| "Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare in pace. Così a volte ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima perché rimettesse tutto a posto"... (dal film IL CORVO 1993).
In alcune leggende di diversi popoli, il ruolo del corvo è proprio questo. Secondo leggende indiane, gli apache e i cheyenne ma anche i chomache, ritenevano i corvi e gli avvoltoi come una sorta di "caronte" traghettatore di anime.
I corvi sono ritenuti dei traghettatori anche in altre tradizioni.
Per i norreni i corvi erano i messaggeri di Odino, oltre ad essere animali psicopompi (ossia accompagnatori delle anime). Odino ne aveva due che si chiamavano Hugin e Munin (Pensiero e Ricordo).
Ogni giorno all'alba partivano da suo palazzo nel Valallah e tornavano al tramonti riportando ad Odino tutte le notizie su ciò che era avvenuto nel mondo
Per i celti, i corvi sono rappresentazione della dea Morrigan, che prendeva la forma di questo animale per raccogliere le anime dei morti (ispirato probabilmente al fatto che i corvi spesso frequentavano i campi di battaglia per nutrirsi dei cadaveri).
In virtù delle loro abitudini saprofaghe, quindi, i corvi erano considerati strettamente associati alla morte, pertanto in Svezia essi vengono associati alle anime dei morti in maniera violenta, mentre in Germania rappresentano le anime dei dannati.
Nella mitologia degli Indiani d'America (in cui esiste una tribù chiamata Crow), il corvo è messaggero di magia, ambasciatore del grande vuoto che risiede oltre il tempo e lo spazio, dal quale tutto deriva e a cui tutto fa ritorno. Quando si teneva una cerimonia magica, il corvo era sempre presente per poter assorbire l'energia magica e recapitarla nel luogo a cui essa era mirata.
Con il suo aiuto, è possibile guarire persone ammalate che si trovino anche a grandi distanze.
Coloro che hanno fatto uso di tecniche di magia nera hanno buoni motivi per temere la presenza di un corvo, poiché esso ha il compito di riportare al mandante le energie negative causate da queste pratiche" (da un sito che riporta le tradizioni sugli animali totem).
Con il suo aiuto addirittura, si possono guarire persone a distanza. E coloro che hanno fatto pratica di magia nera temono il corvo, perchè esso ha il potere di riportare al mandante le energie negative causate da queste pratiche. Secondo i nativi americani il corvo è l'ambasciatore della magia ma della magia positiva, protegge dalla magia negativa.
Per noi hanno un significato negativo (i corvi stanno vicino ai morti...mangiano i cadaveri..) per altre tradizioni sono positivi:
Il corvo, in giappone , è considerato un messaggero di Amaterasu (dea del sole) ed è l'emblema del primo imperatore nipponico Jimmu Tosei. Secondo una leggenda fu un corvo a guidarlo fuori dal territorio nemico in un momento in cui era quasi completamente circondato da un esercito ostile.
Il corvo è l'animale sacro al dio Lug (divinità celtica il cui nome significa "il luminoso", era il dio della luce elebrato durante la festa di Lugnasadh, il 1° agosto). Insieme al cinghiale, erano i simboli del guerriero (lug era anche un guerriero).
Il corvo rappresenta la tecnica, il cinghiale l'irruenza e la forza..
|
