Un Mondo Accanto

Abel Wolfgang e Furlan Marco

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view post Posted on 29/5/2012, 19:09     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Marco Furlan (1960) e Wolfgang Abel (1959) sono due serial killer che commisero omicidi nel nord-est dell'Italia, in Germania e in Olanda tra il 25 agosto 1977 e il 7 gennaio 1984, rivendicando i propri crimini con volantini neonazisti firmati con la sigla Ludwig.

L'aspetto che maggiormente colpì l'opinione pubblica al momento dell'arresto dei membri del gruppo "Ludwig" fu l'origine sociale di Furlan e Abel, figli dell'alta borghesia di Verona e provenienti dal quartiere di Borgo Trento, uno dei più prestigiosi del capoluogo scaligero.

Marco Furlan era figlio del primario del centro ustionati dell'Ospedale Civile Maggiore di Verona - sintomatico il fatto che molte delle vittime di "Ludwig" furono arse vive - ed al momento dell'arresto risultava in procinto di laurearsi in fisica presso l'Università di Padova.

Wolfgang Abel era figlio di un consigliere delegato di una compagnia assicurativa tedesca e viveva a Negrar, in provincia di Verona, pur avendo abitato a Monaco di Baviera. Aveva preso una laurea in matematica a pieni voti e lavorava col padre nella medesima compagnia assicurativa.

I due erano parte di un gruppo di giovani che, all'epoca, erano soliti incontrarsi nella piazza Vittorio Veneto di Borgo Trento.

Condividevano l'idea di ripulire il mondo da barboni, omosessuali, tossicodipendenti, preti con l'unica colpa di aver commesso peccati in gioventù, e da discoteche e cinema a luci rosse.

Il primo omicidio compiuto dai due risale al 25 agosto 1977 quando il senzatetto Guerrino Spinello venne bruciato nella sua Fiat 126 a Verona.

Il 17 dicembre 1978, più di un anno dopo dal primo omicidio venne ucciso il cameriere Luciano Stefanato, omosessuale, ucciso con più di 30 coltellate e ritrovato con ancora le 2 lame conficcate nella schiena, a Padova.

Quasi un anno dopo, il 12 dicembre 1979, a Venezia, venne ucciso con una trentina di coltellate il tossicodipendente ventiduenne Claudio Costa.

La coppia di assassini seriali, uccise poi nel 1980 l'ex prostituta Alice Maria Baretta a Vicenza a colpi di ascia e di martello.

Il 25 novembre dello stesso anno i due rivendicarono per la prima volta questi delitti col nome di Ludwig, inviando una lettera a Il Gazzettino.

Furono anche accusati di avere dato alle fiamme, il 25 maggio 1981, la torretta di Porta San Giorgio a Verona, una piccola struttura abbandonata facente parte delle vecchie fortificazioni austriache, divenuta ricovero per sbandati e senza casa.

Nell'incendio morì il diciassettenne Luca Martinotti, che stava trascorrendo la notte lì con un altro amico, rimasto gravemente ferito. Per questo delitto furono assolti.

Il 20 luglio 1982 uccisero a martellate Gabriele Pigato e Giuseppe Lovato, entrambi frati settantenni del Santuario della Madonna di Monte Berico a Vicenza.

Il 26 febbraio 1983 uccisero a Trento il sacerdote don Armando Bison, che venne trovato con un punteruolo sormontato da un crocifisso.

Il 14 maggio 1983 diedero fuoco al cinema a luci rosse Eros di Milano, dove morirono sei persone e trentadue rimasero ferite.

I due colpirono ancora il 17 dicembre 1983, causando 13 morti nell'incendio del sexy club Casa rossa di Amsterdam.

L'8 gennaio 1984 appiccarono un incendio alla discoteca Liverpool di Monaco; nel rogo morì una persona (una cameriera di origine italiana che lavorava nel locale) e altre sette rimasero ferite; nel volantino di rivendicazione era scritto «Al Liverpool non si scopa più!».

Il 4 marzo 1984 i due si recarono alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove si trovavano quattrocento ragazzi, la maggior parte dei quali mascherati per la festa di carnevale.

In un momento di confusione uno dei due (travestito da Pierrot) fece entrare l'altro in discoteca, aprendogli un'uscita di sicurezza. Si introdussero nel locale portando due borse contenenti due taniche di benzina.

Seminascosti in un angolo buio, cominciarono a versare benzina sulla moquette e la incendiarono, senza tenere conto che i locali pubblici avevano dovuto dotarsi di rivestimenti in materiali ignifughi, dopo il rogo del cinema Statuto a Torino nel febbraio 1983.

La moquette prese così fuoco in maniera estremamente lenta, dando il tempo ad un addetto alla sicurezza di intervenire.

Vistisi scoperti, i due tentarono di aggredire il buttafuori per potersi dare alla fuga, ma finirono con l'avere la peggio e vennero consegnati alla Polizia.

Ludwig così concluse la sua scia di morte lasciandosi dietro 28 morti e 39 feriti.

Edited by Demon Quaid - 4/5/2022, 18:36
 
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