per curiosità avrei contato gli scalini. E finalmente arrivai in fondo. Pareva una sala piuttosto grande, ma vedendoci poco, non riusceivo davvero a capire dove ero. Mi girai intorno e provai a pronunciare qualche parola, ma non c'era ne rimbombo, ne altro, solo un silenzio assordante. Ad un tratto andai a sbattere contro qualcosa, appoggiai le mani, ma non vedendo nulla mi riuscì di capire solo che era un piccolo tavolino con qualcosa sopra, che dovevano essere pezzi di ferro o non so cosa. Aggirandomi con cautela, arrivai vicino ad un piano, che mi era parso capire fosse un tavolo. Sul tavolo c'erano parecchie cose, forse rovistando avrei potuto trovare qualcosa che potesse illuminare. Fui fortunato perchè non so come la mia mano inciampò in una piccolo scatola, che al tatto parevano stuzzicadenti, ma cpìì subito che si trattava di fiammiferi. Ne accesi uno, vidi che ero attorniato da un vero e proprio arsenale di cose. C'era di tutto, ampolle, alambicchi di tutti i tipi, insomma tanto di quel materiale che qualunque altro scienziato avrebbe potuto essere invidioso. Accesi un fiammifero dietro l'altro finchè non trovai una piccola lampada. Doveva essere di Glorian. La accesi e rimasi in quello scantinato a rovistare e cercare qualcosa che mi facesse capire meglio con chi avevo a che fare. Lo scopìì e non fu affatto piacevole...
 
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...in pratica in quella cantina scopii chi era Glorian, o meglio cosa era diventato, o almeno questo era quello che speravo. La lampada che avevo acceso ora illuminava tutto molto chiaramente e dopo avermi permesso di rovistare in alcune carte che erano sparse sul tavolo, mi alzai e cercai qualunque tipo di cosa che potesse darmi spiegazioni...logiche o illogiche. Già, perchè a questo punto mi sarei aspettato davvero di tutto. Cerca e cerca, ad un tratto mi accorsi che stavo camminando non sul pavimento di quella cantina, ma su qualcosa di meno solido e che procurava dei rumori sordi, come se camminassi su di una botola. C'era un tappeto, alzai il tappeto e infatti c'era proprio una botola. Chissà che ci avrei trovato. A quel punto potevo tirarmmi indietro? Assolutamente no, a quel punto sarei andato fino in fondo, fino alla fine. Alzai la botola, presi la lampada e cominciai a scendere per la piccola scaletta di legno. Era un buco piuttosto piccolo, alto si e no per staci una persona; alzai lo sguardo e...rimasi di pietra...cristo...una tomba...c'era una tomba...presi coraggio e mi avvicinai per vedere se c'era scritto qualcosa, ma notai una cosa che mi spaventò ancora di più. La tomba era socchiusa, come se qualcuno la avesse aperta da poco. Dovevo aprirla, dovevo vedere se c'era...cosa c'era dentro. Mi avvicinai, la aprii e...un cadavere...un cadavere di donna...c'era una donna morta dentro...mi vennero conato di vomito che non riusii a trattenere...e vomitai, un pò per l'orrore e un pò per la puzza. Poi la riguardai e notai che cmq. era ben conservata. Pensai che Glorian l'avesse imbalsamata...certo, a quel punto tutte era possibile, ma chi era quella donna? Richiusi la tomba cercando do rimettere il coperchio come l'avevo trovato, sperando che nessuno se ne accorgesse mai. Tornai di sopra, in cantina, chiudendo la botola e rimettendo a posto il tappeto. Pensai che cmq. si sarebbero accorti che qualcuno era sceso nella cantina, perchè avevo fatto molti spostamenti, lampada compresa e sapevo che non avrei potuto nasconderlo a Glorian. Decisi che al suo ritorno gli avrei detto tutto ciò che avevo scoperto e lo avrei obbligato a raccontarmi chi era, ma mi balenò in testa un'idea: Glorian era un assassino? Ma la domanda che mi assillava era: cosa c'entrava lo specchio? che ruolo aveva un semplice specchio in tutto questo? Domanda che in me provocava una grande curiosità, ma alla quale domanda non sapevo dare una risposta. Altra cosa che Glorian mi avrebbe dovuto spiegare. E il dottore? Anche lui aveva un ruolo in tutto questo, oppure era solo un partecipante per i "disturbi" di Glorian? Molte erano le cose senza risposta. E per questo decisi che sarei rimasto in quella casa fino a che non avrei saputo e potuto svelare tuto il mistero...
 
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Fender87
view post Posted on 2/11/2010, 22:17     +1   -1




la storia si fa sempre più intrigante
 
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view post Posted on 10/11/2010, 20:55     +1   -1
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Vampiro di dracula

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...quella notte non riposai. Il sapere che in quella specie di cantina vi era una morta, non mi fece chiudere occhio. La luce era accesa e per provare a rilassarmi un attimo decisi di prendere il libro che mi ero portato appresso da casa e cominciai a leggerlo, ma la concentrazione non c'era, quindi lo richiusi e lo appoggiai sul comodino. Glorian doveva stare via solo il giorno dopo; questo da un lato mi confortava, ma da un altro lato mi provocava un pò di timore. Come avrei fatto a dirlo a Glorian? In che modo avrei potuto cominciare il discorso? Non avevo in quel momento una idea, ma ero sicuro del fatto che gliene avrei parlato. Dopo una notte completamente insonne, all'arrivo dell'alba mi alzai. Erano da poco passate le 6 e la luce del giorno mi ridava un attimo di tranquillità. Scesi in cucina con l'intento di farmi un caffè. Presi la caffettiera, gli misi dentro il caffè e lo misi sul fuoco e proprio in quel momento, mi resi conto che ogni tanto mi capitava di guardarmi alle spalle, come quando hai visto un film d'orrore e guardi dietro ad ogni porta per vedere che non esca qualcosa di spaventoso. Pensai che forse era il caso di uscire ed andare a fare una passeggiata e così feci. Uscii che erano quasi le 7. Non avevo idea di dove andare così presto in quel piccolo paese, ma del resto avevo bisogno di alcune boccate d'aria. Cominciai a camminare fino a che arrivai nella piccola piazza, dove notai che a sedere sulla panchina (l'unica che c'era) vi era qualcuno. Mi avvicinai per vedere chi fosse e mi accorsi che sotto il cappello c'era il dottore di Glorian. La cosa mi fece piacere; avrei così avuto la possibilità di parlare con lui prima dell'arrivo di Glorian. "buongiorno" dissi, lui mi guardò, fece cenno con la testa come per ricambiare il saluto ma non disse nulla. Lo risalutai sedendomi vicino a lui, ma mi riguardò come se proprio non mi conoscesse. Rimasi perplesso ma gli dissi che dovevo parlargli di Glorian. Mi guardò con l'aria di uno che pareva cadesse dalle nuvole e mi chiese chi era Glorian...poi aggiunse "scusi, ma lei chi è?" questa domanda mi lasciò di stucco. Pensai che mi volesse prendere in giro, ma poi continuando ad insistere a parlare, capìì che quello o era il sosia del dottore oppure...aveva una doppia identità...incontrollata e incontrollabile? Me ne andai senza nemmeno salutarlo, chiedendomi se ero impazzito io a causa del giorno prima. Tornai a casa e senza nemmeno rendermi conto mi rimisi nel letto. Che stava succedendo? Dove ero capitato? Era tutto vero?...
 
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view post Posted on 13/11/2010, 15:35     +1   -1
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Vampiro di dracula

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...mi addormentai per un paio di ore, ma al risveglio le cose no è che fossero migliorate. Da li a 5 minuti, suonò il campanello, scesi a vedere chi era. Aprii la porta e...era il dottore di Glorian, che mi guardò con aria quasi festosa e mi chiese se Glorian fosse rientrato. Rimasi fermo guardandolo, cercando in me stesso. Lo feci entrare, ed ebbi come l'impressione che lui sapeva. Ci accomodammo in sala e cominciammo a parlare un pò di tutto, cioè di alcune cose che rigurdavano Glorian e di altre che riguardavano noi. Raccontai al dottore quello che mi era successo qualche ora prima e una volta raccontato il dottore mi guardò con l'aria di uno che stesse parlando con un matto. Mi disse: "è strano, perchè io di casa sono uscito solo pochi minuti fa per venore qui da lei". Mi misi le mani sul volto, come colto da un malore. Questa situazione che mi stava girando intorno cominciava a farmi paura e ne parlai con il dottore, raccontandogli proprio tutto. Gli dissi anche della cantina e lui per tutta risposta, con aria molto tranquilla mi disse: "ha visto anche la morta?" "Certo gli risposi, l'ho vista si, è dentro una bara". Il dottore mi disse che tutto era stata una illusione: "nella cantina non c'è nessuno". "Impossibile" risposi con fermezza, "ho visto tutto benissimo con questi occhi e se adesso scendiamo...". Il dottore si alzò con aria risoluta e aggiunse: "va bene, scendiamo, visto che lei sa come fare". Allora il dottore non sapeva nulla della cantina? Ma non glielo chiesi, volevo vedere la sua faccia, nel ritrovarsi di fronte a ciò che io avevo già visto. Presi la chiave e piano cominciammo a scendere, la cosa che notai fu che il dottore a differenza mia, scendeva le scale in modo molto tranquillo, come se già conoscesse quel posto. Arrivammo in fondo cercai la candela, perchè mi ricordai dove l'avevo appoggiata e...non c'era più. Ma il dottore aveva in mano dei fiammiferi e ne accese uno, che illuminò quel tanto che bastava...rimasi di pietra...era Glorian...Glorian era dietro di me con il fiammifero acceso che mi sorrideva...ero pietrificato dalla paura, pensavo che di li a poco mi venisse un infarto...il fiammifero si spense e Glorian ne accese un altro, ma...Glorian non c'era più, e ricomparve la sagoma e il viso del dottore che con molta calma mi chiese se mi sentissi bene. No, non mi sentivo bene, ma gli dissi che era tutto a posto. Cercammo qualcosa che illuminasse la stanza e trovammo un candela, che non era la stessa che avevo usato io in precedenza. Si illuminò la stanza, ma era diversa, non c'era più il tavolo con tutti gli alambicchi...cristo non c'era più nulla...solo un letto che probabilmente serviva a Glorian quando scendeva a...a fare cosa maledizione? Il dottore mi chiese di essere accompagnato alla tomba, cosa che feci subito, ma la paura fu quella che non esistesse nemmeno più la botola. Invece la botola c'era, e questo mi rinfrancò. Scendemmo e...

Edited by demon quaid - 13/11/2010, 23:15
 
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Matrona Malice
view post Posted on 13/11/2010, 23:14     +1   -1




WOW... che suspance che riesci a creare...
 
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17 replies since 10/7/2010, 15:09   688 views
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