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Scarpellini Caterina

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view post Posted on 21/1/2018, 15:09     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Caterina Scarpellini nacque a Foligno il 29 ottobre del 1808 e morì a Foligno il 28 novembre del 1873. E' stata un'astronoma e scienziata italiana.

Nacque a Foligno nel 1808 e a diciotto anni si trasferì a Roma come assistente dello zio, lo scienziato Feliciano Scarpellini, nominato nel 1826 direttore dell'osservatorio astronomico della Sapienza - Università di Roma posto sul Campidoglio.

A Roma sposò Erasmo Fabri, allievo dello zio e assistente dell'osservatorio, che aggiunse al suo cognome quello della moglie e i coniugi lavorarono alla stazione astronomica anche dopo la morte di Feliciano Scarpellini sotto la guida di Ignazio Calandrelli.

La scienziata aveva una solida formazione e una profonda conoscenza del sistema solare e si occupò del rilevamento di fenomeni meteorologici e astronomici. Per divulgare nello Stato Pontificio e all'estero i dati delle sue indagini e i lavori dell'osservatorio, nel 1847 fondò col marito la rivista La Corrispondenza scientifica in Roma.

Bullettino universale, che riceveva le comunicazioni di vari scienziati italiani, della Reale Accademia di scienze di Bruxelles, di istituti inglesi e francesi e puntava all'aggiornamento e al coordinamento dell'attività di ricerca.

Nel 1856, la scienziata istituì presso l'osservatorio capitolino una stazione meteorologica e ozonometrica, a lei successivamente intitolata, che si occupava anche di rilevazioni idrometriche e idrotermiche del fiume Tevere, pubblicate sull'apposito Bullettino delle osservazioni ozonometriche-meteorologiche.

Dalle misurazioni del livello dell'ozono dedusse una relazione inversamente proporzionale tra la concentrazione di tale gas nell'aria e la diffusione dell'epidemia di colera a Roma nel 1867.

Inoltre, documentò l'osservazione della grande cometa dell'aprile 1854, oggi nota come C/1854 F1, e quella del giugno 1861, l'eclissi solare del 1860, i passaggi di sciami di meteore tra 1861 e 1868, i terremoti e particolari fenomeni accaduti a Roma negli stessi anni.

Morì a Foligno il 28 novembre 1873. «[L]a dimenticatissima Caterina Scarpellini» aveva partecipato a una lotta:

«Una lotta perfidiosa ed indomabile fra la scienza e la ignoranza, fra la sapienza e l'astuzia fu, e starà sempre perpetua su questa valle di lagrime Ma la sapienza forte di luce della ragione interminabile e della coscienza del bene fare, non soccomberà giammai alle insidie della insipienza e del dispotismo, che puntellandosi a vicenda altro non sono che l'origine maledetta dei mali degli uomini».

Per l'alto valore scientifico dei suoi studi, ricevette nel 1872 la medaglia d'oro dello Stato Italiano, fu accolta nell'Accademia dei Georgofili di Firenze e nell'Accademia dei Quiriti di Roma ed oggi uno dei crateri di Venere porta il suo nome.
 
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