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Codex Gigas

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view post Posted on 18/4/2011, 15:32     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Nella Biblioteca Nazionale di Svezia si trova un libro unico e leggendario. Alto 92 cm, largo 50 e con uno spessore di 22, per un peso di 75 kg; è il più grande manoscritto medievale conosciuto. Considerato l'ottava meraviglia del mondo durante il Medioevo, le sue dimensioni gli valsero il nome di Codex Gigas che significa libro gigante, ma è anche conosciuto con un nome ancora più misterioso: la Bibbia del Diavolo, riferendosi ad una particolare illustrazione del diavolo che contiene.

Creato all’inizio del XIII secolo nel convento di Podlazice in Boemia, attuale Repubblica Ceca, il Codex Gigas si compone di 312 pagine di pergamena che e ha richiesto l’uso della pelle di circa 160 animali. La sua copertina è di legno con rappresentate sopra diverse raffigurazioni.

Esso contiene diversi testi scritti in latino, tra cui si possono trovare il Vecchio e Nuovo Testamento, dei documenti storici, come la Cronaca di Kosmas, diverse formule di incantesimi, e pure un calendario necrologico. Una delle caratteristiche più sorprendenti del Codex Gigas, a prescindere dalle sue dimensioni, è la regolarità della calligrafia che copre ciascuna delle sue pagine.

Normalmente, la scrittura varia all’interno di un manoscritto, sia a causa della stanchezza, sia perché si alternano scribi diversi. Ma qui, lo stile e l’applicazione non cambiano. Si stima che l’opera potrebbe essere il lavoro di un solo uomo che ha lavorato per oltre 20 anni.

Un'altra caratteristica del Codex è una miniatura alla pagina 290: rappresenta un diavolo di oltre 50 cm di altezza, con artigli e corna che troneggia sulla pergamena. Per l'importanza che dà al diavolo, questa illustrazione è molto insolita per l'epoca, e forse l’ unica in un manoscritto religioso.

E’ 'quest'immagine che ha dato al Codex Gigas il nome di Bibbia del diavolo e che ha alimentato la leggenda della sua creazione: si dice che un monaco del monastero Podlazice fu condannato ad essere murato vivo.

Per sfuggire a questa sentenza, promise di scrivere in una sola notte, il libro più grande del mondo. Ma quando arrivò la mezzanotte, si rese conto che non avrebbe finito in tempo, così il monaco implorò l'aiuto del diavolo.

Per ringraziarlo, aggiunse la famosa illustrazione. Nel corso dei secoli e dei conflitti, il Codex Gigas cambiò diversi proprietari. Dopo essere stato conservato in diversi monasteri, fu portato a Praga nel 1594 per aggiungersi alla collezione dell’ imperatore Rodolfo II.

Ma nel 1648, dopo il saccheggio di Praga, l'esercito svedese si appropriò del Codex e lo mise tra gli altri tesori di guerra. E' stato conservato nella Biblioteca Reale di Stoccolma fino al 24 settembre 2007, quando il governo svedese lo ha reso alla città di Praga, per un periodo di 4 mesi. All'atto del trasferimento, che richiedeva un anno di preparazione, il manoscritto è stato assicurato per 10 milioni di euro.

National Geographic ha proposto il documentario sulla "Bibbia del diavolo" redatta da un monaco benedettino. NAT Geo non è nuova a contribuire a scoperte importanti, e a divulgare gli esiti della ricerca, i cui contributi sono ormai apprezzati da gran parte degli storici al di quà e al dil à dell'Atlantico.

Al momento gli esperti del team dei paleografi che hanno visionato il Codex biblico (è consultabile online), concordano che è opera di un singolo redattore.

Quali ipotesi si possono dedurre? Opera diabolica oppure opera d'ingegno superiore? Chi è a digiuno di Paleografia e Diplomatica, le scienze che si occupano dello studio dei manoscritti antichi e delle epigrafi, ignora che nei Codex sono presenti numerosi errori di redazione, quelli che oggi noi chiameremmo refusi di stampa: ebbene il team è unanime nel sostenere che il Codex di Gigas non presenta errori.

Dunque il redattore non era un monaco qualsiasi, ma era un letterato. Altra ipotesi fatta è che alcuni disegni (miniature del codex) non sarebbero conformi ai cliché comuni nel medioevo (soprattutto quelli inerenti angeli e diavoli), personalmente lo considero un fatto irrilevante dato che i moltissimi codex biblici in nostro possesso si differenziano dall'area geografica in cui furono redatti.

Codex di area mediterranea sono difformi dai Codex di area nordica, e quello di Gigas rientra nella seconda area di creazione. All'interno del Codex primeggia una gigantografia mostruosa di un demone, in antitesi però a una altra immagine: quella del paradiso.

Nel manoscritto ci sono anche alcuni brevi testi. Il primo, l'immagine della città di Dio, uno sciopero della penitenza. Il secondo, dopo il ritratto del diavolo, si occupa di come scacciare gli spiriti malvagi. L'ultima opera di breve è un calendario che indica che i santi giorni si celebra e ricorda le date di morte per le persone provenienti dalla Boemia, sia ecclesiastici e secolari.

C'è stato anche un lavoro che è stato perso tra le foglie tagliate del manoscritto, Regola di San Benedetto, una guida per motivi di vita monastica, che è stato scritto su 500s.

Libro più importante del cristianesimo è la Bibbia. Gli altri testi del Codex Gigas sono stati accuratamente selezionati per accompagnarla, perché insieme offrono una conoscenza della storia ebraica (Giuseppe), il mondo (Isidoro), sulla medicina e la storia di Boemia (Kosmas). Nonostante questa leggenda il codice non è stato proibito dall'Inquisizione ed è stato studiato da molti studiosi.

Edited by Demon Quaid - 23/4/2020, 15:20
 
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