Subrahmanyan Chandrasekhar nacque nel 1910 a Lahore, che all'epoca faceva parte dell'India britannica. Era uno dei cinque figli di Sita Balakrishnan e Chandrasekhara Subrahmanya Ayyar. Suo padre era un funzionario del governo, mentre sua madre era una donna molto colta, che traduceva opere letterarie in lingua Tamil, un dialetto indiano.
I suoi genitori e i suoi tutori privati istruirono Chandra a casa propria fino all'età di dodici anni. Frequentò l'Hindu High School dove si diplomò nel 1925 all'età di quindici anni. Ottenne una laurea in fisica al Presidency College.
Chandra ricevette poi una borsa di studio per continuare gli studi all'Università di Cambridge, in Inghilterra. Studiò anche per un anno a Copenhagen, all'Istituto di Fisica Teorica, prima di ottenere il dottorato di ricerca a Cambridge nel 1933. Nel 1936 Chandra si unì con Lalitha Doriswamy in un matrimonio che durò oltre cinquant'anni. Nel 1937 Chandra andò a insegnare all'Università di Chicago, dove rimase fino alla sua morte, nel 1995.
Subrahmanyan Chandrasekhar fu uno dei più illustri astrofisici del ventesimo secolo. Fu uno dei primi ad abbinare lo studio della fisica a quello dell'astronomia. Chandra dimostrò che esiste un limite superiore alla massa di una nana bianca.
Questo limite, noto come limite di Chandrasekhar, mostrò che le stelle più massicce del Sole esplodono o formano dei buchi neri al termine della propria evoluzione. Chandra sviluppò anche delle teorie sulle atmosfere stellari, sui buchi neri, sull'lluminazione del cielo, la struttura delle stelle e la massa stellare. Nel 1983 Chandra vinse il Premio Nobel per la Fisica, grazie ai suoi studi sui processi fisici coinvolti nella struttura e nell'evoluzione delle stelle.
Chandra pubblicò dieci libri e fu editore del famoso Astrophysical Journal per diciannove anni. Nel 1999, quattro anni dopo la sua morte avvenuta nell'agosto del 1995, la NASA lanciò il satellite Chandra, un telescopio a raggi X , in onore di Subrahmanyan Chandrasekhar. L'osservatorio studia l' Universo nella banda X dello spettro elettromagnetico.
