I nuovi bambini illuminati (?), Questo sogno l’ho fatto questa notte.

Entro in questo ristorante giapponese, siamo in Francia, non so che città.
Per andare al secondo piano nel ripostiglio, noi del personale possiamo usarlo; salgo nell’ascensore e rimango bloccata per un po’.
Ad un certo punto scende al piano di sotto e finalmente esco.
Ricomincio a servire i tavoli; alcuni di loro al centro hanno un telefono fisso, quei tavoli sono privati e usati dalle stesse persone.
Squilla il telefono di una coppia, rispondo in francese e il direttore del ristorante mi fa notare che non è il telefono degli ordini, così mi scuso subito alla voce dall’altra parte della cornetta e la passo alla signora che mi guarda sorridendo.
Vado da una ragazza che sta mangiando vicino ad una vetrata, è a due o tre metri di distanza dal tavolo precedente.
Le chiedo se era soddisfatta del cibo lei annuisce sorridendomi e poi guardando dietro di me mostra un viso preoccupato, mi volto e vedo il direttore che con una squadra di sicurezza ordina di arrestare la ragazza, lei si alza scappando fuori ed io e la squadra la seguiamo; ad un certo punto si mette a pattinare perché c’è la pista di pattinaggio fuori, rimango incantata, vedo che inizia a sciogliersi così la raggiungo e ad un certo punto lei diventa una pila di asciugamani, li tocco e mi ritrovo in un negozio di vestiti.
Sono con la ragazza che si chiama Davina, sta comprando dei giubbotti in pelle e dei jeans, io delle maglie e dei giubbotti.
«Dobbiamo andare fuori, Davina ci sta aspettando» dice il ragazzo che era con noi, mi lamento e gli chiedo cosa dobbiamo fare «dobbiamo incontrare dei miei piccoli amici illuminati» risponde e usciamo, vediamo Davina seduta su una panchina così la raggiungiamo, dietro di lei c’è un bambino dai capelli biondi.
«Se io vi dico che questo bambino ha i capelli viola, voi non ci credete perché sono biondi. Ma se il bambino vi dice che ha i capelli viola, voi li vedrete viola.» ci spiega, il bambino dice di avere i capelli viola e li vedo viola. Una bambina compare in un pezzo di terra dove c’è erba secca e morta, la raggiungo e lei mi dice che non può uscire da lì o morirà, mi avvicino io, mi prende le mani nelle sue e saltiamo, tutto intorno va a rallentatore, ma immune ne è anche il bambino di prima, Davina e quel ragazzo che era con me; torniamo con i piedi per terra e l’area in cui eravamo, ovvero in mezzo all’erba secca, si colora di blu per poi tornare come prima appena la bambina scompare. Ad un certo punto voglio tornare al ristorante, non so neanche in che modo siamo finiti in quel negozio; Davina cerca di impedirmelo e io le chiedo perché, lei mi risponde «tu lasceresti andare tua madre dopo che l’hai cercata per anni?»