Un Mondo Accanto

Un pò di curiosita e di storia

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view post Posted on 12/11/2011, 16:42     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Gatti e Demoni



Sin dall'inizio del cristianesimo i gatti non hanno mai avuto molta fortuna con la chiesa. Specialmente quelli neri.
Anticamente, in Egitto il gatto era considerato un animale quasi sacro. Chi maltrattava un gatto poteva essere punito con la morte. Quando un gatto moriva i componenti della famiglia che lo ospitava si rasavano le sopracciglie in segno di lutto e, dopo l'imbalsamazione, l'animale veniva inumato con una cerimonia di tutto rispetto.

La dea egiziana Bastet era raffigurata con una testa di gatto. Sin dai primordi della civilta' e' sempre stata riconosciuta al gatto la fondamentale utilita' di tenere granai e magazzini di derrate sgombri dai topi.
Poi venne il cristianesimo illuminato che proclamo', naturalmente in nome di dio, lo sterminio dei gatti, definendoli animali del demonio.

A dare il via a questa santa crociata fu quell'anima pia di Gregorio IX, attorno agli anni 30 del XIII secolo, e da allora (e ancora oggi) il domestico felino, quale simbolo del male e del demonio, ne ha subite di tutti i colori:

-durante la caccia alle streghe molti vennero atrocemente torturati e gettati sul rogo con la loro padrona;
-per secoli, il 24 Giugno che, in molti paesi d'Europa, era considerato la festa delle streghe, migliaia di gatti vennero:
-gettati vivi dai campanili delle chiese
-rinchiusi in gabbie ed arrostiti a fuoco lento sulle pubbliche piazze
-scorticati vivi
-uccisi a bastonate;
-lo stesso accadeva il martedi grasso, prima delle ceneri, e in altre "sante" manifestazioni religiose;
-molti venivano seppelliti vivi nelle fondamenta delle case per favorire una "maggiore solidita' del muri";
-si uccidevano gatti dopo la mietitura come buon auspicio per i raccolti futuri;
-oppure, con il fumo di una gatto bruciato vivo, si affumicava il bestiame per preservarlo dalla moria;
-un pizzico di cenere di gatto sparso in casa, favoriva il benessere e la felicita';
-infine, forte della bolla di Gregorio IX, ogni cristiano poteva acquistare speciali meriti agli occhi di dio torturando atrocemente e poi uccidendo qualsiasi malcapitato felino.

Ancora oggi a Ypres (Francia), il 24 Giugno si usa gettare i gatti da una torre; i gatti oggi sono cambiati, vengono confezionati in stoffa, ma quella che non e' mutata e' l'ancestrale imbecillita' di quelli che si dedicano a questo "sport" sotto lo sguardo compiaciuto ed indulgente della pretaglia locale.

Le regole d'oro di Eymerich


Nicolau Eymerich era uno che si preoccupava particolarmente della forma. Nel suo manuale (Rif. 165) stabilisce delle regole precise su come e quando (praticamente sempre) applicare la tortura mediante strappi di corda.

1 - Si tortura l'accusato che vacilla nelle risposte, affermando ora una cosa, ora il contrario, ma sempre negando i capi di accusa piu' importanti. Si presume in tal caso che l'accusato nasconda la verita' e che incalzato dagli inquirenti, si contraddica. Qualora negasse una volta e poi si confessasse e pentisse verrebbe considerato come un eretico penitente e quindi condannato.

2 - Sara' torturato l'accusato che abbia contro anche un solo testimone. La pubblica nomea ed un testimone costituiscono insieme una mezza prova, cosa del tutto naturale dal momento che una sola testimonianza vale di per se' come un indizio. La regola testis unus, testis nullus vale per la condanna ma non per la presunzione. Una sola testimonianza a carico e' dunque sufficiente, anche se la testimonianza di uno solo non ha la stessa forza di un giudizio civile.

3 - L'accusato contro il quale sussistono uno o piu' indizi gravi deve essere torturato. Il sospetto piu' gli indizi non sono sufficienti. Per i preti basta il sospetto (ma solo i preti infami saranno torturati). In questo caso sussistono numerose e sufficienti condizioni.

4 - Sara' torturato l'accusato contro il quale deporra' un solo testimone in materia di eresia e contro il quale si abbiano indizi veementi e violenti.

5 - Il sospettato contro il quale esistono piu' indizi veementi o violenti verra' torturato anche se non si hanno testimoni a carico.

6 - Quindi a maggior ragione si dovra' torturare colui che, a somiglianza del precedente, avra' contro di se la deposizione di un testimone.

7 - Il sospettato contro cui si ha solo diffamazione o un solo testimone o un solo indizio non verra' torturato perche' una di queste condizioni da sola non basta per procedere alla tortura.

Madame Voisin


Accadde a Parigi nel 1679-1680. La Marchesa di Montespan e' costretta a lasciare la sua prestigiosa posizione a Versailles. Amante di Luigi XIV dal 1667 al 1679 (undici anni, un record), periodo durante il quale regalo' al Re Sole ben 8 figli, ha dovuto cedere il posto ad altra concorrente piu' giovane ed avvenente.

La Marchesa pero' non si da' pace e cerca disperatamente qualsiasi artificio per poter riconquistare il favore del re.

Viene cosi' in contatto con una celebre strega parigina di quei tempi, Madame Voisin e con un certo Abate Guilbourg (prete regolarmente ordinato), noto negli ambienti della Corte per certe sue stranezze tra le quali quella di officiare, in gran segreto, messe nere che poi in realta' si concludono in orgie sfrenate per il diletto dei nobili partecipanti.

I due convincono la Montespan che solo l'intervento del Diavolo potrebbe favorire il ritorno della Marchesa nell'alcova del re e decidono di invocare il suo aiuto con un'adeguata serie di messe nere.
La celebrazione in questione, secondo un rito inventato dallo stesso abate, prevedeva:

-un altare costituito dal corpo nudo della Montespan disteso su un tavolaccio
-calice ed ostensorio sistemati tra le gambe e sul pube della Marchesa
-ostie impastate con materiali innominabili e consacrate dall'officiante con inedite bestemmie
-recitazione della messa al contrario, dall'Ite missa est all'Introibo....
-benedizione eseguita con sangue di animali domestici sacrificati al momento o con sperma umano (o, come alcuni sostengono, con sangue di bambini sacrificati ai demoni Astaroth e Asmodeo)
-conclusione del rito con un bacio osceno del celebrante alla postulante.


Divenuta la cosa di pubblico dominio, la Corte ordino' un processo che fece scandalo in tutta l'Europa e che si concluse con:

-la condanna della Montespan al confino perpetuo nella sua tenuta di Bourbon-L'Archambaut, dove mori' nel 1707, all'eta' di 67 anni
-la condanna al rogo della Voisin che venne eseguita il 22 Febbraio 1680 sulla Place de Grève di Parigi
-la condanna del Guilbourg ad essere murato vivo nella cella di un convento. Alcuni autori pero' nutrono dubbi sulla vera sorte del singolare abate.

L'Isola di Man

Ancora oggi, ed esattamente nella notte tra il 2 ed il 3 Febbraio, le streghe accorrono, da tutte le parti del mondo, ad un grandioso sabba sull'Isola di Man, situata tra l'Inghilterra e l'Irlanda.
Su questa isola, in localita' Witches Mill, esiste uno dei piu' importanti musei delle streghe. Pare che le streghe partecipino al sabba incarnandosi nei molti gatti senza coda che popolano l'isola.
Comunque il locale ...Ente per il Turismo puo' dare molte informazioni in proposito.

Padrone e cavallo

In Scozia nel 1600 un tribunale mando' al rogo un allevatore ed il rispettivo cavallo. Il tapino venne accusato di praticare la magia perche' aveva insegnato al suo cavallo a fare la riverenza, piegato sulle zampe anteriori.

Quelle di Triora

Gerolamo del Pozzo, inquisitore di Triora (Albenga), nell'autunno del 1588, prima di dare inizio al processo, tenne una strepitosa predica per "preparare" il pubblico all'evento. Nel corso di tanto sermone affermo' che le streghe sotto accusa, tra le altre cose:

-giocavano a palla con bambini appena nati
-facevano rivivere i morti
-preparavano filtri d'amore e d'odio con cadaveri putrefatti
-facevano uscire dalle loro vulve bruchi, cavallette e topi per devastare i raccolti
-orinavano sull'ostia sacra
-ed altre vaccate del genere.


(Sui fatti di Triora vedere su questo sito Triora, la Salem d'Italia)
Riconquistare il marito infedele
Sortilegio abbastanza laborioso da eseguire ma di sicuro effetto, come ebbe ad affermare la strega Gabrina durante il processo a suo carico, celebrato a Reggio Emilia nel 1375. La Gabrina non fini' sul rogo; venne "solo marchiata a fuoco ed ebbe la lingua amputata".
La moglie deve strapparsi alcuni peli del pube, aggiungerli a qualche frammento d'unghia del marito e poi porre il tutto dentro il cuore di una gallina nera.
La donna deve poi infilarsi il cuore della gallina nella vagina e, tenendo in mano una candela benedetta accesa, fare nove passi. Alla fine si trita finemente il tutto e lo si mescola a qualche pietanza da servire al marito fedifrago.

Tiratore scelto


In Inghilterra, ai tempi di Maria la Sanguinaria, un arciere di eccezionale bravura nel centrare i suoi bersagli, e' finito sul rogo in quanto accusato di aver acquistato la sua abilita' con un patto col Diavolo.

S. Carlo Borromeo


Non e' stato un cacciatore di streghe in senso stretto, ma un accanito ...tifoso. Incoraggiò i gesuiti nella loro opera di purificazione del mondo, promuovendo e plaudendo ai mumerosi processi ed alle esecuzioni della Valle Mesolcina. In questa occasione vennero tenuti 162 processi conclusi con 12 esecuzioni, nel corso delle quali le streghe vennero bruciate vive, legate a testa in giù al palo del rogo. Una singolare variante ai tradizionali sistemi.

Keplero


Nella seconda meta' del 1600, nel villaggio di Gorlingen (Leonberg), la vedova Katharina Keplero, madre di Giovanni Keplero, e' stata per lunghi anni sospettata e perseguitata per stregoneria a causa della sua opera di guaritrice. Non e' mai stata condannata.

SENTENZA DEL 16 NOVEMBRE 1632
Archivio di Stato di Lucerna-Fascicolo COD. 4545


Nel mese di settembre ultimo scorso il signor tenente colonnello Ludwig Am Rin, cavaliere, attualmente balivo del territorio dell'Entlibuch, ha appreso che una bambina di nome Cathrin Schmidlin di anni 11, nata a Roomos, si era vantata in due luoghi differenti di essere capace di fare piccoli uccelli. Si e' poi anche detta disposta a provarlo dinanzi a persone onorate. Quando non vi e' riuscita, si e' giustificata spiegando di poterlo fare solamente da sola e di notte, perche' un piccolo ragazzo nero e malvagio, che era venuto spesso a trovarla, le aveva proibito di fare uccellini quando la gente poteva vederla. Dopo di che e' stata tradotta in carcere, dove e' stata interrogata con ogni severita' sui menzionati indicia dal signor magistrato municipale Mooren e da altre persone appositamente incaricate.

In presenza del signor magistrato municipale e dello scrivano essa ha ripetuto di poter fare, se vi si fosse dedicata con fermo proposito, uccelli muniti d'occhi, cuore e vitalita'. Ha aggiunto che, quando e' sola, ne risultano uccelli di varie specie, che becchettano sul suolo e svolazzano, e che ha appreso il modo di farlo da un ragazzo malvagio di nome Blundtsch, il quale la chiama Fighetta Stracciona.

Item il ragazzo, quando e' venuto da lei nella torre, le ha promesso di farle fare uccelli davanti ai signori, ordinandole pero' di giurare di non pregare e di non mangiare il pane sacro.

Item il ragazzo l'aveva solleticata nella natura segreta con il membro, che essa ha visto e le e' molto piaciuto e l'ha spudoratamente toccato in tutta la sua dimensione.

Item il Blundtsch l'ha spesso solleticata nel modo descritto anche nella torre, nella quale essa e' stata poi ripetutamente trovata completamente sconciata.

Item il soggetto addetto alla sorveglianza ha udito lo spirito malvagio, la cui presenza e' sta spesso avvertita nella torre, parlare tre volte con la bambina, in un linguaggio che pero' non ha capito e che pareva meridionale. La bambina non ha voluto rivelare di che cosa le aveva parlato. Il ragazzo usciva sempre con strepito e chiasso da una mezza finestra, lasciando un puzzo cosi' orribile che il soggetto ha pensato di dover cadere privo di forze.

Item dice la bambina che il ragazzo e' grande come la stanza e che tuttavia puo' entrare ugualmente dalla finestra; dice inoltre che spazza la paglia sotto il tavolo fino a farla piccola e poi sparire.

Item appare a volte come un mostro dagli occhi molto infuocati. Quando e' stanca di lui si fa il segno della croce, innanzi al quale quello se ne fugge.

Item a riprova che il ragazzo sa tutto, il soggetto addetto alla sorveglianza denuncia che il chierico venuto con padre Wolfgang l'ha diffidata dal picchiare le bambina e dal trattarla con male parole. Sebbene di cio' si fosse parlato soltanto di sotto, nella sala, la bambina sopra nella torre lo sapeva e gliel'ha rinfacciato, dicendole che non poteva picchiarla perche' il chierico del lungo Wolfang glielo aveva vietato.

Item si sono accoppiati, che lei voleva sentirlo e il Blundtsch doveva entrare dentro di lei.

Item il soggetto si lamenta della grande malvagita' della bambina, che l'investe con epiteti molto volgari e non cristiani, bestemmie e scongiuri, e che a questo si volge maggiormente dopo che si sono congedati da lei i sacerdoti, ai quali essa dice sempre si si, salvo poi comportarsi in quel modo miserabile.

Oggi 16 novembre 1632 gli onorevoli podesta' consiglieri e loro seguito, constatato che non vi era da sperare in alcun miglioramento della bambina, l'hanno fatta strangolare nella torre ma senza toglierle la vita (?), l'hanno racchiusa in un sacco, condotta al patibolo perche' fosse bruciata e ridotta in cenere assieme a Brigitta Testacanuta, che a sua volta doveva quel giorno essere giustiziata e bruciata.

ESTRATTO DAGLI ATTI GIUDIZIARI DEL 27 NOVEMBRE 1662
Documento conservato nell'Archivio principale di Stato di Stoccarda - Libro 166, volume 9.


Il di 27 del mese di novembre dell'anno 1662 nella foresta, con discrezione (onde prevenire le solite pusillanimita' e i conseguenti perigli per l'anime) sono stati messi a morte con la spada Isau e Maria, figli dei Lehner di Dürnau.

Ricevuta la denuncia, sono stati ritenuti colpevolo di orribili e reiterate malefatte commesse con compiacimento, rinnegando la divina maesta' di Cristo, la sua veneranda madre e tutti i santi. Devoti del nemico maligno, hanno vergognosamente disonorato l'ostie consacrate, copulato - la condannata - innumeri volte col nemico maligno, e commesso tra di loro libidinoso incesto.
In accoglimento di una intercessione, sono stati tumulati nella tomba dei bambini innocenti.

1. Isau Lehner, all'incirca d'anni 12 o forse 13, dopo aver recitato il Padrenostro, l'Avemaria e il Credo, ed essersi anche fatto il segno della croce, e' stato molto benignamente interrogato se egli avesse avuto un buon padre. Ha detto di no e, alla richiesta di spiegare il perche', ha risposto: perche' cosi'. Ha dichiarato di avere unto con una pomata nera, ricevuta dal nemico maligno, cavalli ed altro bestiame della gente, uccidendoli. Quegli gli ha insegnato anche ogni altra specie di maleficio, e cioe' per lo piu' a produrre nebbie, gelate, tuoni e grandine. Doveva fare un cerchio, ungere un bastone con una pomata, anche sopra, e avvolgerlo sotto uno straccio (tutte cose che aveva ricevuto dal demonio), passarlo attorno al cerchio, e allora venivano insetti, pulci, brine, nebbie, tuoni, grandine e mille altre diavolerie. Cosi' vede subito compiuto cio' che desidera. Il diavolo gli ha tolto ogni volta il bastone perche' non fosse rinvenuto presso di lui e quindi perche' non lo si punisse.

2. Dichiara che inizialmente il diavolo e' venuto da lui nelle sembianze d'una ragazzina grande come la sua sorellina, senza piede caprino, che gli e' sembrato molto bello, e che solo in seguito ha notato che era invece molto brutto, con corna sulla testa, piede caprino, artigli e una lunga coda; gli ha dato un bastone unitamente a uno straccio e a una pomata, di modo che potesse fare le sopraspecificate nebbie, e gelate, ragni, pulci, tuoni e grandine. Poi gli ha dato due pallottoline, l'una delle quali bianca e l'altra verde, non molto dure, dolce l'una ma l'altra molto amara. Dopo averle mangiate, ha dovuto vomitare.

3. Incitato dal laido demonio, ha orinato e defecato nell'acqua benedetta. Sua amante e' una ragazza di nome Schindele, divenuta sua druda a Dürnau. Se le avesse promesso di non farle alcunche' di buono, l'avrebbe condotto in un bel luogo.
L'amante indossa una giacca nera, con corna sulla testa, ha una coda lunga e sottile come quella di una mucca, ma non al punto di toccare il suolo e i piedi caprini. Gli ha anche fatto il segno sul braccio sinistro; l'ha esibito ed e' apparso giallastro.
Questo segno il diavolo gli ha fatto per poterlo distinguere dagli altri. Il diavolo gli ha intimato di uccidere se stesso, e anche di paralizzare persone e animali, di dar fuoco a case e compiere ogni male e, perche' potesse uccidersi, gli ha dato un coltello.

4. Ribadisce che, ogni volta che il diavolo e' venuto da lui, la notte successiva egli e' immancabilmente uscito dalla prigione. Ha vagabondato con il diavolo e compiuto con lui innumerevoli volte la maledetta lascivia. L'amante che aveva i peli neri, l'ha toccato e [Emembrum una cum emissione seminis immittiret]. Il membro del suo amante e' freddo, ma il seme caldo, un po' piu' denso dell'acqua, e tutto questo egli fa spesso con lui di notte. Poi dormono, pero' di mattina quello se ne va promettendogli di tornare presto. Il suo amante ha anche fatto cose come quelle dell'altra gente [ubera eius intelligens], che sono dure e con peli neri. Inoltre ha voluto compiere con lui lascivia [a posterioribus]. Ma poiche' il suo membro era troppo corto, non vi e' riuscito.....

5. Quando faceva insetti, pulci, tuoni e grandine, non poteva arrecare danno a luoghi benedetti o aspersi d'acqua santa. il nemico maligno ha anche spesso voluto che gettasse dalla finestra cose che gli aveva dato, perche' la gente le calpestasse e ne fosse azzoppata e paralizzata. Non e' pero' mai riuscito ad arrecare danno ad animali o a persone. A suo padre ha tuttavia paralizzato varie pecore e maiali.

6. Si e' anche ripetutamente accoppiato con la sorella e ha quindi commesso [profente diabolo et arridente] con lei molte volte l'incesto. Dichiara che la prima volta [propter angustiam vulvae] non e' riuscito a penetrarla. Ora pero' e' piu' larga, tanto da potervi compiere lascivia, anche emettere il seme, e dice che ha preso la sorella nella parte calda e anche analiter, proprio come l'amante diavolo, solo che con la ragazza gli piace di piu' che con il diavolo....


1. Maria Lehner, figlia del suddito Abraham Lehner, nata a Dürnau, d'eta' fra i 14 e 13 anni. Nega su domanda che il nemico maligno venga ancora da lei, poiche' adesso prega devotamente e si fa giornalmente il segno della croce. La prima volta il diavolo e' venuto da lei a Cannzach mentre portava al pascolo il cavallo di Hanss Christa, si e' accoppiato con lei [immisso dactilo in magnitudine unii-is digiti] e lei ne ha tratto bel godimento, e ha orinato dentro di lei [immissio ad seminis rutans]. Prima pero' le aveva dato una pallottolina che era molto amara, tanto che aveva dovuto vomitare. Inoltre le aveva dato una pillolina che lei si era dovuta introdurre nell'organo femminile, tuttavia non sa se poi e' uscita di nuovo oppure no.

2. Confessa che il diavolo e' venuto da lei anche ieri sera, prima che le si portasse da mangiare, comunicandole che la si sarebbe interrogata ed esaminata quest'oggi, ma che se avesse confessato qualcosa le avrebbero tagliata la testa e l'avrebbero bruciata. Dice che egli e' piu' santo di dio, che sa tutto; che il suo amante e' maschio, quello del fratello una ragazza; che entrambi li vedono benissimo e si chiamano Schindele.
Proprio all'inizio, a Cannzach, su un prato, il diavolo le ha tolto sangue dalla mano e da un braccio mettendolo in una ciotola di stagno, spiegando che gli serviva per scrivere. Poi ha detto che lei doveva rinnegare Dio e tutti i santi, e che il suo dio era adesso il diavolo. E cosi' lei ha rinnegato Dio, la sua reverenda madre, i santi apostoli e il santo angelo custode, dicendo cosi: io rinnego colui che e' in cielo (perche' il diavolo non le ha permesso di chiamare Dio per nome), sua madre, i santi apostoli e l'angelo custode nel nome di mille diavoli. Assieme a suo fratello, per ordine del diavolo ha anche orinato nell'acqua santa. Indi il maligno le ha detto di rovesciare quell'acqua santa e di aspergersi con essa perche' sarebbe migliore dell'altra....

3. Il suo amante le ha anche spalmato un unguento su due punti del fianco sinistro, dopo di che le si sono aperti due buchi nel corpo che le hanno fatto molto male prima di guarire finalmente. Ha esibito i segni, di parvenza bianca. Il diavolo le ha detto che doveva segnarla, cosi' da poterla distinguere da altre persone.

4. Il suo amante viene due o tre volte alla settimana, compie atti lascivi con lei, si accoppia con lei e, dopo essersi con lei giaciuto, dorme fino all'alba quando, all'ora della preghiera, egli vola di nuovo via. Inoltre e' piu' volte giaciuto con lei il fratellino, la prima volta mentre guardavano le oche e il maiale su un campo dalle parti di Rùedlingen, vicino a un bosco [profente et gaudente diabolo], compiendo con esso incesto, e ben piu' volte di quante sono menzionate nel precedente protocollo. Le piaceva molto di piu' quando suo fratello si univa a lei di quando lo faceva il diavolo. Il diavolo si e' accoppiato con lei anche una volta che perdeva sangue.

5. E' stata piu' volte col padre e il fratello sull'Heùberg, volando su bastoni unti con una pomata nera: non troppo alti dal suolo, e il diavolo sedeva dietro di lei. Sull'Heùberg sono poi convenute molte persone, uomini, donne e bambini, anche musici con zampogne e violini. Indi hanno mangiato e bevuto, carne e altri cibi oltre al pane, e il vino era rosso. Quando brindavano, lo favevano nel nome del diavolo. Ballavano e saltavano, si accoppiavano ciascuno con il suo diavolo, le ragazze stando sotto e i ragazzi sopra. A capotavola era seduto in poltrona un vecchio diavolo di nome Lucifero, che sollecitava tutti perche' mangiassero e bevessero a sazieta' e fossero allegri.....

Edited by demon quaid - 1/1/2017, 19:34
 
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