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Il conte di Culagna

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view post Posted on 15/6/2020, 19:53     +1   -1
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Guardiano del male

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Località: Collagna


Dove oggi sorge la chiesa di Collagna anticamente c'era il castello del conte di Culagna. Egli aveva due figliuole: una di esse si chiamava Nera, l'altra Bona. Alla prima diede in dote il versante del Ventasso che prese il nome di Vallisnera, all'altra il versante che prese il nome di Valbona. Anche il Tassoni nel descriverlo ne "La secchia rapita" lo presenta come uomo di pochi scrupoli. Dice che una volta, volendo avvelenare la propria moglie, si mettesse d'accordo con lo speziale. Questi, però, invece del veleno gli diede un forte purgante. Era d'uso a quei tempi che il capo di casa mettesse il pepe nella minestra di tutti i commensali. L'astuto conte, giunto davanti all'amata consorte, le mise nel piatto della minestra il "veleno" che aveva avuto dallo speziale. La moglie, che era stata avvertita delle intenzioni del marito, mentre questi si lavava le mani gli cambiò il piatto. Non appena il conte ebbe finito di mangiare, comincio a sentire dei forti dolori di ventre e, preoccupato, chiese alla moglie come si sentisse. Glielo chiese più volte e più volte, ed ella rispose: "Io sto bene". Allora il conte cominciò ad avere la certezza di essersi sbagliato ed aver trangugiato il veleno destinato alla moglie. Fuor di sé dallo spavento, e mentre i dolori di ventre aumentavano, usci sulla strada gridando: "Aiuto, sono avvelenato, sto morendo!!!…". Il popolo e i soldati lo circondarono credendolo impazzito, ma non appena ebbero sentore della verità lo abbandonarono in mezzo alla strada.
(Fortunato Monelli, 1993)


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