Quando la polizia di Città del Messico piombò in una casa con un giardino misterioso nella tranquilla città di Panzacola per liberare una ragazza di 18 anni, nuda e mezzo pazza, il cui corpo incatenato portava impronte selvagge di denti e strane cicatrici, scoprì una pozza nera con l'armamentario della stregoneria e della magia nera. Ma più pietrificante fu la successiva scoperta delle ossa e dei corpi di due bambini piccoli.
Dalle campagne circostante arrivava forte il ruggito infernale di "Brucia la strega", mentre la senora Carmen Matamoras de Tejeda, proprietaria della casa, era tenuta ben custodita nel carcere locale per attendere il suo processo.
La senora Mata moras, arrogante, e con tracce persistenti di un aspetto un tempo bello, fu arrestata per aver tenuta imprigionata in schiavitù la vittima nuda, Soledad Perez Garcia. La ragazza veniva regolarmente frustata e torturata.
La donna aveva sfidato la polizia, negando di aver commesso un crimine, ma le indagini nella casa proseguirono, in quanto si sospettò che all'interno della stessa ci potessero essere i corpi di 16 bambini scomparsi.
Fu etichettata come "Madame Werewolf". La sua vittima di 18 anni raccontò di essere stata morsa dalla donna fino a quando il sangue non scorreva e svenne per il dolore.
Gli abitanti del villaggio parlarono con orrore di denti lunghi e appuntiti e della bocca vulpina della strega di Pan zacela.
Nel patio murato della Casa degli Orrori fu trovato un altare, sul quale era nascosto lo scheletro di uno sciacallo o di un cane. Lo scheletro era ornato di fiori e le candele bruciate ai suoi piedi. Sotto l'altare fu trovato il corpo del primo bambino.
Accanto alle ossa del secondo bambino furono dissotterrati anche oggetti che fecero passare il tutto dalla crudeltà semplice e sadica ai regni della negromanzia e della diablerie.
La snella Soledad Garcia sembrava più giovane dei suoi 16 anni quando scomparve da casa sua nella grande città vicina di Apizacb due anni prima.
A suo padre fu detto in modo anonimo che la ragazza era stata tenuta prigioniera in una casa di Panzacola, ed era stata vista emaciata e terrorizzata alla messa una mattina sotto la guardia implacabile della senora Mata moras.
Quando venne salvata dalla sua prigionia diabolica, i dottori e le infermiere dissero di essere lieti che alcune delle sue cicatrici fossero causate da ripetuti attacchi da parte di un cane, ma un attento esame rivelò che i segni erano quelli di denti umani. Poi la ragazza raccontò del suo incubo con Madame Werewolf.
A volte, disse, fu portata all'altare nel patio. Lì il suo carceriere, con un rituale agghiacciante, accendeva le candele davanti allo scheletro dello sciacallo, poi affondava i suoi grandi denti nella ragazza finché non si staccava dal dolore.
La ragazza disse a suo padre:
"Sono stata costretta ad andare nuda in casa e nel patio. Solo quando faceva così freddo che potevo morire mi dava qualcosa per coprirmi". Sorrideva e diceva che non voleva che morissi di freddo, che stava pianificando il piacere di uccidermi in un modo diverso".
Pochi giorni prima del suo salvataggio, la ragazza fu costretta a scavare la sua tomba vicino all'altare, mentre Madame Werewolf faceva schioccare una frusta. Soledad doveva morire il giorno dopo.
Di tanto in tanto, la ragazza veniva affittata o venduta agli uomini. Veniva anche sorteggiata tra 300 partecipanti, ciascuno pagante di 12 dollari per un biglietto.
Con il vincitore, restava chiusa in una stanza, con le braccia legate. Il giorno dopo, la signora Matamoras tornava per reclamare la sua schiava.
Soledad fu anche sottoposta ai rivoltanti capricci di due dei nipoti della sua prigioniera e fu venduta ad un avvocato. Il giorno seguente si voltò e la senora la frustò e la fece morire di fame perché non aveva gradito l'anziano.
Il martirio di Soledad Garcia divenne secondario quando citò strani riti, il cui significato non era concepito, che avvenivano alla luce della luna, davanti all'altare con lo scheletro dell'animale. Nel corso di una spaventosa cerimonia, disse, un bambino era stato ucciso.
Il consiglio degli esperti sulla criminologia della stregoneria fu cercato dalla polizia. Trovarono analogie nel caso della signora Matamoras e di altri oratori simili, perpetrati prima degli altari che custodiscono le ossa di cani, iene e lupi.
Gli autori di questi crimini, dicono, immersi nella stregoneria, credevano di essere a volte trasformati in bestie grossolane.
"Le circostanze del caso Mata moras", disse un'autorità,
"contengono tanti paralleli con la pratica passata e presente delle più oscure forme di stregoneria che ha tutte le caratteristiche di quell'orribile categoria nota come necromancy (negromanzia)".
La negromanzia, aggiunse questa autorità, si applica a quella stregoneria che impiega cadaveri, ossa e parti dei corpi di animali e umani e neonati ritualmente uccisi.
Non ci sono dettagli sull'eventuale condanna.
Edited by Demon Quaid - 27/4/2022, 16:03
