| ...e decisi di entrare; ma non vidi nessuno all'interno. Eppure, una voce mi aveva risposto...cercai per trovare qualche presenza, quando ad un tratto, la stessa voce disse: "siediti al tavolo, ora vengo". Ebbi paura, molta paura, ma allo stesso tempo non indietreggiai, anzi, mi sedetti al tavolo quasi con spacconeria, come se alla persona che di li a poco avrei visto, dovessi dimostrare tutto il mio coraggio. Aspettai e dopo un paio di minuti arrivò una vecchietta bruttissima; il volto rattrappito dagli anni, il naso adunco, le unghia delle mani lunghe e appuntite...insomma una strega dei fumetti o dei classici film horror. Poi per un attimo riflettei guardandola, senza che lei proferisse parola, ed ebbi la certezza che era la vecchietta che avevo visto più volte, nei miei incubi compresi. Mi guardò con uno sguardo truce, pensavo volesse uccidermi, invece mi fece una domanda: "sai chi sono io?" "no di certo risposi", "eppure mi conosci bene" mi disse, "nei tuoi racconti mi hai nominato più di una volta". Pensai al personaggio dei miei racconti che più era presente e mi venne un brivido...quel personaggio era il diavolo; si proprio così, il diavolo era l'argomento che più trattavo nei miei racconti. La guardai con ribrezzo e lei non si mosse, però apri la bocca per dirmi "si, sono il diavolo, tu mi hai invocato tante volte e a furia di chiedere la mia presenza io sono arrivato. Ora devo fare una cosa, o mi prendo te, oppure i tuoi genitori, devi scegliere...". Rimasi fermo al tavolo incredulo di ciò che mi stava succedendo, fino al momento che si aprì la porta d'ingresso ed entrarono i miei....
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