L'esagramma unicursale è così chiamato perché è possibile disegnarlo con un unico movimento, seguendo così un'unica linea (possiamo disegnare allo stesso modo l'heartagram).
Questa possibilità è molto significativa anche nei rituali magici, dove le linee continue vengono preferite
a quelle interrotte.
I triangoli che lo compongono sono spesso usati per rappresentare elementi tra di loro contrastanti, come l'acqua e il fuoco; in questo modo, l'unione di essi in un unico simbolo non rappresenta altro
che l'unione degli opposti.
L'esagramma, inoltre, può anche venire rappresentato all'interno di un cerchio, dove i vertici dei triangoli lo toccano.
A quando dicono, l'esagramma unicursale può anche essere usato per indicare un forte grado di fiducia in sé stessi e il fatto che nella vita l'uomo può raggiungere anche il più ambizioso degli scopi, divenendo così una sorta di figura divina.
Questo simbolo è molto antico veniva usato anche dai Greci e dagli Indù come simbolo di rispetto verso le regole divine, viene usata anche in alcune correnti pagane in rappresentanza del sistema solare, il sole è situato nel punto centrale e si fa riferimento nelle sue origini che possa essere addirittura risalente ad Atlantide, fu poi la Golden Dawn a utilizzarlo e in seguito adattato e modificato in seguito da Aleister Crowley, un autore, filosofo e occultista inglese.
La sua versione dell'esagramma, prevede che al suo centro venisse posta una rosa a cinque petali, simbolo del divino, che, sommati ai sei vertici già esistenti del simbolo, danno come somma finale undici, numero che secondo molti rappresenta l'unione divina.
Nella mitologia greca e hindu viene usato come simbolo che indica la dedizione alle leggi divine.
Inoltre, per alcune filosofie pagane, questo simbolo è diventato molto importante in quanto rappresenta
il sistema solare: l'intersezione centrale rappresenta il Sole, mentre le altre intersezioni e punti rappresentano i corpi celesti.
Come potete notare, anche in questo caso vi è una forte similitudine con l'heartagram: rappresentazione di elementi tra di loro contrastanti e unione degli opposti.
Esagramma unicursale di Aleister Crowley
