Un Mondo Accanto

Bisson Juliette

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view post Posted on 13/5/2016, 18:16     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Nota come Madame Bisson, e definita dal Mackenzie, che la conobbe, «una distinta gentildonna superiore a ogni sospetto non solo per il suo rango sociale, ma anche per l'elevatezza dei suoi sentimenti e del suo pensiero», accolse nella propria casa, adottò e studiò attentamente per vari anni, a partire dal 1909, la medium Eva Carrière.

Sembra che fra le due donne si sia formato un legame psichico interpersonale per cui i fenomeni di materializzazione di Eva finirono col dipendere, almeno in gran parte, dalla presenza della signora Bisson, che la accompagnava in tutte le sedute. In realtà, tali materializzazioni avvenivano spesso partendo da una massa ectoplasmica che veniva poi modellata come se fosse argilla assumendo forme molto aggraziate che suggerivano l’idea di statuette viventi: e la Bisson era una dotata scultrice.

Al pari di Eva, fu accusata di frode; la stampa le fu spesso contraria mettendo in ridicolo la strana coppia che avrebbe simulato i fenomeni non per lucro ma per fanatismo. Tuttavia lo Schrenck-Notzing, che sperimentò con loro per un lungo periodo, e il Mackenzie escludono decisamente ogni possibilità di inganno: Eva veniva denudata, rivestita di una tuta di maglia cucita sulla schiena e di un grembialone anch'esso cucito. Inoltre le materializzazioni venivano spesso ottenute alla piena luce del sole, formandosi e dileguandosi, o rientrando nel soggetto come ectoplasma, dinanzi ai presenti.

Ha lasciato due opere: I fenomeni detti di materializzazione (Les phénomènes dits de matérialisation, 1921) e La medianità e la Sorbona (Le médiumnisme et la Sorbonne, 1923), quest’ultima con riferimento alle sedute tenute alla Sorbona, con esito negativo, nel 1922 alla presenza di quattro scienziati. Inoltre un’importante relazione al primo Congresso metapsichico internazionale di Copenaghen (1921), con allegate documentazioni di Pierre Désirieux, Maurice Jeanson, René Duval, J. de la Blaccurelle, Anne Barbin e Jean Lefebvre.
 
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