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Antonio Busnelli, 51 anni, prendeva delle mance dalle pompe funebri perchè gli segnalava il decesso di pazienti.
«Ci collaboravo perchè lo stipendio era quel che era. – disse ai giudici – So che mi chiamavano il becchino ma credevo lo dicessero in buona fede».
Divenne poi noto come l’“infermiere killer”. Fu accusato di aver provocato la morte di un paziente grave iniettandogli farmaci non prescritti. Lo scopo: accelerarne la morte per intascare, sostenne il pm nella requisitoria, la “mancia” dalle pompe funebri.
Ma la condanna definitiva, a 16 anni e 8 mesi, escluse almeno questi “motivi abbietti”. Non si sa di preciso di quanti crimini fu incolpato.
La prima vittima fu Giuseppe De Marchi di 69 anni
La seconda fu Ida Guardamagna di 81 anni
La perizia sui cadaveri dimostrò che avevano assunto un vasodilatatore e più precisamente l'Isoptin, che però non era stato consigliato da nessun medico.
Edited by demon quaid - 9/3/2016, 15:39