Poiché la detenuta era minorenne, il suo nome non venne reso pubblico. Il suo caso venne gestito in segreto perchè era minorenne anche quando confessò.
Il 6 luglio 2009 a Città di São José do Rio Preto, nello stato di San Paolo, in Brasile una ragazza di 17 anni, studentessa, fu arrestata in una rissa di strada, nel quartiere Gymslip di quella città.
La ragazza, davanti alla polizia, fece una confessione, e cioè che dall'età di 15 anni, aveva commesso 30 omicidi.
Tutte le vittime, secondo lei, erano dei giovani. Affermò che aveva, nel corso di un periodo di due anni, accoltellato i 30 giovani uomini, per rubargli il denaro.
Durante il suo interrogatorio, che venne videoregistrato, lei era calma e sorrideva;
Raccontò:". Non avevo il coraggio di tenere una pistola, ma potevo tenere un coltello". Disse che decise di confessare, perchè così non sarebbe stata punita come una adulta.
Per le uccisioni, avrebbe sempre usato lo stesso coltello. Macellò un uomo, perchè in una rissa gli gettò un bicchiere dibrandy in faccia.
La polizia però, non aveva ben chiaro il motivo del perchè poi avesse continuato ad uccidere. I motivi di rapina non avevano completamente persuaso gli investigatori.
Poco dopo l'arresto, alcuni ipotizzarono che la ragazza fosse stato "assunta" da un sindacato della criminalità organizzata come assassina.
Una ricerca venne condotta per controllare se la sua confessione fosse vera, e finora ha fornito dettagli elaborati per quanto riguarda 11 delle uccisioni.
Non ci sono dettagli sull'eventuale condanna.
