| ..rimasi a gurdarla senza curarmi se mi stesse prendendo in giro oppure parlasse sul serio. Di pazzi nel mio lavoro ogni tanto se ne trovava qualcuno, ma lei mi diede subito l'idea di tutto tranne che fosse pazza. Il suo parlare era lineare, perfetto, senza alcuna sbavatura, ma soprattutto notai che quando parlò di vampiri, non trasmise nessuna emozione, era molto tranquilla e compassata. E continuò: "Mio padre ha oltra 400 anni, ed è stato fatto vampiro da uno che ora non è più in vita". Ascoltare tutto questo mi faceva davvero sorridere, ma non volevo darlo a vedere a lei, quindi continuai ad ascoltare senza interromperla: "Anche mia madre è una vampira, ma lei ne ha fatto precisa richiesta a mio padre, che poi ha provveduto a morderla". Sembrava assurdo, tutto assurdo. I vampiri non esistono, non sono mai esistiti e mai esisteranno. Ma lei continuò: "Siamo una famiglia felice nonostante questo, ma abbiamo un cruccio dottore, siamo costretti a cibarci di sangue di animale e ci fa schifo, non siamo capaci ad uccidere la gente". A questo punto mi alzai di scatto, la guardai con aria di sfida e le dissi a muso duro: "Non pretenderà mica che io creda a questa storia, sono un medico e per ogni cosa che pare illogica c'è una spiegazione...per qualunque cosa". Rimase sul divano ferma, distesa e immobile nella sua bellezza infinita, senza fare una piega, senza replicare. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, poi io mi risedetti e le chiesi: "Signorina, lei capisce da sola che ciò che mi sta raccontando è una cosa folle, i vampiri non esistono". Abbozzò ad un sorriso, poi nel modo più candido mi chiese: "Dottore, vorrei che domani sera venisse a cene a casa nostra". Questa cosa mi lasciò senza fiato e i miei pensieri, che fino a quel momento li avevo ammassati tutti nella parte più importante del mio cervello, si frantumarono in un secondo e lasciarono spazio a..."mi invita a cena, perchè? è una sfida o cosa? Dovrei accettare ad andare a cena da questa pazza?" Avevo mille domande in testa..."va bene, accetto volentieri". Il mio si non aveva una risposta del perchè avevo accettato, non so perchè dissi di si, quel che so era che ad ogni minuto che stavo in sua compagnia, mi entrava sempre più dentro...sempre più in fondo. Dove era Lassie?...
Edited by demon quaid - 5/9/2011, 17:36
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