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Streghe e stregoneria per il mondo

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view post Posted on 5/7/2014, 11:30     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Italia



In Italia furono celebrati alcuni fra i primi processi per stregoneria; tuttavia, e nonostante l'alto numero di procedimenti giuridici svoltisi fra i secoli XV e XVII, le condanne al rogo risultano relativamente poche. Fanno eccezione le vallate alpine, una delle zone europee in cui le persecuzioni - concentrate soprattutto nel Seicento - furono più feroci.

Se l'Italia ha un luogo "privilegiato" nella storia della stregoneria, questo è senz'altro Benevento, meta usuale del "volo magico" e del sabba delle streghe. La tradizione "magica" della città è antica; in epoca precristiana era infatti sede di un culto alla dea Iside; ma è soprattutto nei secoli altomedievali che si pongono le basi per decifrare il "rnito" beneventano.
Le notizie intorno a Benevento come luogo di diabolici incontri notturni risalgono al secondo decennio del Quattrocento; ne accenna il predicatore Bernardino da Siena durante il Corso senese del 1427, pur senza parlare esplicitamente di streghe.

Più interessante la testimonianza offerta dagli atti del processo contro una certa Matteuccia da Todi, accusata di essere "pubblica incantatrice, fattucchiera, maliarda e strega". Oltre a confessare l'assassinio di numerosi bambini, Matteuccia afferma che con altre streghe si recava presso il Noce di Benevento servendosi di una formula magica che rimarrà famosa:


"Unguento, unguento
mandame a la noce de Benivento,
supra aqua et supra ad vento
et supra ad omne maltempo"



Germania



I fattori che hanno maggiormente pesato sulla storia della stregoneria in Germania sono due: l'affermarsi della Riforma, con il conseguente conflitto tra cattolici e protestanti, e la frammentazione del potere politico. Entrambi hanno avuto un ruolo negativo, finendo con l'incrementare la "caccia alle streghe".

Lutero e Calvino non si soffermano mai a lungo sul fenomeno stregonico; tuttavia, nei loro scritti e nel loro pensiero Satana ha un ruolo centrale. Anche se nessuno dei due riformatori ha elaborato una demonologia innovativa, il diavolo è a loro avviso una presenza costante e attiva nel mondo, e la lotta contro il suo potere assume talvolta caratteri che rasentano l'ossessività. Di conseguenza, essendo le streghe emissarie del diavolo e complici dei suoi misfatti, nel mondo riformato si ponevano le premesse per una "caccia" intensa e determinata.

Inoltre, la compresenza in molte aree germaniche di gruppi cattolici e riformati creava frequenti situazioni di tensione, e l'accusa di stregoneria poteva essere la conseguenza - più o meno cosciente - di tali conflitti, spingendo membri di una comunità a scagliare accuse contro gli esponenti dell'altra.
Inoltre la scarsa forza del potere centrale faceva sì che ogni città potesse comportarsi verso il problema con un certo grado di autonomia, e soprattutto con la quasi assoluta certezza di non dover poi render conto del proprio operato in caso di abusi, che furono commessi numerosi nel corso di selvagge "cacce alle streghe".

C'è un luogo in particolare che nell'immaginario comune si lega alla stregoneria tedesca: è il Blocksberg (l'attuale Brocken), la cima principale della catena dello Harz, a est di Altenau, dove secondo la tradizione si riunivano le streghe nella notte di Valpurga. Probabilmente, tali credenze affondano le radici nell'antica mitologia germanica: le streghe avrebbero, per così dire, "sostituito" le Valchirie (ossia le seguaci di Odino, guardiane del mondo infero e accompagnatrici delle anime dei defunti, che in alcune notti si voleva vagassero in corteo sulla terra) per il diffondersi della demonologia inquisitoriale, che copriva le tradizioni locali sotto il velo uniformante delle proprie teorie. Come per il Noce di Benevento in Italia, molte streghe tedesche confessavano di essersi recate in volo sul Blocksberg e di avervi celebrato il sabba.

Francia



Il nesso con l'eresia appare evidente in uno degli episodi più significativi della "caccia alle streghe" francese, la cosiddetta vauderie d'Arras dove, agli inizi della seconda metà del Quattrocento, un eremita era stato condannato per stregoneria e, prima di morire, aveva confessato di aver avuto dei complici. Arrestati e sottoposti a tortura, anche questi finirono per confessare lo stesso crimine, denunciando a loro volta altre persone.
La "caccia" cominciò dunque a profilarsi in tutta la sua drammaticità, coinvolgendo un numero sempre più alto di imputati. Chiamati "valdesi" (vaudois) come gli eretici del passato, essi venivano accusati di formare una setta criminale al servizio del demonio, che incontravano nel corso di riunioni notturne alle quali giungevano in volo, a cavallo di piccoli bastoni, dopo essersi cosparsi di unguento magico. Durante il sabba rinnegavano la fede cristiana e prendevano l'impegno di commettere ogni genere di nefandezza, come diffondere epidemie o rendere infecondi i campi e sterili gli uomini e le donne.

Spagna



A lungo la Spagna è stata perseguitata da una leggenda "nera": culla dell'Inquisizione, sarebbe stata per questo sede privilegiata di efferatezze contro ebrei e streghe. In realtà, analisi più accurate e mondate degli antichi pregiudizi hanno dimostrato come fu proprio l'organizzazione inquisitoriale a salvare il paese dalle esplosioni incontrollate di violenza che altrove condussero i poteri periferici, privi di riferimenti "centrali" a esercitare la giustizia con abusi e dispotismo.

La Spagna, pur non esente dalla mania antistregonica, registrò un uso giudiziario della tortura assai moderato e un numero di vittime molto basso, se paragonato all'Europa centro-settentrionale: i tribunali erano infatti piuttosto restii a comminare la pena capitale, preferendo generalmente condanne più blande. Inoltre, le accuse erano sempre più simili a quelle tradizionali di magia, piuttosto che di stregoneria per così dire "moderna", cioè corredata di patti e omaggi demoniaci, volo magico, sacrifici di bambini e altro.
Isole britanniche

L'Inghilterra conobbe il suo periodo peggiore nel quarto decennio del Seicento - cioè, non casualmente, negli anni dell'intollerante e cruenta rivoluzione di Cromwell - a causa della terribile "caccia" scatenata da Matthew Hopkins, il Witch Finder General: in questa occasione le esecuzioni furono centinaia.

Le persecuzioni di quegli anni si distinsero non soltanto per la particolare crudeltà con cui furono condotte, ma anche perché introdussero nei procedimenti inquisitoriali elementi demonologici simili a quelli continentali, in altre occasioni praticamente assenti dal panorama inglese.

Nelle lande più remote di Scozia e Irlanda, dove le antiche credenze avevano tenacemente resistito, emergono tracce di miti celtici: vi si narra di creature simili agli elfi, esseri che popolano il mondo infero. La demonizzazione di queste figure condotta nel corso di secoli di cristianizzazione non ne aveva occultato del tutto la memoria, come si evince dalle testimonianze rese da streghe e stregoni nel corso di numerosi processi.

Stati Uniti



Il New England della fine del Seicento difficilmente può essere considerato un luogo extraeuropeo, dati i forti legami culturali che i coloni conservavano con la propria terra d'origine. Tuttavia, è anche vero che la stregoneria vi assunse caratteri suoi propri, che gli conferivano un segno per certi versi differenziante, come mostra il caso di Salem; tali elementi sono l'ingresso, sia pur marginale, di personaggi latori di una cultura "altra" rispetto a quella europea (in questo caso due schiavi di origine caraibica), e il particolare tipo di comunità - chiusa, ossessionata da preoccupazioni demoniache - che i puritani avevano creato nel New England; difatti, in altre regioni americane la "caccia alle streghe" fu pressoché assente. A scatenare il caso contribuì molto lo smodato interesse che percorreva la comunità - già colpita da forti tensioni socio-economiche - per i trattati in materia di stregoneria e di possessione. Intorno al 1691 alcune ragazzine avevano tentato esperimenti di divinazione; successivamente erano state colte da turbe e strane visioni, che gli adulti interpretarono come causate da malefici; dietro indicazione delle stesse giovani vennero incarcerate tre donne. Ma i fenomeni non cessarono con i primi arresti, e anzi le denunce finirono per coinvolgere oltre un centinaio di persone. Molte furono le condanne a morte, interrotte solo dall'interessamento alla vicenda di alcuni pastori che - mossi da considerazioni giuridiche sull'inadeguatezza dei procedimenti osservati - misero fine alle persecuzioni.
Nel 1999 il successo del film The Blair Which Project di Dan Myrick & Eduardo Sanchez ha risollevato l'interesse per una leggenda di fine Settecento: la strega di Blair
Questa la cronologia: febbraio 1785 - nel villaggio di Blair, Elly Kedward è accusata di aver adescato alcuni bambini per usarne il sangue. Processata, è giudicata rea di stregoneria e bandita dal villaggio durante un inverno particolarmente rigido e pertanto ritenuta morta. Quello stesso inverno tutti gli accusatori di Elly Kedward, insieme a metà dei bambini, scompaiono misteriosamente. Gli abitanti di Blair credono sia la maledizione della strega e abbandonano la cittadina. Nel 1809 viene pubblicato un libro, "The Blair Witch Cult", che racconta di una città su cui grava la maledizione di una strega. Nel 1941 viene impiccato, dopo un processo sommario, Rustin Parr reo confesso dell'uccisione di diversi bambini scomparsi negli anni precedenti. Parr dichiara di aver commesso gli omicidi per obbedire alla voce di "una vecchia".
 
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