Un Mondo Accanto

Intervista a Helen Morrison

« Older   Newer »
  Share  
Yaoji
view post Posted on 1/3/2012, 09:02     +1   -1




I serial killers sono persone assolutamente insospettabili ma la cosa che li rende più pericolosi è la loro apparente normalità; si muovono tra la gente con assoluta tranquillità e poi, magari per un caso, vengono catturati e si scopre che hanno ucciso decine di persone.

Ve ne sono centinaia in giro per il mondo e il loro numero è in continua crescita.

Ma queste persone sono mostri o malati?

Difficile rispondere a questa domanda, lo studio sui serial killers è materia complessa, quindi di difficile soluzione, ma secondo l'esperienza di Robert Ressler (famosissimo investigatore esperto nel campo) il
serial killer lascia sempre la sua carta d'identità. Sta l'abilità dell'investigatore leggerla esaminando indizi concreti e psicologici.

Il serial killer, spiega Ressler, generalmente è quasi sempre maschio di razza bianca attorno ai 30 anni. Quasi sempre vittima, da piccolo, di abusi fisici o psicologici sempre con problemi sessuali. Segni premonitori: la pipì a letto, parecchio fuori età e l'attrazione per il fuoco.

Il "germe" del serial killer si insinua nell'adolescenza ma esplode molto più tardi. Impiega 12-15 anni a mettere in pratica la sua fantasia morbosa. Il primo omicidio è spesso casuale poi subentra la paura di essere scoperto ma una volta convinto di averla fatta franca nessuno lo ferma più: è in azione il serial killer. Non è l'odio, aggiunge Ressler, la molla dei loro delitti ma l'irrefrenabile necessità di placare un ossessione.

Ecco un'intervista a Helen Morrison, famosa psichiatra di Chicago con un'esperienza di oltre 47 casi studiati:

- Come nasce un serial killer?

H.M.: E' una combinazione di fattori genetici biologici e sociali. Di certo qualcosa, ancora da scoprire, succede nei primi sei mesi di vita.

- Tutti i serial killers hanno qualcosa in comune?


H.M.: Si, sono tutti molto simili, sono persone fatte con lo stampino.

- I serial killers uccidono per odio?

H.M.: No, lo fanno come esperimento, sono come bambini che compiono esperimenti sui ragni per vedere le loro reazioni. Non c'è umanità in loro.

- I serial killers possono essere curati?

H.M.: No.

- Quindi, secondo lei, l'unica soluzione e condannarli a morte?

H.M.: Giustiziarli o mandarli all'ergastolo dipende dai diversi stati, mai comunque vanno rimessi in libertà individui che per loro stessa ammissione se uscissero ricomincerebbero ad uccidere.

- I serial killers hanno un problema particolare legato alla sessualità?

H.M.: Non è una questione di sessualità. I serial killers stessi, maschi o femmine non hanno una chiara identità sessuale. E' un fatto comunque che si tratta sempre di uomini tranne l'eccezione di una donna, per
altro molto mascolina.

- Perché i serial killers esercitano tanto fascino sulla gente?

H.M.: Mi piacerebbe poter dare una risposta, ma davvero non lo so.

- Cinema, televisione, teatri i media possono generare violenza fino a creare un serial killer?

H.M.: No, perché non è vero che chiunque può diventare un serial killer, come dicevo prima, è una convergenza di fattori che ancora non conosciamo bene perché gli studi sui serial killers sono agli inizi. Abbiamo cominciato ad analizzare il cervello di alcuni di loro.

- I serial killers quando sono nati, da quanto tempo esistono?

H.M.: Molti pensano che i serial killers siano una moderna versione dei vampiri ma i serial killers di cui parliamo sono stati sempre con noi attraverso tutte le culture.

(a cura di Massimo Ferrara)

Edited by demon quaid - 17/7/2016, 18:53
 
Top
0 replies since 1/3/2012, 09:02   144 views
  Share