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I supersoldati di Hitler, la verità

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view post Posted on 22/7/2016, 00:01     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Nazismo, “i soldati di Hitler drogati di metanfetamine per affrontare la guerra”

Un nuovo saggio rivela l’uso di stimolanti chimici per vincere la guerra. Momsen, uno dei massimi storici del nazismo: “Cambia il quadro generale”. La tattica della guerra lampo di Hitler non fu soltanto ideologia.

Se durante la Seconda guerra mondiale l’esercito tedesco riuscì più volte a sbaragliare il nemico al fronte con potenza, tecnica, efficacia e violenza lo si deve anche alle droghe.

L’esercito della Germania di Hitler avrebbe fatto uso di stimolanti chimici in modo sistematico. In particolare di Pervitin, una metanfetamina che nel XX secolo era diffusa nelle zone rurali degli Stati Uniti, soprattutto sulla costa ovest.

Gli effetti? Può far stare svegli e attivi fino a 22 ore consecutive.

A sostenerlo è lo scrittore tedesco Norman Ohler nel suo ultimo libro “Der totale Rausch. Drogen im Dritten Reich” (ovvero “La totale euforia. Droghe nel Terzo Reich“, edito in Germania da Kiepenheuer & Witsch).

A 70 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale si sfaterebbe così il mito del Terzo Reich, guidato dal doping e non solo dall’ideologia, dalla disciplina e dalla potenza militare.

Fin dalle primissime fasi della Seconda guerra mondiale, scrive Ohler, il Pervitin veniva somministrato ai soldati della Wehrmacht e nel ’39, ai tempi dell’invasione della Polonia, era distribuito quotidianamente insieme al cibo.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Otto Ranke, capo del psicologi dell’esercito, la considerava una sostanza di grande valore militare e aveva convinto i generali del Reich dell’utilità della sostanza sul campo di battaglia.

Così l’anno successivo, nel ’40, lo stimolante diventò addirittura decisivo nell’invasione del Belgio. E anche durante la campagna di Francia: l’avanzata nelle Ardenne fu estenuante e durò tre giorni, al termine dei quali i francesi uscirono sconfitti.

L’idea iniziale dell’autore, però, non era di scrivere un saggio storico, ma un romanzo. Poi, durante la preparazione del libro, le ricerche negli archivi tedeschi di Friburgo e Coblenza ma anche negli Stati Uniti, hanno cambiato il corso del libro. Ed è stata decisiva la consultazione degli interrogatori del medico personale di Hitler, Theodor Morell, tutti conservati alla Cia.

E così il libro nella sua stesura finale si è allontanato sempre di più dalla finzione e si è avvicinato alla storiografia. La storia del nazionalsocialismo dev’essere quindi riscritta? No, ha spiegato Hans Mommsen, uno dei più autorevoli storici tedeschi specializzato sul Terzo Raich. “Ma questo libro – ha aggiunto – cambia il quadro generale”.

Adolf Hitler era un drogato: “Ogni giorno metanfetamine, tranquillanti e morfina”
Il Fuhrer assumeva 74 medicine diverse al giorno, e tra di esse non mancava crystal meth, ossia le metanfetamine. Il documentario rivela che Hitler si presentava anche a incontri ufficiali sotto l’effetto di droga“.

Un dossier americano risalente alla Seconda Guerra Mondiale, analizzato nel dettaglio in un documentario

Il Fuhrer assumeva 74 medicine diverse al giorno, e tra di esse non mancava crystal meth, ossia le metanfetamine. Il documentario rivela che Hitler si presentava anche a incontri ufficiali sotto l’effetto di droga: Mussolini una volta ebbe a che fare con il dittatore quando quest’ultimo era sotto l’effetto di metanfetamine: tutto scritto nel rapporto.

Paolo Mastrolilli sulla Stampa scrive che il rapporto conferma che Hitler aveva vari problemi fisici, tra cui quelli all’apparato digestivo, e prendeva “barbiturici, tranquillanti, morfina e seme di toro”. Per rinforzare la propria virilità, infatti, faceva iniezioni di un estratto preso dai testicoli di questi animali.

Al primo posto nei suoi consumi di medicinali, però, c’era il Pervitin, ossia uno stimolante parecchio diffuso tra i militari, che già durante la Prima Guerra Mondiale era stato molto utilizzato dalle truppe tedesche e austriache. Serviva a tenerle sveglie e sopportare la fatica, e infatti era noto anche come “Panzerschokolade”, ossia il cioccolato dei carri armati.

Hitler doveva averlo provato quando era al fronte, e poi aveva continuato ad usarlo.Theodor Morell, il medico che dal 1936 aveva cominciato a visitarlo ogni giorno, gli aveva prescritto questo cocktail di farmaci.

Questa è la foto della metanfetamina



 
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