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| Sono abbastanza imbarazzato e poco orgoglioso nell'annunciare che nell'ultima puntata di Mistero, la numero 10, ci sarà un servizio sui real vampires girato con me ed Horus.
Il tutto è nato da una richiesta di Mistero che avendo ascoltato la precedente intervista di Horus a Radio DJ hanno insistito molto perchè partecipasse al servizio sui real vampires. Sono stati proposti altri nomi, ma essendo Horus ormai un nome di spicco nella comunità hanno voluto che fosse lui a partecipare. Conoscendo la trasmissione noi tutti eravamo molto diffidenti, ma non potendo vietare la libera scelta dei singoli abbiamo semplicemente optato perchè non fosse nominata la nostra comunità. Io dovevo semplicemente fare da controllore e garante così ho incontrato lo staff nella loro redazione, ho parlato un po' della nostra realtà e ho cercato per quanto possibile di far trattare l'argomento in maniera seria. Alla fine è nata una buona intesa con tutto lo staff, che sono tutti ragazzi molto giovani e simpatici e siccome dovevo essere già presente da contratto a tutte le riprese mi hanno tirato in mezzo. Premetto che non siamo stati pagati per la partecipazione.
Eccomi quindi a spiegare la chiave di lettura della puntata che andrete a vedere. Mistero da loro stessa ammissione è una trasmissione che deve far parlare; erano un po' delusi dal non trovarci brutti e cattivi, con zanne e lenti a conttatto ma in questo siamo stati decisi: niente abbigliamento scenico e nessun collegamento con il folklore e le leggende. I loro tempi sono veramente molto serrati e per cui non è stato possibile avere con noi un medico col quale dialogare, sebbene la redazione abbia contattato un ematologo il quale ha affermato di non poter dire niente a riguardo in quanto in Italia non ci sono studi medici in corso. L'intervista ad Horus è ben fatta, per quanto poi uno voglia credere o meno a quanto affermato, non vi è nulla di forzato o detto per lo scopo di stupire, anzi molte cose sono state volutamente tralasciate. E' stata ripresa una donazione tipo, con l'intento di fare informazione, in contrasto con le immagini shock riproposte nei precedenti servizi nei quali si vedono incidere pentacoli e leccare lamette.
La mia partecipazione si limita a poche battute che mi sono state imboccate di fronte al braccio sanguinante del nostro donatore e ad interventi di speakeraggio per il lancio della trasmissione e la chiusura. Prendetele come tali e considerate tutto il servizio come un piccolo spaccato del nostro mondo ed una piccola nostra avventura, passata comunque in buona compagnia, in allegria e con un pizzico di teatralità televisiva che era dovuta.
A tutti quelli che diranno che dovevamo starcene nascosti nell'ombra e che di noi non si deve parlare, rispondo subito che la nostra scelta è quella di vivere in serenità ed approfondire la nostra situazione, anche da un punto di vista medico; per farlo bisogna cominciare col far parlare, rendere noto il fenomeno per poi creare un po' di normalità, in contrasto con il pregiudizio religioso e la figura demoniaca che nei film ci rappresenta. Un abbraccio a tutti.
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