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La Lingua Greca, Antica

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view post Posted on 11/3/2011, 14:25     +1   -1
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La Lingua Greca




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Per lingua greca o ellenica (dal nome nativo Ελληνικά; greco antico ἡ Ἕλλην διάλεκτος) si intende la lingua parlata dalle popolazioni greche, sia nella Grecia propria sia nei vari territori in cui i Greci si insediarono nel corso dei secoli, in un arco di tempo che va dalla metà del II millennio a.C. al giorno d'oggi.

Lingua con 3500 anni di storia, il greco ha subìto varie evoluzioni nel corso dei secoli. È possibile individuare in esse almeno tre grosse fasi linguistiche: greco antico (dal XIV secolo a.C. sino al V secolo d.C.), greco medioevale o bizantino (dal VI secolo al XV secolo) e il greco moderno o neogreco (dal XVI secolo fino ad oggi); ognuna di queste fasi, a sua volta, ha conosciuto tanto un'evoluzione storica che una diversificazione geografica, con l'esistenza di una serie di dialetti distinti.


Protogreco



Si può cominciare a parlare di lingua greca, anche se solo a livello embrionale, già dal II millennio a.C.: con il nome protogreco si indica la fase più remota di questo idioma, conosciuto solo tramite ricostruzione interna, da cui derivano tutti i dialetti greci di età storica. Si ritiene che questa varietà di lingua fosse parlata all'inizio del II millennio a.C. nella penisola balcanica, ma gli esatti tempi di insediamento dei Greci nella penisola ellenica rimangono discussi.

In questo periodo la distribuzione geografica della lingua ha conosciuto tante e profonde variazioni: originariamente parlata nella Grecia propria e nelle isole greche, si espanse con le ondate successive della colonizzazione greca prima sulle coste dell'Asia Minore, quindi per tutto il bacino del Mediterraneo, penetrando in particolar modo in Sicilia e nell'Italia Meridionale (la Magna Grecia).

Dialetto miceneo



È il greco conosciuto tramite le tavolette provenienti da vari centri della penisola greca (Olimpia, Pilo, Tirinto, Micene, Tebe, Gla) e dell'isola di Creta (Cnosso, La Canea) in lineare B, una scrittura sillabica con cui i Micenei scrivevano la loro lingua. Il miceneo risale ad un'epoca compresa tra il XVIII secolo a.C. e il XII secolo a.C. Tale lingua presenta caratteri propri che rendono impossibile considerarla la comune antenata di tutti i dialetti del I millennio a.C., anche se il suo status (dialetto greco effettivamente parlato oppure linguaggio stilizzato della scrittura) e la sua collocazione nella classificazione dei dialetti greci è discussa. In genere, la si ritiene antenata dell'arcado-cipriota.

Greco arcaico e classico



La caratteristica di questa fase della storia e della lingua greca è un'estrema frammentazione, con un gran numero di varietà locali. I linguisti raggruppano di solito questi dialetti in cinque grossi gruppi: dialetti nord-occidentali, dorico, eolico, beotico, che mostra elementi di contatto tra eolico e dorico, arcadico-cipriota, e ionico, di cui l'attico costituisce una varietà dai tratti peculiari. È da notare che accanto ai dialetti parlati, estremamente diversificati, esistono una serie di "dialetti letterari", forme codificate, di uso panellenico, legate a specifici generi letterari e non alla lingua parlata dall'autore: così esiste una "lingua omerica" (a base ionica ma con elementi eolici), per la poesia epica, una lingua della lirica corale, basata sul dorico e così via.

La scrittura dei predetti dialetti era alfabetica, un adattamento dell'alfabeto fenicio. Questo era privo di segni vocalici perché sottintesi per i fenici, ma poiché una scrittura del greco che non segnasse le vocali sarebbe totalmente incomprensibile, i Greci assegnarono valore di vocale ai segni consonantici a loro superflui. Ad esempio l'alfa, segno greco che rappresenta la vocale a, corrisponde all'alef, segno fenicio dell'occlusiva glottidale.

Le prime attestazioni di scrittura alfabetica in lingua greca risalgono all'VIII secolo a.C., con il graffito dal sito etrusco di Osteria dell'Osa (Gabii) e la coppa di Nestore da Pithecusa, quindi da contesti esterni alla Grecia stessa, a stretto contatto con i commerci orientali. Per diversi secoli coesistettero in Grecia numerose varietà locali dell'alfabeto.

L'alfabeto di Mileto, città ionica dell'Asia Minore, si impose ad Atene nel 403 a.C., sotto l'arcontato di Euclide, arconte eponimo, diventando dialetto Attico, una differenziazione dello Ionico. Questo finisce per diffondersi in tutta la Grecia grazie alla fondazione della Lega di Delo da parte di Atene, dandole sbocchi d'influenza.

Greco ellenistico




Le conquiste di Alessandro Magno e la diffusione della cultura greca in una vastissima area favoriscono lo sviluppo di un linguaggio comune, che superi le divisioni dialettali del greco arcaico e classico. Questa lingua comune, o koiné, viene dall'espressione "koinè dialektos" (κοινὴ διάλεκτος), cioè un dialetto che si pone al di sopra delle particolarità dialettali greche, detto anche "Alexandrinè diálektos" (Ἀλεξανδρινὴ διάλεκτος, lingua alessandrina). Si basa sul dialetto attico, privato dei suoi tratti più caratteristici e con aggiunte da parte di altri dialetti (soprattutto della Ionia). Questa lingua rimase in uso per tutta l'età ellenistica e romana, costituendo la lingua franca di tutta la parte orientale dell'Impero Romano. A partire dal II secolo a.C. iniziò l'insegnamento del greco negli insediamenti romani non di lingua greca e si sviluppò fino ad Augusto; poi iniziò a cambiare fino al V secolo d.C. La koiné ellenistica, nella storia dei Greci, non è importante solo per essere il primo dialetto comune e il principale antenato del greco moderno. È importante anche per il suo impatto nella civiltà occidentale come lingua franca nel Mar Mediterraneo. La koiné appunto è anche la lingua originale del Nuovo Testamento della Bibbia cristiana ed anche il mezzo per l'insegnamento e la diffusione del Cristianesimo. Inoltre, fu non ufficialmente la seconda lingua dell'Impero romano. Quando gli stati greci alleati sotto la guida dei macedoni conquistarono e colonizzarono il mondo conosciuto, il loro nuovo dialetto fu parlato dall'Egitto al nord dell'India. Siccome il greco ellenistico prese piede durante il periodo tardo-classico, il simbolico punto di partenza del terzo periodo della lingua greca è stabilito dalla morte di Alessando Magno nel 323 a.C. e la chiusura di questo periodo della lingua greca e il passaggio alla quarta fase della lingua greca, conosciuta come greco medievale, è simbolicamente assegnata alla fondazione di Costantinopoli nel 330 da parte di Costantino I.

Greco medioevale o greco bizantino




Il greco bizantino costituisce la naturale evoluzione della koiné sotto l'impero bizantino, generalizzando i mutamenti fonetici e la semplificazione grammaticale iniziata nel periodo precedente. Caratteristico di quest'epoca è anche il divario tra la lingua parlata e la lingua letteraria, rimasta legata ai modelli classici e fortemente arcaizzante. L'epoca bizantina ha rappresentato una tappa fondamentale per la conservazione e divulgazione dei testi della grecità antica.


(Tutta la mitologia Greca, curiosità clicca qui)


(Ancora altra mitologia., In ordine alfabetico. per saperne di più clicca qui)


(Personaggi importanti, curiosità clicca qui)


(L'Alfabeto Greco, per saperne di più clicca qui)



Fonte: Rosso Pompeiano forum

Edited by SILVIA13l'angelodellamorte - 22/4/2011, 01:05
 
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