Un Mondo Accanto

Equinozio di Primavera, 20 21 e 23 Marzo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/1/2019, 21:32     +1   -1
Avatar

Guardiano del male

Group:
Administrator
Posts:
3,516
Reputazione:
+46
Location:
A dove so io

Status:


equinozio-di-primavera




Questo Equinozio venne chiamato Ostara e associato all'Equilibro Cosmico dai Celti.
All’Equinozio di Primavera, intorno dal 20 notte e 21 marzo giorno e notte, sono in perfetto equilibrio (la parola equinozio deriva dal latino aequus nox, “uguale notte”) ma la luce aumenta sempre di più, dopo le lunghe notti invernali. La Ruota dell’Anno gira attraverso le stagioni, verso i lunghi e caldi giorni estivi. La Natura si risveglia, i fiori sbocciano ovunque. E’ il tempo del ritorno della vegetazione: fioriscono il narciso, la primula, la tussilaggine, fiori primaverili color del sole. Gli uccelli costruiscono nidi e si accoppiano. Non c’è da meravigliarsi quindi se questa data sia stata associata presso varie culture a concetti quali la fertilità, la resurrezione, l’inizio.
Ma se nel suo aspetto di fertilità umana l’Equinozio deve inchinarsi alla festa successiva, quella di Beltane, esso possiede completamente l’aspetto della fertilità vegetale, che si manifesta in modi diversi a seconda della latitudine. Infatti, se nel Mediterraneo è tempo di germogli, nel Nord Europa è tempo di semina, in cui i nuovi semi vengono benedetti.
Le antiche tradizioni ci offrono tutta una serie di miti legati alla primavera, che hanno alloro centro l’idea di un sacrificio a cui succede una creazione rinascita nascita.
Esiste un preciso riferimento cosmico alla base di queste mitologie: il sole che incrocia e supera la linea dell’equatore celeste passando da nord a sud.


Ciò riecheggia il sottostante tema del matrimonio fra una divinità maschile, celeste o solare, ed una femminile, legata alla terra o alla luna. verso l’indeterminato, il mondo frammentato e caotico della materia, per richiamarla a sé.
La primavera era infatti era legato alle nozze sacre in cui il Dio e la Dea (personificati spesso da un sacerdote e da una sacerdotessa) si accoppiano per propiziare la fertilità. Il Dio Sole inizia a far sentire la sua giovinezza e ad accoppiarsi con la giovane Dea della Terra.
Come festa solare, appartengono all’Equinozio i temi del fuoco e della luce. Luce e fertilità sono sopravvissuti nel folklore europeo, in cui è rimasta la tradizione di accendere i fuochi di Pasqua sulle cime di alte colline: più a lungo restano accesi, più sarà fruttifera la terra.
I miti primaverili della fertilità sono presenti infatti anche nel Nord Europa. La parola Est, la direzione a cui è collegato l'Equinozio primaverile, deriva da Eostre (o Ostara, “la stella dell’est”), Eostre ha dato il suo nome anche alla Pasqua nella lingua inglese: Easter per l’appunto.
A Eostre era sacra la lepre, simbolo di fertilità, il cui comportamento in mano si dice assomigli a quello di una congrega di streghe danzanti (la famosa lepre marzolina di “Alice nel paese delle meraviglie”...).
Questo totem animale della dea fu infatti in seguito considerato lo “spirito familiare” delle streghe, ma in realtà era un animale sacro in molte tradizioni. I Celti abolivano temporaneamente il tabù all’equinozio primaverile o a Beltane: si trattava di un pasto rituale in cui il corpo dell’ animale totemico veniva consumato per partecipare della sua fertilità.
I Celti inoltre consideravano la lepre un animale divinatorio e dal modo in cui correva traevano presagi.
Anche gli Anglo Sassoni veneravano la lepre e una caratteristica delle feste primaverili in onore di Eostre era appunto una caccia rituale a questo animale. Si dice che i disegni sulla superficie della luna piena raffigurino una lepre, ricordo questo dell’associazione dell’animale con divinità lunari.
Nel folklore europeo la lepre è stata associata allo spirito del grano, siccome ha l’abitudine di nascondersi nei campi di grano fino alla mietitura, tanto che l’ultimo covone veniva chiamato, tra gli altri nomi,“la lepre”. Ma la lepre è stata collegata anche alla fertilità e alla sessualità vigorosa, essendo una generatrice veloce e prolifica.
Come molti animali sacri dell’antichità, anche la lepre subì nel Medio Evo un processo di demonizzazione e venne ritenuta animale di cattivo auspicio, in cui le streghe si trasformavano.
Si pensava che una lepre bianca fosse presagio di morte e abbondarono le storie di ferite inflitte a lepri, ferite rinvenute il giorno dopo su qualche donna.
Ma l’immagine della lepre fortunatamente ha incontrato un destino meno lugubre: la lepre di Eostre che deponeva l’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell’anno è diventata l’odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità. In realtà l’attuale uovo di Pasqua ha origini pre-cristiane arrivando dal Paganesimo antico, ed à un antichissimo simbolo di vita, di creazione e di rinascita. Come simbolo di iniziazione l’uovo simboleggia il due volte nato, la sua deposizione essendo una prima nascita e la schiusa la seconda.
La nascita del mondo da un uovo cosmico è un’idea universalmente diffusa, e non a caso veniva celebrata presso molte civiltà alla festa equinoziale di primavera, quando la Natura risorge e le ore di luce iniziano a prevalere su quelle notturne.
In numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere ad emergere dal Caos.
Non sinonimo di confusione o distruzione, bensì di condizione primordiale che contiene la potenzialità di tutte le cose esistenti, il Caos è la forza vitale generatrice di tutto ciò che esiste. Se ci si pensa, pure l’utero sembra un uovo, ci avete mai pensato?
E’ 1’ “Uovo del mondo” covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole. L’uovo è il principio da cui nascono tutte le cose, portando in manifestazione ciò che prima era solo allo stato potenziale.
Nell’alchimia l’uovo è il vaso mistico in cui si compie la trasmutazione, un modello della creazione in scala ridotta.
Nel mondo celtico i Druidi chiamavano l’uovo cosmico “uovo del serpente” e custodivano talismani fatti a sua immagine, forse ricci di mare fossili, che si diceva possedessero qualità miracolose.


Celebrare l’Equinozio di Primavera

L’Equinozio di Primavera è il momento del risveglio della Natura, in cui si manifesta pienamente il seme di luce germogliato a Imbolc.
Fisicamente è tempo di uscire all’aria aperta, di fare movimento, di andare per prati e per boschi. Gli equinozi sono un periodo di equilibrio e al tempo stesso di instabilità, di nervosismo. Giovano molto quindi le cure disintossicanti e ricostituenti, specie se effettuate con metodi naturali (Fiori di Bach, ecc..). La nostra irrequietezza è inoltre facilmente superabile con una maggiore attività fisica: tra l’altro è tempo di iniziare a lavorare sulla terra per tutte le colture che in breve tempo fioriranno e fruttificheranno. Se abbiamo un orto o un giardino possiamo dedicare ad essi un po’ del nostro tempo, altrimenti possiamo piantare o seminare qualche piantina in un vaso per sistemarla in casa.
Psicologicamente è tempo di iniziare nuovi progetti, magari le cose che abbiamo sognato o immaginato durante l’inverno: un nuovo hobby, uno sport o una qualche attività fisica. E’ infatti tempo di mettere in pratica le lezioni che abbiamo imparato dalle nostre riflessioni invernali, dalle profonde visioni interiori e dalla espansione della coscienza, tempo di portare quella conoscenza nel mondo esterno, uscendo dalla introversione invernale.
Per manifestare in maniera ancor più concreta i mutamenti di questo momento di passaggio potremmo compiere qualche piccolo rito propiziatorio. Siccome l’uovo è un simbolo primario di Ostara e della rinascita (sia del Dio della Vegetazione, sia dell’anno) possiamo quindi usarlo per rappresentare questa rinascita, come pure la nostra rinascita interiore in questo periodo dell’anno, quando il clima si riscalda e i nostri orizzonti si espandono. L’uovo riflette il nostro potenziale interiore, già nato a Imbolc ma in attesa della sua schiusa. Così possiamo dipingere (con colori non tossici!) il guscio di uova sode da consumare nel nostro pranzo equinoziale o da regalare agli amici. Anche se non siamo artisti possiamo decorarle con semplici disegni, ispirati al simbolismo stagionale: il sole, il trifoglio, il coniglio e i fiori di primavera. L’uovo sta a simboleggiare le nostre speranze spirituali nel ciclo annuale, quindi dipingendo le uova possiamo formulare i nostri desideri per i prossimi mesi.Per celebrare la giovinezza dell’anno e la nostra crescita interiore possiamo anche piantare dei semi, dopo averli presentati al Sole e alla Terra e aver chiesto la loro benedizione.
Se si desidera compiere qualcosa di più complesso, si può celebrare un piccolo rito all’aperto, in un prato o nel proprio giardino. Su una grossa pietra o un grosso ceppo di legno si accendano candele gialle (colore della luce e del sole) e/o verdi (la nuova crescita della vegetazione). Si salutino le potenze divine nel loro aspetto di giovinezza:“Benvenuto Giovane Dio Sole”, (oppure Giovane Dio della Vegetazione, se si vuole mettere l’accento sui cambiamenti della Natura) e “Benvenuta Giovane Dea della Terra”. Ovviamente si possono pronunciare formule di saluto più elaborate... Se lo si desidera, si può avere un piatto di semi o di piantine (da piantare nel nostro giardino o da regalare ai nostri amici) sui quali si visualizza discendere la benedizione delle forze cosmiche. Possiamo pensare ai semi e alle piantine come ai nostri nuovi progetti da concretizzare, così quando li pianteremo legheremo le nostre azioni ai grandi cicli cosmici e stagionali armonizzandole con la Natura. Meditiamo sul mistero della rinascita della Natura e sentiamo la fresca energia degli inizi che pervade il nostro corpo. Si può bere vino (o succhi di frutta) e mangiare dolci, ricordando di lasciare qualche goccia e qualche briciola da versare sulla terra, come nostra offerta di ringraziamento.



Associazioni per la festa

Simboli : Uova, conigli, farfalle, draghi, fiori e alberi, croci dalle braccia regolari, abiti nuovi
Divinità : Dei del Sole, le Dea Madre, le Dea dell'amore, Gli Dei della Luna e le Dee
Cibi tradizionali : uova, uova sode, torte di miele, i primi frutti di stagione, biscotti, latte e miele.
Colori : giallo limone, verde e rosa pallido, oro, tutti i pastello
Erbe : Margherite, asperule, violette, ginestra, celidonia, dente di leone, gelsomino, rosa e tanaceto, Trifoglio (Pianta Simbolo dell’Equinozio di Primavera)
Spiriti della natura : Coniglietti, Lepri, Serpenti
Incenso : Gelsomino, incenso, mirra, sangue di drago, cannella, noce moscata, aloe, benzoino, muschio, salvia, fragola, loto, violetta.
Cristalli : Ametista, acquamarina, diaspro rosso, quarzo rosa e pietra di luna.
Candele : Solo di Vera Cera d’Api



Attività per Ostara:

Fate le pulizie di primavera.
Aspettate l'alba davanti ad un piccolo falò con i vostri amici.
Benedite i semi piantati nel giardino.
Decorare le uova
Lasciare delle uova in offerta
Fare il banchetto ricordando che una parte andrà lasciata in offerta
Cucinate una frittata di salvia e offritela ai vostri vicini.
Organizzate una piccola caccia al tesoro con i vostri amici o i vostri bimbi, dove dovranno trovare le uova decorate o di cioccolato.
Potete celebrare facendo una camminata nella natura o nel vostro giardino per riconoscere i cambiamenti nella Terra mentre si risveglia.
Imparate a fare qualcosa con le mani, può essere ricamo, lavorare a maglia, usare il pirografo ecc…
Organizzate un bel picnic con la persona amata, magari vicino ad un fiume, al mare, al lago. Rilasciate le vostre tensioni così facendo.
Fate della divinazione.
Meditate sugli inizi, sull'Est, sull'aria, sull'alba.




Ricette per l’Equinozio di Primavera


Torta Soleggiata


Ingredienti:

350 gr di farina 1
150 gr di burro di Capra
3 uova
6 cucchiai di miele
300 gr di yogurt intero naturale Greco
1 bustina di lievito o mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio per uso alimentare
1 cucchiaino di cannella in polvere

Preparazione:

Ammorbidite il burro a temperatura ambiente. Setacciate la farina con il lievito ed il bicarbonato di sodio. Mettete in una ciotola il burro a pezzetti, unite il miele e lavorate con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una crema. Quando sarà montato incorporate le uova una per volta e, sempre amalgamando, aggiungete la farina preparata, lo yogurt e la cannella. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo e versatelo in una tortiera imburrata ed infarinata di 24 cm. di diametro. Dopodiché mettete nel forno già caldo a 180°. Dopo circa un'ora tiratela fuori e fatela raffreddare sulla gratella per dolci. Servite con miele.


Braciole


Infredienti:

400g. di bracioline di maiale
un tuorlo e un uovo intero
pangrattato
Olio d’Oliva
burro di Capra
Besciamella di Capra
sale e Pepe Nero


Preparazione:

Alla besciamella una volta cotta unire un tuorlo d'uovo. Intanto farete colorire le bracioline in un poco di burro e, quando saranno cotte, rivestitele di besciamella e posatele sul marmo della tavola prima ben pulita. Quando saranno pronte tutte, passatele nell'uovo sbattuto e poi impanatele con pangrattato finissimo e bianco e friggetele in metà olio e metà vurro.


Involtini


Ingredienti:

500g. di asparagi piccoli
prosciutto crudo 100g.
Formaggio di Capra grattugiato 80g.
sale, Pepe Nero e Burro di Capra

Preparazioni:

Lavare e pulire gli asparagi e lessarli in acqua salata. Tagliare il prosciutto a fette e con queste avvolgere 3 asparagi, fermare l'involtino ottenuto con uno stecchino. Ungere una pirofila ed allinearvi gli involtini, spolverizzarli con il formaggio, sale e pepe e aggiungere qualche fiocchetto di burro. Passare in forno a 180° per 20 minuti circa.


Tortino di uova

Ingredienti:

6 Uova
1 Mozzarella di Capra
Burro di Capra
Sale e Pepe Nero

Prparazione:

In un tegamino sciogliete una noce di burro e aggiungeteci la mozzarella tagliata a fettine sottili. Mettete le uova e salate. Lasciate cuocere finché la mozzarella si sciolga e l'albume diventi denso.


Frittata

Ingredienti:

6/7 uova
4 cucchiai di latte di Capra
un cucchiaino di farina 1
un cipollotto
100 gr. di salame morbido
sale e Pepe Nero
250 grammi di salvia lavata , scottata a vapore e scolata e tritata.

Preparazione:

Sbattere le uova con la farina, Il latte, il sale e il pepe, unite il salame sbriciolato e incorporate la salvia mescolando bene. Scaldare il burro in una padella rosolandovi il cipollotto tritato, versarvi il composto, lasciare indorare, rivoltare e cuocere dall’altra parte. Servire con insalatina fresca.
 
Top
view post Posted on 19/1/2023, 20:21     +1   -1
Avatar

Guardiano del male

Group:
Administrator
Posts:
3,516
Reputazione:
+46
Location:
A dove so io

Status:


Ricetta Aggiuntiva per chi é Vegano


gif




Vegan Hot Cross Buns


Ingredienti:

2 1/4 cucchiaini di lievito

1 cucchiaino di stevia

1/2 tazza di acqua tiepida

3/4 di tazza di latte vegetale non zuccherato a temperatura ambiente / tiepido

1/3 di tazza di olio

3/4 cucchiaino di sale rosa

1 cucchiaino e mezzo di cannella inpolvere

1/2 cucchiaino di noce moscata macinata

1/2 tazza di stevia

1 cucchiaio di scorza d'arancia

1 cucchiaio di scorza di limone

3 1/2 - 4 tazze di farina 1

1/2 tazza di uvetta

1/4 tazza di ribes essiccato


Lavaggio Vegan "Egg":

2 cucchiai di latteve getale non zuccherato

1 cucchiaio di miele vegano


glassatura:

mezza tazza di stevia a velo

1/4 cucchiaino di estratto di vaniglia

▢ cucchiaini e mezzo di latte vegetale non zuccherato



Preparazione:

Nella ciotola del robot da cucina aggiungi il lievito, 1 cucchiaino di stevia e l'acqua tiepida. Lasciate riposare per qualche minuto.

Quando il lievito si è schiumato, aggiungi il latte a temperatura ambiente / tiepido, l'olio, il sale, la cannella in polvere, la noce moscata, la stevia, la scorza d'arancia, la scorza di limone e 1 tazza di farina. Mescola con un cucchiaio per amalgamare.

Mettere la ciotola della planetaria in posizione, aggiungere altre 2 tazze di farina e usando il gancio per impastare, impostare la planetaria per impastare.

Se l'impasto è appiccicoso, aggiungi la farina 1/2 tazza alla volta.

Lasciate che il mixer impasti la pasta per circa 4 minuti e fino a quando non sarà più appiccicosa. Nell'ultimo minuto di impasto aggiungere l'uvetta e il ribes per incorporarli.

Ungi leggermente l'interno di una ciotola di medie dimensioni.

Rimuovere l'impasto dalla ciotola del robot da cucina e metterlo nella ciotola unta d'olio. Copri la ciotola con un canovaccio e lasciala riposare in un luogo caldo finché non sarà raddoppiata, circa 1 ora.

Foderare una teglia da 11 "x 13" con carta da forno. Lasciare una sporgenza su ogni lato in modo che possano essere facilmente rimossi dalla padella quando sono pronti.

Trascorsa l'ora, schiacciare l'impasto e impastare per alcuni secondi per eliminare eventuali sacche d'aria.

Separare l'impasto in 12 pezzi di uguali dimensioni.

Arrotolare ogni pezzo in una palla e metterlo nella teglia foderata di pergamena. Va bene se sono vicini.

Coprite con un asciugamano e mettete al caldo. Lasciar lievitare per 30 minuti. Preriscalda il forno a 190°C.


Prepara il lavaggio "uovo" vegano:

Mescolare insieme il latte vegetale non zuccherato e il miele vegano.

Dopo che gli involtini si saranno riposati, utilizzando un pennello da pasticceria, spennellare l'uovo vegano su ogni panino.

Infornate per circa 20 minuti o finché non saranno ben dorate.

Sfornate e lasciate riposare per qualche minuto in padella.

Rimuovere i panini usando la sporgenza di carta forno come maniglie e posizionarli su una griglia di raffreddamento. I panini si saranno uniti durante la lievitazione / cottura. Non separarli ancora.


Mentre si raffredda, preparare la glassa ...

Aggiungere la stevia a velo a velo, la vaniglia e il latte vegetale non zuccherato in una piccola ciotola. Mescolare bene fino a quando il tutto si sarà amalgamato per formare una glassa densa. Mettere in una sac à poche con una punta molto piccola o una piccola borsa a chiusura lampo. Se usi un sacchetto a chiusura lampo, ritaglia uno degli angoli inferiori.

Una volta che i panini si sono raffreddati, versa la glassa sui panini per fare le croci. (3 linee orizzontali e 4 linee verticali).


Note sulla ricetta:

Uso il mio robot da cucina per impastare, se non hai un robot da cucina, puoi ancora farlo, basta impastare a mano.

Se non hai il ribes, sostituiscilo con più uvetta o se non vuoi aggiungere più uvetta, ometti il ribes.

I panini rimarranno freschi fino a 3 giorni.
 
Top
1 replies since 23/1/2019, 21:32   25 views
  Share