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| Non ci sono foto Due nomi negli episodi di caccia alle streghe nella Val di Fiemme risaltarono maggiormente, Barbara Marostega e Anna Maria Sertora. La prima, piuttosto avanti con l’età, fu sottoposta a tortura ben 27 volte ma non ammise mai di essere una strega. Morì in prigione senza concedere la soddisfazione ai suoi carnefici di riconoscere le colpe a lei imputate. La seconda, invece, ebbe il coraggio di affrontare verbalmente i giudici. Non si lasciò sottomettere facilmente, cercò di ribattere e tale suo comportamento, una reazione rabbiosa ai capi di accusa, offrì il pretesto perché fossero addottate misure di coercizione ancora più dure nei suoi confronti. Il giudice si trasformò in esorcista argomentando a proposito della seduzione del Male (donna, scrigno di lussuria…) e riconoscendo in questa esplosione di violenza da parte di Anna Maria Sertora l’opera del maligno. La donna finì al rogo. Un grazie a Paride VallarelliEdited by demon quaid - 2/11/2016, 18:23
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