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Concardi Aurelio, Il killer della Martesana

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view post Posted on 21/2/2016, 14:31     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Aurelio Concardi, uccise 7 persone e in più ferì due agente di polizia. A Cernusco sul Naviglio, suo paese natale, era chiamato semplicemente «il pazzo»: rissoso e violento non riusciva a placare la sua ira.

Aveva avuto precedenti per detenzione d'armi, rissa, furto e spaccio, fino al 1982 non aveva mai ucciso. Poi la svolta, tanto inaspettata quanto violenta. A capo di una organizzazione che gestiva lo spaccio di eroina nel nord Milano, non esitò a uccidere.

Tre giovani li freddò «perché non erano puntuali nel pagamento della roba». Altri due perché volevano uscire dal giro e gli ultimi «perché volevano mettersi in proprio».

Una volta arrestato, il killer confessò e quindi collaborò con la giustizia. Durante il processo una perizia psichiatrica ne aveva messo in luce le «schizzofrenie» parlando di «una pazzia residente e resistente», accompagnata da «una psicosi».

Ma la Corte d'Assise alla fine lo giudicò capace di intendere e di volere e, nel 1984, lo condannò all'ergastolo, pena poi ridotta a 30 anni in appello. Nel 1996 ottenne per la prima volta la semilibertà, iniziando a lavorare per una cooperativa sociale di Ospitaletto (la Fraternità) come giardiniere.

Tutto tranquillo fino al 2000, quando durante un permesso venne fermato da due agenti della Polfer per un normale controllo alla Stazione Centrale di Milano. Dal marsupio, però, invece dei documenti, tirò fuori una pistola, sparando e ferendo i due poliziotti.

Successivamente nell'armadietto della cooperativa dove lavorava gli agenti trovarono una seconda pistola, e, tra gli effetti personali, anche 50 munizioni. Tanto era bastato per rispedirlo in carcere fino allo scorso luglio, quando il Tribunale di sorveglianza di Brescia decise di concedergli nuovamente la semilibertà perchè «collaborativo».
 
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