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L'Unità di Analisi Comportamentale in Italia

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Yaoji
view post Posted on 14/3/2013, 10:42     +1   -1




La tecnica del profilo psicologico viene utilizzata nel nostro paese da un settore specifico della polizia che si occupa dello studio del comportamento criminale e, in particolare, degli omicidi seriali. La "Unità per l'Analisi del Crimine Violento" nasce nel dicembre del 1995, emulando la "Behavioural Science Unit" (B.S.U.) dell'F.B.I., ed ha lo scopo di supportare gli organismi investigativi e l'autorità giudiziaria in casi di omicidio senza movente apparente, omicidi a carattere seriale o di particolare crudeltà e nel caso di violenze sessuali riconducibili ad un unico autore (stupro seriale).
Per questo l'U.A.C.V. utilizza in modo armonico e complementare tutte le tecniche e le metodologie della criminalistica, della medicina legale, della psichiatria forense e della psicologia comportamentale. Nell'U.A.C.V. sono presenti le seguenti figure professionali della Polizia di Stato:

-investigatori con comprovata esperienza nel settore del crimine violento provenienti da squadre mobili o dalla Criminalpol
-funzionari medico-legali esperti in psichiatria forense
-psicologi esperti in scienze del comportamento criminale
-funzionari specializzati nell'esame della scena del crimine.

A queste quattro figure professionali, che costituiscono il nucleo istitutivo di base, si aggiungono quelle degli esperti nelle varie discipline della criminalistica, che, a seconda del caso, sono messi a disposizione dell'U.A.C.V.
Di supporto all'attività dell'U.A.C.V. oltre che, naturalmente, delle squadre investigative, può essere utile l'impiego degli esperti nel settore della sorveglianza. Del resto, l'assassino "per sadismo", il cosiddetto "lust murder", prova eccitazione all'idea di ritornare sulla scena del delitto o, addirittura, nel luogo dove la vittima è stata sepolta. Una volta messi questi luoghi sotto controllo, è possibile utilizzare il sistema per il riconoscimento antropometrico dei volti, per confrontare le immagini ottenute attraverso l'attività di sorveglianza con le fotografie di individui sospettati di crimini analoghi e precedentemente memorizzate.

L'Unità è divisa in quattro strutture.
-Esame della Scena del Crimine (E.S.C.); questo settore si occupa di tutti gli atti relativi al sopralluogo tecnico e, anche in momenti successivi all'evento criminoso, è possibile applicare metodologie d'indagine finalizzate alla ricostruzione virtuale della scena del crimine e della dinamica dell'evento, attraverso tecnologie multimediali basate su programmi di grafica tridimensionale.

-Analisi della Scena del Crimine (A.S.C.); questa sezione svolge un compito di studio, sia di tipo diretto sul luogo dell'omicidio, che attraverso l'elaborazione di immagini e fotografie riprese durante la fase del sopralluogo. L'A.S.C. compie un'attività critica e soggettiva, svincolata dalla sequenza rigida del sopralluogo, analizzando dettagli e registrando sensazioni, e ricercando le cosiddette "tracce caratteristiche identificative della scena". A tal fine vengono utilizzate tecniche di elaborazione computerizzata delle immagini che consentono la messa a fuoco e l'ingrandimento di particolari, anche ridotti o rovinati delle fotografie originali, che possono essere ingrandite fino a 15-20 volte senza perdita di definizione. Nel caso, ad esempio, di fotografie che si riferiscono alla vittima di un'aggressione, queste particolari tecniche digitali consentono ai medici legali di analizzare la tipologia e la morfologia delle ferite, in particolare i quadri lesivi esterni, valutandone la compatibilità con i mezzi di offesa ipotizzati e permettendo di ricostruire la dinamica dell'aggressione.

-Analisi delle Informazioni (A.I.); si tratta di un settore che sintetizza e approfondisce ulteriormente i risultati dei riscontri effettuati dall'E.S.C. e dall'A.S.C. Questa sezione predispone una relazione tecnico-investigativa che comprende:
il quadro riassuntivo di tutte le informazioni analizzate
le tavole sinottiche delle correlazioni individuate all'interno del caso o che consentono di collegare tra loro casi diversi
le ipotesi investigative proprie e di conferma di quelle precedenti.

-Analisi del Comportamento (A.C.); l'ultimo settore ha la funzione principale di realizzare il profilo dell'autore del crimine, partendo dall'esame della relazione tecnica dell'A.I. La sezione Analisi del Comportamento può anche intervenire a supporto dell'investigatore e del magistrato durante l'interrogatorio del testimone o dell'indagato. Le variabili principali che gli esperti dell'A.C. cercano di individuare per tracciare il profilo dell'aggressore sono:
le caratteristiche generali fisiche
la razza
l'età presumibile
lo stato civile
il possibile impiego
il grado di inserimento nella società
le possibili devianze sessuali
il quoziente intellettivo
il livello di istruzione
lo status sociale
l'eventuale appartenenza a sette religiose
il più probabile modo di vestire.


Il Sistema per l'Analisi della Scena del Crimine (S.A.S.C.) è uno strumento creato dalla "Sezione Indagini Speciali", allo scopo di supportare le attività dei settori A.I. e A.C., che devono analizzare una considerevole quantità di informazioni, cercando di individuare eventuali collegamenti o correlazioni all'interno del singolo caso o fra episodi distinti, ed è in grado di gestire in forma multimediale tutte le informazioni sottoposte all'esame dell'U.A.C.V.
Il S.A.S.C. ha la funzione di integrare i dati oggettivi che si ricavano dall'esame della scena del crimine durante il sopralluogo con altri provenienti da fonti diverse. Tra le numerose voci, ce ne sono molte inserite nel formulario del V.I.C.A.P. (Violent Crime Apprehension Program), creato dall'F.B.I., e del nuovo V.I.C.L.A.S. (Violent Crime Linkage Analysis System), prodotto dalla "Royal Canadian Mounted Police", ovviamente modificate ed adattate alla realtà italiana.
(fonte: Altrodiritto)

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