Un Mondo Accanto

Torture medievali, Dove non arriva il demonio ci pensa l'uomo

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Demon Quaid
view post Posted on 9/11/2011, 16:47 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Questa foto mostra una tortura ad una donna. La cosa da notare, è che queste cose venivano fatte anche in presenza di suore. Era una cosa piuttosto normale a quei tempi.



Lo schiacciapollici era una semplice morsa, in genere dotata di aculei o borchie sulle superfici interne. I pollici delle vittime erano posti tra le due barre e venivano lentamente pressati, spesso fino ad arrivare allo spappolamento. A volte le barre avevano delle punte sui lati che infilzavano la base delle unghie, causando un fortissimo dolore.

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Di questo strumento esisteva una versione più grande e atroce, basata sullo stesso principio: lo spaccaginocchia. Si trattava di una tortura spesso mutilante, che riduceva chiunque sopravvivesse a un rudere umano. Veniva usato per la lacerazione di gomiti o ginocchia e consisteva in due travi di legno dotate di punte acuminate che, tramite l’avvitamento di due lunghe viti in ferro, scorrevano fino a congiungersi.

Il torturato veniva infilato con l'arto, fino all'altezza del ginocchio o del gomito, all'interno dell'attrezzo che, stringendosi, arrivava a fracassarlo completamente.

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La “mordacchia” detta anche “bavaglio di ferro” è uno strumento di tortura tipico del tempo dell’Inquisizione (quella riprodotta è una copia ottocentesca di un esemplare tedesco di metà Cinquecento). Non serviva però all’inquisizione, cioè a strappare ai torturati la confessione di un qualche crimine, ma agli inquisitori e più in generale agli sbirri perché potessero conversare tranquilli senza dover ascoltare le grida, spesso fastidiose e protratte, dei prigionieri. Consta di una “scatola” di ferro che viene forzata in bocca alla vittima e di un collare che permette di stringerla. Spesso i condannati al rogo venivano condotti a morte così imbavagliati in particolare durante i fastosi ed affollati autodafé per evitare che gli eretici o le streghe disturbassero con le loro grida l’esecuzione della musica sacre. Secondo le cronache del tempo anche Giordano Bruno andò al patibolo indossando una mordacchia munita di due lunghi aculei di cui uno perforava la lingua, mentre l’altro spaccava il palato.

Edited by demon quaid - 1/1/2017, 20:17
 
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