Un Mondo Accanto

Aiuto Vampiro, Film 2010

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view post Posted on 21/1/2019, 20:49     +1   -1
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Guardiano del male

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Dopo quella di Twilight, una nuova saga vampiresca arriva sugli schermi a rielaborare e contaminare - con altri generi - un mito vecchio di secoli. Anche in questo caso l'origine è in una serie di libri di successo, scritti da Darren Shan - che è anche il nome del protagonista della vicenda - e anche in questo caso i personaggi chiave sono dei teenager alla ricerca di un proprio ruolo nel mondo.
Darren è un ragazzo modello, ma talvolta è traviato dal suo migliore amico Steve, piuttosto scapestrato. Assieme a lui, nonostante le reprimende del suo insegnante, Darren va a un misterioso Freak Show appena giunto in città. Il fatto è che Steve è molto interessato ai vampiri e Darren ai ragni, per cui un Freak Show - il Cirque du Freak - è per loro un must. Lo spettacolo è strano: il primo a comparire è un licantropo che strappa di netto un avambraccio di una spettatrice che si rivela essere uno dei freak dello show, capace di rigenerare l'arto perduto. L'attrazione più importante è Larten che si esibisce con Madame Octa, un ragnone velenoso. Steve è sicuro che Larten sia un vampiro. All'arrivo della polizia, Steve e Darren fuggono. Quest'ultimo si rifugia nell'armadio del camerino di Larten e lo scorge discutere con un certo Gavner: apprende che c'è una sanguinosa lotta in corso tra fazioni di vampiri. Il cattivo è un certo Tiny: Gavner vorrebbe che Larten collaborasse nella lotta contro di lui, ma Larten vuole continuare a fare il suo spettacolino in pace. Dal suo nascondiglio, Darren vede Steve chiedere a Larten di diventare un vampiro, subendo un rifiuto perché il suo sangue sa di malvagio. Darren fugge, ma finisce momentaneamente tra le grinfie di Tiny, che ha un misterioso interesse per lui. Il ragno di Larten - rubato da Darren - punge Steve. Per salvarlo, Darren accetta di diventare l'aiutante di Larten, un aiuto vampiro: l'avventura di Darren nel mondo delle tenebre è solo cominciata.
Più che sul sentimentale, come la saga di Twilight, questa punta sulla commedia, sul lato fiabesco dell'horror, pur risolvendosi comunque in una sorta di racconto di formazione, con due ragazzi sul punto di decidere cosa fare della propria vita: uno vorrebbe diventare un vampiro e lasciare tutto, perché in fondo non ha niente; l'altro ha tutto, ma non sa cosa vuole veramente. Il futuro di perbenismo che si prospetta al primo della classe Darren è - nella semplice triade presentatagli con entusiasmo dal padre: università, lavoro, famiglia - agghiacciante, ma anche il nulla che si presenta davanti al reprobo Steve - padre assente, madre ubriaca, istruzione deficitaria - è privo di qualsiasi attrattiva. Il cambiamento assume quindi le sembianze del soprannaturale, che interviene dall'alto a cambiare il corso degli eventi e a renderlo interessante.
Il lato fantasy-horror pecca un po' di già visto nelle atmosfere e nelle situazioni: tra freak, vampiri buoni, vampiri cattivi e crudeli burattinai dei destini altrui, la storia scorre senza approfondire, trovando appena il tempo per un rapido interludio sentimentale tra Darren e la donna scimmia interpretata con spigliatezza da Jessica Carlson. Il regista Paul Weitz cerca di mantenere un tono accattivante e brioso, ma quando l'azione comincia a prendere il sopravvento si ritrova un po' a disagio nel governarla. Del resto, il suo background è fatto soprattutto di commedie, a partire da American Pie e passando per il simpatico About a Boy. Più in linea quello dello sceneggiatore Brian Helgeland che, prima di passare a film come Mystic River, si era formato proprio nell'horror, con gli script per Nightmare 4 - Il non risveglio, 976 - Chiamata per il diavolo e Autostrada per l'inferno, per non parlare della regia del plumbeo La setta dei dannati. Ma qui, la sceneggiatura è squilibrata, affastella fatti e situazioni con un certo disordine, introducendo personaggi su personaggi che rimangono senza spessore anche quando affidati a interpreti di nome (come la donna barbuta di Salma Hayek e l'azzimato vampiro di Willem Dafoe). Altri personaggi hanno invece sufficiente presenza scenica, anche se sempre in modo caricaturale ed esteriore: su tutti, Tiny, classico suave mellifluo, untuoso e letale, interpretato con gusto da Michael Cerveris.
Tra salti acrobatici e sganassoni, il confronto finale cerca di ottenere attraverso gli effetti speciali - peraltro buoni - il pathos che non è stato sviluppato con la storia. E, come capita spesso nelle saghe chilometriche, la sensazione che qualcosa sia trattenuto per gli sviluppi futuri rende la conclusione un po' troppo interlocutoria.
 
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