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Gli zombie romeriani

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view post Posted on 11/5/2012, 19:16     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Trattasi di cadaveri rianimati da cause ancora ignote (i maggiori indiziati sono un virus o delle radiazioni portate sulla terra da una sonda spaziale americana), privati di ogni volontà e animati dal solo desiderio di carne umana, tra l'altro non necessaria per la loro sopravvivenza.

Caratteristiche distintive



gli zombie romeriani sono facilmente riconoscibili dai primi segni di decomposizione che colpiscono i loro corpi, processo però molto rallentato dalla "zombificazione". Un'altra caratteristica tipica che li distiungue è l'andatura lenta e barcollante, forse a causa del rigor mortis che irrigidisce i muscoli e limita l'agilità dei movimenti.

Salvo rarissime eccezioni, gli zombie non sono in grado di comunicare, anche se recepiscono stimoli basilari come la fame e la paura del fuoco. Sono invece del tutto insensibili al dolore, al punto che si può anche mutilarli senza arrestarne l'avanzata.

Pur riunendosi spesso in gruppo, non sono creature sociali, né adottano strategie collettive per attaccare i viventi. Tuttavia il loro pericolo sta proprio nel numero: più sono più è difficile combatterli, specialmente perchè non arretrano mai, né provano dolore o sconforto.

Poteri e armi



al contrario di molti altri mostri, gli zombie romeriani sono mediamente molto più deboli di un normale essere umano in buono stato di salute. La loro lentezza permette di sfuggire a piccoli gruppi di queste creature senza troppi problemi. Anche la forza fisica non è accresciuta dal processo di zombificazione. Non hanno poteri particolari, ma sono dotati di una sola, terribile arma: il morso infetto.

Ogni morso inflitto da uno zombie trasmette il virus alla vittima, condannandola a diventare nel giro di poco tempo un altro morto vivente privo di pensieri razionali. Il tempo di zombificazione varia molto da soggetto a soggetto, ma possiamo quantificarlo in un periodo compreso entro i tre giorni dal momento del morso.

Durante questo periodo l'infetto verrà dapprima aggredito da una febbre molto alta, quindi scivolerà pian piano in uno stato catatonico, seguito poi dalla morte e dalla "resurrezione" come zombie.
La medicina non ha ancora trovato una cura utile per le persone morse dai morti viventi. Antibiotici e antivirali non hanno nessun effetto nel combattere l'infezione.

Un solo rimedio, molto brutale, può prevenire la trasformazione, nel caso in cui la parte morsa è un arto superiore o inferiore: la mutilazione della parte colpita. Essa deve avvenire entro pochi minuti dal morso, asportando la parte ferita dallo zombie e cauterizzando poi il tutto in modo da bloccare il propagarsi dell'infezione attraverso i vasi sanguigni.

Punti deboli



Esiste un solo modo sicuro per uccidere uno zombie, ovvero stroncargli la testa. Solo distruggendo il cervello del morto vivente si porrà fine alla sua esistenza. Per ottenere questo risultato è necessario sparare alla testa con un proiettile di calibro sufficiente per penetrare il cranio e raggiungere il cervello. Lo stesso processo può essere messo in atto con un'arma contudente, purchè vengano sferrati colpi abbastanza forti da risultare letali.

Le armi da fuoco più utili allo scopo sono le pistole di medio calibro (la classica 9 mm), o fucili di precisione, se avete lo spazio per utilizzarli a distanza di sicurezza. Risultano molto meno adatte le armi d'assalto, come i fucili mitragliatori: intere raffiche non mirate potrebbero ottenere un effetto risibile contro gli zombie, a meno che non abbiate la fortuna di colpirli anche alla testa. Un po' più utili sono invece gli shotgun e i fucili da caccia: anche se piuttosto imprecisi, possono comunque provocare mutilazioni tali da impedire agli zombie di continuare a reggersi in piedi.

La decapitazione è un'alternativa, anche se la testa staccata dal corpo continuerà una vita autonoma (e quindi occorrerà stare lontani da essa per evitare morsi casuali). Tenete conto che decapitare un essere umano non è affatto facile. I boia spesso ricorrevano a più colpi d'ascia per riuscire a staccare la testa; proprio per questo fu introdotto l'utilizzo di uno strumento più "umano", la ghigliottina.

Un altro modo per uccidere uno zombie è dargli fuoco. Queste creature bruciano facilmente, anche grazie ai gas nati dal processo di decomposizione. Ciò nonostante è una tattica da mettere in atto con particolare attenzione, visto che la combustione indotta con fiaccole improvvisate o molotov di fortuna può essere molto lenta.

Discorso diverso se avete a disposizione granate incendiarie o lanciafiamme, arma comunque da maneggiare con cura, in quanto pericolosa anche per chi la impugna.

Come già detto, il fuoco è l'unica cosa che sembra produrre un'emozione simile alla paura negli zombie. Se siete dotati di una fiaccola ardente potrete utilizzarla per tenere a distanza piccoli gruppi di queste creature. Tale rimedio è invece poco utile nel caso dobbiate affrontare un'intera orda di zombie, visto che potrebbero semplicemente attaccarvi alle spalle.

La reazione degli umani



Affrontare uno zombie è tecnicamente piuttosto facile, se si ha una forma fisica decente e un'arma improvvisata in grado di causare danni al cervello di queste creature. Tuttavia non bisogna sottovalutare il forte impatto psicologico che tali esseri hanno sui viventi.

Rispondete a questa semplice domanda: sareste in grado di stroncare la testa di vostra moglie, tornata dalla morte come una zombie? Potreste sparare a vostro figlio, pur sapendo che ora è una creatura irrazionale e priva di umanità? Forse col tempo tutti imparerebbero a fare ciò che occorre, ma all'inizio tale blocco psicologico causerebbe il diffondersi del morbo più di ogni altra cosa. Quante persone tenterebbero di "far ragionare" i loro cari tornati dalla tomba? Quanti altri preferirebbero farsi mordere, piuttosto che attaccare i loro ex amici e famigliari?

Un altro problema da non sottovalutare è la spartizione del mondo con creature in costante (sebbene lenta) decomposizione, nonchè portatrici di una malattia ancora sconosciuta e senza cure mediche. Anche asseragliandosi in un luogo ben difeso, ben presto l'aria e le falde acquifere verrebbero inquinate dai tanti cadaveri (rianimati o meno) sparpagliati tra strade, case, luoghi pubblici e privati.

Un'epidemia di zombie potrebbe essere quindi molto più pericolosa di quanto si tende a credere. Lenti ma inesorabili, con tutta la pazienza del mondo, gli zombie potrebbero superare i viventi nella catena alimentare.

Edited by demon quaid - 29/10/2016, 11:13
 
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